L'ECONOMIA DEL VILLAGGIO
Forse l'aspetto economico è uno dei più
interessanti elementi a supporto dell'ipotesi che è sostenuta in
queste pagine. L'economia del villaggio è pianificata e centralizzata sul modello socialista reale. Grandepuffo è l'artefice dei "piani" economici (di impostazione staliniana), non è possibile rintracciare attività private volte a fini di lucro nel villaggio. La N.E.P. sembra una chimera per i poveri Puffi, costretti a lavorare per vedere poi la produzione ridistribuita secondo criteri egualitaristici stabiliti da Grandepuffo; per cui chi produce in maniera disomogenea si vedrà retribuito uniformemente, anche rispetto a chi ha prodotto più (o meno) di lui. Il mercato all'interno del villaggio è
inesistente, anche la moneta non esiste; tutto avviene per principi
redistributivi stabiliti e pianificati dall'alto. E' possibile anche identificare un'oligarchia comunista che si è soppiantata agli eventuali Kulaki preesistenti nel villaggio. Come sosteneva Milovan Gilas nei suoi scritti sull'oligarchia nel regime comunista (la c.d. Nomenklatura) anche nei puffi ci sono individui che godendo del favore del capo si arricchiscono alle spalle del popolo. Un esempio di ciò è Puffo Goloso, che infischiandosene dell'equa redistribuzione del cibo, approfitta della propria posizione per soddisfare la sua fame alle spalle degli altri Puffi! |