IL VILLAGGIO DEI PUFFI

 

La struttura del villaggio è molto particolare, le abitazioni dei Puffi sono fatte a forma di fungo, sono composte da un unco locale, infatti le dimensioni sono molto limitate (elemento tipico dell'edeilizia popolare sovietica)
I colori esterni sono sgargianti a dispetto di un interno molto scarno e spoglio.

Le case del villaggio sono predisposte in modo che non ci siano "posizioni migliori" tra le abitazioni, anche la casa di Grandepuffo è mimetizzata in mezzo alle altre.

Il villaggio è collocato in una vallata, non molto lontano c'è la magione del nemico dei Puffi, Gragamella che vive in una casa decadente e malmessa.

Gargamella
Egli è il enmico giurato dei Puffi, un uomo di mezza età, brutto, pelato e soprattutto molto cattivo.
Gargamella è un mago di scarse capacità, ha un obbiettivo nella vita che è quello di catturare i Puffi al fine di trasformarli in oro.
E' certamente il nemico numero uno dei Puffi, dal quale diffidare sempre perché malvagio e infido.

Gargamella non è altro che la raffigurazione umana del capitalismo!
Il fatto che voglia trasformare i Puffi in oro (e quindi in mercato) non è casuale.
Altro elemento d'interesse può darcelo il libro di formule magiche adottato dal perfido mago, che altro non sarebbe se non un richiamo alla pochezza della cultura occidentale.
I Puffi si trovano sempre a combattere contro Gargamella e sempre riescono brillantemente a sopraffarlo, ciò è segno dell'incompatibilità tra il sistema socialista e quello capitalista che come previsto da Stalin avrebbero finito inevitablmente per scontrarsi tra loro.

Birba
Gargamella possiede un gatto di nome Birba.
Il gatto è cattivo come il padrone e dall'aspetto molto ripugnante.
Anche Birba caccia i Puffi (ma per mangiarli) e nutre un odio viscerale contro il popolo blu.
Nella versione originale del cartone animato Birba si chiamava Azreal, tipico nome di origine ebraica, quindi probabilmente il gatto rappresenta l'altro grande nemico del regime sovietico, gli Ebrei.
Birba/Azreal potrebbero rappresentare un incitamento ai pogrom oppure contribuire a rafforzare la diffidenza nei confronti degli Ebrei (basti ricordare Stalin e la congiura dei medici).

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