17 Giugno 2003
La farsa del Processo SME
Per la seconda volta Silvio Berlusconi si degna d'esser presente nell'Aula di Tribunale non per rendere conto del suo operato, cioè non per rispondere al PM ed alla Corte e quindi "al Popolo", ma per fare "dichiarazioni spontanee", partendo dal presupposto che colui ha maggiori diritti (badate bene: "Diritti", non, ripeto non, "DOVERI") perché è stato "eletto dal Popolo". Avendo raccolto la maggioranza dei seggi secondo il sistema maggioritario (non, ripeto "NON", il consenso maggioritario della popolazione), colui non si considera tenuto a rispondere al Tribunale del Popolo italiano come è costretto a fare il cittadino qualunque.
Di fronte a questa presunzione, Silvio Berlusconi è stato forse diffidato o arrestato per oltraggio alla Corte ed al Popolo italiano?! no! anzi, la Corte ed il Popolo hanno dovuto stare ad ascoltare una nauseante esibizione di affermazioni gratuite unilaterali, di cui molte diffamatorie ed inammissibili, di sfoggi logorroici e ripetitivi di imparaticcio legale dell'ultim'ora, il tutto per concludere, sempre unilateralmente e in un Italiano annodato, sgrammaticato e del tutto Suo, condito con autoincensamenti egotici per la sua incredibile attività di manager mediatico di livello internazionale e per il suo multimiliardario conto bancario ("centinaia e centinaia e centinaia" che però, a giudicare dai filmati, non gli hanno procurato la stima di un Giovanni Agnelli), che colui "è innocente" perché "il fatto non sussiste". (?!!!!!!!!!!!!!!!!!...........)
Il discorso suonava più o meno così: (aperte virgolette)
(?!!!!!!!!!!!!!!................) (chiuse virgolette)
- Siccome la Ariosto è una mitomane bugiarda e Io lo posso provare raccontandovi degli aneddoti (?!);
- siccome la registrazione del colloquio Squillante-Misiani non costituisce prova e Io lo posso provare perché mi risulta che mancano dei pezzi dalla copia del CD;
- siccome Io non avevo motivo per corrompere i giudici e comunque non c'è prova e se l'avesse fatto qualcuno dei miei manager Io ero troppo importante ed occupato per notarlo;
- siccome se avessi voluto avrei usato contanti di cui dispongo a bizzeffe e non certo un trasferimento interbancario, cosa che sanno tutti i truffatori, anche i meno scafati (ipse dixit; NdR);
- siccome il Tribunale non mi dà la possibilità di esporre prove a discarico, come il fascicolo 9520, allora ne segue che sono innocente perché mancano il morto, l'arma del delitto ed il movente.
Dopodiché, colui si dichiara "disposto a parlare ancora il 25 Giugno, ché di cose da dire ne ho tante" e seguita "ma ora devo lasciare l'aula ché sono in ritardo ad un appuntamento internazionale". (?!!!!!!!!!!!!!!................)
Un cittadino qualunque l'avrebbe potuto fare?!
Certamente no e questo lo sappiamo bene!
Non è tutto!
Silvio Berlusconi fa per sedersi accanto ad uno dei suoi avvocati, ma è costretto a rimettersi in piedi dall'intervento della Ilda Boccassini, che gli chiede se vuole esercitare il diritto alla difesa rispondendo in merito ai pagamenti in nero fatti a Previti.
Colui risponde che sarà sì disponibile a rispondere alle domande del PM, ma a Palazzo Chigi, non in Tribunale (?!!!!!!!!!!!........).
La cosa suona come il 5° emendamento invocato dai mafiosi di Cosa Nostra di fronte alle Commissioni d'inchiesta, ma passa senza che l'Aula Magna ne sia minimamente sconvolta.
Poi, colui raccatta disordinatamente e nervosamente le carte, mentre farfuglia un commiato dalla Corte e s'avvia verso l'uscio.
Contemporaneamente, si sente il Presidente della Corte che emette un ormai superfluo: "Grazie può andare".Un normale cittadino avrebbe potuto fare questo?!
Alcuni giornali dicono che Silvio Berlusconi sta solo pigliando tempo per consentire al Lodo Maccanico di garantire PROGRESSIVAMENTE L'IMPUNIBILITÀ alle 5 cariche più alte dello Stato, ma io dico che in queste condizioni da farsa non c'è neanche bisogno di un Lodo.
Giuliano Pisapia ha commentato che costui "si sente al disopra della Legge".
Dopo lo spettacolo offerto ieri da Rete4 sulle dichiarazioni di Silvio Berlusconi davanti ai Giudici del Processo SME, secondo me il commento corretto è:
LA LEGGE ITALIANA,
NOTA PER LA SUA SEVERITA' ED IRRIDUCIBILITA' CON LA GENTE DEBOLE ED INDIFESA
E PER LA SUA IGNAVIA, TOLLERANZA E TALORA VILTA' VERSO I POTENTI,
È GIÀ AL DISOTTO DI QUEST'INDIVIDUO!!!
F. G. Urbon
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