Significato ed origine
Grandi religioni
Le principali confessioni nel mondo

Il 24 gennaio 2002 ad Assisi pregano insieme cristiani, musulmani, induisti, buddhisti, confuciani, esponenti delle religioni tribali, sikh, ebrei, giainisti, shintoisti, tenrikyo, zoroastriani. Una visione d'insieme di queste confessioni.

Cristianesimo

La religione più diffusa nel mondo, con 1.999.560.000 di aderenti nel 2000 alle diverse confessioni. Per esattezza: Cattolici 1.057.327.000, Protestanti 341.999.000, Ortodossi 215.128.000, Anglicani 749.600.000. Il cristianesimo è diffuso soprattutto in Europa e in America. L'Asia è il continente meno cristiano. Fondamento della fede di tutte le Chiese cristiane è il riferimento costante alla persona di Gesù Cristo, morto e risorto per la salvezza dell'umanità. In Gesù di Nazareth e nella sua azione (nella predica, nelle guarigioni, nell'accettazione libera della morte sulla croce) i cristiani riconoscono il Figlio di Dio. Nella storia di Gesù, narrata dal Nuovo Testamento, si manifesta l'amore di Dio che vuole incontrare l'uomo partecipando alla sua storia. La Trinità è il simbolo di ciò. In Gesù gli uomini diventano a loro volta "figli di Dio" ricevendo il battesimo "nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo", come affermano tutti i simboli della fede cristiana. Dio si rivela come Padre, Figlio e Spirito, e l'uomo è chiamato a partecipare alla stessa vita trinitaria.
La preghiera alimenta costantemente l'adesione della fede e la vita spirituale cristiana. Nella domenica, il giorno del Signore, la comunità cristiana si raduna per celebrarne la memoria. La fede in Cristo, come rivelazione dell'amore del Padre, fonda per i cristiani il comandamento dell'amore per i fratelli.
La cerimonia di iniziazione alla fede fin dai primordi del cristianesimo è il battesimo, riservato originariamente agli adulti ma poi amministrato ai fanciulli. Il rito principale è l'Eucaristia, o cena del Signore, che richiama il gesto di Gesù nell'Ultima Cena e le sue parole: "Questo è il mio corpo, questo è il mio sangue". Proprio l'interpretazione di queste parole è tuttora motivo di divisione fra le confessioni cristiane: i cattolici sostengono la presenza reale del Cristo nelle specie del pane e del vino; i protestanti parlano generalmente di presenza simbolica.
Allo stesso modo cambia l'interpretazione del concetto fondamentale di "Chiesa". Il vocabolo, di origine greca, designa l'assemblea di quanti si trovano uniti dalla fede comune in Gesù. Per la tradizione cattolica Cristo è il fondatore di una Chiesa basata sull'autorità del successore degli apostoli - il Papa - e necessariamente legata a un principio gerarchico; la dottrina protestante tende invece a concepire la comunità come libera convocazione dei credenti.
In passato si sono avute anche divisioni sia per le rivendicazioni storiche della Chiesa cattolica, che si pone tradizionalmente come unica Chiesa legittima legata direttamente al fondatore, sia per la tendenza di alcune comunità protestanti a proclamarsi eredi dell'unica Chiesa pura e autentica.
Negli ultimi anni, però grazie all'azione ecumenica portata avanti da Karol Wojtyla forte è stato lo sforzo per la ricerca dell'unità fra tutti i cristiani. La massima autorità della Chiesa cattolica è il Papa.

Islam

Seconda principale religione nel mondo, con 1.188.242.000 di fedeli nel 2000. L'Islam è una religione contraddistinta da un monoteismo radicale. I musulmani credono in un Solo, Unico, Incomparabile Dio. Per i musulmani esiste una catena di profeti da Adamo e che include Noè, Abramo, Ismaele, Isacco Giacobbe, Giuseppe, Giobbe, Mosè, Aronne, Davide, Salomone, Elia, Giona, Giovanni il Battista e Gesù. Islamismo, ebraismo e cristianesimo hanno la stessa origine - il profeta e patriarca Abramo - e i tre profeti di diretta discendenza dai suoi figli (Maometto dal figlio maggiore, Ismaele, e Mosè e Gesù da Isacco). La tradizione islamica prevede il giudizio universale, presentato nel Corano, assieme alla resurrezione, come momento culminante della storia di questo mondo al termine di una serie di terrificanti cataclismi naturali. Il paradiso è descritto come un giardino di delizie, dove i beati (riconosciuti tali in base alle loro buone azioni) godono dei piaceri terreni. La vita del musulmano deve basarsi su cinque pilastri: Fede (in Allah e soltanto in Lui), Preghiera (cinque volte al giorno, rivolti verso la città sacra della Mecca), Carità verso i bisognosi (detta Zakat: obbligatorio un obolo annuale pari al 2,5 per cento del proprio capitale mobile), Digiuno (nel mese del Ramadan è vissuto come metodo di auto-purificazione; privandosi delle comodità mondane si acquista comprensione nei riguardi di chi è affamato e si esalta la propria vita spirituale), Pellegrinaggio alla Mecca (obbligatorio solo per coloro che ne hanno la possibilità).

