Cos'è la Dislessia
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Perchè
questo bambino non sa leggere?
Perché scrive così male?
Perché non sa le tabelline?
Forse il suo problema é la dislessia.
La dislessia e' una difficolta' che riguarda la capacita' di leggere e scrivere in modo corretto e fluente.
leggere e scrivere sono atti cosi' semplici e
automatici che risulta difficile comprendere la fatica di un bambino
dislessico.
purtroppo in italia la dislessia è poco conosciuta,
benchè si calcoli che riguardi almeno 1.500.000
persone. la dislessia non è causata da un deficit di intelligenza né da
problemi ambientali o psicologici o da deficit sensoriali o neurologici.
il bambino dislessico puo' leggere e scrivere, ma
riesce a farlo solo impegnando al massimo le sue capacita e le sue energie, poiche' non puo' farlo in
maniera automatica. percio' si stanca rapidamente,
commette errori, rimane indietro, non impara. la difficolta'
di lettura puo' essere piu'
o meno grave e spesso si accompagna a problemi nella scrittura, nel calcolo
e, talvolta, anche in altre attivita' mentali.
tuttavia questi bambini sono intelligenti e - di solito - vivaci e creativi.
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Come si manifesta la
Dislessia
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Il bambino dislessico ha difficoltà scolastiche,
che di solito compaiono già nei primi anni
di scuola e persistono negli anni seguenti.
Il bambino spesso compie nella lettura e nella scrittura errori
caratteristici come l'inversione di lettere e di numeri (es. 21 - 12) e la
sostituzione di lettere (m/n; v/f; b/d). a volte non riesce ad imparare le
tabelline e alcune informazioni in sequenza come le lettere dell'alfabeto, i
giorni della settimana, i mesi dell'anno. può fare confusione per quanto
riguarda i rapporti spaziali e temporali (destra/sinistra; ieri/domani; mesi
e giorni) e può avere difficoltà a esprimere verbalmente ciò che pensa. in
alcuni casi sono presenti anche difficoltà in alcune abilità motorie (ad
esempio allacciarsi le scarpe), nel calcolo, nella capacità di attenzione e
di concentrazione. spesso il bambini finisce con l'avere problemi
psicologici, ma questo è una conseguenza, non la causa della dislessia.
anche dopo le elementari persistono lentezza ed errori nella lettura, che
ostacolano la comprensione del significato del testo scritto. i compiti sscritti richiedono un forte dispendio di tempo. il
bambino appare disorganizzato nelle sue attivita',
sia a casa che a scuola. ha difficolta' a copiare
dalla lavagna e a prendere nota delle istruzioni impartite oralmente.
talvolta perde la fiducia in se stesso e puo' avere
alterazioni del comportamento.
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Come si riconosce la
Dislessia
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Ogni
dislessico è diverso dall’altro perchè la dislessia
non è una entità monolitica. Essa si presenta come un complesso di
caratteristiche che ogni dislessico condivide in misura più o meno estesa.
Di seguito è riportato un elenco di tratti, comportamenti, abilità,
differenze percettive o di sviluppo che possono essere presenti in misura più
o meno ampia negli individui dislessici.
Tanto più alto è il numero delle risposte affermative, tanto maggiore è la
probabilità che si tratti di dislessia. In tal caso è necessario rivolgersi
ad uno specialista (neuropsichiatra, psicologo) per avere una diagnosi;
l’Associazione Italiana Dislessia offre al riguardo una consulenza gratuita.
STILE DI APPRENDIMENTO
L’acquisizione delle abilità connesse alle prime fasi dello sviluppo è stata
più lenta rispetto alla media (camminare, parlare, ecc.)
La capacità di lettura e scrittura è significativamente inferiore alla
vivacità intellettiva.
Viene frequentemente rimproverato, accusato di agire in modo stupido o di
essere pigro o sbadato, immaturo e di “non impegnarsi abbastanza”.
Il quoziente di intelligenza è nella media o sopra la media, ma il rendimento
scolastico è basso, specie nelle prove scritte
Si sente stupido, ha una bassa auto-stima, tende a nascondere le
debolezze.
Tende ad eccellere in materie quali arte, ingegneria, meccanica, costruzioni,
amministrazione, vendite, musica, design, e sport.
