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BENVENUTI NEI RACCONTI

DI STEFANO VILLA

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  L'ETERNA GIOVINEZZA       

(Racconto fantastico)

 

           Ero ormai felice e vagando qua e là per i verdi pascoli scorsi in lontananza una visione sottoforma di
           creatura. La riconobbi, ma dato che nei verdi pascoli non si è mai tristi, non provai emozione alcuna.
         
 Fu la creatura che avvicinandosi
 mi trasmise codeste sincere parole:
mio dolce Etienne, finalmente ti
         
 ho raggiunto e ne sono felice ma, perché non mi dici nulla?

           La mia entità, incominciò a sprizzare di gioia per aver visto la mia amata terrestre, ma non sapevo
   
       come interloquire con il suo pensiero. Fu lei ad interloquire col mio ego dicendo: sai
Etienne sulla
   
       terra il mio nome era Josephine, ora qui in paradiso come mi potrei chiamare?

           In quel preciso istante, tutto fu chiaro dentro me, ricordando ogni cosa una forza improvvisa, fece si
         
 che potessi materializzarmi e, potei pronunciare: oh! mia tanto amata Josephine ora
ricordo che sul
         
 far della mia breve vita terrena, ti dissi che dove stavo andando, non avresti
potuto seguirmi ma, che
         
 sarei dovuto salire prima io a prepararti un bel posticino accanto a
me. Ti dissi inoltre che eri molto
         
 giovane per venire quassù e che mi avresti seguito poi. Josephine mi guardava e ad un tratto disse:
         
 "Ora che sono qui con te per l'eternità, non mi
manca nulla, neppure la limousine.
  
        Poi dolcemente mi disse: "voltati e guarda chi sta arrivando alla tua destra". Quando mi voltai vidi
         
 con stupore che era arrivato il magnate russo "Roman Abramovich" il nostro buon datore
di lavoro.
  
        Adesso la mia visione corporea a poco a poco svanì lasciando il posto a quella
spirituale.
  
        Infatti in quella corporea e terrena, avvertivo freddo e tenebre, mentre ora ero
circondato da una
  
        grande luce indescrivibile e tanto calore. Josephine non essendo più terrena, ad illuminare tutta se

  
        stessa era la luce della sua anima.

           Quassù, non si ha più fame, ne sete, si gode  di una pace eterna. Il sole non tramonta mai, perché
  
        qui il sole non esiste, come pure le tenebre. La stagione è una e, agli eletti basta. Vedemmo poi non
         
 sapendo a che punto dell'eternità, comparire innanzi a noi altre tre anime
buone e innocenti. Erano
         
 Liliana, Manuela e le altre nostre due figliole Jasmine l'autista e
Jasmine piccola, assieme alla nostra
         
 piccola Maddalena.

                                                          OCCHI SCURI NELLA NOTTE

          Occhi scuri nella notte, brutti ceffi dagli occhi scuri, ti scrutano nella notte, mentre percorri la tua
          strada. Non sai, non sai cosa ti aspetterà fra poco. Terrore, hai paura; ti senti solo, sei affannato e
  
       ti è impossibile aumentare il passo. Loro sono sempre presenti dietro te e non ti mollano. Nessuno
  
       ti potrà aiutare perché non c'è nessuno. Sei ormai perso e non sai cosa fare, perché questi figuri, si
    
     bloccano pure loro alle tue spalle, rendendo il tuo essere, terrorizzato.
         
Non ho più speranza di sopravvivere. A questo punto, voltandomi a sinistra, noto un canale e non è
    
     illuminato perché in questo luogo non esiste un lampione in grado di illuminare la piccola area nella
        
 quale mi trovo. Ho pochi secondi per decidere poi anche se fa molto freddo e c'é una nebbia che la si
        
 può tagliare col coltello, non avendo via di scampo, mi dovrò buttare, ma prima mi guardo alle spalle.
        
 Loro sono sempre lì, dietro me, spingendomi a compiere il gesto che non voglio. Sì, loro sono sempre
        
 lì e mi spingono a compiere questo gesto bestiale, demoniaco.
     
