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Stesso giorno
Stessa ora
Luogo sconosciuto
" Quando agiamo? Sono stufo!!" risuonò la voce di un scagnozzo dell'uomo che
fuma.
" Aspetta, non abbiamo fretta. Voglio vedere come va a finire questa telenovela. Mi
interessa da vicino, poi spezzare due vite ancora più unite è la cosa che mi piace di
più!" disse un altro che evidentemente conosceva bene Mulder e Scully.
" Silenzio! Piuttosto come ci siete riusciti a piazzare la spia in casa di
Mulder?"
" Semplice: abbiamo aspettato che Mulder uscisse e poi
"
" E' stato da sciocchi! Troppo rischioso."
" Ma ci siamo riusciti."
" Ok, per questa volta passi
." Disse accendendo una solita sigaretta.
" E adesso" chiese il primo uomo
" Pazientiamo
"
domenica 24 dicembre
ore 5:00 p.m.
Mulder's cottage
" Mulder!!!! - disse estasiata - E' semplicemente
.fantastico."
" Ti piace?" i suoi occhi si illuminarono.
" Splendido"
Mulder appoggiò l'albero in un angolo
" Perfetto, adesso mi aiuterai ad entrare quelle due scatole di decorazioni che ho in
macchina"
Lei rimase come una bambina di fronte al suo regalo di Natale.
" Mi sorprendi ogni giorno di più, Fox Mulder!" disse arcuando un sopracciglio
- Questa è la mia Scully, lei è mia. Ma come farglielo capire? Non riesco ad andare
avanti
non senza poterla abbracciare e sperare di continuare quell'abbraccio, ma
qualcosa mi ferma, non so cosa
.-
" Mulder?" quella voce lo svegliò dai suoi pensieri.
" Scusami, pensavo
.comunque vieni qui"
Uscirono a prendere le scatole con gli addobbi.
Rientrarono, Fox mise un vecchio cd di musica natalizia di sua madre Teena.
Accese la radio e Scully lo osservò rattristarsi.
"
amavo questo disco. Questa era la musica del natale a casa Mulder"
Lei si avvicinò a lui gli sorrise, gli accarezzò il viso.
"Sei qui
ora."
Lui ricambiò il sorriso e iniziarono ad addobbare l'albero.
Si divertirono a tirarsi fili e palline, Mulder inciampò in un filo argentato e cadde
sulle luci, facendo oscillare pericolosamente l'albero, ma prontamente Scully lo prese a
volo e lo rimise a posto.
Si avvicinò all'intruglio di Mulder e fili ridendo, si chinò
" Erano anni che non mi divertivo così
piuttosto, come stai? Tutto a
posto?"
" Sono felice per te
" disse rimettendosi in piedi. " comunque sto
bene!" disse un po' intontito.
Lei gli prese una mano e lo aiutò ad alzarsi.
Quella sera non cenarono, ma mangiarono solo popcorn precedentemente preparati dalla mano
inesperta di Mulder.
Alla fine si misero a sedere sul divano, Mulder accese la tv
" Danno un film di fantascienza."
" Fantastico." Disse Scully tagliente.
Mulder sorrise con l'aria di un bambino alle prese con uno scherzetto.
Accese la tv e la sintonizzò nel canale su cui davano il film.
Prese a guardare il film con molta attenzione, girandosi casualmente si meravigliò che
per la collega fosse lo stesso: occhi persi nel video, sguardo pensante.
A prima vista si potrebbe dire che guardava il film con molta attenzione, ma in fondo
aveva lo sguardo pensante perso nel vuoto dello schermo insignificante.
A tutto pensava fuorché al film, di un genere che per di più odiava, ma che con il tempo
e la vicinanza di Mulder, aveva iniziato a sopportare.
- Dio mio! Di nuovo questi film! Come se la nostra vita non fosse abbastanza
fantascientifica!