Ha difficoltà a mantenere l’attenzione; sembra “iper”.
Gli riesce difficile concentrarsi ed è molto vivace.
Va bene agli esami orali, ma ha scarsi risultati a quelli scritti.
Apprende rapidamente attraverso l’osservazione, la dimostrazione, la
sperimentazione e gli aiuti visuali.
E’ bravo a mettere in pratica idee astratte.
Sogna molto ad occhi aperti; si perde facilmente nei propri pensieri; perde
il senso del tempo.
ABILITA’ DI LETTURA, SCRITTURA E LINGUISTICHE
E’ molto lento nella lettura.
Può avere una ragionevole rapidità di lettura, ma non comprende ciò che ha
letto.
Non legge mai per il gusto di farlo.
Può essere distratto dal riconoscere “disegni” nel testo scritto e si lamenta
che le parole saltano fuori dalla pagina.
Legge male ad alta voce.
Nella lettura e nella scrittura mostra ripetizioni, trasposizioni, aggiunte,
omissioni, sostituzioni o inversioni di lettere, parole e numeri.
Durante la lettura può provare mal di testa, giramenti di testa o
malessere.
Si confonde con alcuni tipi di lettere, numeri o parole e tende ad
invertirli
Tende a non ricordare le elencazioni (nomi, cose, numeri, ecc.) specie se in
sequenza.
Si confonde facilmente con le lunghe spiegazioni verbali, specie se in
sequenza.
Esprime le sue idee con difficoltà.
Nella lettura e/o nella scrittura tende a ripetere sillabe, parole e
addirittura intere frasi, talvolta legge o scrive parole al contrario,
talvolta salta le parole.
Dimentica la parte centrale della frase o ciò che ha appena finito di
leggere.
Trova difficoltà nel compitare correttamente.
E’ facilmente distratto da stimoli sonori.
Gli capita di equivocare ciò che sente.
Ha difficoltà nel verbalizzare i suoi pensieri.
Può pronunciare male parole lunghe o trasporre parole e frasi nel parlare.
VISIONE
Durante la lettura si lamenta di provare sensazioni di movimento o di vedere
le parole in movimento o distorte.
Può vedere sulla pagina cose che non ci sono.
Ha problemi visivi che i test standard non sembrano rivelare.
Trova difficile vedere le cose nel modo appropriato.
LATERALIZZAZIONE
Può avere difficoltà con i compiti che implicano abilità motorie.
Ha difficoltà a copiare o a riassumere correttamente.
La scrittura è talvolta illeggibile.
Può non essere in grado di leggere la propria scrittura.
La scrittura può continuamente oscillare da leggibile a illeggibile.
Il modo in cui tiene in mano la penna è inconsueto.
Può essere ambidestro.
Appare non coordinato e goffo nei movimenti quando gioca o è impegnato in
attività sportive.
Spesso confonde la destra con la sinistra e il sopra con il sotto.
TEMPO
Sperimenta difficoltà nella consapevolezza del tempo, nella sua gestione e
nell’essere puntuale.
MATEMATICA
Si basa sulle sue dita per contare.
Può essere capace di contare bene, ma ha difficoltà a contare gli
oggetti.
Non sa amministrare il denaro.
E’ bravo in aritmetica, ma non in problemi che implichino il
linguaggio.
E’ incapace di afferrare i concetti di algebra o del calcolo.
MEMORIA
Ha problemi con la memoria a breve termine.
Generalmente ha un’eccellente memoria a lungo termine.
Ha problemi di memoria con l’informazione strutturata in sequenza.
Pensa principalmente per immagini e non ricorrendo al dialogo interno.
COMPORTAMENTO
E’ una persona molto frustrata.
Può essere molto disordinato e brama attenzione.
In realtà è molto più indietro con gli studi di quanto non appaia.
In classe disturba oppure fa il buffone, oppure è troppo calmo.
Può essere emotivo o ansioso in merito ai suoi problemi scolastici, alla
lettura, alla scrittura, alla matematica.
E’ propenso alle allergie.
Può avere una soglia di sensibilità al dolore molto elevata o molto
bassa.
Ha un forte senso del “fair play” e della giustizia.
