TITLE: Iolokus #3 - Vix te Agnovi - The Collector's Edition * Capitolo 6 * Un demonio, un demonio nato, sulla cui natura
E se tieni quella torcia ancora un po' più in alto, ti scambieranno per la Statua della Libertà. Dopo aver raccolto i pezzi della sfortunata ciotola fuggo dalla cucina per andare a preparare la stanza degli ospiti. Non l'abbiamo mai usata prima. La signora Scully è venuta a trovarci alcune volte, ma eravamo entrambi così a disagio che non le ho mai chiesto di passare qui la notte. Quando Ingveld rimane a dormire naturalmente sta in camera di Warwick. Chissà cosa pensano di lei i vicini... sospetto che la credenza più diffusa sia che io e Warwick siamo una coppia gay che sta allevando la figlia che io ho avuto prima di scoprire la mia vera natura... ma non fare domande e non dare risposte è una potente regola in provincia, così non ho ancora chiarito la confusione di nessuno. Tiro fuori un set di lenzuola dall'armadio e incomincio a preparare il letto. Senza dire una parola, Zippy fa il suo ingresso con un set di federe e comincia ad infilarci dentro i cuscini. "Di quanti asciugamani avrete bisogno?" Zippy mi posa una mano sul braccio, impedendomi rincalzare il lenzuolo sotto al materasso. "Non dormo qui, Mulder. Il divano andrà bene." "Non essere ridicolo." Gracchia Scully dalla porta. "Sono venti centimetri più bassa di te, prenderò io il divano." Il mio cervello rischia di esplodere. Immagino già come i tocchi grigio-rosa decorerebbero il tappeto e si perderebbero fra le rose della tappezzeria. Supero Scully e vado alla ricerca di mia figlia. Okay, così Zippy non sapeva quanto fosse depressa Scully o come era ridotto il suo appartamento. D'altro canto, dopo 5 anni, incluso uno di rabbioso sesso fatto ogni tanto, avevo io stesso un accesso straordinariamente limitato alla vita privata di Scully, o anche a quella pubblica, così la sua ignoranza non prova nulla. Lui mi ha rassicurato che non lo avrebbero fatto sotto il mio tetto, ma questo non preclude una storia fra di loro. E' il modo di fare tipico di Scully: Jack Willis e io e ora lui, a meno che, naturalmente, lei non prediliga i suoi supervisori, cosa che potrebbe suggerire il fatto che si stia facendo anche Skinner. Faccio per prendere Miranda in modalità pilota automatico. Wawick mi rivolge uno sguardo preoccupato, ma me la passa senza alcuna protesta verbale. Lei è pesante e vera fra le mie braccia e io comincio a calmarmi. Zippy non se la fa con Scully. Non è così pazzo. E la gelosia mi ha fatto dimenticare l'intervento del mio caro e defunto gemello nella sua vita. Anche se Scully non fosse capace di prendersi cura di se stessa abbastanza da dire "no", Zippy non sarebbe il tipo di uomo da rimanere indifferente al suo irrigidirsi e chiudersi in se stessa. E' difficile da spiegare, ma non sono mai riuscito ad integrare lo stupro nella mia comprensione di quello che ci è accaduto nell'ultimo anno. Certamente è stata la ragione principale, tra un ampio gruppo di concorrenti, per cui ho deciso di uccidere Jason, ma in molti sensi ho immaginato uno stupro senza vittima. Scully è stata il mio ponte con il resto del mondo per così tanto tempo; quello che il cemento non riesce ad assorbire, può essere assorbito delle sbarre di ferro sottostanti. Posso accettare la sua rabbia distruttiva, sembra, ma non il suo bisogno. Penso possa avere detto a Jason qualcosa che voleva dire a me, qualcosa su noi due, e lui l'ha ignorata. E dato che la vicinanza conta solo quando devi gettare i ferri di cavallo o le granate, e non quando si tratta di gemelli, io non riuscirò mai venirne a conoscenza e lei non vorrà ripetersi. Mi piace pensare che Scully mangia maccheroni al formaggio, sufficientemente morbidi da