È ormai abituale che ogni giorno (o quasi) mi sieda al Pc e mi colleghi con la chat. Ho iniziato un'anno fà circa e proprio non credevo. Erano poche settimane che navigavo su Internet avevo già sentito parlare delle chat e sinceramente, avevo molte perplessità. Forse a causa della tanta pubblicità negativa che si è creata a causa di chat piccanti. Ero pronto ad affrontare una massa di gente affamata di sesso ... e qui mi sbagliavo.
I primi giorni in chat, o meglio in room, sono stati strani e molto freddi e di poche parole, da parte mia. Ero la', con un «nic» e niente di particolarmente esaltante e nessuno che mi prendeva in considerazione. Vedevo scorere queste scritte davanti agli occhi senza capire come facessero a fare conversazione. LE risposte arrivavano molto dopo le domenade e nessuno che specificasse con chi parlava. Non capivo cosa ci fosse di bello. Poi, lentamente, ho cominciato a conoscere le persone. A ritrovarle. A ricordarmi i particolari che mi avevano raccontato di se stesse, a riprendere discorsi lasciati in sospeso magari qualche giorno prima tipo «ciao scusa ma era arrivata mia madre» oppure «sai mentre eravamo collegati ho ricevuto una telefonata ...». Li ritrovi. Sempre. Ognuno dalla sua città o dalla sua nazione, ognuno con la sua vita, ognuno con il suo lavoro, le sue storie, le sue esperienze, le sue antipatie e le sue simpatie, ognuno con il suo pezzetto di "storia" da raccontare.
Anche se cambiano nick ...a distanza di giorni, ti dicono le stesse cose. Hanno lo stesso tono e la stessa maniera di fare "conversazione". I loro umori, i loro guai. Li ricordi. Non mentono. Sono loro stessi, e lentamente cominci a provare qualcosa. Affetto. O, semplicemente, voglia di «vederli», non materialmente ma in chat. Appena entri nella "finestra per parlare con il mondo" subito scorri l'elenco degli user per vedere se ci sono «i tuoi amici». Ogni tanto qualcuno sparisce e va via. Poi ne arrivano di nuovi e non ti annoi mai.
E la cosa più bella è quando non hai più bisogno di ripetere le solite domande di fare le presentazioni, per ricordarti con chi stai parlando, che cosa gli è successo l'ultima volta e di cosa avete parlato. E' bello entrare in chat e vedere che vieni salutato con ... affetto. E quando non succede te ne rammarichi e lo fai presente e subito arrivano le scuse per la distrazione. La tua mente si trasforma in un' Hard Disk ogni cartellina al suo posto, ogni file perfettamente in sintonia con i sentimenti che ti legano a un nick o all'altro.
Non ci si confonde , proprio come potrebbe accadere con degli amici «reali», di quelli che incontri tutte le sere per vedere la partita o per andare insieme a bere qualcosa.
Sono sempre stato capace di attirare le confidenze delle persone e non mi sono smentito neanche in chat. Gli amici mi raccontano di loro, indipendentemente dal sesso o dall'età. Il fatto nuovo (e che non era mai successo) è che per la prima volta in vita mia racconto di me, delle mie esperienze personali e più intime, apro il mio cuore. E loro ascoltano, danno consigli e pareri e, sono pazienti, ma soprattutto ti sono vicini. Vorrei continuare a chattare. Senza sosta. Senza "orari". E il bello è che non vogliono parlare e basta sparando quello che passa in testa. La comunicazione tipica delle chat presuppone che tu legga attentamente ciò che è stato detto, rileggiendo e tornando indietro con le affermazioni o domande, prima per poter rispondere. Lo scambio è reale, rapidissimo, molto più profondo di quanto accade nella vita reale perché lo schermo del computer fa da... "schermo".
Non c'è l'impatto fisico, l'imbarazzo dei gesti, dei movimenti, la timidezza di chi è convinto di non essere bello o di non essere brillante. Non basta il proverbio «l'abito non fà il monaco». La comunicazione si svolge a livello mentale, ci si affascina con le parole, con il cervello, con le idee, con le opinioni e perchè no ... con il cuore.
La chat ha un po' la funzione di un'enorme banca dati personale dove inserire se stessi per colpire e impressionare chi lo legge. E quello che si inserise volente o nolente è "il meglio di se stessi". La mancaza di un'impatto reale rende la conioscenza più ... facile, e in moltissimi casi si sente il bisogno di «ampliare» la comunicazione: prima magari soltanto con la voce, al telefono. Poi, a volte ma non sempre, anche con l'incontro nella realtà, andando a cena... tutta la chat. Quando avviene la conoscenza reale ci si accorge che la chat ha un suo ritmo particolare, il susseguirsi delle frasi sul monitor consente pause silenziose di riflessione che dal vivo o al telefono non esisterebbero, andrebbero riempite «per forza» creando difficoltà per la richiesta di pensare. Pensare meglio a ciò che si vuole dire. Certo il lato negativo in chat delle frasi è che non riescono ad esprimere le sensazioni o le emozioni, e nemmeno l'ironia. A volte si creano fraintendimeni a causa di parole dette con un certo stato d'animo e non capite. Ma gli amici veri della chat sanno farsi capire!!!
Si parla tanto e spesso a sproposito del virtuale, ma il senso di verità materiale e di realtà che sento dentro di me quando vedo alcuni nick nella finestrella a destra della schermata a volte è molto più forte e «sincero» di quello che provo trovandomi di fronte un amico "fisico".
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