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Danno biologico D.M. 12 luglio 2000 (pubblicato sul S.O. alla G.U. n. 172 del 25 luglio 2000 |
Creato da: Adil El Marouakhi il 10/10/2000 alle 17.10
Settore: danno biologico
Danno biologico - Approvazione delle tabelle per la determinazione dell’indennizzo
Con D.M. 12 luglio 2000 (pubblicato sul S.O. alla G.U. n. 172 del 25 luglio 2000) sono state approvate, in attuazione dell’art. 13 D.Lgs. n. 38/2000, la “Tabella della menomazioni”, la “Tabella indennizzo danno biologico”, la “Tabella dei coefficienti” ed i relativi criteri applicativi.
Testo del documento
DECRETO MINISTERIALE 12 luglio 2000
Approvazione di "Tabella delle menomazioni"; "Tabella indennizzo danno biologico"; "Tabella dei coefficienti", relative al danno biologico ai fini della tutela dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali
IL MINISTRO DEL LAVORO
E DELLA PREVIDENZA SOCIALE
Visto l'art. 13 del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38, concernente il danno biologico ai fini della tutela dell'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;
Vista la delibera del Consiglio di amministrazione dell'INAIL, n. 133, del 23 marzo 2000, concernente l'adozione della "Tabella delle menomazioni", della "Tabella indennizzo danno biologico" e della "Tabella dei coefficienti" e i relativi criteri applicativi;
Viste, inoltre, le delibere del Consiglio di amministrazione dell'INAIL, n. 188, del 19 aprile 2000 e n. 297 del 15 giugno 2000, concernenti rispettivamente la ratifica del provvedimento n. 8 del 12 aprile 2000, del Presidente dell'INAIL, in merito alla modifica della "Tabella delle menomazioni", e le variazioni alla "Tabella dei coefficienti", tabelle adottate con la delibera n. 133 del 23 marzo 2000 citata;
Vista la nota dell'INAIL del 12 maggio 2000, con la quale, tra l'altro, l'Istituto dichiara, di non poter, allo stato degli atti, determinare l'addizionale sui premi necessaria a finanziare i maggiori oneri derivanti dalla disciplina del danno biologico, non essendo ancora dato di valutare esattamente il gettito dei premi, determinato dalle nuove tariffe dei premi previste dall'art. 3 del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38;
Ritenuta l'opportunità di procedere all'approvazione della "Tabella delle menomazioni", della "Tabella indennizzo danno biologico" e della "Tabella dei coefficienti", con i relativi criteri applicativi, e di rinviare la determinazione della misura e delle modalità dell'addizionale sui premi e contributi, necessarie ai fini della copertura dell'onere finanziario, ad un successivo decreto ministeriale su delibera del Consiglio di amministrazione delI'INAIL;
Sentito il parere del Ministero del tesoro, del bilancio e della programmazione economica reso con la nota del 13 giugno 2000;
Decreta:
Art. 1
Sono approvate la "Tabella delle menomazioni", la "Tabella indennizzo danno biologico" e la "Tabella dei coefficienti" e i relativi criteri applicativi nel testo annesso al presente decreto, di cui formano parte integrante.
Art. 2
La misura e le modalità dell'addizionale sui premi e contributi, di cui al comma 12 dell'art. 13 del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n. 38, saranno determinate con successivo decreto ministeriale.
Danno biologico permanente
Tabella delle menomazioni
Criteri applicativi
L’elencazione delle menomazioni segue una numerazione progressiva funzione dell’ordine alfabetico seguito per apparati / sensi / tessuti di riferimento.
Nella specie: cardio-circolatorio, cicatrici e dermopatie, digerente, emopoietico, endocrino, patologia erniaria, neoplasie, nervoso, osteoarticolare e muscolare, otorinolaringoiatrico, respiratorio, sessuale, visivo.
La descrizione della menomazione esplicitata nelle singole voci è riferibile al valore massimo indicato in tabella.
Nel caso di danni composti, vale a dire comprensivi di più menomazioni, la valutazione non potrà essere il risultato della somma delle singole menomazioni tabellate. In tali casi, infatti, si dovrà procedere a stima complessiva del danno con riferimento all’entità del pregiudizio effettivo dell’apparato e/o della funzione interessata dalle menomazioni.
In caso di danni policroni professionali, sia riferibili a menomazioni ricadute in franchigia, sia a menomazioni indennizzate con capitale o in rendita, il danno biologico permanente finale sarà sempre il risultato di una valutazione complessiva. La stessa sarà guidata dai criteri comunemente utilizzati nella valutazione di menomazioni coesistenti e concorrenti.
Per menomazioni concorrenti devono intendersi quelle che incidono su organi od apparati strettamente sinergici.
In caso di abolizione di funzione di organo o di senso pari (reni, occhi, ecc.) qualora la stessa ricada su soggetti portatori di preesistenza extralavorativa o lavorativa incidente sullo stesso organo o senso, il danno biologico permanente sarà uguale all’abolizione bilaterale tabellata.
L’applicazione della formula Gabrielli nel casi previsti dalla normativa vigente è, invece, indicata qualora debbano valutarsi anche perdite parziali di organo o senso pari.
Nella valutazione del danno la perdita funzionale non è equiparata a quella anatomica. Quest’ultima assume, di norma, connotazioni di maggiore gravità.
Nell’ambito della stima del danno, il compito dei disturbi correlati, a carattere locale, non può portare a valutazioni superiori a quelle previste per la perdita anatomica del segmento interessato.
Ulteriori criteri applicativi sono stati inseriti al termine dell’elencazione delle voci tabellari.
Tabella
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Menomazione% |
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1Cardiopatie riconducibili a classe I NYHAFino a 10 |
2Cardiopatie riconducibili a classe II NYHA Con frazione d’eiezione tra 50% e 40%11-30 |
3Cardiopatie riconducibili a classe III NYHA a) con frazione d’eiezione tra 39% e 30%; b) con frazione d’eiezione inferiore a 30% 31-70 31-60 61-70 |
4 Cardiopatie riconducibili a classe IV NYHA > 70 |
5 Esiti anatomici di pericardite o pericardiectomia senza disturbi funzionali di rilievo Fino a 8 |
6 Disturbi del ritmo e/o della conduzione di significato clinico-patologico ma non richiedenti trattamento farmacologico Fino a 5 |
7 Disturbi del ritmo e/o della conduzione complessi controllabili con trattamento farmacologico e/o con impianto di pace maker Fino a 10 |
8 Disturbi del ritmo e/o della conduzione persistenti nonostante trattamento farmacologico o impianto di pace maker, a seconda della complessità del disturbo residuo Fino a 45 |
9 Trapianto di cuore, con insufficienza residua riconducibile a classe I NYHA 40 |
10 Trapianto di cuore, con insufficienza residua riconducibile a classe II NYHA 50 |
11 Trapianto di cuore, con insufficienza residua riconducibile e classe III NYHA 75 |
12 Ipertensione arteriosa non complicata e controllata con trattamento dietetico o farmacologico Fino a 5 |
13 Ipertensione arteriosa non complicata, non perfettamente controllata con terapia ovvero controllata mediante complesso trattamento farmacologico Fino a 10 |
14 Ipertensione arteriosa con ipertrofia ventricolare sinistra ecocardiograficamente apprezzabile, alterazioni del fondo oculare di 1° e 2° grado e/o iniziale interessamento renale Fino a 25 |
15 Ipertensione arteriosa con ipertrofia ventricolare sinistra, alterazioni del fondo oculare di 3° grado, insufficienza renale moderata Fino a 40 |
16 Ipertensione arteriosa con ipertrofia ventricolare sinistra, alterazioni del fondo oculare di 3° grado, insufficienza renale grave Fino a 50 |
17 Ipertensione maligna, a seconda dell’interessamento sistemico > 50 |
18 Arteriopatia arti superiori Il paziente non accusa dolore a riposo né sotto sforzo, calcificazioni e dilatazioni dei vasi apprezzabili strumentalmente Fino a 5 |
19 Arteriopatia arti superiori Dolore a seguito di impegno fisico degli arti; sono presenti ulcere persistenti, a seconda del livello e della mono o bilateralità Fino a 20 |
20 Arteriopatia arti superiori Presenza di disturbi trofici con amputazioni, a seconda del livello e della mono o biliteralità 21-85 |
21 Sindrome dello stretto toracico in fase iniziale, a seconda della mono o bilateralità Fino a 6 |
22 Arteriopatia arti inferiori Pazienti in stadio I di Fontaine-Lèriche Fino a 5 |
23 Arteriopatia arti inferiori Pazienti in stadio II di Fontaine-Lèriche 6-20 |
24 Arteriopatia arti inferiori Pazienti in stadio IIb di Fontaine-Lèriche 21-30 |
25 Arterioparia arti inferiori Pazienti in stadio III di Fontaine-Lèriche 31-55 |
26 Arteriopatia arti inferiori Pazienti in stadio IV di Fontaine-Lèriche Fino a 80 |
27 Flebo-linfopatie arti inferiori Soggetti con flebolinfostasi regredibile mediante adeguata elastocompressione, con edema serotino, cianosi, parestesie, sofferenza alla marcia Fino a 5 |
