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Domenica 24 dicembre
7:00 a.m.
Mulder si catapultò fuori con le valigie a mano, le tirò sull'auto e si diresse a casa
di lei.
Era euforico, aveva deciso di lasciarsi andare, quel tanto che serviva per mantenere un
bel rapporto, e poi non vedeva l'ora di farle vedere dove la portava. Per di più quella
notte era la prima notte che aveva dormito per più di 4 ore, per lui un traguardo.
Scese davanti casa sua, si passò una mano tra i capelli, salì le scale e bussò alla
porta.
Lei gli aprì con un solare sorriso, evidentemente aveva riflettuto sulla stessa cosa di
Mulder.
Aveva un bel paio di jeans che ne risaltavano le forme, una maglietta bianca e una giacca
jeans, un paio di scarponcini e cosa insolita, aveva un paio di occhiali da sole inforcati
sulla testa.
" Buon giorno, mi sa dire dove abita la signorina Scully? Quella donna dai tailleur
impeccabili, gonne a ginocchio e scarpe altissime?" disse ironizzando lui.
Lei notò come Mulder fosse vestito alla stessa maniera: jeans, maglietta grigia
attillatissima che esaltava quel torace forte, giacca jeans, e scarpe da tennis bianca.
'magnifico' pensò guardandolo e rispondendo alla stessa maniera
" E' con il suo partner, lo "spettrale", sa quell'uomo sempre giacca e
cravatta, orribili cravatte."
" simpatica!" disse regalandole uno sguardo che la trafisse, lei si sentì in
imbarazzo e per rompere il ghiaccio si avvicinò si alzò un po' e diede lui un piccolo
bacio nella guancia. Lui arrossì un po', non lo faceva quasi mai, ma adesso era diverso,
non sapeva perché ma per lui lo era.
" Pronta?"
" Si! Dove mi porti?"
" Segreto"
" Basta con i segreti" sentenziò lei scendendo dalle scale. Prese una valigia e
nel momento in cui si chinò Fox le sfiorò la schiena come faceva sempre. Rabbrividì.
" cosa succede?"
" Niente" disse lei completamente paralizzata dal gesto.
Scesero ed entrarono in macchina.
Mentre guidava disse.
" Ti posso dare qualche indizio."
" dimmi, sono tutta orecchie"
" Allora è in campagna, ma a due passi dal mare, ha un boschetto di pini dietro e
una collina splendida."
" ahi ahi Fox, tu mi vuoi fare impazzire" -innamorare!innamorare!- ripetè.
" Sh, siamo molto vicini, credo che ti piacerà."
- il solo fatto di stare con te fuori dal lavoro mi piace- pensò
Domenica 24 dicembre
Ore 9:30
Elkins (nda:esiste)
Mulder's cottage
Arrivarono in una villetta deliziosa, di legno, con un giardino con qualche erbaccia, uno
steccato bianco e un boschetto di pini proprio dietro la casetta che per di più era
isolata dal mondo, cosa che
spaventava, non si sa perché, sia Mulder e Scully. Non era per la paura di alieni,
assassini o Dio sa cosa, ma per il fatto che fossero soli, solo loro due.
Mulder fece scendere Scully
" Mio Dio
-sospirò- E' fantastica."
" Era di mio nonno, non penso che gli dispiacerà se passeremo qui le vacanze."
E si era proprio un invito a passare le vacanze di natale insieme in uno splendido cottage
lontano da mostri e alieni. Mulder ma cosa ti sta succedendo??
Entrò e vide la casa in perfette condizioni, mobili un po' impolverati, alcuni coperti,
un po' di puzza di chiuso, ma tutto sommato accogliente.
" Ci venivamo spesso prima che Samantha
.Vai a fare un giro, io sistemo un po' e
poi ti chiamo."
Le disse.
" ok, ci vediamo dopo." Disse poggiando tutto nell'entrata e uscendo a osservare
quel magnifico in cui era immersa e per di più con Mulder.
-Se amare è uno sbaglio, la mia vita è un errore. Non mi importa .- si ripeté
sospirando.
Mulder intanto scopriva i mobili coperti da vecchie lenzuola, pulì un po' in giro tolse
la polvere dal suolo e dalla casa, cambiò le lenzuola dai letti (incredibile ma sapeva
farlo!) sistemò il bagno e le stanze, aprì finestre e balconi e accese delle candele
profumate alla vaniglia.
Dopo le grandi pulizie uscì fuori e vide Scully come mai era successo; sembrava un'altra
persona, aveva abbandonato i panni da freddo agente dell'FBI e si era riscoperta una
bellissima donna.
Era stesa sull'erba con le braccia dietro la testa, gli occhi chiusi e respirava a pieni
polmoni.