Vedi anche Islam e Cristianesimo: due religioni a confronto

Ebraismo

Caratteristica fondamentale dell'ebraismo è un monoteismo radicale, la fede in un unico Dio, assolutamente trascendente e creatore di un universo che governa provvidenzialmente dall'inizio dei tempi. Israele esprime la consapevolezza che Dio abbia "parlato" al suo popolo e, nel corso della storia, la Scrittura sacra, la Bibbia, documenta le tappe di questa rivelazione progressiva, interpretata dagli ebrei come un'alleanza, berith, che Dio ha istituito con loro in quanto popolo eletto, chiamato a custodire gelosamente i precetti della legge. Nato in Palestina, l'ebraismo è oggi diffuso in tutto il mondo in seguito alla diaspora, la "dispersione" degli ebrei cominciata con la deportazione a Babilonia sotto Nabucodonosor nel 586 a.C. e proseguita in seguito alla distruzione di Gerusalemme da parte dei Romani nel 70 d.C. Tutta la storia ebraica è caratterizzata da persecuzioni ed espulsioni. La più recente persecuzione è stata quella condotta dalla Germania nazista. Alla caduta di Hitler (aprile 1945) lo sterminio aveva fatto circa sei milioni di vittime. Quella immane tragedia è alla base della decisione della comunità internazionale di appoggiare la creazione dello stato d'Israele. Nel 2000 gli ebrei in tutto il mondo erano 14.433.000.


Induismo

Religione tradizionale dell'India, praticata nel 2000 da 811.337.000 fedeli. Il termine italiano "induismo" risale alla parola persiana hindu, che veniva utilizzata per indicare il fiume noto anche in Occidente come Indo. Con il termine "induismo" si indica la religione che, praticata dal VI secolo a.C., costituisce l'evoluzione di due fasi anteriori dette rispettivamente "vedismo" (dalle origini all'800 a.C.), dal nome dei libri sacri, i Veda, e "brahmanesimo", dal nome degli appartenenti alla casta sacerdotale, i brahmani. Gli indù preferiscono definire l'insieme delle proprie credenze sanatana-dharma, ossia dharma eterno. L'induismo è una religione nella quale le molte divinità convivono sia con l'idea di un Dio assoluto concepito in termini personali sia con la concezione di un Sacro impersonale onnipervadente. L'induismo è caratterizzata dalla molteplicità delle figure divine e dalla pluralità degli atteggiamenti devozionali. Manca anche una dottrina uniforme paragonabile a quello di altre religioni.

Buddhismo

Religione nata in India sulla base degli insegnamenti di Siddhartha Gautama, detto il Buddha ("l'Illuminato"). Egli diffuse il suo insegnamento nel VI secolo a.C. criticando alcuni principi fondamentali dell'induismo, come il valore dei sacrifici e l'autorità dei brahmani e, di conseguenza, l'intero sistema delle caste. La fede buddhista è oggi vitale soprattutto in Asia orientale, dove conta 300 milioni di seguaci, nelle due forme sviluppatesi dal nucleo dottrinale originario: il buddhismo Theravada è dominante nello Sri Lanka, in Thailandia, Cambogia, Birmania (oggi Myanmar) e Laos, mentre il buddhismo Mahayana vanta numerosi fedeli in Cina, Taiwan, Corea, Giappone e Vietnam, ed è il credo di gran lunga più popolare in Tibet e in Mongolia. Concetto base del buddhismo è che la vita è sofferenza. Il dolore (dukkha) e l'inconsistenza costituiscono l'essenza più profonda della vita umana dalla nascita alla morte così che la morte non rappresenta in alcun modo la liberazione dal dolore, in quanto, conformemente alla concezione fondamentale del pensiero indiano, l'uomo è soggetto, come tutti gli esseri, al flusso inarrestabile delle rinascite, reincarnandosi continuamente in corpi sempre diversi. Nel 2000 i buddhisti in tutto il mondo erano 359.981.000.

Confucianesimo

E' la principale scuola di pensiero della filosofia cinese, nata dall'insegnamento di Confucio e dei suoi discepoli. Affermatosi nel V secolo a.C. in Cina, dove poi, sotto la dinastia Han, divenne ideologia ufficiale dello stato, il confucianesimo si è diffuso in Corea, Giappone e Vietnam, costituendo uno dei fondamenti ideologici della cultura dell'Asia orientale. Il confucianesimo non è mai stato una religione istituzionalizzata. I cinesi onorarono Confucio, considerandolo un grande maestro, ma non lo hanno mai venerato come una divinità. I principi del confucianesimo si trovano in antichi testi raccolti e ordinati da Confucio e dai suoi discepoli, che vissero durante la dinastia Zhou in un'epoca di grande fermento intellettuale. Questi scritti possono essere suddivisi in due gruppi: i "Cinque Classici" e i "Quattro Libri". Nel 2000 i seguaci del confucianesimo erano 391.106.000