28 Flebo-limifopatie arti inferiori Sindrome postflebitica totalmente o parzialmente ricanalizzata. Varici complicate da varicoflebiti con segni importanti di stasi e/o turbe trofiche. In ambedue i casi possono essere presenti retroazioni cicatriziali Fino a 20 |
29 Flebo-linfopatie arti inferiori Pazienti portatori di: trombosi venosa profonda, malattia post-flebitica con ostruzione permanente dei collettori e importanti segni di stasi. Linfedema medio-grave ed irreversibile; ulcerazioni profonde bilaterale; varicorragie Fino a 50 |
30 Lenfedema mostruoso, irreversibile, degli arti inferiori Fino a 70 |
31 Vasculopatia, aneurismi dell’aorta - 1 a) Esiti di intervento chirurgico o di endoprotesi su aneurisma dell’aorta, a seconda del livello e dei disturbi residui b) Esiti di intervento chirurgico su aneurisma complicato dell’aorta, a seconda del livello e dei disturbi residui Fino a 20
Fino a 30 |
32 Vasculopatia, aneurismi dell’aorta - 2 Aneurisma dell’aorta non operabile, a seconda del tratto, dell’estensione e del diametro Fino a 45 |
33 Vasculopatia, sindrome di Raynaud - 1 Assenza del fenomeno di Raynaud, assenza del recupero della temperatura cutanea e del polso sino a 40 dalla fine del cold-test, pronta risposta alla trinitrina Fino a 5 |
34 Vasculopatia, sindrome di Raynaud - 2 Forme subcliniche con fenomenologia di Raynaud: comparsa di tipica crisi ischemica nel corso del cold-test a carico delle falangi distale ed intermedia di più dita, pronta risposta alla trinitrina Fino a 12 |
35 Vasculopatia, sindrome di Raynaud - 3 Presenza di disturbi trofici: ulcerazioni superficiali a carico dell’estremità superiore, assenza assoluta di risposta alla trinitrina Fino a 20 |
36 Cicatrici cutanee, non interessanti il volto ed il collo, distrofiche, discromiche Fino a 5 |
37 Cicatrici cutanee deturpanti, non interessanti il volto ed il collo Fino a 12 |
38 Cicatrici cutanee, interessanti il volto ed il collo, a seconda della natura, della estensione e del complessivo pregiudizio fisionomico o fisiognomico, fino alla deturpazione Fino a 30 |
39 Dermopatia cronica a genesi irritativa, con alterazione della sensibilità, a seconda del tipo e della diffusione delle lesioni Fino a 7 |
40 Dermopatia cronica a genesi irritativa, a seconda del tipo e della diffusione delle lesioni, comunque interessanti il volto e/o il collo e gli arti, con alterazione della sensibilità ed apprezzabile pregiudizio estetico Fino a 16 |
41 Stato di sensibilizzazione con risposta dermatitica ad allergene (professionale, non professionale) a seconda della gravità e della frequenza delle riacutizzazioni Fino a 5 |
42 Dermopatia cronica a genesi allergica, con alterazione della sensibilità, a seconda del tipo e della diffusione delle lesioni Fino a 8 |
43 Dermopatia cronica a genesi allergica, con alterazione della sensibilità ed apprezzabile pregiudizio estetico, a seconda del tipo e della diffusione delle lesioni, comunque interessanti il volto e/o il collo e gli arti Fino a 20 |
44 Perdita di singoli elementi dentari, se non protesizzabili (1) a) incisivo inferiore; b) incisivo superiore; c) canino; d) premolare; e) I molare; f) II molare; g) III molare 0,5 1 1,25 0,75 1,25 1 0,5 |
45 Esiti di fratture del condilo mandibolare consistenti in sintomi ed alterazioni condilari minori Fino a 4 |
46 Esiti di fratture del condilo mandibolare consistenti in sintomi ed alterazioni condilari maggiori Fino a 8 |
47 Esiti di lesione del condilo mandibolare consistenti in importante sindrome algico-disfunzionale e irreversibile deficit articolare (distanza i.c. intorno a 20 mm) Fino a 12 |
48 Stenosi esofagea di grado moderato con alterazioni del transito e necessità di adeguato regime alimentare, senza ripercussioni sullo stato nutrizionale generale, a seconda del grado di disfalgia Fino a 10 |
49 Stenosi esofagea marcata con ripercussioni sullo stato nutrizionale generale, necessità di trattamento terapeutico e di alimentazione semiliquida Fino a 20 |
50 Stenosi esofagea serrata e disturbi funzionali conseguenti Vedasi voci da n. 53 a n. 56 |
51 Patologia gastrica e intestinale flogistica e/o stenotica e/o da resezione (comprensiva del danno anatomico), a seconda del tratto, con sintomi e segni salutari senza ripercussioni sullo stato generale, richiedente trattamento dietetico e/o farmacologico, senza palese limitazione delle attività ordinarie ed usuali Fino a 8 |
52 Patologia gastrica e intestinale flogistica e/o stenotica e/o da resezione (comprensiva del danno anatomico), a seconda del tratto, con sintomatologia intermittente, apprezzabile nelle fasi di acuzie, non condizionante funzioni di assorbimento ed escretorie, con opportunità di trattamento medico e cautele igieniche costanti, con apprezzabile e concreta limitazione di alcune delle attività ordinarie ed usuali Fino a 15 |
53 Patologia gastrica e intestinale flogistica e/o stenotica e/o da resezione (comprensiva del danno anatomico), a seconda del tratto, con sintomatologia subcontinua, ripercussione sullo stato generale ed eventuale perdita di peso, richiedente necessità di trattamento farmacologico, dietetico e cautele igieniche, interferenza sulle attività ordinarie superiore a quella della classe precedente Fino a 25 |
54 Patologia gastrica e intestinale flogistica e/o stenotica e/o da resezione (comprensiva del danno anatomico), a seconda del tratto, con sintomi e segni continui di grado moderato, compromissione dello stato generale e perdita di peso intorno al 20% rispetto a quello usuale per il soggetto e comunque al di sotto di quello ideale, necessità di trattamento medico e/o chirurgico, limitazione concreta delle attività ordinarie ed usuali Fino a 40 |
55 Patologia gastrica e intestinale flogistica e/o stenotica e/o da resezione (comprensiva del danno anatomico), a seconda del tratto, con sintomi e segni continui o subcontinui di entità severa, rilevante perdita di peso comunque superiore ai livelli della classe precedente, trattamento medico e/o chirurgico non efficace, conservazione dell’autonomia gestionale e relazionale nel contesto di una concreta e grave limitazione delle attività svolte dal soggetto Fino a 55 |
56 Patologia gastrica e intestinale flogistica e/o stenotica e/o da resezione (comprensiva del danno anatomico), a seconda del tratto, severa compromissione dello stato generale conseguente alla alterazione delle funzioni gastro-intestinali, inefficacia dei trattamenti medici e/o chirurgici, dimagrimento non altrimenti controllato, riflessi sull’autonomia personale del soggetto e/o con obbligata degenza a letto e/o con impossibilità allo svolgimento delle attività minime relazionali > 55 |
57 Incontinenza dello sfintere anale totale e permanente, con disturbi secondari locali Fino a 40 |
58 Ano preternaturale, a seconda della malattia di base (2) Fino a 40 |
59 Esiti di lesione epatica contusivo-emorragica e/o discontinuativa consistente in cicatrici, disturbi post-aderenziali e/o modeste alterazioni bioumorali Fino a 8 |
60 Esiti di epatectomia per 1/3 dell’organo, con alterazioni bioumorali Fino a 16 |
61 Epatite cronica con alterazioni morfologiche ecografiche e cliniche di lieve entità, modifiche modeste degli indici bioumorali, assenza di fibrosi Fino a 8 |
62 Epatite cronica con segni di moderata fibrosi, alterazione costante degli indici bioumorali di necrosi e funzionalità, epatomegalia Fino a 25 |
63 Epatite cronica con segni di discreta attività, alterazione costante degli indici bioumorali di necrosi e funzionalità, splenomegalia; a seconda anche della positività HBV o HCV in caso di genesi virale Fino a 45 |
64 Epatite cronica con segni di ascite conclamata ma controllabile con trattamento medico-dietetico, a seconda del grado di encefalopatia Fino 60 |
65 Epatite cronica con segni di ascite scompensata, difficilmente controllabile con terapia medico-dietetica, a seconda delle complicanze comparse e soprattutto del grado di encefalopatia > 60 |
66 Esiti di colecistectomia, a seconda dei disturbi residui Fino a 5 |
67 Pancreatite cronica con dolore continuo-subcontinuo, con segni di iniziale insufficienza esocrina e necessità di trattamento farmacologico Fino a 15 |
68 Pancreatite cronica con conclamata sindrome da malassorbimento e rilevante calo ponderale Fino a 40 |
69 Anemia aplastica di grado non grave, a seconda anche dell’efficacia del trattamento Fino a 20 |
70 Anemia aplastica grave, a seconda delle manifestazioni cliniche e dell’efficacia del trattamento (neutrofili < 500 , piastrine < 20.000 , reticolociti < 40.000 ) Fino a 60 |
71 Anemia aplastica molto grave, a seconda anche dell’efficacia del trattamento (neutrofili < 200 , piastrine < 20.000 , reticolociti < 40.000 ) > 60 |
72 Anemia emolitica non immune con buon compenso midollare Fino a 10 |
73 Anemia emolitica non immune con necessità terapeutiche, a seconda delle manifestazioni cliniche Fino a 35 |
74 Anemia emolitica non immune grave > 35 |
