Fecondazione e annidamento
Un essere umano
nasce, cresce e, raggiunta la maturità sessuale, si riproduce.
Ogni vita comincia con la fusione di uno spermatozoo, piccolo e mobile, con una cellula uovo più grande ma strutturalmente più semplice.
Nella donna, la cellula uovo, una volta liberata, percorre l'ovidutto dall'ovaio all'utero. Se sono presenti spermatozoi, uno di questi (uno solo) può penetrare lo strato più esterno della cellula e fecondarla.
In caso di infertilità si può ricorrere alla fecondazione in vitro.
La cellula uovo, molto più grande dello spematozoo, è circondata da una membrana esterna, detta involucro vitellino, attaccata alla membrana nucleare. Qui sono presenti dei recettori proteici specifici della specie che prendono parte al legame dello spermatozoo con la cellula uovo.
Quando lo spermatozoo raggiunge la cellula uovo, gli enzimi
rilasciati dall'acrosoma sciolgono nel punto di contatto gli strati gelatinosi
che circondano l'involucro vitellino, creando un passaggio attraverso il quale
lo spermatozoo può entrare.
Le membrane cellulari dello spermatozoo e della cellula uovo entrano in contatto, si fondono, e il nucleo spermatico penetra nel citoplasma della cellula uovo.
Avvengono delle modificazioni sulla superficie dell'uovo fecondato per evitare l'ingresso di un altro spermatozoo. La membrana cellulare della cellula uovo compie una serie di reazioni che la rendono improvvisamente non più recettiva agli attacchi degli altri spermatozoi.
La fecondazione si verifica quando il nucleo dello spermatozoo si fonde con quello della cellula uovo: il nucleo spermatico aploide si fonde con il nucleo aploide della cellula uovo, producendo il nucleo diploide dello zigote.
Generalmente si verifica nel primo tratto delle tube.
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Uno spermatozoo entra nell'uovo femminile, mettendo insieme i codici genetici dei genitori |
Nella cellula-uovo, la testa dello spermatozoo (che ha perso la coda) incontra il nucleo |
La cellula si sdoppia più volte, diventando morula, poi blastocisti. Dopo 4 giorni perde la membrana protettiva. |
Lo sviluppo della cellula uovo fecondata procede man mano che si sposta verso l'utero, dove diventa blastocisti e si annida nelle sue pareti. Quando avviene la fecondazione, la cellula uovo porta a termine la seconda divisione meiotica.
Dalla fusione di due gameti deriva quindi una cellula diploide chiamata, appunto zigote. Lo zigote, durante la discesa nell'ovidutto, si divide per mitosi fino a formare la morula, una masserella sferica di cellule.
Sono necessari dai 4 ai 6 giorni dalla fecondazione perché la morula raggiunga l'utero; qui la morula si trasforma in blastocisti, una sfera cava che aderisce e si fissa all'endometrio.
L'impianto, o annidamento, della blastocisti nella mucosa uterina (endometrio) segna l'inizio della gravidanza, periodo di 38 settimane circa, nel quale una serie di eventi complessi permettono la trasformazione della cellula uovo fecondata in un organismo completo.
La blastocisti è costituita da una regione di cellule più interna dalla quale si origina l'embrione, e da una regione di cellule più esterna, che porta alla formazione degli annessi embrionali, cioè ad un sistema di membrane associate all'embrione.
Nei primi giorni di vita dell'embrione, l'endometrio è in grado di fornire alla blastocisti tutte le sostanze nutritive per il suo sviluppo. Dopo poche settimane, l'embrione sarà nutrito dalla placenta, una struttura strettamente fusa con la mucosa uterina.