1 Aprile 2004
QUANDO LA POLITICA DIVENTA
UNA FIERA ...
... SI SENTONO SOLO LE VOCI
DEGLI IMBONITORI

 

La voracità dell’apparato pubblico italiano ha seguito geometricamente la crescita delle sue dimensioni, da nulla arginata, nemmeno dall’ovvio concetto che tale crescita avrebbe minato le fondamenta dell’Economia complessiva del Paese, non solo per le Imposte, soprattutto la satanica IVA, ma anche per la nutrita messe di Tasse e ConTributi che le tengono degna compagnia.

Era da aspettarsi che in un Paese come l’Italia sarebbero state privilegiate le necessità alimentari dell’apparato pubblico piuttosto che l’Economia complessiva?!

Se consideriamo il tasso di inciviltà di questo Paese (Giustizia e Fisco di manzoniana memoria etc...), l’individualismo e l’asocialità che lo caratterizza, la divisione sostanzialmente macroregionale del territorio con caratterizzazioni ben diverse e conflittuali, ove non simili e consociativamente criminali, ebbene sì, c’era da aspettarselo!

 

LA DOMANDA FINALE

Che giudizio daremo di tutti quelli che ancora pretendono di convincere la gente che si può ottenere una riduzione della pressione fiscale senza interventi chirurgici seri sull'apparato pubblico, senza inasprire l’IVA o altre Imposte, Tasse e ConTributi, senza aumentare il debito (ed il ... "Piano Marshall") e senza andare per il mondo a speculare sulle disgrazie altrui, ossia senza prendere per i fondelli nessuno?!

Diremo che costoro sono dei bravi amministratori o che piuttosto sono dei volgari ciarlatani ed imbonitori di fiera?!

 

F.G. Urbon

 


 

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