essere inghiottiti più facilmente del pollo che ho cucinato per tutti gli altri. Io salto la cena perché non voglio avere a che fare con null'altro se non la mia piccola principessa, che attualmente sta dimostrando il suo dominio sull'universo prendendo a pugni qualsiasi cosa sia alla sua portata, cioè me, e gridando come un maialino circondato da semi di soia ogni volta che riesce ad ottenere un suono soddisfacente dal contatto. Vorrei veramente, veramente vivere nel suo mondo. Warwick mi manda via a calci quando scende per lavorare alla sua ultima presentazione, ma permette a Mooselet di rimanere. Io scappo nel mio studio e guardo il tramonto sanguinare come una ferita aperta nel cielo dell'Ovest. La gatta randagia è di nuovo nel cortile sul retro; la vedo fuori dalla finestra. Sfreccia da un cespuglio ad un albero come un sciarpa tirata dal vento, che si impiglia in ogni ostacolo che trova. Voglio attirarla in casa. L'abbiamo nutrita finché non è diventata rotonda invece che rettangolare, le abbiamo preso un collare e le abbiamo fatto tutte le vaccinazioni, abbiamo fatto le cose giuste e l'abbiamo rimessa in sesto, e l'abbiamo coccolata senza ritegno. Ora si raggomitola sulle mie gambe quando Miranda non la tiene occupata, e dorme sotto i raggi del sole sul davanzale della finestra. A questo punto ho una visione, potente quanto quelle procuratemi dal Dr. Werber o da Roche. Entro in cucina e mi sento attratto, come lo si è nei sogni, dal lucido lavandino argentato. Ciuffi di pelo nero spuntano dallo scarico, incollati tra loro dalla mistura di sangue e acqua che sta ancora scolando. Mi giro come una marionetta e vado ai fornelli, dove la pentola sta ribollendo così vigorosamente che l'intero piano di cottura trema. Il coperchio scompare e vedo... il muso non è stato sommerso, così è ancora piuttosto intatto, ma il resto del corpo è stato bollito abbastanza a lungo da permettermi di vedere le angolose ossa feline nello scuro brodo pungente. "Mulder?" Chiudo gli occhi e costringo il mio corpo a non tremare. Se riesco ad avere un aspetto abbastanza orribile, Scully potrebbe volermi toccare. Dio, fa che sia l'influenza di George e non i miei impulsi deviati. Ammesso che possano essere separati a questo punto. "Mulder?" Più vicina ora, due passi al massimo. Riesco a sentire l'odore della sua pelle. "Che c'è?" Ringhio, girandomi e fissandola. "Cosa guardi là fuori?" Non sa davvero che ha da temere quasi altrettanto il mostro che sta dentro la casa. Scuoto la testa. "Stavo solo pensando." "Oh." Warwick bussa alla porta aperta dello studio, annunciando la sua presenza. "Le persone di Sally Jessy Raphael ti vogliono al telefono." Dice. "Lei sta facendo un programma intitolato "Il mio gemello è un criminale." La sua presenza fora la tensione così velocemente che quasi sento il 'pop'. "Come hanno avuto il numero?" "Probabilmente hanno corrotto qualcuno allo studio del pediatra." "Dille che aspetterò fino a quando si concentrerà sui tristi effetti della manipolazione genetica sul maschio del Nord America." "Ok, ok." Si gira e andandosene chiude la porta. Guardo Scully. E' più scioccata di quando ha scoperto Flukeman. Se solo tutti i mostri si facessero annunciare dalle loro deformità. Allora ci sarebbe la faccenda del naso. Conta come deformità? Dipende abbastanza dall'umore del momento. Oggi, per esempio, darei del filo da torcere a Pinocchio. Almeno Cyrano è riuscito a farsi amare per procura da Rossana; nella mia vita quella sarebbe già una vittoria morale. "Penso che più pubblicità George ottenga meglio sia." Le dico. "Ma non penso di poter sopportare Sally." "Ti aspettavi Jerry Springer?" "Mi sto conservando per Letterman." e ci sorridiamo timidamente come dei ragazzini che