'esercizio fisico era uno dei
dieci comandamenti del corpo. Nel 1836 il
concetto di ginnastica è sconosciuto. La disciplina sportiva viene
riscoperta solo dopo la metà del secolo e raggiunge la consacrazione
con l'inizio delle olimpiadi moderne nel 1896 ad Atene. E' vero che la
maggior parte dell'Italia è rurale, e per il momento impegnata a
risolvere problemi d'alimentazione più
impellenti
, ma la rivoluzione
industriale è già iniziata.
Si costruiscono le prime ferrovie, sta
per nascere la fotografia, l'illuminazione a gas e nelle strade e Meucci
pensa già al telefono. Non
esistendo gli spazi e gli attrezzi per lo sport, ai bersaglieri va bene
anche scavalcare il muro di cinta della caserma, salire la corda appesa
al tetto. La
corsa poi non richiede spazi particolari. Il salire e scendere colline e
montagne in Piemonte non è
un problema. Si marcia per ore e ore e la sera si dorme sulla paglia. Il
tempo che passa permette anche la formazione di una adeguata classe di
ufficiali e di un forte spirito di corpo, fondamentali per i grandi eventi che sono ormai alle porte. La Marmora,
pur se salito di grado, si occupò del
vestiario, dell'armamento, dei regolamenti e dell'impiego. Il
primo cappello era molto curioso, stretto ai lati e spiovente per
scaricare l'acqua piovana, poi tondo e largo ed ornato di
piume nere. I pantaloni, dapprima attillati, si convertirono a larghi, e sotto il cappello
si portava un berretto
di lana, fino alla istituzione del fez, eredità di Crimea.
Armamento di truppa e ufficiali
Nel 1839 il primo fucile in dotazione, lo “schioppo” a retrocarica ideato dai fratelli La Marmora, fu sostituito sperimentalmente con una carabina rigata a percussione (sistema Delvigne), lunga poco più di 110 cm e pesante 4,2 kg, in grado di tirare con precisione sino a 650 m grazie ad un cursore con tacche graduate e con un meccanismo che consentiva un innesco automatico sufficiente per 37 tiri. Il calcio, concavo per consentire un miglior appoggio alla spalla, era rinforzato da due becchi in metallo: il becco anteriore, lungo circa 7 cm, poteva essere adoperato come sperone per facilitare le arrampicate ma la sua utilità non era da sottovalutare negli scontri corpo a corpo…in effetti piantato a terra, assieme ad altri, con la baionetta inastata costituiva per i cavalieri un ostacolo pericoloso e insormontabile.
Nel calcio trovava posto un
succhiello da avvitare agli alberi per appoggiarvi il fucile nei tiri a lunga distanza. I sergenti e i trombettieri ne avevano una versione più maneggevole, di circa 98 cm per poco meno di 4 kg di peso.
Tale arma, con lievi modifiche, fu ufficialmente adottata 5 anni dopo , come carabina mod. 1844, e rimase in uso fino al ’49 quando fu introdotto un fucile (nelle due versioni lunga e corta) simile a quello per fanteria. Nel 1856 fu distribuita una nuova carabina da 126 cm che adoperava nuove pallottole, il che comportò la scomparsa della fiaschetta per la polvere e l’adozione di una giberna agganciata al cinturino. La baionetta rimase quella del 1836, tranne per i sottufficiali che nel 1850 ebbero in dotazione un modello più lungo, con una particolare impugnatura a spirale. Gli ufficiali erano armati di una spada simile a quella di fanteria, con fodero in ferro lucido, fino al 1850, quando si preferì una nuova sciabola con guardia fornita di 5 else e impugnatura ter-minante con una testa di leone in ottone dorato; nel 1856 fu adottata la lama ricurva.
La
feluca degli ufficiali viene subito sostituita dal cappello piumato di truppa,
ma con le penne
verdi.
Anche queste poi saranno uniformate. Una tradizione rimasta
invariata: gli ufficiali non portano sul moretto i gradi e porteranno
fino al grado di Colonnello il numero del primo reggimento nel tondo
della fiamma (bomba). Con l'avvento della bicicletta s'ebbero nuove occasioni
d'esercizio fisico. Le salite si facevano in bicicletta e le discese a
piedi col mezzo alla mano. La bicicletta, introdotta ufficialmente nei reparti
nel 1898, fece prendere dimestichezza al mezzo a migliaia d'italiani del
nord e del sud. Così a vent'anni ragazzoni grandi e grossi rotolavano
dalla sella, come fanno oggi i nostri bambini. Con gli impegni
quotidiani divisi fra l'addestramento e il mezzo (poi moto) si trovava sempre un
momento nella giornata per indossare la tuta ginnica e era la regola in tutti
i Reggimenti di ...
...Bersaglieri
di Corsa
AUTOMEZZI AL
PASSO
Per l'impiego militare riportiamo
in breve i compiti da manuale di addestramento, molto spesso non
rispettati nella realtà quotidiana. Le
prime compagnie poi i battaglioni, inseriti in unità superiori (reggimenti, brigate, divisioni),
dovevano
-esplorare in avanguardia il
territorio nemico,
- controllarne la forza e le mosse e
- provocarne eventuali attacchi in zone fortemente presidiate dai
nostri;
- aggirare il nemico da montagne e passi impraticabili.
- In difesa e ritirata il compito era opporre al nemico dei tiratori
scelti, oggi diremmo cecchini, e
- contrastare la cavalleria col quadrato come nell'immagine.
Questi compiti, pur col variare dei tempi, rimasero tra i
cardini dell'impiego sul campo, sia con l'avvento della bicicletta che
dei mezzi corazzati. Oggi in presenza dell'evoluzione della forza aerea
e missilistica il corpo assolve comunque la funzione di fanteria leggera
protetta di pronto impiego ed appoggio a grandi unità di terra
meccanizzate e corazzate. Nei singoli capitoli si farà riferimento ad eventuali
impieghi particolari e per la struttura e storia degli organici ad un
capitolo apposito.
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