75 Disordini emorragici da piastrinopenia non grave, a seconda della frequenza e della gravità dei disturbi Fino a 10 |
76 Disordini emorragici da piastrinopenia grave, a seconda della frequenza e della gravità dei disturbi (piastrine < = 20.000 ) Fino a 40 |
77 Disordini emorragici da piastrinopenia severa, a seconda della frequenza e della gravità dei disturbi (piastrine < = 10.000 ) > 40 |
78 Porfiria cutanea tarda con manifestazioni cliniche apprezzabili e costanti Fino a 10 |
79 Porfina cutanea tarda, complicata con epatopatia a seconda del grado > 10 |
80 Leucemia mieloide cronica in fase iniziale, asintomatica, a seconda delle necessità e degli effetti terapeutici Fino a 40 |
81 Leucemia mieloide cronica con disturbi minori Fino a 80 |
82 Leucemia mieloide cronica in fase accelerata > 80 |
83 Leucemia mieloidale cronica in fase blastica 100 |
84 Leucemia linfatica cronica con interessamento sino a tre stazioni linfonodali, stadio A della classificazione internazionale, a seconda dei disturbi e delle necessità terapeutiche Fino a 30 |
85 Leucemia linfatica cronica con più di tre stazioni linfonoidali coinvolte, stadio B della classificazione internazionale, a seconda dei sintomi sistematici progressivi Fino a 80 |
86 Leucemia linfatica cronica stadio C della classificazione internazionale, con anemia e piastrinopenia gravemente sintomatiche, indipendentemente dalle stazioni linfonodali coinvolte > 80 |
87 Linfomi non-Hodgkin’s Linfomi B a basso grado di malignità, secondo classificazione di Kiel, in base allo stadio di maturazione linfocitaria ed alla capacità di risposta alla terapia Fino a 30 |
88 Linfomi non-Hodgkin’s Linfomi B ad alto grado di malignità, secondo classificazione di Kiel, in base allo stadio di maturazione linfocitaria ed alla capacità di risposta alla terapia > 30 |
89 Linfomi non-Hodgkin’s Linfomi T a basso grado di malignità, secondo classificazione di Kiel, comprensivi dei linfomi T periferici non specificati, in base allo stadio di maturazione linfocitaria ed alla capacità di risposta alla terapia Fino a 30 |
90 Linfomi non-Hodgkin’s Linfomi T ad alto grado di malignità, secondo classificazione di Kiel, comprensivi dei linfomi T periferici non specificati, in base allo stadio di maturazione linfocitaria ed alla capacità di risposta alla terapia > 30 |
91 Recidive di linfomi non-Hodhkin’s, già trattati con trapianto di midollo allogenico > 80 |
92 Linfoma non-Hodgkin’s in AIDS > 80 |
93 Morbo di Hodgkin, stadio IA, IIA secondo Ann Arbor in base agli effetti cronici della terapia Fino a 10 |
94 Morbo di Hodhkin, stadio IA, IIA con interessamento di almeno quattro siti o con presenza di massa tumorale; stadio IIIA, IB, IIB secondo Ann Arbor in base anche alla persistenza di sintomi ed alla capacità di risposta alla terapia Fino a 40 |
95 Morbo di Hodgkin, stadio IIIB, IVA, IVB secondo Ann Arbor > 40 |
96 Mieloma multiplo in stadio I secondo Durie e Salmon, in base all’entità ed alla completezza del quadro sindromico (funzionalità renale e lesioni osteolitiche in particolare) Fino a 45 |
97 Mieloma multiplo in stadio II secondo Durie e Salmon, in base all’entità ed alla completezza del quadro sindromico (funzionalità renale e lesioni osteolitiche in particolare) Fino a 80 |
98 Mieloma multiplo in stadio III secondo Durie e Salmon, in base all’entità ed alla completezza del quadro sindromico (funzionlalità renale e lesioni osteolitiche in particolare) > 80 |
99 Policetemia vera in fase proliferativa o stabile, a seconda del grado di eritrocitosi e trombocitosi, della sussistenza dei sintomi correlati e delle necessità terapeutiche Fino a 25 |
100 Policitemia vera in fase spenta, a seconda del quadro sindromico correlato, della natura e dell’entità delle complicanze > 25 |
101 Policitemia vera complicata da tumori o in trasformazione leucemica > 80 |
102 Infezione cronica da HIV in asintomatico o con linfoadenopatia generalizzata persistente (PLG), con linfociti TCD4 + > 500 , a seconda della carica virale plasmatica Fino a 16 |
103 Infezione cronica da HIV in asintomatico o con linfoadenopatia generalizzata persistente (PGL), in trattamento, con linfociti TCD4 + compresi tra 200 e 500 Fino a 30 |
104 Infezione cronica da HIV in asintomatico o con linfoadenopatia generalizzata persistente (PGL), in trattamento, con linfociti TCD4 + < 200 Fino a 45 |
105 Infezione cronica da HIV in sintomatico, in stadio iniziale, con linfociti TCD4+ > 500 , a seconda della natura e della gravità delle complicanze cliniche (3) Fino a 25 |
106 Infezione cronica da HIV in sintomatico, in stadio intermedio, con linfociti TCD4+ compresi tra 200 e 500 , a seconda della natura e della gravità delle complicanze cliniche Fino a 45 |
107 Infezione cronica da HIV in sintomatico, in stadio avanzato, con linfociti TCD4+ < 200 , a seconda della natura e della gravità delle complicanze cliniche Fino a 80 |
108 Infezione cronica da HIV in stadio tardivo, con linfociti TCD4 + < 50 , a seconda della natura e della gravità delle complicanze cliniche > 80 |
109 Splenectomia con necessità di accorgimenti terapeutici Fino a 9 |
110 Diabete Mellito di tipo II in buon controllo metabolico Fino a 10 |
111 Diabete Mellito di tipo II insulino-trattato, ben compensato Fino a 15 |
112 Diabete Mellito di tipo II senza adeguato controllo metabolico Fino a 25 |
113 Diabete Mellito di tipo II scompensato, a seconda dell’interessamento sistemico > 25 |
114 Diabete Mellito di tipo I Fino a 25 |
115 Diabete Mellito di tipo I instabile, a seconda dell’interessamento sistemico > 25 |
116 Diabete insipido con assente o residuale poliuria polidipsia, in trattamento Fino a 5 |
117 Diabete insipido in controllo farmacologico incompleto, a seconda della sindrome residuale Fino a 25 |
118 Esiti di tireopatia, ipo-iper, richiedenti trattamento, con manifestazioni cliniche conseguenti a disturbi funzionali marcati, persistenti Fino a 20 |
119 Esiti di tiroidectomia, parziale o totale, a seconda dell’efficacia del trattamento sostitutivo farmacologico, con manifestazioni cliniche conseguenti a disturbi funzionali marcati Fino a 22 |
120 Insufficienza surrenalica ben compensata con trattamento sostitutivo, in assenza o con sfumati effetti iatrogeni Fino a 16 |
121 Insufficienza surrenalica non controllata farmacologicamente e a seconda delle crisi addisoniane e degli squilibri-elettrolitici Fino a 50 |
122 Obesità con indice di massa corporea (IMC o BMI) compreso tra 40 e 60 (4) Fino a 16 |
123 Ernia inguinale operabile Fino a 5 |
124 Ernia crurale operabile Fino a 5 |
125 Ernia epigastrica, ombelicale, ipogastrica operabile Fino a 5 |
126 Laparocele, a seconda delle dimensioni (> 10 cm) Fino a 8 |
127 Ernie operate con successo Da valutarsi come cicatrici semplici |
128 Ernia diaframmatica operabile Fino a 5 |
129 Ernia non operabile Fino a 9 |
130 Lesioni precancerose efficacemente trattate Fino a 5 |
131 Neoplasie maligne che si giovano di trattamento medico e/o chirurgico locale, radicale (5) Fino a 10 |
132 Recidive di neoplasia maligna che si giovano di trattamento medico e/o chirurgico locale, radicale (6) Fino a 16 |
133 Neoplasie maligne che si giovano di trattamento medico e/o chirurgico ai fini di una prognosi quoad vitam superiore a 5 anni, a seconda della persistenza e dell’entità di segni e sintomi minori di malattie, comprensivi degli effetti collaterali della terapia Fino a 30 |
134 Neoplasie maligne che non si giovano di trattamento medico e/o chirurgico ai fine di una prognosi "quoad vitam" superiore a 5 anni; i pazienti richiedono speciali cure ed assistenza, sono sostanzialmente abili allo svolgimento delle necessità primarie ed agli atti del vivere comune Fino a 60 |
135 Neoplasie maligne che non si giovano di trattamento medico e/o chirurgico ai fini di una prognosi "quoad vitam" superiore a 5 anni, il supporto terapeutico ed assistenziale è necessario e continuo, il soggetto è severamente disabile, è indicata l’ospedalizzazione Fino a 80 |
136 Neoplasie maligne con metastasi plurime diffuse e severa compromissione dello stato generale con necessità di ospedalizzazione ovvero di presidi domiciliari equivalenti, sebbene la morte non sia imminente > 80 |
137 Cachessia neoplastica 100 |
138 Tetraplegia alta (7) 100 |
139 Emiplegia flaccida 85 |
140 Emiplegia spastica con possibilità di deambulare con appoggio ed arto superiore funzionalmente perduto Fino a 75 |
141 Paraplegia (8) 85 |
142 Monoplegia dell’arto superiore d. 58 n.d. (9) 48 |
143 Monoplegia arto inferiore 55 |
144 Tetraparesi, a seconda del deficit di forza Fino a 80 |
145 Paraparesi con deficit di forza di media entità, deambulazione consentita con appoggio 46-50 |
146 Paraparesi con deficit di forza di lieve entità, deambulazione deficitaria ma possibile senza appoggio 40-45 |
147 Monoparesi dell’arto superiore con grave deficit di forza e della compromissione dei movimenti fini della mano d. fino a 45 n.d.(9) fino a 40 |
