Il castello

Il CASTELLO SVEVO

 

   Quando Federico II nel 1222 si recò a Brindisi intraprese un giro ispettivo per verificare l'eventuale potenziamento e fortificazione di alcuni punti strategici dei suoi possedimenti. Oria apparve subito come un centro di notevoleFederico II e la sua corte interesse e per poter costruire il castello sul colle che dominava la zona, Federico II chiese ed ottenne l'autorizzazione a demolire la chiesa dei Santi Crisante e Daria, fatta erigere dal vescovo Teodosio nell'880.
Di quella chiesa esiste tuttora l'ipogeo nel cortile.
Il castello di Oria fu spesso dimora di Federico; subì notevoli danni durante gli assedi di Manfredi di Svevia nel 1254, e del generale Giacomo Caldora nel 1433 al soldo della regina Giovanna II.
Lo stabile svevo ritrovò il suo splendore ad opera del principe Giovanni Orsini nel 1440, in concomitanza delle nozze di Isabella Chiaromonte col principe Ferdinando d'Aragona.

Il castello di notte

Dopo numerosi passaggi il castello venne ceduto dal regio fisco alla badessa delle monache benedettine Elena Martini; ritornato al fisco con la soppressione degli ordini religiosi, fu ceduto all'avvocato Martini Carissimo (in seguito con il titolo di conte) nel 1933 in cambio del palazzo di famiglia che divenne sede del municipio. Da allora il castello è affidato alle cure della famiglia Martini Carissimo che hanno allestito al suo interno un museo archeologico di pregevole interesse culturale.

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     Il castello visto da est

L'imponente maniero realizzato tra il 1223 ed il 1227, fu fatto costruire da Federico II sul colle più alto di Oria, raccordando alcune strutture normanne preesistenti.

 Il muro meridionale è lungo 88 metri, con tre torri: Quadrata (il nucleo più antico del castello, risalente al periodo della dominazione normanna, costituito da un massiccio torrione quadrangolare (donjon)); del Cavaliere; e del Salto,lungo questo muro vi è l'ingresso attuale.

 

 

Il muro orientale, con merli e due porte che si aprono su bastioni terrapienati, è lungo 107 metri.

La parte occidentale, con i fabbricati; e l'antico ingresso (un tempo munito anche di ponte levatoio), misura 110 metri.
Al vertice, punto di confluenza dei due lati maggiori, si trova la Torre dello Sperone.

 Torre del salto

 

 

    Dalla Torre del cavaliere, accessibile attraverso una angusta scala, è possibile ammirare il panorama del Tavoliere di terra d'Otranto e le città limitrofe, con le posizioni indicate su un' apposita lastra marmorea di orientamento.

       Cripta di SS. Crisante e Daria e torre del salto

 

 

 

Nell'immenso cortile, ai piedi della Torre del Salto, si trova la cripta dei S.S. Crisanto e Daria, primi protettori della città di Oria.

 

 per saperne di più (link:)

  •  Il castello svevo di Oria (iqsnet)
  •  Il castello svevo di Oria (itineraweb)