si passano bigliettini durante una lezione. "Top ten?" Chiede lei. "Le persone di Sally Jessy Raphael. Come le trovi le persone? Penso di aver bisogno delle persone." "Persone che hanno bisogno di persone." Canticchia Scully facendomi dirizzare capelli sul retro del collo. "Non abbandonare il tuo lavoro giornaliero." Dico io. E' veramente troppo strano, non siamo neanche amici, non è vero? Ci stiamo inviando più messaggi confusi di un coach dislessico alla terza base. E' di poco conforto il pensare che Scully sia confusa quanto me. Torno a questioni che in questo momento sono più importanti. E' chiaro che Zippy (e Scully, se non riesco a impedirlo) farà il lavoro-di-gambe, ma io posso rivedere le prove raccolte fino a ora. Ironicamente, è questo il modo in cui dovrebbero lavorare i profiler dell'ISU; la teoria ci vorrebbe seduti come Mycroft Holmes mentre tutte le prove ci vengono portate e noi risolviamo i casi da lontano, lasciando la raccolta di prove e i sopralluoghi agli Sherlock nei corpi di investigatori statali e federali. Lavorare nell'amministrazione mi ha reso consapevole di com'è in realtà il lavoro del profiler *medio*. L'unica variante è dove ti sederai a mensa all'ora di pranzo. Quando hai finito con un caso non c'è il tempo del viaggio di ritorno per riprendersi. E già sono stato risucchiato nello risolvere casi io stesso invece di assegnarli, dato che sono lì e il file è aperto e il profilo è troppo ovvio per sprecare il tempo di qualcun altro. Ralph Williams mi ha già regalato una tazza con su scritto "Sono troppo occupato per delegarlo, così faccio prima a farlo da me." Non c'è niente di strano nello stendere un profilo basandosi su prove raccolte da altri. Esaminare la scena del delitto di persona è spesso un lusso, nel quale si può indugiare solo quando il caso risulta intricato, troppo importante o strano come gli X files. Mi sposto alla scrivania e apro il fascicolo sull'ultima collezione di George. Scully ha organizzato il file e ha scritto che secondo lei l'attività di George si sta intensificando... come sempre deve dire la sua anche nei campi dove sono io l'esperto... ma è stata abbastanza precisa da permettermi di trarre le mie conclusioni. Le foto dalle scene del delitto sono ripetitive, con la stessa deprimente monotonia della trama si una soap opera o i disegni su un mazzo di carte: cuori, fiori, lingue che sporgono fuori dalla bocca. Mentre sfoglio le pagine sento Scully che si siede sul divano, e il rumore del cuoio mi riporta alla mente un tipo di ricordo che non è terribilmente appropriato quando bisogna redigere un profilo. Cinque lingue gonfie riverse sul terreno o sul cemento o sul legno diventato grigio col passare delle stagioni e il tamburellare di piccoli piedi. Cinque uniformi, bianche, pesca e rosa. Cinque paia di collant strappati, cinque stupri. Si *sta* intensificando adesso, non solo in frequenza, ma anche in violenza, dato che ci sono prove di penetrazione vaginale e anale. La prigione deve averlo annoiato. Segni di morsi sulle ultime tre, e nella numero 4 ha preso un capezzolo, ma la cosa non si è ripetuta, forse era sono un esperimento. Le violenze sessuali sono postmortem, ovviamente. Le donne vive non sono la stessa cosa. Lo strangolamento non è un modo di uccidere particolarmente insolito o suggestivo. Le armi necessarie sono convenienti, efficaci e soddisfacenti... è bello essere vicino, guardare la tua vittima che lotta, soffoca e diventa blu. Sentire che si rilassa sotto di te come una bambola di pezza, ogni suo inutile movimento quietato, la sua volontà schiacciata. Sospetto che l'arrendevolezza di Scully abbia contribuito a salvarla, non che io abbia intenzione di condividere con lei *questa* mia piccola