o costei 

di Walter Amici 

Barbara Dmitrievna Mergassov Rimsky-Korsakova

(1833/1878)

 

 

“I am free and independent. My mistakes are my mistakes. My success is my success. I believe in myself, I do everything alone and don't make a tragedy of it.”* disse di se stessa

Il personaggio di Korsunsky del romanzo "Anna Karenina" (capitolo 22) di Tolstoj altro non è che  Nikolai Sergeevich Rimsky-Korsakov marito della nostra eroina. Cosa volesse dire Yegorushka Korsunsky con "My wife and I are like white wolves – every one knows us" -Mia moglie ed io siamo come lupi bianchi, ci conoscono tutti- lo lasciamo al giudizio del lettore. Nelle parole che Tolstoj spende  per la moglie di Korsunsky abbiamo il primo fedele ritratto di Barbara.... Chapter. 22 http://www.bartleby.com/316/122.html in inglese http://www.liberliber.it/libri/t/tolstoj/index.htm in Italiano

... "There – incredibly naked – was the beauty Lidi, Korsunsky's wife…”  

Barbara (Barbe) Dmitrievna Mergassov Rimsky-Korsakova, was born in 1833 and came from a rich and noble family, which did not show itself and is not remembered in Russian history. But the family into which she was married was very notable, it produced a lot of military commanders, politicians and statesmen. Barbara's father-in-law, Sergei Nikolaevich Rimsky-Korsakov, was not outstanding in his service to his state. He devoted his life to high society and was famous for his costume balls - dreams of all young Moscow and provincial ladies. 

…the best partner, the first star in the hierarchy of the ballroom, a renowned director of dances, a married man, handsome and well-built, Yegorushka Korsunsky (Leo Tolstoy, Anna Karenina, part I, chapter 22) is none other than Nikolai Sergeevich Rimsky-Korsakov, the husband of our heroine. Their marriage took place on May 20, 1850, when she was 16, and he 20. They had three children. Barbara became a fashionable beauty and also the star of many balls. Let's return to Leo Tolstoy, who described the young pair under the name of Korsunsky: Is there any one we have not met? My wife and I are like white wolves – every one knows us,’ says Korsunsky. Tolstoy noted as well the remarkable passion of young Barbara Rimsky-Korsakova to demonstrate her body: “There – incredibly naked – was the beauty Lidi, Korsunsky's wife…” 

 

Note al dipinto

 Madame "Barbe" Dmitrievna Mergassov Rimsky-Korsakova venne ritratta da Winterhalter, il famoso pittore tedesco, lo stesso anno (1864) che questi fece il ritratto a Sissi (Elisabetta d'Austria) moglie dell'Imperatore Francesco Giuseppe. La contessa veniva sorpresa nell'intimità del boudoir (spogliatoio, toilette), con i capelli sciolti e una audace spalla nuda. non indossa gioielli, ma solo una camicia da notte trasparente. È facile vedere che è lontana da una bellezza ideale – gli zigomi larghi, le guance paffute, le palpebre pesanti (si è però appena alzata da letto, dopo esserci andata tardi) non sono le caratteristiche di dee. E facile dire dei suoi antenati che le hanno marcato la figura, ma può essere che questi difetti combinati con la sua audacia, l'impudenza e la stravaganza accumulino una persona unica, originale ed indimenticabile. 

