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La via Clodia

La via Clodia si snoda attraverso una delle zone più suggestive del Lazio, sia dal punto di vista storico-artistico che naturalistico.

Attualmente il tracciato della Clodia è, in parte, riproposto dalla Braccianese Claudia (s.s. 493) che, partendo dalla località La Storta, a circa 16 chilometri da Roma, si ricongiunge alla via Cassia in prossimità di Capranica.

L'antica via Clodia, progettata per mettere in comunicazione Roma con l'Etruria nord-occidentale, fu costruita, per opera di un ignoto magistrato appartenente alla gens dei Claudii, tra la fine del III e gli inizi del II sec. a.C. in relazione alla conquista romana del territorio. Il percorso della strada utilizza, in realtà, precedenti tracciati facenti parte della rete stradale etrusca, di collegamento tra i centri minori dislocati nell'entroterra.

La Clodia giungeva fino a Tuscania e proseguiva, quasi certamente, verso Saturnia e Roselle nel grossetano fino a confluire nell'Aurelia, che doveva incontrare presso Vetulonia. La sua caratteristica di via "locale" ed interna e la sua precoce decadenza ha consentito la sua sostanziale sopravvivenza e il mantenimento delle caratteristiche originarie.

Basolato romano


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