teoria, ma a George piace il potere che deriva dal dominare le sue vittime ed è stato probabilmente sorpreso e un tantino urtato quando Scully non ha opposto resistenza. Non c'è prova che lui abbia tentato di costringere nessuna vittima a rapporti sessuali orali, una pratica favorita da molti stupratori seriali. Questo lo avrebbe obbligato a lasciagli attaccata almeno una parte del collo. Così non c'entra solo la convenienza, c'è qualcosa che a lui piace nello strangolare. E il tatuaggio intorno al collo, anche questo è collegato. Un filo spinato che lo ferisce così da farlo sanguinare in eterno. "Hai una teoria sull'apparente fissazione che ha George per il collo?" La sua voce serpeggia attraverso il crepuscolo avvolgendosi nella mia testa. Temo e odio e desidero il ritorno della sua capacità di leggermi nel pensiero. Ho bisogno che lei si prenda cura di me. Ho bisogno di dirglielo. Ho anche bisogno di un buon taglio di capelli, ma la cosa non c'entra molto. "E' risaputo che lo strangolamento parziale può essere una fonte di piacere sessuale," Grazie, Clyde Buckman, "e sospetto che lui pensi di star dando loro quello che vogliono," è quello che *tu* vuoi, Scully, "potrebbe esserci stata una passata esperienza sessuale con una donna a cui piaceva questo tipo di perversione. Ma una volta le cose sono andate troppo in là, lui ha ucciso la ragazza e la cosa gli è piaciuta. La ragazza gli ricordava sua madre, quella puttana, e lei lo ha provocato, voleva litigare e lui voleva fotterla e dato che era più grosso, il suo desiderio si è avverato. Probabilmente non ha fatto un bel lavoro nel nascondere il corpo, ma è stato preso dal panico e non è riuscito a portare a termine il rituale di sistemazione del cadavere, e questo significa che l'omicidio è ancora un caso non risolto Da-qualche-parte, USA. "Potrebbe essere cominciata prima, però. Sua madre adottiva lo rimproverava continuamente, dicendogli cose così terribili che lui voleva solo smettesse di parlare. Tutte le cose che doveva ingoiare solo per rimanere in vita, il viscido cibo marcio che gli dava da mangiare quando era stato cattivo e doveva essere punito. E la rabbia che sembrava volesse strisciare fuori dal suo stomaco ed esplodergli dalla bocca e distruggere il mondo. La rabbia lo spaventava e a lui la cosa piaceva; penso che si sia fatto quel tatuaggio per affermare il suo controllo sulla cosa che vive dentro di lui. L'ha legata col filo spinato; è *lui* che decide quando il nodo si stringerà e quando la bestia prenderà il controllo." "Stai dicendo che lui è convinto che ci sia qualcosa che vive nel suo stomaco?" Avevo dimenticato come questo suo tono di voce, benché distorto dai tessuti gonfi della gola, sia in grado di farmi completamente impazzire. Se non fosse cacciare sul territorio di qualcun altro, l'avrei strangolata io stesso. "E' una metafora, Scully. Anche gli psicopatici capiscono le metafore." Hmm, non mi è uscita chiara come avrei voluto. Lei distoglie lo sguardo. "Coloro che praticano lo Haltha Yoga credono che anche le parti del corpo abbiano dei significati simbolici e il collo corrisponde alla vagina... potrebbe darsi che il suo modus operandi, e il tatuaggio, siano una reazione non solo al suo odio e alla sua paura nei confronti delle donne ma anche al suo odio e alla sua paura nei confronti di una parte di se che lui considera femminile?" La fisso. Non so dove nasconda il CD-ROM con l'enciclopedia mondiale che usa per questi piccoli trucchetti e non è che io non abbia avuto la possibilità di ispezionarla bene. "E' possibile." Non invidio ciò che ha intuito. Bè, sì, lo faccio, ma è solo un granello di sabbia sulla spiaggia degli scontri che abbiamo accumulato. Ed è un idea veramente intelligente. |