Val SanagraRogolone, orrido e Sass Corbee.Da Como si segue la SS.340. Entrati nella galleria di Menaggio, si prende la direzione Porlezza. A Grandola ed Uniti si devia per Cardano-Codogna.
Il Rogolone, enorme rovere pluricentenario.
Ora, proseguendo sempre diritti, si raggiunge, a Codogna, il Municipio di Grandola ed Uniti (con parcheggio), sito nella settecentesca villa Camozzi. Nella prima metà dell'800, il
maggiore Camozzi, un ex ufficiale di artiglieria napoleonico, si ritira qui a vita privata. Nella villa ha sede anche il museo etnografico e naturalistico della val Sanagra.
Il Rogolone è un enorme Rovere, alto circa 25 metri e con un tronco dalla circonferenza di 8 metri, sulla cui data di nascita i pareri erano abbastanza discordi. Oggi, ormai, è quasi certo che abbia all'incirca 300 anni. Al suo fianco troviamo anche il Rogolino che di anni, ne ha solo 200. Proseguendo dopo il piantone ci si inoltra nel Parco Impero, una zona protetta dove si trova anche il gambero di fiume, una specie ormai rarissima. Ritornati al punto di partenza si deve attraversare il grazioso centro di Cardano, per imboccare via Forno e girare, poi, a sinistra, in direzione Tobi. Si scende nella valle, con un
ripido sentierino a tornanti, per passare il ponte di Tobi.
Si cammina, in un primo tempo, su uno stretto argine. In seguito su una passerella metallica, in discrete condizioni, costruita per eseguire facilmente eventuali manutenzioni ad una
grossa tubazione dell'acquedotto che le passa sotto.
Il Bagno della Contessa, Val Sanagra, Grandola ed Uniti.
Ora, si attraversa nuovamente il Sanagra, di fronte alle seterie e si sale, con una scalinata, a Loveno (frazione di Menaggio). Appena raggiunta una carrozzabile asfaltata, si gira a
sinistra e presto si incontra la parrocchiale barocca di Santo Stefano. Di fronte alla chiesa, una stradina in leggera salita permette di entrare nel centro di Loveno dove si trovano
villa Mylius Vigoni, sede di un'associazione culturale e villa Govone, dove ha soggiornato Massimo d'Azelio.
L'ultima curiosità si trova seguendo il fiume dopo la chioderia. Passando dal mulino dei Pozzi, dal mulino Cattanei e dal mulino Carliseppi, si arriva, in una ventina di minuti, al
Sass Corbee. Un masso ciclopico staccatosi dalla montagna e scivolato nel letto del fiume. Per oltrepassarlo si utilizza una scalinata scolpita nella roccia.
Il tempo necessario per tutto il percorso è di circa 5 ore. Si può ridurre a poco più di 3, se si ritorna al ponte di Tobi, sulla passerella, senza attraversare il Sanagra. Poi, saliti alla chioderia, da questa si va direttamente al posteggio, senza vedere il Sass Corbee. Cartografia: Strade di Pietra 4 - Kompass 91. Buon divertimento. Aggiornato agosto 2015
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