Dmitrij Ivanovic Mendeléev

Dmitrij Ivanovic Mendeléev (1834-1907) ordinò tutti gli elementi allora conosciuti secondo il peso atomico crescente in una tabella , detta tavola periodica.
Nel suo lavoro "Die periodischen Gesetzmassigkeit der chemischen Elemente" del 1871, così descrisse la sua teoria: "Le proprietà degli elementi, e in conseguenza anche quelle dei corpi semplici e composti, sono in dipendenza periodica dal loro peso atomico"

Prima formulazione autografa della Tavola periodica Versione originale del sistema periodico di Mendeleev

Nell'immagine a sinistra vediamo la prima formulazione autografa della Tavola Periodica come apparve la prima volta nel 1869; a destra vediamo una successiva rielaborazione del 1871.
La tavola periodica degli elementi era più chiara di un grafico.
Mendeléev prese in esame non solo il peso atomico crescente ma anche la valenza degli elementi. La valenza aumentava e diminuiva dando origine ai periodi: prima l'idrogeno, con un periodo tutto per sé; poi due periodi di sette elementi; quindi periodi contenenti più di sette elementi.
Egli fu in grado di prevedere l'esistenza e le proprietà di tre elementi allora sconosciuti che chiamò ekaboro, ekalluminio e ekasilicio ( eka significa uno in sanscrito)e li sistemò nella tavola periodica rispettivamente con i numeri 44, 68 e 72.
Per mantenersi coerente con le proprietà chimiche degli elementi, dovette invertire la coppia tellurio/iodio in contrapposizione alla teoria dei pesi atomici, pensando che probabilmente il peso atomico del tellurio non fosse stato calcolato correttamente.

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