22 Settembre 2005
Perché non appaltiamo la Politica?!
Dunque oggi il Ministro Siniscalco si è dimesso e questa è subito apparsa a coloro che dovrebbero essere i Laburisti italiani come una ulteriore ottima possibilità di sollecitare le dimissioni del Governo e l’anticipazione delle elezioni politiche.
È lecito chiedersi: cos’hanno da offrire questi “Laburisti” ai loro super-tartassati concittadini, altro da un’auspicata estromissione di Silvio Berlusconi dalla vita politica italiana?!
Forse la necessaria riforma semplificativa della Costituzione, fin qui atta solo a garantire la crescita esponenziale del deficit, del debito pubblico e delle Mafie?! forse la riforma del sistema giudiziario, fin qui atto solo a garantire impunità ai mascalzoni?! forse la riforma del sistema fiscale inquisitorio ed estortivo, fin qui atto solo a garantire l’evasione di chi può e la supertassazione di chi non può?! forse la riforma dell’apparato di sicurezza, fin qui atto solo a garantire l’Apparato, con innumerevoli conflitti di incompetenze e duplicazioni di funzioni?! forse la riforma della Pubblica Istruzione, prima clericale e adesso cadaverica?! forse la riorganizzazione del Sistema produttivo, reso asfittico da un’industrializzazione di tipo cinese?!
Non ho visto né vedo la “Casa delle .. libertà” lontanamente vicina a queste cose, perché è delle loro libertà che si occupano; come potrebbe esserlo un Partito “Laburista” in cui gli strateghi sono ora concentrati sulla tassazione delle rendite finanziarie e sui diritti dei partners conviventi, peraltro già garantiti in sede di contrattualità privata e complementarmente garantibili con minimi interventi legislativi, in appendice ai ben più vasti problemi che minano la vita della Repubblica?!
Sarebbero questi “Laburisti” tanto intellettualmente onesti da vedere in uno come Mario Monti il modello di Dirigente più indicato per quest’Italia spendacciona, bancarottiera e corrotta?!
Sarebbero questi “Laburisti” tanto eccellenti da riequilibrare intelligentemente una politica estera miasmatica e priva di dignità?!
Non lo credo, come non credo che i partiti della “Casa delle (loro) libertà” saprebbero rinunciare ai propri interessi di parte, la composizione delle cui divergenze sembra l’unica giustificazione per la presenza a Palazzo Chigi di un commerciante come S. Berlusconi, capace fino all’ultimo di mettere quegli interessi ed il suo proprio al disopra dell’interesse nazionale.
Secondo me, gli “strateghi” dell’”Unione” stanno malamente mascherando l’obiettivo prioritario di prender possesso delle poltrone del potere, salvo poi aprire i soliti balletti programmatici, nessuno vicino alle necessità collettive contingenti, il che qualifica l’”Unione” come una specie di AntiPapa e non come un potenziale Partito di Governo (questa piacerebbe a Berlusconi!).
Visto il brutto panorama, io penso che, in definitiva, non dovremmo procedere soltanto alla vendita del patrimonio immobiliare pubblico, ma all’outsourcing (=appalto o “esternalizzazione”) della vita politica ed amministrativa di questo paese a consulenti qualificati. Io suggerisco gli eredi dei Normanni; forse il loro mondo non è perfetto, ma certo è sempre stato più serio di questo.
Chi avrà tuttavia l’intelligenza, le capacità e il potere di prendere questa desiderabile decisione se non il collasso finale di un Sistema vecchio decrepito e costituzionalmente illogico?!
F. G. Urbon
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