Sikhismo

Sikh è parola della lingua panjabi (India) che significa "discepolo", o "allievo". I sikh sono seguaci del guru Nanak (1469-1538) e dei suoi nove successori spirituali. Questa religione deriva alcuni elementi dall’Induismo e altri dall’Islam. Come gli indù, i sikh credono nella trasmigrazione delle anime (samsara) e negli effetti delle azioni sulle vite successive (karma). Dall'Islam i sikh hanno preso un monoteismo molto rigido. Il grande turbante è il segno caratteristici del sikh. Altri elementi di riconoscimento: barba e capelli mai tagliati (vengono raccolti nel turbante), un pettine in legno e un piccolo pugnale infilati tra i capelli, braccialetto di ferro, pantaloni corti alle ginocchia.

Giainismo

E' una delle religioni storiche dell'India, accanto all'induismo e al buddhismo. Il nome deriva da Jina, il Vincitore, che visse in India tra il VI e il V secolo avanti Cristo. Predicava il primato dello spirito sulla materia, in contrasto con l’induismo decadente della sua epoca. Nel 2000 contava 4.218.000, concentrati prevalentemente negli stati di Gujarat, Rajasthan, Madhya Pradesh, Maharashtra e Karnataka. Circa 7000 sono i monaci (sadhu) e le monache (sadhvi), mentre i fedeli laici sono in gran parte dediti al commercio e agli affari. Il giainismo è caratterizzato dall'assoluta non violenza e dal rispetto della vita in ogni sua forma. La non violenza è il primo dei cinque comandamenti. Gli altri sono la sincerità, il "non rubare", la castità e il distacco dai beni terreni. I monaci devono osservarli tutti, i laici solo i primi tre: e dunque si sposano e possono essere proprietari di beni.

Scintosimo

E' la religione nazionale del Giappone. In giapponese shinto, vuol dire "la via degli dei". Si tratta di un culto politeista, con un nutrito pantheon di kami ("dei" o "spiriti") che comprende varie classi di divinità, tra le quali gli dei locali, i fenomeni naturali, gli esseri viventi (considerati depositari di una forza vitale e spirituale) e gli antenati nobili deificati. L'imperatore del Giappone è stato a lungo venerato come kami vivente. Non c'è un fondatore e neanche una dottrina ben definita. Non esistendo dogmi lo scintoismo non è considerata incompatibile con la conversione ad altre religioni. Un cittadino giapponese può essere cristiano, o buddhista e partecipare ai riti scintoisti.

Tenrikyo

In lingua giapponese vuol dire "dottrina della saggezza divina". E' l’unica religione fondata da una donna: Nakayama Miki, che il 12 dicembre 1838 a Tenri, in Giappone, rivelò la volontà di Tenri-o-no-Mikoto, il Dio Genitore. L’impegno nel Servizio (rito) è l’unica via della salvezza universale. Nata come una setta shintoista, il Tenrikyo oggi si presenta come una religione che rivendica una missione universale, non limitata cioè solo al Giappone, com’è tipico dello Scintoismo. Predica l’avvento di una nuova era perfetta, nella quale sarà vinto ogni male.

Zoroastrismo

Lo Zoroastrismo - detto anche Mazdeismo, dal nome di Ahura Mazda, dio del bene - era la religione dell’ Iran prima della conquista araba e della conversione della popolazione all’Islam. Il nome deriva da Zoroastro, che è il nome grecizzato di Zarathustra.
Nel 2000 gli zoroastriani erano 2.544.000. Per la dottrina dello zoroastrismo il bene viene da Ahura Mazda (dio del bene) e da Spenta Mainyu (Sacro Spirito), mentre tutto il male viene da Angra Mainyu (spirito del male) e dai suoi aiutanti. Dopo aver sperimentato in vita la lotta tra questi due principi, l’anima di ogni uomo viene portata al Ponte del Giudizio: chi ha seguito la Verità lo attraverserà e sarà in paradiso, chi ha seguito il male cadrà nell’inferno. Zarathustra è un personaggio leggendario, di cui si sa soltanto che visse nella zona orientale della Persia, intorno al VII secolo avanti Cristo.

Religioni tradizionali africane

Sono dette anche "religioni tribali" e vengono classificate dagli studiosi come "religioni preistoriche", perché, nella maggior parte dei casi, hanno origini antichissime. Non viene più usato il termine "animismo", giudicato limitativo. La tendenza a trovare un’anima in ogni realtà naturale è soltanto un aspetto di questi religioni. Gli aspetti fondamentali sono il culto degli antenati e la varietà dei riti da applicare a ogni circostanza della vita. Ad esempio il rito di iniziazione all'età adulta, i riti di purificazione, i riti propiziatori ne sono altri aspetti essenziali. In Africa sono frequenti forme di sincretismo tra il cristianesimo e queste confessioni.