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Amalfi è la più antica delle repubbliche marinare e aveva fatto parte dei domini bizantini; ma già dal IX sec., a causa delle scorrerie musulmane e approfittando delle lotte fra il ducato di Napoli e il il principato longobardo di Benevento, si rende autonoma provvedendo alla propria difesa (vittoria di Ostia contro i musulmani nell’849). Anche Pisa combatte i musulmani, assieme all’alleata Genova, avvantaggiandosi delle crociate e assumendo forma di Comune. Pure Genova cerca di avvantaggiarsi delle crociate, ma entra in conflitto con Venezia: dopo la vittoria di Cùrzola (1298) viene sconfitta nella guerra di Chioggia (1376-81). Ha un’antica tradizione di autonomia cittadina (dal 950) e comunale sviluppando attività mercantili e portuali che la portano a una crescita demografica e urbanistica; il XIII sec. è caratterizzato dal regime podestarile con l’alternanza al potere di due famiglie ghibelline, i Doria e gli Spinola. Nel VI sec. con la conquista longobarda dell’entroterra la parte lagunare di Venezia rimane un luogo di rifugio sotto il dominio bizantino; dal IX sec. il Doge governa in modo autonomo, ma dall’XI il suo potere è limitato dall’Assemblea generale e dai consiglieri divenendo una magistratura: Venezia assume la forma comunale con una struttura di tipo piramidale che arriverà a prevedere numerose cariche. Nel 1297 viene resa ereditaria l’appartenenza al Maggior consiglio (serrata) che elegge il Doge dando un carattere aristocratico e oligarchico alla Repubblica. |
Domenica, 28 settembre 2003