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SETTE SERE - 26 luglio 1997
Dopocena a Riolo con un cocktail di artisti


Espongono sei emergenti dai linguaggi espressivi assolutamente eterogenei. Riolo Terme. Alla Sala San Giovanni, giovedì 31 luglio terminerà la mostra collettiva delle opere di sei diversi artisti: una singolare esposizione, risultante dall'accostamento di culture artistiche eterogenee, di tecniche e di materiali differenti, sapientemente utilizzati. Si tratta di Laura Mondini, Nanni Moretti, Filippo Carbonaro, Moreno Evagelisti, Maddalena Barletta e Franco Tabarroni. ... Filippo Carbonaro di San Lazzaro di Savena. Ortopedico che, con grande maestria e abilità lavora un materiale tanto ostico come il rame, col quale imprime sulla tela - si tratta in effetti di dipinti/sculture - scene di vita quotidiana. Gli animali costituiscono il tema ricorrente delle sue opere. Stupefacente è la finezza dei particolari ottenuta tramite una precisa lavorazione dei fili di rame; si tratta di veri e propri capolavori a cui vale la pena fare visita.



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IL RESTO DEL CARLINO - 16 dicembre 1998
Carbonaro in mostra con presepi e bozzetti


Pur se di origini siciliane, come rivelano i tratti della fisionomia e anche del carattere, si può dire che Filippo Carbonaro, artista eclettico, un po' pittore ma soprattutto scultore, sia un atutentico personaggio di San Lazzaro; abitandovi ormai da cinquant'anni, dopo esservi giunto giovanissimo in cerca di lavoro. Diplomatosi tecnico ortopedico, Carbonaro lavorò alle Officine Rizzoli per trent'anni modellando busti, tronchi e arti in gesso che costituivano il calco delle protesi in ,etallo, soprattutto alluminio e rame.
Una volta andato in pensione, dieci anni fa, Filippo Carbonaro volle finalmente dar sfogo alla fantasia: non più il metallo che doveva seguire le linee rigide del gesso, ma nuove forme, altri disegni. E così i fili di rame cominciarono a prendere, nelle sue abili mani, le forme più varie: animali di grande espressività, aggrazziate figure femminili. Animali scolpiti a tutto tondo oppure, preferibilmente bassorilievi incorniciati e presepi. A Castel S. Pietro, nella sala comunale ex Fienile si pooso ammirare una trentina di opere.



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IL NUOVO DIARIO MESSAGGERO (Castel S.Pietro - Bologna) - 5 dicembre 1998
Il Microcosmo di Carbonaro


E' stata inaugurata sabato 28 novembre alla Sala Fienile la mostra diFilippo Carbonaro, realizzato con il patrocinio dell'Assessorato alla Cultura del Comune di Castel S.Pietro Terme.
Le opere di Carbonaro sono dipinti-sculture e sculture realizzate prevalentemente con l'uso di un materiale difficile ma di grande effetto come il rame.



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SABATO SERA (Ozzano Emilia - Bologna)- 14 dicembre 1996
Dai cento mini presepi al concerto dell'Epifania


Ozzano Emilia. Un debutto decisamente felice quello di "Natale coi tuoi... ozzanesi" edizione 1995 e Promozzano lo ripropone. La festa prenderà il via venerdì 20 dicembre con l'inaugurazione presso ilocali del Consorzio socio sanitario di via Aldo Moro, della mostra "Tutti quanti abbimo un angelo... e un presepio": cento minipresepi e natività di tutti i continenti e trecento artistici angioletti, esposti in una stupenda e magica cornice scenografica dai collezionisti Adrano Vason e Maria Di Vincenzo...

DIDASCALIA FOTO: PRESEPIO TRIDIMENSIONALE DELL'ARTISTA FILIPPO CARBONARO



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IIL CITTADINO (ARCORE) - aprile 1998
Pennelli contro la distrofia


Arte e solidarietà. Fino al 9 maggio, lo studio artistico di Roberto Stucchi ospiterà le "personali" di cinque pittori e scultori bolognesi che devolveranno il ricavato della vendita dei propri lavori all'Udim (Unione italiana per la lotta alla distrofia muscolare). L'appuntamento é con le opere di Luciana Ricci Aliotta, Emilio Navarino, Ghassan Sayaf, Filippo Carbonaro e Gianna Solmi.



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LA TRIBUNA (S.Lazzaro - Bologna) - 6/13 settembre 2000
Realtà e fantasia nei rilievi-dipinti


San Lazzaro - Presso la Sala di città del Municipio di San Lazzaro di Savena, Filippo Carbonaro espone alcune delle sue più recenti opere, realizzate su rame. Si tratta di pitture e sculture realizzate con una tecnica personale. Servendosi di un materiale sfruttato assai raramente, perchè conserato troppo rozzo, con estrema facilità si esibisce in due forme: in pezzi a rilievo, ritagliati dal metallo, e con fili di rame ininterrotti che prendono il posto della linea. I personaggi che ha messo nel rilievo-dipinto, comunicano con lo spettatore; in sobra semplicità, qualcosa della spontaneità dell'arte popolare. C'è infatti in questi lavori un tono di convincente ottimismo. Ma è dove le linee curve e rette fanno erigere le forme nello spazio (riducendo la scultura a stenogramma spaziale) che esplode tutta la maestria di Carbonaro. Le figure non si trovano più al centro di no spazio ma esse stesse lo creano attorno a sè, definendo le coordinate in cui vivono. L'equilibro, il controlle delle forme, la costruzione sobria e flessibile sono di grande effetto e lo portano a realizzare affascinanti "silhouttes". Lamiere, profilati; tondini di metallo; verniciati a smalto, non hanno più segreti per lui nella costruzione di una morfologia umana vicina alla raltà ma, in fondo, di estrazione fantastica.





IL RESTO DEL CARLINO - 3 settembre 2000
Realtà e fantasia nei rilievi-dipinti


Fino a giovedì 14 la 'Sala di città' del municipio di San Lazzaro ospita una rassegna di opere realizzate dall'artista sanlazzarese Filippo Carbonaro. Un'artista un po' pittore, scultore e cesellatore che plasma e dipinge lastre o fili metallici creando opere originali. Tecnico ortopedico, Carbonaro nelle Officine Rizzoli ha modellato per trent'anni protesi e arti artificiali. Giunto alla pensione dieci anni fa, ha unito con successo questa esperienza tecnica alla fantasia. Dalle sue mani ora escono figure femminili, animali, fiori, paesaggi, e il metallo, grazie al colore della pittura, perde la freddezza originaria.


carlino 24 aprile 2011
IL RESTO DEL CARLINO - 24 aprile 2011
L'officina della creatività - Il senso di Filippo per l'arte


Le forbici da lamiera, il saldatore, lo smeriglio, il trapano, lo stagnatore. E poi metallo, fili e lastre di rame, gesso. Gli strumenti e i materiali sono gli stessi, quelli che per trent'anni ha usato per creare busti e protesi di arti. Ora, con i medesimi attrezzi, dalla fantasia di Filippo Carbonaro, 78 nanni ben portati, nascono oggetti d'arte...