Sentendo che Mulder si avvicinò disse
" Potrei abituarmi a tutto questo." incurvando un sopracciglio
" Anche io" sussurrò Mulder.
Le si sedette accanto con le gambe incrociate, guardando in avanti con lo sguardo perso
nel verde.
Lei si mise come lui, guardando a sua volta in avanti.
Interminabili momenti di silenzio furono rotti da lei
" Perché?" disse silenziosamente
Lui si voltò a guardarla, e lei fece lo stesso.
" Cosa?"
" Perché mi hai portato qui?"
" Credevo che gli hotel non ti piacessero" rise lui.
" Stupido!"
" Non chiedermelo, non saprei risponderti. Forse non volevo passare il Natale da
solo, perché è questo che sono."
" Non dire stupidaggini"
" Me ne sono accorto ieri, in casa, sono stato assalito da un senso di solitudine che
non avevo provato neanche quando venni ad abitare solo. Perché? Dottoressa Scully sai
spiegarmelo?"
" Sei tu lo psicologo, Mulder. Comunque come amica non saprei dirti cosa ti ha
portato a questo, ma
.come amica posso aiutarti a non essere solo, non ti isolare
Mulder, non pensare di essere solo contro tutti e tutto."
" Sei l'unica cosa che mi è rimasta."
" Probabilmente. Ma sei forte, e con me anche di più. Non preoccuparti, sono e sarò
sempre qui. Nel mezzo della notte, nel giorno, quando vorrai." Disse queste parole
con sicurezza, questo era quello di cui Fox aveva bisogno
.sicurezza. Lei pose una
mano su quella sua che immediatamente la ritirò. Non sapeva perché, ma lo fece
- Sono decisamente un idiota! Perché mi sono ritirato?- pensò lui
- Dio mio! Cosa ho fatto di sbagliato? Troppa fretta? Oddio che faccio?-
" Scusa" si dissero contemporaneamente
"Non so perché l'ho fatto." Disse lui.
" fa niente" tornò a guardare avanti
- dannazione! Ho rovinato di nuovo tutto!-
Lui si punì mentalmente, quando ad un tratto fu lui ad accarezzarle la mano e lei non la
ritirò affatto. Sussultò, ma poi le piacque. La carezza salì fino alle gote.
Inaspettatamente lei si girò e baciò la sua mano. Lui sorrise, si avvicinò e
l'abbracciò con tutta la forza avvolgendola nelle sue braccia, poi disse.
" Hai fatto tanto per me, e ti ringrazio, ma io devo sapere." Sussurrò.
- Cosa? Cosa deve sapere?-
Si staccò e il corpo di Dana risentì di quella perdita di contatto.
" Pranziamo" disse infine lui, tornato freddo come prima.
- Non è possibile, si era lasciato andare, cosa c'è che non va? E' lui, ecco cosa non
va. Mi fa perdere la pazienza.Cosa deve sapere? Riguarda noi due? Vuole
sapere?Forse
.si, non si tratta di noi due, lui vuole la verità
.ma non su di
noi. Mi hai stufato Mulder. Cosa vuoi da me? Perché mi avvicini e poi vai via? Perché
non vuoi essere solo e poi scappi da me? Mi stai usando? Dio, spero solo di no.-
" E' pronto!" quella voce la riportò alla realtà
" Arrivo"
Lei si alzò e entrò in casa.
Lui le aveva preparato un piatto italiano, gli spaghetti, che a lei piacevano tanto.
Ma non riuscì a mangiare. Mangiò poco e lo fece in silenzio. Quando ebbe finito, Mulder
sparecchiò la tavola.
" Va' a riposarti, ne hai bisogno. Ci vediamo dopo"
" Sono sul divano."
Lo lasciò ai suoi piatti e si diresse stancamente al divano.
Dopo circa 15 minuti lui entrò in soggiorno e la vide che dormiva profondamente. I suoi
lineamenti rilassati le conferivano calma, e bellezza. Non riuscì a non guardarla. Rimase
lì per alcuni minuti poi si accostò alla finestra e notò che stava piovendo. Decise di
uscire a comprare uno di quegli alberi di Natale che piacevano tanto a Scully, anche le
decorazioni. Lui non faceva l'albero almeno da quando Samantha era sparita. Era sempre
solo, ma adesso, lì con lei, lo avrebbe fatto, per lei.
Uscì lasciando un biglietto
' Sono uscito a fare compere,
torno subito, tu rilassati
M.'
Minuti dopo lei si svegliò e trovò il biglietto.
- Cosa sarà andato a comprare? Dio mio, non posso credere si essere qui con lui. Voglio
parlargli, lo farò oggi, ho deciso. Questa sera, parlerò a lui come non l'ho mai fatto,
e mi dovrà ascoltare. Oh si se mi ascolterà!!-
Nel mentre pensava questo la porta si apriva.
Mulder.
Continua...
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