Rich, beautiful, fashionable and sociable though they appeared, there was disharmony in the family, which made them separate. Barbara left for France and lived there till her death. In France, it was the time of Napoleon III, who, as if wanting to amaze Europe with the luxury of his court, spent outrageous money on magnificent balls, multiple mistresses and extravagant entertainment… Women, following the example of their attractive Empress Eugénie (Eugénie de Montijo), demonstrated super-sophisticated gowns that were overloaded with gems and jewelry. (Born in Spain in 1826, María Eugénie de Montijo ** married Napoleon III in 1853. From the time of her marriage, she became an arbiter of fashion. Winterhalter recorded her legendary beauty and elegance in a series of images that made him the empress's favorite painter.) The beautiful but unfortunate empress, left by her unfaithful husband, enjoyed being the center of attention at balls and could not tolerate any rivals.   M.me Barbe era nata nel 1833 da una ricca e nobile famiglia russa, di cui non si ricorda più nulla. Quella a cui andò sposa (famiglia) invece è ricordata per i politici e i militari  che diede al paese, ma non solo. Madame Barbe era zia del compositore Nikolai Andreevich Rimsky-Korsakov (1844-1908) noto per la partitura di Scheherazade (1888) e in Italia per il "Volo del Calabrone". (Attenzione ai nomi russi, sembrano tutti uguali, ma sono costruiti con riferimenti a famiglia, padre, marito). Il suocero di Barbe (Sergei Nikolaevich Rimsky-Korsakov), non era comunque conosciuto per nessuna delle precedenti nobili prerogative, ma solo perché era all'epoca il Fred Astaire della corte dello Zar. Egli aveva consacrato la sua vita ai balli in costume, sogno di tutti i giovani moscoviti e delle dame della nobiltà provinciale.  Ricca e bella, Barbe, si era sposata a 16 anni, quando il marito ne aveva 20. Ebbero tre figli e presto anche dissapori. Inutile dire che era talmente bella da essere chiamata la Venere Tatara o dei Tartari per identificare la sua bellezza caucasica. Era la regina dei balli e sicuramente l'oggetto di molte invidie e ammirazioni.
In this atmosphere, the following episode took place. In the winter of 1863, the Russian countess Rimsky-Korsakova arrived at an imperial costume ball in the outfit of the priestess Tanit (the novel Salammbô by Gustave Flaubert was in fashion -1862). All her attire consisted of a gauss shawl (gauss termine errato: corretto gauz/e (mussolina) e più avanti l'autore francese si corregge). Naturally, her wonderful shapely figure was openly demonstrated. Naturally, the guests were shocked. The empress flushed. Several minutes later Rimsky-Korsakova was invited to leave. Nonetheless she attained her goal: the scandal was grandiose. With her nudity she mocked their sophisticated fashion and pretentious manners. 
This was not the only scandal of such character. The papers wrote that the Russian countess used to surprise the French public with other acts of impudence. At the ball in the resort town of Biarritz, “this Russian nymph looked like she had just left a bathtub”. At the costume ball in the Naval Ministry she appeared on a carriage, her coachman was dressed as a crocodile and she as a barbarian; the multicolored feathers that winged her body, allowed the society to appreciate “the best-shaped legs of all Europe”. 
  Quando Barbara, probabilmente sola, lasciò Mosca per Parigi il gran salto si era compiuto. Regina dei balli di Parigi, non ci mise molto ad imporsi alla frivola e lussuosa corte di Luigi Napoleone III. La stessa sovrana Eugenia, nata Montijo **, si faceva promotrice di questa vita con un occhio (attento) al marito noto fedifrago. Qui nasceva la moda odierna unico neo mancante della nostra inventiva e genialità italica. Il pittore  tedesco Winterhalter era capitato a proposito in questa epoca, in queste corti per lasciarci l'immagine splendente delle sue "eroine". Se un quadro di una nobile o regina dell'epoca era brutto non era di Winterhalter. L'imperatrice Eugenia non era poi del tutto priva di proprie relazioni che l'autore del testo in inglese, non riporta in quanto francese. Bella anche lei, Eugenia era l'attenzione dei balli e non ammetteva rivali, almeno nel vestire e ingioiellarsi.

  ** Prosper Mérimée, qui aime tendrement l'ancienne petite fille qu'il a vu grandir, (Così si esprimeva Prosper Mérimée su Eugenia l'Imperatrice: Salambòera intimo della famiglia Montijo e durante il suo soggiorno spagnolo scrisse anche la Carmen, la novella poi musicata in opera da Bizet) mais ne peut pas laisser passer l'occasion d'un bon mot, commente ainsi son accession au trône : "L'Empereur est le résultat d'une élection, Eugénie le résultat d'une érection".

*Sono libera e indipendente. I miei errori sono i miei errori. Il mio successo è il mio successo. Credo in me e in quello che faccio. Se ho fatto errori non ne faccio una tragedia.