Può essere ipersensibile, emotivo e aspira alla perfezione.
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Come affrontare la Dislessia
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Più tardi la difficoltà del bambino viene riconosciuta,
più si complica il problema.
Quando qualcuno (genitore o insegnante)
sospetta di trovarsi di fronte ad un bambino dislessico é importante che
venga fatta, al più presto una valutazione diagnostica.
La diagnosi deve essere fatta da specialisti esperti, mediante specifici
test. La diagnosi permette di capire finalmente che cosa sta succedendo ed
evitare gli errori più comuni come colpevolizzare il bambino ("non
impara perché non si impegna") e l'attribuire la causa a problemi
psicologici, errori che determinano sofferenze, frustrazioni e talora
disastri irreparabili.
Quando la diagnosi è fatta si possono mettere in atto aiuti specifici,
tecniche di riabilitazione e di compenso, nonché alcuni semplici
provvedimenti come la concessione di tempi più lunghi per lo svolgimento di
compiti, l'uso della calcolatrice o del computer. I dislessici hanno un
diverso modo di imparare ma comunque imparano.
Non sempre è facile trovare la persona in grado di identificare il problema;
è utile consultare le figure professionali che se ne occupano
(neuropsichiatra infantile, psicologo, logopedista).
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Come valutare la Dislessia
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Protocollo diagnostico di base per la valutazione dei disturbi
di apprendimento della lettura, scrittura, calcolo approvato dal Comitato
Tecnico – Scientifico dell’Associazione Italiana Dislessia in data 4.11.2000
PROFESSIONALITÀ COINVOLTE NELLA VALUTAZIONE DEI
DSA:
- Neuropsichiatra
infantile o neurologo per la visita neurologica
- Neuropsichiatra
infantile, psicologo o neuropsicologo per la valutazione dell’efficienza
intellettiva
- Psicologo
per l’approfondimento psicodiagnostico e la valutazione della
personalità
- Psicologo,
Neuropsicologo con Logopedista e Psicopedagogista per gli
approfondimenti specifici
PROCEDURA DIAGNOSTICA:
- Prima visita
di accoglienza, raccolta anamnesi e valutazione delle problematiche
presentate
- Applicazione
del protocollo standard parte A per la valutazione della dislessia
- Stesura
della diagnosi di inclusione/esclusione della sindrome dislessica
- Applicazione
del protocollo parte B per la stesura del profilo e del progetto
riabilitativo
PROTOCOLLO DIAGNOSTICO E LINEE GUIDA PER GLI
OPERATORI
A. Esami
necessari per la valutazione della Dislessia
- Valutazione
della presenza o assenza di patologie neurologiche
- Valutazione
della presenza o assenza di psicopatologie primarie
- Valutazione
della presenza o assenza di deficit uditivi o della visione
- Valutazione
neuropsicologica con prove standardizzate per:
- Efficienza
intellettiva
- Lettura
nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un brano
- Correttezza
e Rapidità nella lettura di liste di parole e non parole
- Scrittura
nella componente di dettato ortografico
- Calcolo
nella componente del calcolo scritto e del calcolo a mente, lettura di
numeri e scrittura di numeri.
TEST STANDARDIZZATI PIÙ USATI A LIVELLO
DIAGNOSTICO:
Efficienza intellettiva
WISC/R. Edizioni O.S.
LEITER/R. Ediz. Stoelting CO., Wheat Lane, Wood Dale, Illinois, 60191 USA
MS 4-8. Edizioni
Junior
PM47 e PM38. Edizioni O.S.
Lettura nelle componenti di Correttezza e Rapidità di un brano
Nuove Prove di Lettura M.T. per la scuola
elementare e Nuove Prove di Lettura M.T. per la
Scuola Media Inferiore Cornoldi C., Colpo G.
Edizioni O.S.
Test GIO-MA. Giovanardi Rossi P., Malaguti T.
Edizioni del Cerro
Correttezza e Rapidità nella lettura di liste di parole e non parole
Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia
Evolutiva (liste 4 e 5)
Sartori G., Job R., Tressoldi P.E.
Edizioni O.S.
Scrittura nella componente di dettato ortografico
Batteria per la Valutazione della Scrittura e della Competenza
Ortografica
Tressoldi P.E., Cornoldi C. Ediz. O.S.
