Fasci dei lavoratori siciliani
I Fasci nacquero come protesta spontanea e spesso ingenua, come lega
di "cafoni" sorta per protestare contro i soprusi dei "galantuomini", i
possidenti, che detengono, oltre il possesso della terra, anche il
controllo delle amministrazioni comunali. Con il passare del tempo,
però, i Fasci si trasformano in un'organizzazione politica con i propri
rappresentanti in Parlamento e il partito socialista, pur prendendo la
distanza dall'impostazione della loro rivolta, espresse solidarietà
nei loro confronti.
Il primo Fascio nasce a Catania nel 1891, ma già nel 1893 si contano 165
sedi con circa 300-350.000 iscritti (dei quali 100.000 operai ed
artigiani e 250.000 contadini). Nel 1893 i Fasci organizzavano il primo
grande sciopero agrario della storia italiana penalizzando l'attività
agricola in una vasta zona della Sicilia occidentale. Crispi usò il pugno
forte e ordinò una sanguinosa repressione e infine li sciolse per
decreto legge il 3 Gennaio 1894.