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Jelena o Elena del Montenegro*
*MONTENEGRO (ora Republika Crna Gora) Stato indipendente ortodosso all’interno delle federazione Jugoslava dal 1991 fino al 2006 quando si svincola definitivamente
( al centro seduti a destra Vittorio Emanuele e Elena)
Il Montenegro è una regione costiera meridionale dell’Adriatico
confinante a sud, al lago di Scutari con l'Albania. Per molti anni è stato sottoposto alla dominazione della Sublime porta di
Costantinopoli ma diviene Stato indipendente dal 1878 al 1916 e da quest'anno
conseguentemente alla occupazione Austriaca e al trattato di pace, la sua entità politica e geografica viene inglobata nel più vasto regno dei Serbi, Sloveni e Croati
(o Jugoslavia) di Re
Pietro I poi Alessandro I Karadjordjevic (Alessandro sarà assassinato a
Marsiglia nel 1934). In seguito alla dichiarazione di guerra dei Russi del 24/4/1877 l'Impero Ottomano doveva cedere senza resistere eccessivamente Armenia e Bulgaria.
L’anno dopo, con la firma del Trattato di S. Stefano, Romania, Serbia e Montenegro, divenivano completamente indipendenti, la Russia prendeva Kars, Batum (entrambe in Asia Minore) e la Bessarabia (dalla Romania), mentre a Vienna andava la Bosnia-Erzegovina (come protettorato).
A salire sul trono montenegrino era la casata principesca o gospodar o “Sveti Gospodar” =Signore e Supremo Signore dei Petrovic Niegos da secoli Principi-Vescovi. Uno dei più famosi Principi Vescovi
(l'ultimo, nato a Njegusi nel 1813 fondò la prima scuola e la prima tipografia montenegrina, scrisse numerose raccolte di poesie e poemi, come Svobodiada (1835), Specchio serbo (1845), Il serto della montagna
(1847) fu Petar, alto 2 metri e 8 cm morto a 38 anni nel 1851,
prozio di Elena, futura Regina d’Italia e di Petar Karadjordjevic, re di Jugoslavia. Suo il palazzo reale della Bilijarda a Cettigne, nome che sembra venga dal primo biliardo installato in Montenegro. Pur affacciandosi sul mare il Montenegro è un paese montuoso e le stirpi dinastiche erano pastori cacciatori seminomadi. Uomo colto e di chiesa si fece seppellire sulla montagna di Lovcen in un mausoleo da lui stesso progettato. L’anno dopo la sua morte il titolo di Principe Vescovo venne abolito a favore del semplice Gospodar. Nel 1860 sale al trono
il Principe Nicola I (nato il 25 settembre 1841) che sposa la figlia del voivoda Pietro Stefano Vutotich, la principessa Milena,
celebre per essere bellissima e nobile (nata il 22 aprile 1847 morta il 16 marzo 1923). Nel 1868 il principe Nicola concede la costituzione, anche se lo stato non è indipendente, e dieci anni dopo il congresso di Berlino ne riconosce l'indipendenza piena. La famiglia
regolare di Nicola Niegos intanto si era allargata. Tra il 1864 e il 1889 erano nate Zorka; nel 1866, Militza; nel 1867, Stané (Anastasia) cui seguirono Maria nel 1869, Danilo nel 1871, Elena nel 1873, Anna nel 1874, Sofia nel 1876, Mirko nel 1879, Xenia nel 1881, Vera nel 1887 e Pietro nel 1889.
Nel 1905 Nicola I decretò la fine della forma autocratica di governo, garantì i diritti costituzionali e diede vita a una monarchia parlamentare; nel 1910 si proclamò re del Montenegro. Il regno del Montenegro si alleò con Grecia, Bulgaria e Serbia contro l’impero ottomano nel 1912 e, con la spartizione seguita alle guerre balcaniche, il paese raddoppiò la propria estensione territoriale. All'inizio della prima guerra mondiale il Montenegro unì le proprie forze a quelle di Russia e Serbia, tradizionali alleati, contro gli Imperi Centrali. Tuttavia, i timori di una possibile occupazione territoriale e della fine del proprio regno a opera degli stessi alleati, portarono Nicola I a cercare accordi con l'Austria-Ungheria. Alla fine del 1915 il Montenegro fu occupato facendo propendere la gente per una futura unione slava più sicura come alleanza protettiva dagli Austriaci.
In 1918, the Serbian king Petar Karadjordjevic, a son-in-law of King Nikola, exploited the chaotic conditions following the end of World War I and his army occupied Montenegro. The Montenegrins initially welcomed the Serbian troops, their allies during the war, in naive anticipation of the reinstatement of their own Montenegrin Government and a larger confederation of south Slavic states -- the first Yugoslavia -- that was in the
making. But as the Serbian army's conduct as an occupying force became clear, the enthusiasm quickly turned to revolt. The Montenegrin revolt culminated in a full-fledged war with Serbian troops after the Serbian-sponsored abolishment of the kingdom of Montenegro and Montenegro's annexation to Serbia.
In 1920, the Montenegrin Autocephalous Orthodox Church was abolished in an uncanonical and illegal manner and its property transferred to the Serbian Orthodox Church.
Nel 1918 il paese entrò quindi a far parte del Regno dei serbi, croati e sloveni e nello stesso anno Nicola I, già in esilio in Francia, venne deposto. Nicola morirà ad Antibes nel 1921 e verrà sepolto nella chiesa ortodossa di Sanremo sorta per iniziativa della corte reale Russa i cui componenti avevano scelto la città per trascorrere le loro vacanze al sole. Oltre a Nicola qui furono sepolte la moglie e le figlie Vera e Xenia. Nell'anno 1989, i resti della famiglia reale montenegrina furono trasferiti a Cettigne, ex capitale del Montenegro. Delle sepolture reali restano nella cripta solo i sarcofaghi, in marmo nero, opera dell'architetto Guidiccini. Delle sei figlie di Nicola I, due divennero regine d'Italia e di Serbia, e altre due granduchesse in Russia. La figlia Elena era nata a Cettigne l'8 gennaio 1873. Prima di venire in Italia era vissuta quasi sempre a Pietroburgo dai cugini ed era stata educata in un aristocratico collegio dove aveva imparato il francese e le buone maniere, la pittura e la musica. I Romanoff e soprattutto la zarina le erano molto affezionati. Vittorio Emanuele la vide per la prima volta a Pietroburgo e se ne innamorò quasi subito. La rivide un anno dopo a Venezia e tre mesi più tardi andò a Cettigne a chiederne la mano. Nell’ottobre del 1896 partì per l’Italia. Elena divenne cattolica nella chiesa di San Nicola a Bari. Sin da giovinetta fu educata all'unione familiare; l’etichetta non doveva soffocare la spontaneità dei caratteri e delle personalità. La conversazione a tavola si svolgeva in francese, lingua che Nicola I e i figli parlavano correntemente e si discorreva con eguale disinvoltura di politica e di poesia.
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Elena sposa nel 1896 Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro nato a Napoli l'11 novembre 1869, figlio unico del Re Umberto I (nato a Torino il 14 marzo 1844 morto a Monza assassinato il 2 luglio 1900) e della regina Margherita, sua cugina, nata principessa di Savoia a Torino il 20 novembre 1851, morta a Bordighera il 4 gennaio 1926 - orfana del fratello di Umberto, Ferdinando, duca di Genova)
http://www.ortodossia-russa.net/nostre_chiese/Sanremo/Cripta_Montenegro.htm
L'UTILITA' DI UNA RELIGIONE
http://www.newmontenegro.eu/cultura/religione-xx-secolo.aspx
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