E' così perso in quel film, attento alle sfumature, alla regia e al contenuto: Mulder
sono qui, adesso, seduta in un divano, in una casa lontano da tutti, soli noi due, e pensi
alla fantascienza??!! Sei davvero interessato a me? Guardami, guardami, guardami,
guardami!!!- urlava dentro di se.
Mulder continuava a guardare il film, poi però rivolse uno sguardo sfuggente alla
collega, la quale fu colta nel fatto: lo stava osservando. Che imbarazzo per lei, diventò
rossa in viso, e sul volto di lui si stampò un sorriso da orecchio a orecchio.
- Che sorriso idiota! Sono in imbarazzo, è bellissima, è magnifica, è affascinante, è
intelligente, è tutto, è sola qui con me! E io mi ostino a guardare filmetti da due
soldi!!-
si castigò mentalmente.
Lei non seppe cosa dire, ma poi riflesse
- Devo farlo adesso, o non ne avrò più il coraggio .-
Fece un respiro, si guardò le mani allacciate nel ventre, e poi disse
" Mulder
riguardo a questa mattina
"
Lui inspirò, prese tempo e poi disse
" Scusa
non volevo
" ma fu interrotto dalla voce di lei che si faceva
più forte.
" No, Mulder
cosa? Cosa vuoi sapere? Mi dicesti che io ti avevo aiutato in
tutto, ma che dovevi sapere"
Questa volta lui si girò, prese il suo braccio, inspirò energicamente, poi disse
" Volevo sapere
.dannazione, devo saperlo
devo sapere se tu
insomma,
perché?"
Mulder era troppo confuso per esprimersi.
" Perché cosa?" chiese ancora più confusa lei
.a questo punto non sapeva
che pensare.
Lui si agitò, perse quasi il controllo, con l'altra mano, prese quella dei Dana, la
strinse, fortemente,
" Cos'è cambiato? Cosa? Cosa siamo? Non lo so più"
" Cosa? Sei tu che mi allontani, mi avvicini, e ancora vai via! Mi prendi in giro? Ti
prendi gioco di me? Perché?"
A quelle parole, lui si rese conto che stava facendole del male, sia fisicamente che
mentalmente, e di male ne aveva subito già troppo, in tutti e due i casi. Mollò la presa
della spalla e della mano di Scully, portò le mani lungo le gambe.
Lei si massaggiò lentamente il polso, per far notare lui, che aveva sbagliato a trattarla
così.
" Credevo
" disse abbassando il capo, vergognandosi di averla trattata
così.
Lei si accorse che era pentito, e anche se sapeva che spesso lui attirava la gente facendo
quell'espressione consapevole, fascinosa e affranta, a lei non importò, si fece
convincere, si avvicinò a lui come per consolarlo.
- Dio Mulder, non fare così! Chi potrebbe resisterti!-
Gli poggiò una mano sulla spalla.
" Credevo
" ripeté lui intenzionato a spiegarle tutto, ma fu interrotto da
un violentissimo lampo di luce che centrò la stanza, un rumore assordante li stordì.
Degli uomini entrarono in camera, bendati, bendarono sia lei che lui.
Iniziarono a colpire violentemente, brutalmente, energicamente, il povero Mulder che
urlava per il dolore massacrante, e per la paura che fosse fatto del male a lei.
" MULDER!! NO, NON ADESSO! AIUTO! LASCIATECI!!"
- Signore no!!!! Non fargli fare del male!!- questa unica cosa riusciva a pensare lei.
- Non toccatela, non fatele del male!- questa l'unica cosa che il cervello del martoriato
Mulder riusciva ad elaborare.
" NOOOOO!!!!"
ebbe il tempo di urlare Fox in preda ai calci degli scagnozzi dell'uomo che fuma.
" F
.o
.x
." sentì quella voce, quella voce di lei, era la cosa
che gli fece più male.
E poco prima di svenire, riuscirono a sentire quella voce maledettamente famigliare
" Buon Natale, agenti Mulder e Scully!"
Continua....
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