Nell'antica opera di medicina "Classico di medicina interna dell'imperatore Giallo" (Huangdi Nei Jing del II secolo a.c) per la prima volta si trovano tracce scritte dell'agopuntura come metodica terapeutica nell'ambito della medicina cinese, in esso sono descritti i Meridiani (= "canali" presenti nel corpo umano in cui secondo la Medicina Tradizionale Cinese scorre il Ki -energia-) più importanti e si elencano i diversi aghi di metallo ed i punti di infissione
-in tempi molto remoti in sostituzione degli aghi erano probabilmente usate schegge di pietra e frammenti di bambù così come citato in alcuni testi storici, questa tesi venne suffragata dai ritrovamenti di alcuni di questi reperti archeologici, ciò permette di capire quanto antica sia l'agopuntura-
Un testo classico databile con certezza appartiene a Huang Fumi -215/282- il "Zhenjiu Jiayi Jing" (Classico dell'agopuntura e della moxibustione) in esso la terminologia è chiara ed i punti di agopuntura sono accuratamente descritti, localizzati e vi sono anche note sull'effetto ottenuto stimolandoli.
Un altro metodo curativo consisteva nel riscaldamento dei punti di agopuntura sfruttando le proprietà curative di alcune erbe, esso è conosciuto come moxibustione e fu descritto dal filosofo Meng Zi nel IV secolo a.C.
Un altro libro il "Nanjing" (Classico delle difficoltà) fu compilato 2000 anni fa da autori anonimi, questo è uno scritto approfondito sulla terapia basata su agopuntura e moxibustione
Dai primi scritti molti ne seguirono, dalle raccolte ai nuovi scritti ai vari manuali che illustravano sempre più punti di intervento, l'agopuntura e la moxibustione si trasformarono in metodi di cura autonomi e con l'avvento della stampa a caratteri mobili (in Cina dal X secolo) aumentò la diffusione di questo sapere medico.
Per permettere agli allievi di questa scienza di apprendere, sulla base di un'altra opera redatta da Wang Wei-hi un funzionario di corte, furono create delle statue di bronzo a grandezza naturale ove si trovavano segnalati i meridiani ed i punti principali di agopuntura (sotto forma di fori); le statue erano riempite d'acqua internamente ed esternamente erano rivestite di cera: se lo studente operava in modo corretto (inserendo quindi gli aghi nei punti giusti) dal foro sarebbe uscito il liquido.
Altri manuali sull'argomento sono:
- Trattato sui 14 canali (1341) di Hua Boren
- Uno studio degli otto canali extra di Li Shizhen 1518/1593, ancora oggi le sue tesi hanno valore incontrastato
- Compendio di agopuntura e moxibustione di Yang Jizhou 1601, la teoria della medicina tradizionale è rappresentata qui in maniera veramente accurata
I manuali più recenti non rappresentano un progresso ma una mescolanza generante confusione di patrimonio teorico occidentale e medicina tradizionale cinese.
Il termine Zhen Jin è tradotto in maniera approssimativa con agopuntura e moxibustione: è l'effetto meccanico del pungere (Zhen) e/o termico (mogusa in giapponese o Jiu in cinese) esercitato su punti specifici del corpo; l'effetto meccanico e termico sul corpo è classificato come terapia esterna (Wai Zhi) in contrapposizione alla terapia interna (Nei Zhi) eseguita con le medicine.
Tramite questo termine si definisce l'infissione di un ago a scopo terapeutico in un determinato punto situato su di un Meridiano. Inizialmente era, in occidente, principalmente utilizzata per la cura del dolore ma ben presto furono notate delle reazioni generali da parte dei pazienti (miglioramento della capacità di assorbimento dei liquidi corporei, aumento di diuresi, effetti miorilassanti ...) da queste osservazioni, nei periodi successivi, in alcuni circoli medici si tentò di aumentare l'efficacia dell'agopuntura con l'elettroagopuntura.
Interessante rilevare come l'ago sia costituito da materiale elettroconduttore (tipo oro, rame ecc...): nella medicina antica si riteneva che il medico trasmettesse l'energia vitale proprio tramite l'ausilio di se stesso l'ago e il punto di inserimento.
Agopuntura Auricolare - auricolomedicina
E' un metodo molto diffuso nel mondo occidentale ed ha probabilmente origine nel mondo arabo, pochi testi cinesi si occupano di questa tecnica che si basa sulla proiezione del corpo umano a livello auricolare con fini diagnostici e terapeutici.
Attorno agli anni 50 il dott. Noiger di Lione osservò bruciature a livello auricolare in pazienti affetti da ischialgia trattati da agopuntori; dopo lunghi studi si giunse alla teoria che l'intera colonna vertebrale si rifletta sull'antelice dell'orecchio ed i punti corrispondenti alle diverse manifestazioni mostrano sensibilità al tatto. In seguito il dott. Noiger descrisse sia i punti insensibili al freddo -localizzati sull'orecchio- che dovevano corrispondere ad una vasocostrizione nella zona corporea associata e punti insensibili al caldo che dovevano invece corrispondere ad una vasodilatazione (es. in caso di infiammazioni e dolori).
Gli studi del dott. Noiger furono pubblicati nel 1958 in Cina, poi in Francia ed in Germania con la stesura delle prime mappe topografiche.
La mappa cinese attinge ampiamente agli studi di Noiger e suddivide il lobo in nove sezioni di cui le più importanti clinicamente sono:
- il punto di anestesia dell'arcata dentale superiore
- lingua
- punto di anestesia dell'arcata dentale inferiore
- occhio
- orecchio interno
- tonsille
I punti di proiezione delle singole regioni corporee a livello auricolare hanno un diametro spesso non superiore a 0,1/0,3 mm molti anni furono dedicati alla ricerca di metodi di esplorazione da utilizzare nella localizzazione dei punti auricolari.
La sensibilità del punto ed il conseguente dolore fu sostituito da un metodo di elettro-esplorazione basato sull'assunto che un punto auricolare patologico debba presentare una differenza di potenziale rispetto alla zona circostante.
Altro merito del dott. Noiger fu di scoprire nel 1968 il RAC -reflex auriculocardiaque- denominato anche riflesso Leriche-Noiger: tramite microstimolazioni è possibile ottenere risposte corporee allo stimolo apprezzando il polso a livello dell'arteria radicale. Con l'ausilio di stimolazioni mirate si ottenne un sistema chiaro, riproducibile esattamente e di facile impiego per localizzare i punti sul padiglione auricolare. Oggi si è diffusa la stimolazione con metalli nobili -martelletto d'oro e d'argento- con la luce (martelletto bianco e nero) o con carica elettrica a basso voltaggio (3 V).
La terapia è effettuata con aghi (o massaggio, riscaldamento, laser, corrente) gli aghi qui impiegati sono più corti e spessi rispetto a quelli dell'agopuntura tradizionale. Nelle malattie croniche si ricorre ad aghi a permanenza: una volta infissi sono tenuti in loco tramite un cerotto per 3-7 giorni.
Le indicazioni mediche per questo tipo di terapia riguardano soprattutto le algie dell'apparato locomotore, nevralgie, dolori postoperatori, sindromi alla colonna vertebrale, condizioni di dipendenza emotiva o fisica.