148 Monoparesi dell’arto inferiore a seconda del deficit di forza e della compromissione deambulatoria 25-35 |
149 Emiparesi con grave deficit di forza, deambulazione con appoggio, perdita o grave difficoltà ai movimenti fini della mano dominante Fino a 60 |
150 Emiparesi con medio deficit di forza, possibilità di deambulazione senza appoggio, difficoltà ai movimenti fini della mano dominante Fino a 35 |
151 Emiparesi con minimo deficit di forza e sfumati segni piramidali Fino a 8 |
152 Afasia non fluente (motoria o dell’area di Broca): - Sfumata - Lieve - Media - Grave 10 fino a 20 fino a 30 fino a 45 |
153 Afasia fluente (sonsopercettiva o dell’area del Wernicke): - Sfumata - Lieve - Media - Grave Fino a 20 Fino a 35 Fino a 45 Fino a 65 |
154 Afasia globale: - Media - Grave Fino a 65 > 80 |
155 Paralisi totale del plesso brachiale d. 58 n.d. (9) 48 |
156 Sindrome radicolare superiore tipo Duchenne-Erb, a seconda del lato Fino a 42 |
157 Sindrome radicolare media tipo Remak, a seconda del lato Fino a 25 |
158 Sindrome radicolare superiore tipo Dejerine-klumpke, a seconda del lato Fino a 40 |
159 Paralisi totale del nervo radiale a seconda del lato-alta Fino a 35 |
160 Paralisi totale del nervo radiale a seconda del lato-bassa Fino a 25 |
161 Paralisi totale del nervo mediano, a seconda del lato e della fase (irrtativa, deficitaria, paralitica) - alta Fino a 40 |
162 Paralisi totale del nervo mediano, a seconda del lato e della fase (irritativa, deficitaria, paralitica) - bassa Fino a 35 |
163 Esiti neurologici di sindromi canalicolari (a tipo tunnel carpale) con sfumata compromissione funzionale, a seconda dell’efficacia del trattamento e della mono o bilateralità Fino a 7 |
164 Paralisi totale del nervo ulnare, a seconda del lato e del livello Fino a 25 |
165 Esiti neurologici di sindromi canalicolare (a tipo tunnel/canale di Guyon, canale cubitale) con sfumata compromissione funzionale, a seconda dell’efficacia del trattamento, a seconda della mono o bilateralità Fino a 6 |
166 Paralisi totale del nervo circonflesso 16 |
167 Paralisi completa del nervo muscolo-cutaneo 15 |
168 Paralisi totale del nervo femorale 30 |
169 Paralisi totale del nervo sciatico, a seconda del livello Fino a 40 |
170 Paralisi totale del nervo sciatico popliteo interno 18 |
171 Paralisi totale del nervo sciatico popliteo esterno 22 |
172 Paralisi periferica totale, monolaterale, del nervo facciale Fino a 18 |
173 Nevralgia del trigemino, a seconda della frequenza delle crisi Fino a 20 |
174 Deficit masticatorio da lesione del trigemino Fino a 5 |
175 Deficit sensitivo da lesione del trigemino Fino a 5 |
176 Epilessia con sporadiche crisi, a seconda del tipo di crisi (semplici, complesse, generalizzate) Fino a 10 |
177 Epilessia trattata farmacologicamente, a seconda della frequenza delle crisi (da mensili a settimanali) e del tipo di crisi (semplici, complesse, generalizzate) Fino a 30 |
178 Epilessia non controllata farmacologicamente con crisi settimanali plurime, alterazioni di natura psichiatrica, ideomotorie e comportamentali, svolgimento di attività protette, a seconda del tipo di crisi (semplici, complesse, generalizzate) Fino a 60 |
179 Epilessia con grave compromissione psicofisica (scadimento sino alla perdita dell’autonomia personale) a seconda del tipo di crisi (semplici, complesse, generalizzate) > 60 |
180 Disturbo post-traumatico da stress cronico moderato, a seconda dell’efficacia della psicoterapia Fino a 6 |
181 Disturbo post-traumatico da stress cronico severo, a seconda dell’efficacia della psicoterapia Fino a 15 |
182 Sindrome soggettiva del traumatizzato cranico Fino a 4 |
183 Disturbo psicotico-sindrome dissociativa di lieve entità 10-20 |
184 Disturbo psicotico-sindrome dissociativa di media entità 21-50 |
185 Disturbo psicotico-sindrome dissociativa di grave entità > 50 |
186 Sindrome prefrontale psicorganica non grave Fino a 20 |
187 Sindrome prefrontale psicorganica grave o severa > 20 |
188 Deterioramento mentale, sestanzialmente comparabile a stato deficitario semplice Fino a 50 |
189 Deterioramento mentale generale > 50 |
190 Demenza vera > 90 |
191 Anchiolsi (10) "de rachide in toto", a seconda del coinvolgimento nervoso Fino a 60 |
192 Patologia vertebrale con deficit funzionale complessivo di media o grave entità con disturbi trofico-sensitivi (11) anche persistenti e disturbi motori solo episodici ma reversibili; quadro diagnostico-strumentale di discoartrosi pluridistrettuale, di grado severo, comunque presente nei tratti cervicale e lombare Fino a 35 |
193 Patologia vertebrale con deficit funzionale complessivo di lieve entità o ai gradi estremi delle escursioni articolari, con disturbi trofico-sensitivi anche persistenti e disturbi motori solo intermittenti, reversibili; quadro diagnostico-strumentale di discoartrosi pluridistrettuale di grado medio-grave, comunque presente nei tratti cervicale e lombare Fino a 25 |
194 Esiti di frattura somatica dell’atlante o dell’epistrofeo consistenti in deficit funzionale medio, in assenza di segni e sintomi neurologici persistenti Fino a 10 |
195 Anchilosi del rachide cervicale in posizione favorevole 25 |
196 Esiti di frattura di vertebra cervicale con residua deformazione somatica, deficit funzionale di media entità e disturbi trofico-sensitivi intercorrenti Fino a 10 |
197 Esiti di duplice frattura vertebrale cervicale con residua deformazione somatica, deficit funzionale di media entità ed artrosi reattiva locoregionale Fino a 16 |
198 Esiti di frattura apofisaria cervicale con disfunzionalità residua Fino a 5 |
199 Esiti di distorsione del rachide cervicale con deficit funzionale apprezzabile su base antalgica, disturbi radicolari di natura trofico-sensitiva Fino a 4 |
200 Anchilosi del tratto dorsale 10 |
201 Esiti di frattura di vertebra dorsale con residua deformazione somatica e dolore riflesso Fino a 6 |
202 Esiti di frattura della XII vertebra dorsale con residua deformazione somatica e deficit funzionale di media entità Fino a 10 |
203 Esiti di frattura dell’arco o di processo trasverso o di elementi posteriori con dolore riflesso Fino a 3 |
204 Anchilosi del tratto lombare con risentimento trofico-sensitivo, a seconda dei disturbi motori Fino a 25 |
205 Esiti di frattura di vertebra lombare con residua deformazione somatica, deficit funzionale di media entità e/o disturbi trofico-sensitivi intercorrenti Fino a 10 |
206 Esiti di duplice frattura vertebrale lombare con residua deformazione somatica, deficit funzionale di media entità ed artrosi reattiva locoregionale Fino a 16 |
207 Esiti di frattura apofisaria lombare con disfunzionalità residua Fino a 4 |
208 Esiti di frattura somatica vertebrale, apprezzabili strutturalmente, in assenza di ripercussione funzionale Fino a 5 |
209 Esiti di trauma distorsivo o contusivo-distorsivo del rachide lombare con deficit funzionale apprezzabile e disturbi radicolari intercorrenti di natura trofico-sensitiva Fino a 6 |
210 Esiti di frattura sacrale con deformazione residua e riflesso antalgico disfunzionale Fino a 5 |
211 Esiti di frattura coccigea consistenti in coccigodinia reattiva e deformazione ossea residua Fino a 6 |
212 Ernia discale del tratto cervicale con disturbi trofico-sensitivi persistenti Fino a 12 |
213 Ernia discale del tratto lombare con disturbi trofico-sensitivi persistenti Fino a 12 |
214 Esiti di frattura di clavicola apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata compromissione funzionale Fino a 2 |
215 Esiti di lussazione acromioclaveare o sternoclaveare apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata compromissione funzionale Fino a 4 |
216 Esiti di frattura dello sterno apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata compromissione funzionale Fino a 5 |
217 Esiti di frattura della scapola, apprezzabili strumentalmente, in assenza di compromissione funzionale Fino a 3 |
218 Esiti di frattura di una costa apprezzabili con indagini strumentali 2 |
219 Esiti di fratture costali multiple, viziosamente consolidate; per ogni costa Fino a 1 |
220 Perdita bilaterale degli arti superiori (12) 85 |
221 Perdita del braccio per disarticolazione scapolo-omerale, a seconda dell’applicazione di protesi efficace d. 60-65 d.n. (9) 50-55 |
222 Perdita del braccio per amputazione al terzo superiore o terzo medio, a seconda dell’applicazione di protesi efficace d. 55-60 n.d. (9) 45-50 |
223 Anchilosi completa dell’articolazione scapolo-omerale con arto in posizione favorevole d. 25 n.d. (9) 20 |
224 Limitazione dei movimenti dell’articolazione scapolo-omerale ai gradi estremi 3 |
225 Esiti di lussazione di spalla, apprezzabili strutturalmente, in assenza di ripercussioni funzionali Fino a 4 |
226 Instabilità di spalla: a) di grado severo (a tipo lussazione abituale); b) di grado medio (a tipo lussazione recidivante) d. 12 6 n.d. (9) 10 5 |