 Così disse M.me Barbe ma cosi aveva detto anche l'altra, la contessa di Castiglione:

Io sono io, e me ne vanto; non voglio niente dalle altre e per le altre. Io valgo molto più di loro. Riconosco che posso non sembrare buona, dato il mio carattere fiero, franco e libero, che mi fa essere talvolta cruda e dura. Così qualcuno mi detesta; ma ciò non mi importa non ci tengo a piacere a tutti". 

We'll excuse the exageration; journalists of the time did not have much opportunity to see the bare legs of women from high society. The Parisian portrait of Barbara was painted by Winterhalter in 1864. She wears no jewelry and again prefers a semi-transparent gauze shawl. It's easy to see that she is far from an ideal beauty – broad cheekbones, plump cheeks, heavy eyelids are not the features of goddesses. One can easily say that her ancestors were Slavs and Tatars, but may be these flaws in combination with her daring, impudence and extravagance build up an original and unforgettable person. She had a lot of admirers and many love affairs, but wished to stay alone, which was too original for a woman of the 19th century. She was out of place in her time.. She died young , only 45 years old, and beautiful.  
     
Che la Francia avesse fatto una guerra contro la Russia in Crimea qualche anno prima, poco importava a questi nobili, il cui slogan sembrava essere "fate l'amore non la guerra". Quando arrivò da Mosca la Contessa, l'astro della Castiglione era sul viale del tramonto. In questa atmosfera le cronache del tempo  riferiscono di un altro episodio. Nell’inverno del 1863 M.me Barbe era arrivata, al gran ballo di corte in costume, vestendo i panni della sacerdotessa Tanit (Salammbo di Flaubert). Tutto l'abbigliamento consisteva in uno scialle (velo) di mussolina (gauz). Naturalmente poco era lasciato alla immaginazione. Gli ospiti rimasero shocckati per parecchi minuti. L'imperatrice Eugenia, che era presente e già aveva dovuto sottrarre la Castiglione ed altre al marito, invitò la contessa a lasciare il ballo. Ma lo scopo era raggiunto e lo scandalo fu enorme. Si disse che vestisse la propria nudità in contrapposizione alla loro moda elaborata e sofisticata (gioielli compresi) ed i loro modi pretenziosi. La volta successiva che andò al ballo di Biarritz la ninfa coi natali tartari sembrava appena uscita da una vasca da bagno. Al ballo della Marina poi si presentò su una carrozza col vetturino vestito da coccodrillo e lei da eroina barbara e selvaggia (tipo nativi americani di Colombo) coperta di piume colorate. Le gambe più belle d'Europa fu il solo commento non censurabile uscito dalle bocche dei presenti. 
     
In tutti questi discorsi forse il cronista ha calcato la mano, impressionato dall'unica che non si vergognava di far "vedere" le gambe. M.me ebbe, manco a dirlo, molti ammiratori e molte storie, ma non si accasò mai per farsi proteggere, come si diceva allora, cosa abbastanza originale come tutto il resto di questo personaggio. Non era forse in sintonia con la sua epoca, ma non aveva sbagliato secolo. Barbara mori nel pieno della sua bellezza a 45 anni.   

Lev (Leone) N. Tolstoj (1828-1910) è autore di alcuni tra i più grandi romanzi della letteratura occidentale. Ricordiamo: Adolescenza (1854) e Giovinezza (1857), Guerra e pace (1863-1869), Confessione (1882), La potenza delle tenebre (1886), La morte di Ivan Il’icˇ (1886), La sonata Kreutzer (1889-1890), Resurrezione (1900) Anna Karenina (iniziata nel 1873, abbandonata nel 1874 e ultimata nel 1877 l’anno prima della morte di M.me Barbara). http://www.ebookgratis.it/Titoli/Tolstoj-AnnaKarenina.htm 

email walter.amici@libero.it  copyright Walter Amici  http://digilander.libero.it/fiammecremisi  

http://www.abcgallery.com/list/2002jan16.html 

Dipinto a Parigi  al Musée d'Orsay vedi anche link a prova fotografica per altra opera in alto a sx http://www.musee-orsay.fr/en/collections/index-of-works/notice.html?no_cache=1&nnumid=003661&cHash=97a761e3a1   

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