Tomba Gambaro - 1861
Scultore Giovanni Battista Cevasco (Genova 1914 - 1891)
Ubicazione Nicchione XVIII, Porticato superiore a ponente

Il monumento fu eretto in memoria di Pietro Gambaro, ricco possidente, impresario edile e consigliere municipale, celebrato dai contemporanei come esempio di rettitudine morale e impegno civile. L'allegoria della Speranza nella resurrezione - una figura femminile con l'ancora e un libro aperto tra le mani - si erge sul sarcofago su cui è raffigurato, a bassorilievo, il momento in cui l'angelo della morte si accinge a sottrarre per sempre Pietro Gambaro alla moglie e ai figli: la varietà di gesti e atteggiamenti dei familiari conferisce un carattere quasi narrativo alla scena dell'ultimo contatto tra defunto e suoi cari. Il compianto, tema di derivazione classica ricorrente nell'iconografia funeraria, inizia qui a perdere la sua dimensione aulica per proiettarsi nella concreta realtà quotidiana, diventando, sul piano individuale, testimonianza di affetti destinati a sopravvivere alla morte e, sul piano sociale, affermazione di valori, come quello della famiglia, strutturali della borghesia ottocentesca.



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