INTRODUZIONE
Uno degli obiettivi
del prossimo futuro sarà di assicurare uno sviluppo
economico che associ la possibilità di produrre
ricchezza con quella di accrescere il benessere
dell’umanità, aumentando sia il tenore che la qualità
di vita.
Nella produzione energetica, a causa della convenienza
economica, sono state preferite sempre fonti non
rinnovabili e molto inquinanti, limitando solo ad
alcuni settori l’utilizzo di fonti rinnovabili a basso
impatto ambientale.
Subito dopo l’invenzione della prima macchina a vapore
nel 1769, quando la rivoluzione industriale consentì
di sostituire il lavoro umano e animale con l’impiego
di fonti d’energia, per il genere umano sembrava
aprirsi la strada per un eccezionale avvenire. Sempre
più numerose fonti energetiche, legno, carbone,
petrolio e gas naturale, furono utilizzate al servizio
delle nuove attività industriali o civili.
Tale processo di sviluppo è cresciuto fino ai nostri
giorni senza dare il giusto peso ai problemi che esso
provocava. Solo a partire dagli anni ’70 la società ha
preso coscienza degli effetti dannosi che derivano
dall’uso continuo di tali fonti.
Una serie di fattori economici, politici ed
ambientali, hanno fatto in modo che l’attenzione si
spostasse verso la ricerca d’adeguate soluzioni al
problema energetico. Ciò si è tradotto con un uso più
razionale delle fonti fossili e nella ricerca di nuove
fonti energetiche.
ASPETTI ECOLOGICI, TECNOLOGICI ED ECONOMICI DEL
SETTORE ENERGETICO
I grandi problemi
ecologici del XXI secolo sono l’inquinamento
atmosferico e l’effetto serra. Il danno ambientale è
causato principalmente dai prodotti della combustione
dei combustibili fossili. La loro combustione libera
nell’aria anidride carbonica ed anche altri elementi
aggiunti nella fase di raffinazione, che, in contatto
con il vapore acqueo e con effetti innescati dalla
luce solare, si combinano chimicamente con altre
sostanze dando vita ad agenti secondari (acidi,
nitrati) che provocano l’inquinamento.
Oltre alle piogge acide, provocate dagli ossidi
d’azoto e zolfo, sono state riconosciute anche la
nebbia e le nevi acide che provocano l’acidificazione
di suoli e delle acque. La principale conseguenza di
questi fenomeni è l’effetto serra che causa un aumento
della temperatura globale.
Per fronteggiare i possibili cambiamenti climatici
dovuti all’aumento dell’effetto serra, alcuni paesi
industrializzati hanno firmato il Protocollo di Kyoto
con cui s’impegnano a limitare le emissioni dei gas
serra.
Oggi, l’impiego delle fonti rinnovabili per la
produzione d’energia è in continuo aumento. La domanda
energetica continuerà a salire nei prossimi anni,
soprattutto per l’aumento della popolazione mondiale e
per lo sviluppo dei paesi in via
d’industrializzazione. Si pensa che sarà l’idrogeno a
sostituire nel futuro i combustibili tradizionali per
le sue proprietà energetiche ed ecologiche. Numerose
possono essere le sue fonti di produzione ed i suoi
impieghi tra cui il suo utilizzo nelle celle a
combustibile.
SITUAZIONE ENERGETICA MONDIALE E PREVISIONI
► Consumo energetico
Facendo riferimento ai dati riportati nell’ IEO 2003
per il consumo mondiale di energia è previsto un
aumento del 58% nell’arco temporale 2001-2025 con un
tasso medio di crescita annuo superiore al 2%.
L’aumento maggiore sarà registrato nei paesi in via di
sviluppo (Asia, America centrale e del sud).
► Petrolio e gas naturale
Attualmente il petrolio è la principale fonte
energetica consumata e, nel mondo industrializzato, ci
si aspetta una crescita nel suo uso nel settore dei
trasporti.
Comunque molti paesi si orienteranno verso l’uso del
gas naturale e d’altri combustibili per la generazione
d’elettricità. Si prevede che il gas naturale superi,
nell’utilizzo, il carbone. Ciò comporterà una
riduzione del carbone nel suo utilizzo per produrre
elettricità nei paesi europei dove non sono presenti
grandi giacimenti di questo combustibile a differenza
dell’Asia, Cina ed India dove si attende un forte
incremento nel suo uso.
Il consumo mondiale d’energia ricavata da fonti
rinnovabili crescerà del 56%, ma poiché il prezzo
dell’energia fossile si manterrà relativamente
contenuto, le fonti rinnovabili non potranno essere
economicamente competitive senza incentivi da parte
del governo che ne favoriscano una rapida espansione.
► Emissioni di CO2
Sapendo che circa l’80% di tutte le emissioni di CO2
causate dall’uomo provengono dalla combustione di
combustibili fossili, è facile immaginare che le
emissioni mondiali di CO2 aumenteranno.
► Riserve ed indice di disponibilità
I consumi di petrolio e gas naturale sono in forte
crescita in tutto il mondo. Anche se ogni anno si
scoprono nuove riserve, è chiaro che le risorse
fossili (carbone, petrolio e gas) non saranno
disponibili all’infinito. I maggiori giacimenti di
petrolio sono concentrati in Medio Oriente; le
maggiori riserve di gas naturale sono localizzate in
Russia ed in Iran, mentre quelle di carbone negli USA.
► Ruolo dell’idrogeno come vettore energetico
Esiste quindi il problema dell’aumento della domanda
energetica e del progressivo esaurimento delle fonti
fossili tradizionali. Una soluzione a questo problema
può essere ottenuta facendo ricorso alle fonti
rinnovabili ed ai nuovi combustibili.
E’ in questo scenario che si inserisce il ruolo
dell’idrogeno come soluzione vantaggiosa sia dal punto
di vista energetico che ambientale.
L’idrogeno va considerato come un mezzo per
immagazzinare energia prodotta da altre fonti.
Infatti, pur essendo l’elemento più abbondante
nell’universo, non esiste sul nostro pianeta allo
stato libero ma va ricavato con consumo d’energia.
Immagazzinato, poi, come gas e trasportato in
condutture o liquefatto e conservato in contenitori a
bassa temperatura.
Il suo impiego non comporta impatto ambientale o lo
riduce al minimo: se bruciato con ossigeno pure da
acqua come unico prodotto. Dunque l’idrogeno è una
forma d’energia ecologica, versatile ed universale. Il
modo più efficace per sfruttare l’energia
dell’idrogeno è di farlo ricombinare con l’ossigeno
nelle celle a combustibile ottenendo direttamente
energia elettrica. Può essere utilizzato come
combustibile nei motori a combustione interna
opportunamente modificati o nelle turbine.
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