227 Esiti di lesioni delle strutture muscolo-tendinee della spalla, apprezzabili strutturalmente, non comprensive del danno derivante dalla limitazione funzionale Fino a 4 |
228 Esiti di lesioni tendinee del muscolo bicipite brachiale, a seconda del deficit di forza Fino a 6 |
229 Esiti di frattura d’omero diafisaria, viziosamente consolidata, con dismorfismo, in assenza o con sfumatura compromissionale funzionale Fino a 4 |
230 Anchilosi del gomito in posizione favorevole con prono-supinazione libera d. 18 n.d. (9) 15 |
231 Anchilosi del gomito in posizione sfavorevole d. 24 d.n (9) 20 |
232 Esiti di epicondiliti, epitrocleiti e patologie muscolo-tendinee assimilabili, apprezzabili strumentalmente, in assenza o con sfumatura ripercussione funzionale, a seconda della mono o bilateralità Fino a 5 |
233 Perdita totale dell’avambraccio, a seconda dell’applicazione di protesi efficace d. 50-55 n.d. (9) 40-45 |
234 Esiti di frattura di radio, viziosamente consolidata, in assenza o con sfumata compromissione funzionale Fino a 4 |
235 Esiti di frattura di ulna, viziosamente consolidata, in assenza o con sfumata compromissione funzionale Fino a 4 |
236 Anchilosi del polso in estensione rettilinea, in supinazione d. 20 n.d. (9) 16 |
237 Anchilosi del polso in estensione rettilinea, senza limitazioni della prono-supinazione d. 10 n.d.(9) 8 |
238 Movimenti di flesso-estensione del polso limitati ai gradi estremi 2 |
239 Perdita bilaterale della mano 75 |
240 Perdita della mano d. 55 n.d. (9) 45 |
241 Perdita di tutte le dita della mano d. 48 n.d. (9) 41 |
242 Perdita del pollice e del I metacarpo d. 22 n.d. (9) 18 |
243 Perdita totale del pollice d. 20 n.d. (9) 16 |
224 Perdita totale dell’indice d. 11 n.d. (9) 9 |
245 Perdita totale del medio d. 7 n.d. (9) 6 |
246 Perdita totale dell’anulare d. 6 n.d. (9) 5 |
247 Perdita totale del mignolo d. 8 n.d. (9) 7 |
248 Perdita della falange ungueale del pollice d. 9 n.d. (9) 8 |
249 Perdita della falange ungueale dell’indice d. 5 n.d. (9) 4 |
250 Perdita della falange ungueale del medio d. 3 n.d. (9) 2 |
251 Perdita della falange ungueale dell’anulare 2 |
252 Perdita della falange ungueale del mignolo d. 3 n.d. (9) 2 |
253 Perdita delle ultime due falangi dell’indice d. 7 n.d. (9) 6 |
254 Perdita delle ultime due falangi del medio d. 5 n.d. (9) 4 |
255 Perdita delle ultime due falangi dell’anulare 3 |
256 Perdita delle ultime due falangi del mignolo d. 5 n.d.(9) 4 |
257 Esiti di frattura di scafoide con evoluzione in pseudoartrosi Fino a 5 |
258 Esiti di frattura di altro osso carpale, apprezzabili strumentalmente, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 3 |
259 Esiti di frattura del primo osso metacarpale apprezzabili strumentalmente, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 3 |
260 Esiti di frattura di altro osso metacarpale, apprezzabili strumentalmente, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 2 |
261 Anchilosi del pollice (metacarpofalangea e interfalangea) in posizione favorevole d. 15 n.d. (9) 12 |
262 Anchilosi dell’articolazione interfalangea del pollice d. 5 n.d. (9) 4 |
263 Anchilosi rettilinea dell’indice d. 8 n.d. (9) 5 |
264 Anchilosi rettilinea del medio d. 5 n.d. (9) 4 |
265 Anchilosi rettilinea dell’anulare 3 |
266 Anchilosi rettilinea del mignolo d. 5 n.d. (9) 4 |
267 Esiti di tenovaginaliti del distretto polso-mano, apprezzabili strumentalmente, a seconda del grado e dell’estensione, in assenza o con sfumata limitazione funzionale Fino a 4 |
268 Perdita totale di coscia, bilateralmente, a seconda dell’applicazione di protesi efficace Fino a 80 |
269 Perdita totale di coscia per disarticolazione coxo-femorale, a seconda dell’applicazione di protesi efficace 45-60 |
270 Perdita di una coscia in qualsiasi altro punto, a seconda dell’applicazione di protesi efficace 35-50 |
271 Anchilosi completa coxo-femorale con arto in posizione favorevole 30 |
272 Esiti di frattura di femore, apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 8 |
273 Achilosi rettilinea del ginocchio (180°) 23 |
274 Esiti di patellectomia, in assenza o con sfumatura ripercussione funzionale Fino a 6 |
275 Deficit articolare del ginocchio con flessione possibile da 50° a 90° 0-7 |
276 Deficit articolare del ginocchio con estensione impossibile negli ultimi 15° (da 165° a 180°) (13) Fino a 12 |
277 Lassità articolare del ginocchio per lesioni legamentose che non necessitano di intervento (a tipo di rotture parziali di un legamento, oppure di rotture complete ma ben compensate dal tono muscolare) Fino a 4 |
278 Lessità articolare del ginocchio da rottura di uno dei due legamenti collaterali, non operata Fino a 7 |
279 Lassità articolare del ginocchio da rottura, parziale o totale, di uno dei due legamenti crociati, non operata Fino a 8 |
280 Lassità articolare del ginocchio da rottura, parziale o totale, dei due legamenti crociati, non operata e bisognevole di tutore Fino a 16 |
281 Esiti di condropatie, a seconda del grado, non comprensivi del danno derivante dalla limitazione funzionale Fino a 4 |
282 Esiti di meniscectomia artroscopica 2 |
283 Esiti di rottura di un menisco, non operata, a seconda del riflesso sulla funzionalità articolare Fino a 4 |
284 Esiti di borsectomia, sinoviectomia, a seconda del comparto aggredito chirurgicamente, in assenza di compromissione funzionale, a seconda della mono o bilateralità Fino a 5 |
285 Perdita della gamba al terzo medio con ginocchio mobile, a seconda dell’applicazione di protesi efficace 30-40 |
286 Perdita del piede 30 |
287 Perdita dell’avampiede, a seconda del livello Fino a 20 |
288 Perdita anatomica dell’alluce 4 |
289 Perditi delle altre dita del piede, a seconda del numero Fino a 4 |
290 Esiti di frattura isolata di tibia apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 3 |
291 Esiti di frattura isolata di perone apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 3 |
292 Esiti di fratture biossee della gamba, apprezzabili con indagini strumentali, con disturbi di circolo, in assenza o con sfumatura ripercussione funzionale Fino a 8 |
293 Anchilosi della caviglia in posizione favorevole 12 |
294 Anchilosi in posizione favorevole della caviglia e del complesso sottoastragalico-mediotarsico 15 |
295 Esiti di rottura, parziale o totale, del tendine d’Achille, trattati chirurgicamente Fino a 8 |
296 Esiti di frattura del calcagno apprezzabili con indagini strumentali, con disturbi di circolo, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 8 |
297 Esiti di frattura dell’astragalo apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 5 |
298 Esiti di frattura dello scafoide apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 3 |
299 Esiti di frattura del cuboide apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 2 |
300 Esiti di frattura di un cuneiforme apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 2 |
301 Esiti di frattura del primo metatarso apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 2 |
302 Esiti di frattura di due o più metatarsi, comprensivi del primo e/o del quinto, apprezzabili con indagini strumentali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 4 |
303 Anchilosi favorevole prima metatarso-falangea 3 |
304 Anchilosi favorevole di due o più articolazione metatarso falangee comprensive del primo e del quinto raggio Fino a 5 |
305 Anchilosi dell’interfalangea dell’alluce 2 |
306 Mezzi di sintesi in sede non comprensivi del danno derivante dalla limitazione funzionale del corrispondente segmento osteo-articolare Fino a 3 |
307 Artroprotesi di anca, non comprensiva del danno funzionale, a seconda dell’età Fino a 5 |
308 Artroprotesi di ginocchio, non comprensiva del danno funzionale, a seconda dell’età Fino a 4 |
309 Accorciamento di arto intorno a 5 cm, a seconda dell’efficacia del presidio ortopedico Fino a 6 |
310 Sordità completa unilaterale 12 |
311 Sordità completa bilaterale 50 |
312 Deficit uditivo bilaterale parziale Vedasi All. 1 |
313 Acufeni Vedasi All. 1 |
314 Vertigine parossistica posizionale benigna Fino a 4 |
315 Sindrome labirintica deficitaria unilaterale o bilaterale, in accettabile compenso Fino a 5 |
316 Sindrome labirintica deficitaria unilaterale mal compensata Fino a 10 |
317 Sindrome vestibolare centrale disarmonica Fino a 18 |
318 Disturbi della funzione gustativa sino all’egeusia Fino a 5 |
319 Disturbi della funzione olfattiva con residua capacità funzionale Fino a 5 |
320 Anosmia vera 8 |
321 Sinusopatia cronica mascellare, a seconda di sintomi e dell’impiego del seno Fino a 5 |
322 Sinuosopatia cronica etmoido-sfenoidale o frontale, a seconda dei sintomi e dell’impiego del seno Fino a 7 |
323 Esiti di frattura delle ossa nasali con minima alterazione del profilo nasale e lievi difficoltà respiratorie Fino a 4 |
324 Esiti di frattura delle ossa nasali con minima alterazione del profilo nasale diminuzione della pervietà nasale bilaterale intorno al 50% Fino a 10 |
