Una ragazza
semplice e dal
viso sempre
allegro, decise
un giorno di
avventurarsi tutta sola nella
fitta boscaglia
dell'isola di
non so.
Questa isola non
era ben vista
dai naviganti
perché sulle
mappe
non
esisteva, ma
c'era e loro
lo sapevano
benissimo, solo che
facevano come
gli struzzi anche se
sapevano tante
cose.
Questi naviganti non volevano divulgare al mondo ciò che sapevano perché erano gelosi e quindi
l'isola continuava
a rimanere
sconosciuta. I
pochi indigeni
che l'abitavano erano delle persone
generose e pacifiche al punto che, riuscivano persino a conversare con gli animaletti del bosco.
Questa ragazza
semplice e dal
viso sempre allegro, quand'ebbe finito di dialogare con
le bestiole
straordinarie
si
rattristò tanto
e quindi andò
ad appartarsi
tutta sola in
riva al mare. Si
sedette e
dopo
non molto, un
grande torpore si
impossessò di
lei facendola cadere in un
sonno profondo.
Durante il
sonno, sognò un
bel tramonto sul
mare e di
essere seduta sopra una grande roccia,
contemplando
questa immensità
d'acqua senza
pensare ad altro. Di fronte
a se a breve
distanza,
emergevano un
gruppo di grandi
scogli di cui
uno era enorme,
molto più alto e
appuntito.
Fissando
attentamente
questo scoglio,
notò che da esso usciva un fumo
bianco e denso,
il quale
stava
avanzando
proprio verso di
lei. Quando
arrivò alle sue
narici avvertì
che era
profumatissimo
e
questo profumo,
sapeva di mughetto. Da
esso uscì una
calda voce di
fanciulla che le
domandò:
"Bambina dalla folta chioma
nera dimmi
qual
è il tuo nome ed
io ti dirò il
mio". La bimba si alzò
impaurita ma dal fumo la vocina aggiunse: "non voglio farti del male, io vengo da una
dimensione
poco
distante dal
paradiso e si chiama
Angela, e il mio nome è Lusinga.
In quella
dimensione le
anime che lo
abitano non
possono essere
che anime buone, ora per favore
mi vuoi dire
come ti
chiami? Essa
si convinse e
rispose: "il mio
nome è Veruska ma ora dimmi
perché sei qui e
proprio
con me. Lusinga non
potendo
materializzarsi,
le rispose: "so
per certo che
sei una ragazza
buona
e pura di
cuore e so
inoltre, che sei
tanto triste e
sola ed è per
questo che sono
qui assieme a te,
per
consolarti,
e quando vorrai
potrai con la
forza del
pensiero
trasferire il
tuo spirito nel
fumo,
cosicché
verrà
trasportato in
un’altra
dimensione dove
avrai la fortuna
di vedere mondi nuovi e
magari
individuare la
tua anima
gemella". Veruska ci pensò
qualche istante dopodiché rispose: "in
cuor mio sento
che posso
fidarmi di te
intanto non ho
nulla da
perdere, ora
farò come hai
detto e
metterò
il mio spirito
nel fumo ma ti
prego, non mi
tradire e fa che io possa ritornare
in codesto
luogo
a contemplare il
mare".
Lusinga tutta contenta, disse alla
bella morettina:
"noto
che sei un po'
impaurita e ti
capisco
ma
non
temere adesso
rilassati,
chiudi gli
occhi e
pensa
intensamente a
me, dopo qualche secondo....
avvertirai una
dolce sensazione
piacevolissima e
pian panino lo
spirito che è in
te, uscirà dal
tuo
corpo
dolcemente ed entrerà nel mio cosicché entrambi fondendosi
l'un l'altro saranno un
tutt'uno
e
insieme voleremo
verso spazi
infiniti. E
così fu.
Dopo un
lungo tempo, dal
grande scoglio,
uscì il fumo ma
in esso ora vi
erano tre spiriti, uno era
quello di
Lusinga, il
secondo quello
di Veruska il
quale rientrò
subito nel suo corpicino, il terzo era
quello di Sereno
(il ragazzo di Veruska) che a
contatto con la spiaggia, si materializzò e facendo
così
vedere la sua
persona.
A
quell'ora il
sole stava
tramontando,
l'orizzonte era
sgombro da nubi
quindi, si
potevano ammirare i suoi
raggi i quali
venivano
proiettati su
codesto immenso
mare.
Ora
Veruska non era
più sola a
contemplare
questa
immensità, ma
assieme al suo
grande amore.
Di
lì a poco,
Lusinga si
pronunciò
dicendo: "cara morettina,
sono desolata ma
purtroppo fra
alcuni
istanti a malincuore ti
devo lasciare
perché ho un
altro compito
importante che
mi attende adesso
ti fidi
un poco di
più della tua
Lusinga? Veruska ci mise
un po' prima di
rispondere,
perché aveva
un
groppo
alla gola e le
sue lacrime
scendevano
lentamente
sulla candida
pelle del suo
dolce viso.
Passata la
commozione le
rispose: "tantissimo
Lusinga, ora
sei entrata
totalmente nel
mio cuore e
mai
potrò
dimenticarti. Ti
supplico mia
grande
amica torna
presto". Lusinga le rispose: "ci
puoi
contare,
così potremo
ancora
scorazzare negli
spazi infiniti;
per il momento però, pensa a
rendere
felice
il tuo Sereno e
assieme,
godetevi questo
tramonto da fiaba, a presto. Svegliatasi dal grande
sonno notò di non essere sola ma accanto a se c'era un bel ragazzo alto e biondo e
gli domandò:
"Perdonami ma, T,
t, tu chi sei?
Cosa ci fai
qui e perché mi
fissi, in quel
modo?" Egli
rispose: "non
devi aver paura
di me sono il
tuo Sereno che
hai scelto sulla
dimensione
Angela non
ricordi? Sono
qui per volontà
tua e per
renderti
felice.
Veruska
destatasi
totalmente
ricordò d'aver
sognato qualcosa
di molto fantastico,
disse a Sereno:
"Si che ricordo
ma, quello
era un sogno,
solo un bel
sogno e
null'altro e
tu, esistevi
solo lì,
mi
puoi
spiegare
questo
pasticcio?
Perché non sei
svanito assieme
al sogno? Certo rispose
Sereno è molto
semplice:
"con la forza del
tuo pensiero,
hai espresso un
tuo desiderio
fattibile, ed
ecco che il tuo
sogno si è
avverato ora
pensa a star
bene con me ed
io
ti renderò
felice per
sempre".
E fu
così che i due
innamorati,
vissero lunghi
anni della loro esistenza
terrena per poi
essere di
nuovo
trasportati da Lusinga sulla
dimensione
Angela.
Solo
allora Lusinga
poté finalmente
essere
vista in
tutto il suo
splendore da Veruska, per poi raggiungere la
sede definitiva.
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