Le Votornèn e lo Tsan
Immagine e testi tratti dal libro Le Votornèn e lo Tzan - Volume edito da Q-Art Editore
E' indubbio che gli sport debbano adeguarsi al territorio. Peccato però che nella maggior parte dei casi i "grandi sport" abbiano seppellito i "piccoli sport". Il caso della Valle d'Aosta è invece una straordinaria eccezione. Non che gli sport "nuovi" non ci siano, perché come in tutto il mondo si praticano anche in Valle sport che potremmo definire olimpici per ampliare il più possibile la gamma, tuttavia ci sono giochi-sport (usiamo questa duplice dizione non a caso) che non sono praticati ormai in nessun altro posto nel mondo, salvo alcune varianti, se non in Valle d'Aosta. Citiamoli subito tutti: lo "tsan", il "fiolet", la "rebatta", il "palet". Prima di spiegarne per sommi capi il funzionamento, diciamo solo che le origini degli sport sono strettamente collegate all'ambiente e alla cultura. Come in tutti gli sport vi sono cioè simbolizzazioni della vita sociale, di riti antichi quali la caccia, dell'armonia fra uomo e ambiente, della schematizzazione di scontri guerreschi. Così il campo di gioco, che per i primi tre giochi è un'estesa superficie erbosa, diventa lo scenario della tenzone agonistica, che è anche l'occasione primaverile per sgranchirsi i muscoli dopo l'inverno (i giochi impegnano giocatori di tutte le età). Lo "tsan" è uno sport che vede di fronte 12 giocatori per squadra, con partite che durano fra le tre e le quattro ore. Prende il nome da una pallina in legno di bosso che, posta su di un'asta orizzontale da una parte del campo, viene battuta con una mazza nella prima fase che dà l'avvio agli incontri. Successivamente si alternano varie fasi di gioco, che ruotano sempre attorno alla ricerca di intercettare la pallina lanciata in aria. I ruoli si invertono successivamente e vince chi totalizza complessivamente più metri fra il punto dove la pallina si è fermata dopo il rinvio di una squadra e l'asta da dove l'altra squadra ha battuto. Detto così è complicatissimo, perché tutti i giochi sono più semplici giocati che spiegati.
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