EDOARDO ALFIERI (Foggia 1913 - Genova 1997)
Intraprese gli studi presso il Liceo Artistico di Genova dove ebbe come insegnante G. Galletti; in seguito frequentò i corsi di scultura tenuti da F. Messina all'Accademia di Brera. La sua attività artisitca è caratterizzata dalla continua oscillazione fra apertura all'avanguardia e riconsiderazione della tradizione: si spiegano così l'adesione, nel 1930, al gruppo futurista "Sintesi" e lo stretto rapporto che lo unì, sempre nella prima metà degli anni Trenta, a Messina. Del grande scultore, tuttavia, Alfieri accolse l'insegnamento tecnico, senza sostanzialmente aderire alle scelte naturalistico-classiciste che caratterizzavano la produzione dell'artista in quegli anni. Già dal 1935, infatti, si ravvisa nelle sue opere una ricerca di drammatizzazione della materia che porterà alle opere "espressioniste" dei primi anni Quaranta. Attraverso le opere realizzate per il Cimitero di Staglieno è possibile ripercorrere le fasi salienti della produzione scultorea di Alfieri: dall'espressionismo della Tomba Dagna (1941) al recupero di suggestioni post-picassiane unite al naturalismo stilizzato della Tomba De Luca di Pietralata - Valente (1961), fino alle soluzioni post-informali della Tomba Mele (1962).



PRESENTAZIONE  -  STORIA  - AUTORIIMMAGINILINKS