    Vedo i loro sogghigni che sbavano e vomitano tutte le cattiverie che hanno dentro il lurido corpo che
    
     si ritrovano, in più sghignazzano fino al punto di stramazzare a terra come sacchi di patate, ha, ha,
        
 ha. Non mi possono toccare perché sono spiriti immondi, fantasmi incapaci di decidere loro per il mio
        
 futuro. Il mio spirito è già contagiato. Non riuscendo a prendere una decisione decido dunque di farla
        
 finita con me stesso senza più indugiare. Mi siedo e mi arrotolo di fronte al canale. No, non vorrei ma
        
 una forza occulta, mi spinge facendo di tutto per buttarmi giù.
          Riesco ancora a gettarmi sull'erba bagnata dalla fitta nebbia gelida della tetra notte. Il panico si è
        
 ormai impossessato del mio essere. Non vorrei compiere quella bestialità, ma questo, è quello che
  
       vogliono loro. Sto per farlo ma, all'improvviso, ecco comparire innanzi a me, un angelo mandato da
    
     un'entità molto buona e potente. In quel momento arrivò un venticello fresco e leggero che mi rapì
        
 interamente e una dolce fanciulla mi disse: "Aspetta amore mio non lo fare perché cercherò con tutte
        
 le mie forze di salvare tutto ciò che c'è di buono in te.
        
 E fu così, che questo angioletto salvò il mio spirito. Si, ella con la sua enorme potenza salvò il mio

    
     spirito da tutti gli spiriti immondi che mi circondavano e volevano la mia morte mandandomi nel
        
 baratro infernale. Un grazie di cuore angioletto mio.

                                                             NON T'ASPETTAVO PIU'               

 

          Quest'oggi nel pomeriggio, ero contento perché sapevo che la mia piccola bimba sarebbe passata da
        
 me, anche solo per un semplice saluto. Ero ansioso di rivederla e non ricordavo quasi più come fosse
        
 il suo bel visino d'angelo, accompagnato da una bellissima chioma dorata al vento. Le ore passavano
        
 molto lente e silenziose. Ormai ero rassegnato e dicevo tra me e me; non aspettare più la tua dolce
        
 bambolina. Ormai l'ora è tarda, ed è buio. La nebbia si sta infittendo sempre di più. Mi sentivo tanto
        
 avvilito perché dentro di me, si era creato un vuoto enorme.
        
 Il pensiero di non poterla vedere e dolcemente accarezzare le sue meravigliose guance mi angosciava
        
 un po'. Tutto ad un tratto, ho sentito aprirsi la porta, di scatto mi sono alzato e davanti a me appariva
        
 una dolce visione. Un viso d'angelo, era entrato dentro me. Ero lì, timido e non sapevo cosa dire, ed
 
         osservandola bene nei suoi occhi stupendi, mi sono bloccato. Avevo soggezione di sedermi accanto ad
        
 una così bella fanciulla, temevo che non avrebbe più gradito tutto quello che avevo da comunicarle.
     
    Sentivo il mio cuore palpitare forte forte, poi quasi per incanto questo mio tenero angelo e voglio
 
         sottolineare angioletto, accettava tutto quello che avevo da dirle. Ho molto gradito quando questa
  
       bimba assai squisita, a volto lo sguardo verso me. A parlarmi, erano i suoi meravigliosi occhi, nonché
        
 le sue labbra sensuali dicendo mi piace. Poi, tutt'attorno a noi un gran silenzio.
         
Non ho saputo resistere e qualche carezza in segno di tenerezza, s'è appoggiata delicatamente sul suo
 
        bel visino. I miei pori, sprizzavano gioia da tutte le parti, perché quello che lei ha udito. Tutto quello
        
 che la mia matita ha messo sulla carta l'ho scritto appositamente per lei, che l'ha molto apprezzato.
         
Non voglio dilungarmi ulteriormente; sarò breve.
        
 Quando con molto piacere e onorato per averla accompagnata all'auto, notai che il suo braccino era
        
 aperto per sorreggermi, allorché non ho esitato a mettere anche il mio dentro il suo e sottobraccetto
        
 ci avviammo all'auto. La sensazione era così forte, ma al tempo stesso così dolce e piacevole. Lei non
        
 lo sa, ma mi sono commosso tantissimo. Buona notte mia dolce fatina, non vedo l'ora che si faccia
        
 giorno per sentire la tua calda vocina.

                                                               House 

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