325 Esiti di lesioni traumatiche o malattia cronica del laringe che determinano una disfonia molto grave ovvero subtorale Fino a 8 |
326 Esiti di lesioni traumatiche o malattia cronica del laringe che incidono apprezzabilmente sulla funzione fonatoria Fino a 30 |
327 Rinite allergica, a seconda degli episodi Fino a 10 |
328 Esiti di exeresi polmonare segmentaria o atipica, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 8 |
329 Esiti di exeresi lobare, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 12 |
330 Esiti di exeresi polmonare totale monolaterale Fino a 25 |
331 Danno anatomico (a tipo: placche pleuriche; ovvero esiti di processo specifico; esito di scissuriti) in assenza o con sfumata ripercussione funzionale Fino a 5 |
332 Danno anatomico riferibile a nodulazione parenchimali, in assenza o con sfumata ripercussione funzionale, a seconda dell’estensione Fino a 6 |
333 Insufficienza respiratoria lieve, secondo i parametri di cui all’All. 2 parte A Fino a 15 |
334 Insufficienza respiratoria media, secondo i parametri di cui all’All. 2 parte A Fino a 40 |
335 Insufficienza respiratoria grave, secondo i parametri di cui all’All. 2 parte A Fino a 60 |
336 Insufficienza respiratoria severa, secondo i parametri di cui all’All. 2 parte A > 60 |
337 Stato di sensibilizzazione ad allergeni con risposta dell’apparato respiratorio, eccezionali episodi anafilattici Fino a 5 |
338 Crisi asmatiche documentate con assenza di deficit ventilatorio nel periodo intercritico, a seconda della frequenza delle riacutizzazioni e dell’entità delle crisi Fino a 8 |
339 Asma, prima classe secondo i parametri di cui all’All.2 parte B Fino a 20 |
340 Asma, seconda classe secondo i parametri di cui all’All.2 parte B Fino a 35 |
341 Asma, terza classe secondo i parametri di cui all’All.2 parte B Fino a 60 |
342 Asma, quarta classe secondo i parametri di cui all’All.2 parte B > 60 |
343 Stato di male asmatico, a seconda dell’insufficienza ventilatoria, della natura e della gravità delle complicanze extrapolmonari > 70 |
344 Esiti di evirazione totale, comprensiva delle turbe psico-relazionali, a seconda dell’età Fino a 50 |
345 Perdita del pene, senza applicazione di correttivo, comprensiva delle turbe psico-relazionali, a seconda dell’età Fino a 40 |
346 "Impotentia coeundi" organica (non corretta), comprensiva delle turbe psico-relazionali, a seconda dell’età Fino a 30 |
347 "Impotentia coeundi" lieve correggibile con trattamento medico o difficoltà al coito psicogena, comprensiva delle turbe psico-relazionali a seconda dell’età Fino a 15 |
348 Castrazione totale, comprensiva delle turbe psico-relazionali, a seconda dell’età Fino a 30 |
349 Perdita di un testicolo 6 |
350 Isteroannessiectomia totale: a) dalla pubertà fino a 45 anni con incidenza sull’attività sessuale e strutturazione di quadri psichiatrici b) oltre 45 anni con incidenza sull’attività sessuale e strutturazione di quadri psichiatrici Fino a 40 Fino a 25 |
351 Isterectomia: a) fino ai 45 anni con eventuale incidenza sull’attività sessuale e strutturazione di quadri psichiatrici; b) oltre 45 anni con eventuale incidenza sull’attività sessuale e strutturazione di quadri psichiatrici Fino a 35
Fino a 15 |
352 Ovariectomia bilaterale: a) dalla pubertà fino ai 45 anni con incidenza sull’attività sessuale e strutturazione di quadri psichiatrici; b) oltre i 45 anni con incidenza sull’attività sessuale e strutturazione di quadri psichiatrici Fino a 30
Fino a 20 |
353 Ovariectomia monolaterale, a seconda dell’età Fino a 6 |
354 Dismetrie del bacino (oltre al danno ortopedico) con necessità di parto per via addominale ("impotentia parturiendi") Fino a 7 |
355 Dispareunia e/o perturbazioni della sfera psico-sessuale dimostrabili e di cui possa essere accertata la causa Fino a 15 |
356 Perdita di un rene (con rene superstite indenne), comprensiva degli esiti chirurgici cutanei 18 |
357 Perdita di entrambi i reni con trattamento dialitico Fino a 75 |
358 Trapianto renale, con necessità terapeutica, e segni di insufficienza renale, a seconda della gravità (lieve, moderata) Fino a 45 |
359 Trapianto renale con insufficienza d’organo e manifestazioni secondarie della terapia adottata di grado severo Fino a 60 |
360 Idronefrosi unilaterale, a seconda dei disturbi funzionali Fino a 25 |
361 Insufficienza renale (14) di lieve entità Fino a 10 |
362 Insufficienza renale moderata Fino a 25 |
363 Insufficienza renale grave Fino a 40 |
364 Insufficienza renale severa > 50 |
365 Cistite cronica Fino a 12 |
366 Esiti di rottura della vescica trattati chirurgicamente, a seconda dei disturbi funzionali e flogistici Fino a 12 |
367 Cistectomia definitiva, a seconda dell’efficacia del trattamento chirurgico Fino a 25 |
368 Incontinenza urinaria assoluta, non migliorabile con mezzi palliativi, a seconda dell’età Fino a 20 |
369 Cecità assoluta bilaterale 85 |
370 Cecità assoluta monolaterale 28 |
371 Deficit dell’acuità visiva Vedasi All. 3, Parte A |
372 Deficit del campo visivo Vedasi All. 3, Parte B |
373 Pseudoafachia, a seconda se monoculare o binoulare, comprensiva della correzione con lenti Fino a 5 |
374 Afachia monoculare Vedasi All. 3, Parte C |
375 Afachia binoculare Fino a 10 |
376 Diplopia nelle posizioni alte dello sguardo, a seconda dei meridiani interessati Fino a 10 |
377 Diplopia nella parte inferiore del campo, a seconda dei meridiani interessati Fino a 20 |
378 Diplopia nel campo centrale Fino a 25 |
379 Diplopia in tutte le posizione dello sguardo senza neutralizzazione, tale da obbligare ad occludere un occhio in permanenza Fino a 28 |
380 Acromatopsia, Discromatopsia Fino a 8 |
381 Enucleazione o atrofia del bulbo oculare con possibilità di protesi estetica 28 |
382 Enucleazione o atrofia del bulbo oculare, senza possibilità di protesi estetica 35 |
383 Enucleazione di entrambi i bulbi oculari senza possibilità di protesi estetica Fino a 90 |
384 Blefarospasmo Fino a 5 |
385 Ectropion, entropion, lagoftalmo, epifora Fino a 5 |
386 Obliterazione delle vie lacrimali, a seconda dei disturbi secondari (15) a) monolaterale b) bilaterale
Fino a 4 Fino a 10 |
387 Correzione con lenti, a seconda del potere refrattivo Fino a 3 |
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(1) In caso di protesizzazione o di reimpianto, già effettuato al momento della valutazione dei postumi, l’indicazione percentuale proposta nella guida è ridotta della metà.
In caso di protesizzazione successiva degli elementi dentari già valutati ed indennizzati, dovrà procedersi a rivalutazione del danno per miglioramento in sede di prima revisione utile.
(2) La valutazione dell’anno preternaturale, espressa con valore massimo (40%), è oggi comprensiva della patologia di base qualora la stessa non comporti maggiore valutazione.
(3) La ascrivibilità del paziente con HIV sintomatica ad uno degli stadi indicati in tabella, è funzione del livello di CD4+ e delle patologie opportunistiche e/o neoplastiche e/o neurologiche manifestate.
La teorica relazione tra i due fondamenti valutativi (numero dei linfociti e sindrome clinica) non esclude che pazienti con gravi e persistenti complicanze opportunistiche e con buon livello di CD4+ siano valutati ed inseriti nello stadio più avanzato rispetto a quello indicato dai CD4+. In altri termini, in caso di discordanza tra il livello di CD4+ ed il tipo e la gravità della patologia opportunistica o neoplastica o neurologica, la valutazione del danno sarà guidata e motivata essenzialmente dal secondo dei due elementi (complicanze cliniche). Detta stadiazione, cosiddetta aperta, è tanto più applicabile in quanto si è in presenza di plurime patologie opportunistiche ricadenti tra quelle maggiori.
(4) L’indice di massa corporea o Body Mass Index è espresso dalla seguente formula
ove P è il peso espresso in kg, h è l’altezza espressa in metri.
(5) Deve intendersi per trattamento radicale l’exeresi, locale e/o distrettuale della massa tumorale con interruzione presuntiva del processo neoplastico.
(6) Nel caso di recidive multiple il punteggio complessivamente assegnato, a seguito di accertamenti policroni, deve far riferimento alla voce che costituisce il limite massimo di danno indennizzabile.
(7) Il valore percentuale del 100% va esclusivamente riservato ai casi di menomazione corrispondenti alla tetraplegia alta ovvero, in altri termini, alla pentaplegia degli anglosassoni; l’interessamento midollare a livello più basso, con condizioni di deficit più sfumato, non giustificano l’eccezionale attribuzione percentuale.
(8) Il valore percentuale pari ad 85% è riservato alla condizione di disautonomia motoria del tronco, degli arti inferiori con anche danno genito-urinario.
(9) Le sigle d.e.n.d. sono da riferirsi, rispettivamente, a lato o arto dominante ed a lato o arto non dominante.
(10) La voce anchilosi, utilizzata per i vari segmenti osteo-articolari, deve intendersi come impossibilità attiva e passiva a qualsiasi movimento articolare.
