Scopo dell'agopuntura è agire sul potenziale energetico della persona: attraverso la cute si accede al flusso del Qi interno al corpo attraverso entrate (particolari incavi o avvallamenti); il flusso vitale fluisce nei Meridiani in tragitti sottocutanei ben definiti. Obiettivo dell'agopuntura e raggiungere e modulare i flusso del Qi tramite l'infissione di aghi in specifiche zone del sistema -i punti di agopuntura-. Dopo aver eseguito una valutazione diagnostica si eliminano i blocchi di Qi e/o si tonifica il Qi eliminando quello "ammalato" dal corpo.
Purtroppo in occidente la pratica dell'agopuntura è molto approssimativa in quanto la diagnosi è effettuata con un metro occidentale; l'ottica occidentale riduce la complessità dei fenomeni a dati misurabili e la semplificazione delle diverse possibilità di influsso a modelli schematici: accettabile è quindi -in questo ambito- solo l'effetto spiegabile con precise tecniche di misurazione o subordinate ad un modello neurofisiologico, tutto il resto è considerato come fantasia. Credibilità a questo metodo è invece data dalla millenaria esperienza clinica cinese e dai rilevabili risultati positivi.
Lo sforzo primario del medico è di ottenere tramite il punto di agopuntura il sostegno e l'integrazione -tonificazione- ossia allontanamento, diffusione -dispersione- a seconda dei casi del Qi.
Il movimento dell'ago per la stimolazione del Qi:
- veloce e lento: per la tonificazine serve un'introduzione attenta e costante dell'ago fino all'arrivo del Qi poi una rapida penetrazione; per la dispersione serve un'introduzione rapida dell'ago fino all'arrivo del Qi poi una penetrazione attenta e graduale.
- Tirare e spingere (in caso l'ago sia già infisso): per la tonificazione l'introduzione è rapida ed improvvisa la retrazione è lenta e graduale; per la dispersione l'introduzione è lenta e cauta mentre la retrazione è veloce ed energica
- Ruotare (l'ago non deve mostrare nessun attrito): per tonificare girare attentamente tra indice e pollice; per la dispersione manipolare energicamente tra indice e pollice
- Seguire o andare contro il flusso del Meridiano: per la tonificazione l'introduzione è nel senso del flusso del Meridiano mentre per la dispersione avviene contro il senso del flusso del Meridiano.
- Aprire e chiudere: per tonificare dopo la rimozione dell'ago massaggiare per chiudere il punto mentre in caso di dispersione aprire il punto con la manipolazione provocando anche un eventuale sanguinamento senza chiudere con il massaggio
- Respirare: per la tonificazione introdurre durante l'espirazione ed estrarre durante l'inspirazione, per la dispersione introdurre durante l'inspirazione ed estrarre durante l'espirazione
- lasciare l'ago: per 10 o 30 minuti, un periodo maggiore conduce alla dispersione ma questo dipende dalla tecnica di infissione effettuata.
- Metodo del fuoco che brucia il bosco sulla montagna: con maggior tonificazione si può ottenere una duratura sensazione di calore e fuoco; è per questo motivo che la profondità specificata per ciascun punto viene suddivisa su tre piani: il superiore è il "Cielo" quello centrale è "Uomo" e quello inferiore "Terra". In questo metodo l'ago viene introdotto con energia sino al limite inferiore del piano superiore estratto cautamente e nuovamente spinto con forza alla stessa profondità per nove volte, la decima volta l'ago viene introdotto energicamente sino al limite inferiore del piano centrale e si ripete l'operazione anche qui per nove volte; con la ventunesima penetrazione si giunge al punto più basso ed anche qui si effettuano per nove volte l'introduzione e la retrazione. Questo metodo induce nel paziente una sensazione di fuoco intenso
- Lasciare entrare il fresco della natura-Prendere il fresco dal cielo: si verifica il capovolgimento del metodo precedente. L'ago viene introdotto cautamente sino al limite inferiore del livello più basso poi l'ago viene retratto energeticamente per sei volte, con la settima introduzione ci si ferma al livello centrale e si ripete la stessa precedente procedura per sei volte; infine si tratta per sei volte il livello superiore: in questo modo si ottiene dispersione massiccia e raffreddamento.