(11) Devono intendersi disturbi trofico-sensitivi i disturbi del trofismo cutaneo (a tipo pallore, acrocianosi, ecc.,) e disturbi della sensibilità tattile e termo-dolorifica (a tipo ipoestesie, anestesie, parestesie).
(12) Per quanto attiene alla perdita dei due arti superiori, il valore massimo dell’85% va riservato ai casi di amputazione di entrambi gli arti superiori con eventuale sofferenza dolorosa del moncone.
(13) I gradi compresi tra 180° e 175° comportano una valutazione minima.
(14) Le diverse classi d’insufficienza renale si individuano come di seguito:
|
i.r.lieve: |
clearance creatinina tra 80 e 60 ml/min, cretininemia normale; |
|
|
i.r.moderata: |
clearance creatinina tra 59 e 46 ml/min, cretininemia inferiore a 1.3 mg; |
|
|
i.r. grave: |
clearance creatinina tra 45 e 16 ml/min, cretininemia tra 1.5 e 7 mg; |
|
|
i.r. severa: |
clearance creatinina inferiore a 15 ml/min, cretininemia sup.re a 7 mg. |
|
(15) La valutazione del danno oculare monolaterale, qualora concomitino più patologie di annessi, dovrà computare tutte le fattispecie in una stima complessiva sino ad un massimo del 10%.
Allegato 1
Per la valutazione delle ipoacusie intermedie si propone la tabella elaborata dal Marello nella quale sono prese in considerazione cinque frequenze: 500, 1000, 2000, 3000 e 4000 Hz.
La tabella assegna un valore ponderato per ogni singola frequenza. Ne consegue che ognuna di queste ha un diverso peso nella produzione del danno uditivo.
|
Perdita uditiva in dBPercentuali di deficit per singole frequenze |
|
500 Hz1000 Hz2000 Hz3000 Hz4000 Hz |
|
2500000 |
301,251,51,750,40,1 |
352,533,50,80,2 |
405671,60,4 |
457,5910,52,40,6 |
5011,2513,515,753,60,9 |
551518214,81,2 |
6017,52124,55,61,4 |
6518,7522,526,2561,5 |
702024286,41,6 |
7521,2525,529,756,81,7 |
8022,52731,57,21,8 |
8523,7528,533,257,61,9 |
9025303582 |
|
In tutti i casi di perdita uditiva bilaterale, la percentuale di danno biologico si ricava calcolando la perdita di funzionalità uditiva per ciascun orecchio ed applicando la seguente formula:
Nel caso di deficit uditivo unilaterale si sommano i valori corrispondenti alla perdita in dB per ciascuna frequenza.
La valutazione del danno biologico, inerente il solo orecchio leso sarà il risultato dell’applicazione della percentuale totale (somma delle percentuali relative alle singole frequenze) rapportata a 12 (valore previsto per la sordità monolaterale).
In relazione alla valutazione di menomazioni preesistenti, lavorative o non, si rimanda a quanto già esposto in sede di criteri applicativi generali.
Gli acufeni sono compresi nel danno ipoacustico tabellato e non danno luogo ad indennizzo qualora concorrano nella loro forma ordinaria.
Per tali esiti può essere prevista una percentuale pari a 1-2% qualora essi non accompagnino un’ipoacusia già valutata e sia possibile documentare la loro eccezionale persistenza a distanza di uno o due anni dal trauma.
Allegato 2
Parte A
Tabella relativa alle pneumopatie ostruttive
con riferimento all’indice FEV1
|
Riduzione percentuale dell’indicePercentuale di danno biologico |
|
|
Insufficienza respiratoria lieve |
- 25%6% |
- 35%11% |
- 40%15% |
|
Insufficienza respiratoria media |
- 45%20% |
- 55%33% |
- 60%40% |
|
Insufficienza respiratoria grave |
FEV1 ridotto a meno di 1/3 e contestuale compromissione anche degli altri indiciFino a 60% |
Dispnea stadio IV |
Complicanze extrapolmonari in parziale compenso |
Ipossiemia con riduzione della intorno al 55% del valore normale |
|
Insufficienza respiratoria severa |
FEV1 ridotto a meno del 70%, con contestuale compromissione anche delgli altri indici> 60% |
Dispnea stadio V |
Complicanze extrapolmonari, a seconda della gravità |
Ipossiemia con ridotta per oltre il 55% rispetto al valore normale |
Ipercapnia (> 50 mmHg) |
Ossigenoterapia a permanenza |
|
Tabella relativa alle pneumopatie restrittive
con riferimento all’indice FVC
|
Riduzione percentuale dell’indicePercentuali di danno biologico |
|
|
Insufficienza respiratoria lieve |
- 25%6% |
- 35%11% |
- 40%15% |
|
Insufficienza respiratoria media |
- 45%25% |
- 50%40% |
|
Insufficienza respiratoria grave |
FVC ridotto a meno del 50%, con contestuale compromissione anche degli altri indiciFino a 60% |
Complicanze extrapolmonari in parziale compenso |
Ipossiemia con intorno al 55% del valore normale di riferimento |
|
Insufficienza respiratoria severa |
FVC ridotto a meno di 1/3, con contestuale compromissione anche degli altri indici> 60% |
Dispnea stadio V |
Complicanze extrapolmonari, a seconda della gravità |
Ipossiemia con ridotta per oltre il 55% rispetto al valore normale di riferimento |
Ipercapnia (> 50 mmHg) |
Ossigenoterapia a permanenza |
|
Tabella relativa alle interstiziopatie pure
con riferimento all’indice DLCO
|
Riduzione percentuale dell’indicePercentuale di danno biologico |
|
|
Insufficienza respiratoria lieve |
- 25%6% |
- 35%11% |
- 40%15% |
|
Insufficienza respiratoria media |
- 45%25% |
- 50%, con contestuale compromissione anche degli altri indici40% |
|
Insufficienza respiratoria grave |
DLCO ridotta a meno del 50%, con contestuale compromissione anche degli altri indiciFino a 60% |
Complicanze extrapolmonari in parziale compenso |
Ipossiemia con intorno al 55% del valore normale di riferimento |
|
Insufficienza respiratoria severa |
DLCO ridotto a meno di 1/3, con contestuale compromissione anche degli altri indici> 60% |
Dispnea stadio V |
Complicanze extrapolmonari, a seconda della gravità |
Ipossiemia con ridotta per oltre il 55% rispetto al valore normale di riferimento |
Ipercapnia (> 50 mmHg) |
Ossigenoterapia a permanenza |
|
In caso di pneumopatie con deficit a tipo misto, la valutazione sarà guidata dall’indice di ostruzione o di restrizione, indicato nelle rispettive tabelle di cui sopra, maggiormente compromesso.
Parte B
Tabella relativa all’asma
con riferimento all’indice FEV1
|
Riduzione percentuale dell’indicePercentuale di danno biologico |
|
|
Asma prima classe |
- 25%Fino a 12% |
- 35%Fino a 16% |
- 40%Fino a 20% |
|
Asma seconda classe |
- 45%Fino a 35% |
|
Asma terza classe |
- 50%Fino a 42% |
FEV1 ridotto oltre il 50%, con contestuale compromissione anche degli altri indici |
Ipossiemia con ridotta intorno al 55% del valore normale di riferimentoFino a 60% |
|
Asma quarta classe |
FEV1 ridotto a meno di 1/3, con contestuale compromissione anche degli altri indici> 60% |
Dispnea stadio V |
Complicanze extrapolmonari, a seconda della gravità |
Ipossiemia con ridotta per oltre il 55% rispetto al valore normale di riferimento |
Ipercapnia (> 50 mmHg) |
Ossigenoterapia a permanenza |
|
La dizione “fino a”, relativamente al danno per l’asma, è utilizzata perché il danno complessivo in questo caso è funzionale anche del numero e della frequenza della crisi.
Allegato 3
Parte A
La percentuale relativa al danno biologico conseguente a menomazione da deficit dell’acuità visiva è calcolata, di norma, sull’acutezza visiva per lontano.
Di seguito è proposta la tabella di valutazione.
|
Visus residuo per lontano in occhio miglioreVisus residuo per lontano in occhio peggiore afachico |
|
9/108/107/106/105/104/103/102/101/101/20<1/20OS* |
|
10/10113579141822242628 |
9/103357911162024262830 |
8/10357911162024262830 |
7/109111315202428303234 |
6/10151719242832343638 |
5/102123283236384042 |
4/1027323640424446 |
3/10424650525456 |
2/105458606264 |
1/1067697173 |
1/20737577 |
<1/207981 |
OS*85 |
|
OS*: l’acronimo equivalente alla dizione occhio spento.
Le percentuali si riferiscono al visus corretto.
In caso di lenti non tollerate la valutazione va effettuata sul visus naturale.
La valutazione del danno è effettuata con misurazione del visus per lontano.
Solo qualora siano presenti rilevanti dissociazioni tra l’incapacità visiva per lontano e quella per vicino sarà necessario tenere conto di un’apposita tavola di rilevazione.
In tale eventualità, sarà opportuno ricavare il danno biologico effettuando la media aritmetica dei valori derivanti dalla misurazione per lontano e per vicino secondo la seguente formula:
Parte B
Per la determinazione del campo visivo, l’accertamento deve essere eseguito mediante perimetria computerizizzata.
Per la valutazione percentuale dei punti difettosi, deve essere seguito il criterio in base al quale un difetto assoluto ha valore di “0,8” ed un difetto relativo ha un valore di “0,4”. (Prima ipotesi)
Nei casi in cui i punti con difetto assoluto siano pari o superiori a 70 sui 100 esaminati, il valore di ognuno di essi sarà pari a “1”, mentre i punti con difetto relativo in questo caso hanno un valore di “0,5”.(Seconda ipotesi)
Ne deriva che ai fini della valutazione del danno possano prospettarsi due ipotesi:
Prima ipotesi
Se vengono esplorati 100 punti e di questi 30 sono normali, 30 presentano un difetto assoluto 40 un difetto relativo, in danno viene così calcolato:
|
30 punti normali |
(30% dei punti esaminati) |
danno oculistico 0% |
|
|
30 punti con difetto assoluto |
(30% dei punti esaminati x 0,8) |
danno oculistico 24% |
|
|
40 punti con difetto relativo |
(40% dei punti esaminati x 0,4) |
danno oculistico 16% |
|
danno oculistico complessivo = 40% del valore dell’occhio.
Danno biologico permanente: .
Seconda ipotesi
Se vengono esplorati 100 punti e di questi 10 sono normali, 75 presentano un difetto assoluto, 15 un difetto relativo, il danno viene così calcolato:
|
10 punti normali |
(10% dei punti esaminati) |
danno oculistico 0% |
|
|
75 punti con difetto assoluto |
(75% dei punti esaminati x 1) |
danno oculistico 75% |
|
|
15 punti con difetto relativo |
(15% dei punti esaminati x 0,5) |
danno oculistico 7,5% |
|
danno oculistico complessivo = 82.5% del valore dell’occhio.
Danno biologico permanente: .
per la valutazione del danno binoculare si esegue lo stesso tipo di esame e si calcola il valore medio relativo al danno oculistico per i due occhi.
Il danno biologico permanente sarà il risultato dell’applicazione del predetto valore alla seguente formula:
Danno biologico permanente:
Parte C
Afachia monolaterale
Tabella relativa ad occhio afachico qualora migliore (Tab.C1) e tabella relativa ad occhio afachico qualora peggiore (Tab. C2).
Nei casi in cui l’acuità visiva dei due occhi risulti uguale, l’occhio afachico è da presumersi sempre quale occhio peggiore, con conseguente applicazione della tabella relativa.
Tab. C1
|
Visus residuo per lontano in occhio peggioreVisus residuo per lontano in occhio migliore afachico |
|
10/109/108/107/106/105/104/103/102/101/101/20<1/20OS* |
|
10/10- |
9/1011 |
8/101113 |
7/10131515 |
6/1015171721 |
5/101719212325 |
4/10192121252731 |
3/1024262630323638 |
2/102830303436404253 |
1/10323434384044465767 |
1/2034363640424648596974 |
<1/203638384244485061717681 |
OS*384040444650526373788385 |
|
OS*: L’acronimo equivalente alla dizione occhio spento.
Tab. C2
|
Visus residuo per lontano in occhio miglioreVisus residuo per lontano in occhio peggiore afachico |
|
10/109/108/107/106/105/104/103/102/101/101/20<1/20OS* |
|
10/1010101112141618212325262828 |
9/10121314161820232527283030 |
8/101314161820232527283030 |
7/1018202224272931323434 |
6/10242628313335363838 |
57103032353739404242 |
4/1036394143444646 |
3/10495153545656 |
2/105961626464 |
1/1070717373 |
1/20757777 |
<1/208181 |
OS*85 |
|
OS*: L’acronimo equivale alla dizione occhio spento.
Tabella indennizzo danno biologico
Indennizzo in capitale
(importi x 1.000)
Maschi
|
Grado %Punto INAILFasce di età |
|
Fino a 2021-2526-3031-3536-40 |
|
61.6009.6009.1208.6408.1607.680 |
71.70011.90011.30510.71010.1159.520 |
81.80014.40013.68012.96012.24011.520 |
91.90017.10016.24515.39014.53513.680 |
102.00020.00019.00018.00017.00016.000 |
112.20024.20022.99021.78020.57019.360 |
122.40028.80027.36025.92024.48023.040 |
132.60033.80032.11030.42028.73027.040 |
142.80039.20037.24035.28033.32031.360 |
153.00045.00042.75040.50038.25036.000 |
|
|
Grado %Punto INAILFasce di età |
|
41-4546-5051-5556-6061-6566 e oltre |
|
61.6007.2006.7206.2405.7905.2804.800 |
71.7008.9258.3307.7357.1406.5455.950 |
81.80010.80010.0809.3608.6407.9207.200 |
91.90012.82511.97011.11510.2609.4058.550 |
102.00015.00014.00013.00012.00011.00010.000 |
112.20018.15016.94015.73014.52013.31012.100 |
122.40021.60020.16018.72017.28015.84014.400 |
132.60025.35023.66021.97020.28018.59016.900 |
142.80029.40027.44025.48023.52021.56019.600 |
153.00033.75031.50029.25027.00024.75022.500 |
|
Femmine
|
Grado %Punto INAILFasce di età |
|
Fino a 2021-2526-3031-3536-40 |
|
61.75010.5009.9759.4508.9258.400 |
71.85012.95012.30311.65511.00810.360 |
81.95015.60014.82014.04013.26012.480 |
92.05018.45017.52816.60515.68314.760 |
102.15021.50020.42519.35018.27517.200 |
112.35025.85024.55823.26521.97320.680 |
122.55030.60029.07027.54026.01024.480 |
132.75035.75033.96332.17530.38828.600 |
142.95041.30039.23537.17035.10533.040 |
153.15047.25044.88842.52540.16337.800 |
|
|
Grado %Punto inailFacce di età |
|
41-4546-5051-5556-6061-6566 e oltre |
|
61.7507.8757.3506.8256.3005.7755.250 |
71.8509.7139.0658.4187.7707.1236.475 |
81.95011.70010.92010.1409.3608.5807.800 |
92.05013.83812.91511.99311.07010.1489.225 |
102.15016.12515.05013.97512.90011.82510.750 |
112.35019.38818.09516.80315.51014.21812.925 |
122.55022.95021.42019.89018.36016.83015.300 |
132.75026.81325.02523.23821.45019.66317.875 |
142.95030.97528.91026.84524.78022.71520.650 |
153.15035.43833.07530.71328.35025.98823.625 |
|
Tabella indennizzo danno biologico
Indennizzo in rendita
(importi x 1.000)
|
Grado %Rendita annua |
|
162.000 |
172.200 |
182.400 |
192.600 |
202.800 |
213.000 |
223.200 |
233.400 |
243.600 |
253.800 |
264.000 |
274.200 |
284.400 |
294.600 |
304.900 |
315.200 |
325.500 |
335.800 |
346.100 |
356.400 |
366.700 |
377.000 |
387.300 |
397.600 |
408.000 |
418.400 |
428.800 |
439.200 |
449.600 |
4510.000 |
4610.400 |
4710.800 |
4811.200 |
4911.600 |
5012.000 |
5112.400 |
5212.800 |
5313.200 |
5413.600 |
5514.000 |
5614.400 |
5714.800 |
5815.200 |
5915.600 |
6016.000 |
6116.400 |
6216.800 |
6317.200 |
6417.600 |
6518.000 |
6618.300 |
6718.600 |
6818.900 |
6919.200 |
7019.500 |
7119.800 |
7220.100 |
7320.400 |
7420.700 |
7521.000 |
7621.300 |
7721.600 |
7821.900 |
7922.200 |
8022.500 |
8122.800 |
8223.100 |
8323.400 |
8423.700 |
8524.000 |
8624.300 |
8724.600 |
8824.900 |
8925.200 |
9025.500 |
9125.800 |
9226.100 |
9326.400 |
9426.700 |
9527.000 |
9627.300 |
9727.600 |
9827.900 |
9928.200 |
10028.500 |
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Tabella dei coefficienti da utilizzare per la determinazione della percentuale di retribuzione
da prendere a base per l’indennizzo delle conseguenza della menomazione,
ai sensi dell’articolo 13, comma 2, lettera b), del decreto legislativo 23 febbraio 2000, n.38.
Ai fini della presente tabella si intende per categoria di attività lavorativa di appartenenza dell’assicurato il complesso delle attività adeguate al suo patrimonio bio-attitudinale-professionale (cultura, età, sesso, condizione psicofisica, esperienze lavorative, ecc.); si intende per ricollocabilità dell’assicurato la possibilità che le residue capacità psicofisiche siano utilizzabili per attività lavorative anche mediante interventi di supporto e ricorso a servizi di sostegno.
A) La menomazione non pregiudica gravemente né l’attività svolta né quelle della categoria di appartenenza.
grado di menomazione: da 16% a 20% = coefficiente: 0,4
grado di menomazione: da 21% a 25% = coefficiente: 0,5
B) La menomazione pregiudica gravemente o impedisce l’attività svolta, ma consente atre attività della categoria di appartenenza anche mediante interventi di supporto e ricorso a servizi di sostegno.
grado di menomazione: da 26% a 35% = coefficiente: 0,6
grado di menomazione: da 36% a 50% = coefficiente: 0,7
C) La menomazione consente soltanto lo svolgimento di attività lavorative diverse da quella svolta e da quelle della categoria di appartenenza, compatibili con le residue capacità psicofisiche anche mediante interventi di supporto e ricorso a servizi di sostegno.
grado di menomazione: da 51% a 70% = coefficiente: 0,8
grado di menomazione: da 71% a 85% = coefficiente: 0,9
D) La menomazione impedisce qualunque attività lavorativa, o consente il reimpiego solo in attività che necessitano di intervento assistenziale permanente, continuativo e globale.
Grado di menomazione: da 86% a 100% = coefficiente: 1
E' consentito, con motivato parere medico-legale, sia in sede di prima valutazione dei postumi che in sede di revisione, attribuire o confermare il coefficiente previsto per una fascia di grado superiore.
.............CPL CGIL - Legislazione..............