Calcolo nella componente del calcolo scritto e del calcolo a mente,
lettura di numeri e scrittura di numeri
ABCA, Test delle Abilità di Calcolo Aritmetico Lucangeli
D., Tressoldi P.E., Fiore
C.
Ediz. Erickson
Valutazione delle Abilità Matematiche (alcune schede) Giovanardi Rossi P.,
Malaguti T. Ediz. Erickson
Protocollo per la valutazione delle abilità di calcolo. Biancardi A. In via di standardizzazione
PROVE PER L’APPROFONDIMENTO E STESURA DEL PROFILO
Colloquio
psicodiagnostico per la valutazione del profilo di personalità del ragazzo
Analisi dettagliata del profilo intellettivo nelle sue varie componenti
Metodi di analisi statistica della WISC-R
Confronto tra vari test intellettivi
Valutazione delle competenze metafonologiche
Valutazione dell’efficienza della via ad accesso diretto alla lettura
Batteria per la Valutazione della Dislessia e della Disortografia
Evolutiva (Prove 7 - 12) Sartori G., Job R., Tressoldi
P.E. Edizioni O.S.
Valutazione della comprensione del testo
Prove di Lettura M.T., per la scuola elementare e
Nuove Prove di Lettura M.T. per la Scuola Media
Inferiore Cornoldi C., Colpo G. Edizioni O.S.
Prove Avanzate M.T. di Comprensione del testo.
Edizioni O.S.
Test GIO-MA (I, II e III elementare). Giovanardi Rossi P., Malaguti T.
Edizioni del Cerro
Valutazione della memoria verbale e visuo-spaziale
Test di Apprendimento e memoria (TEMA). Reynolds C.R.,
Bigler E.D. Edizioni Erickson
Cubi di Corsi Leiter-R, Scala per la memoria Digit Span , taratura italiana
di Orsini, 1997
Valutazione delle competenze prassiche
Valutazione dell’attenzione
Leiter-R (scala per l’attenzione) Prova MF, Scala
SDAI, Scala SDAG Cornoldi C., Gardinale
M., Masi A., Pettenò L. in Impulsività e
Autocontrollo Edizioni Erickson
Valutazione delle strategie metacognitive
Prova di metacomprensione. Pazzaglia
F., De Beni R., Cristante F. Edizioni Erickson
Valutazione delle abilità di calcolo
ABCA, Test delle Abilità di Calcolo Aritmetico.
Lucangeli D., Tressoldi P.E., Fiore C. Edizioni Erickson
Valutazione delle abilità di soluzione dei problemi matematici
Test delle Abilità di Soluzione dei Problemi Matematici (SPM) Lucangeli D., Tressoldi P.E., Cendron M. Edizioni Erickson
Competenze linguistiche in uscita
1) Naming
o test di denominazione di Brizzolara. Il test
valuta le capacità del bambino di accedere al lessico denominando figure che
rappresentano parole ad alta e a bassa frequenza. Test standardizzato. Età di
riferimento: 4,6 - 10 anni
2) Prova di completamento
grammaticale dell’I.T.P.A. Sottoprova che valuta le
capacità del bambino di produrre forme grammaticali in base alle regole
morfosintattiche. Test standardizzato. Età di riferimento: 3,7-11,6 anni
3) Prove per la valutazione
fonologica del linguaggio infantile (P.F.L.I.) dr.
U. Bortolini.
Il test è costituito da 74 figure e 3 storie in successione temporale
utilizzate per raccogliere un campione di linguaggio del bambino.
Le figure sono costruite in modo tale da elicitare
parole che contengono tutti i fonemi della lingua italiana nelle posizioni
iniziale, mediana ed in gruppo consonantico. In tal modo il test consente di
determinare l’inventario fonetico e di individuare i processi linguistici
sistemici e fonotattici del bambino. Età di
riferimento: 2-6 anni.
4) Prova di denominazione di figure
di Fanzago. La prova consiste nella denominazione
di figure per parole isolate che permettono di determinare parzialmente l’inventario
fonetico del bambino in età prescolare.
5) Subtest
Vocabolario della WISC-R. Età di riferimento: 6-16
anni.
6) Subtest
somiglianze della WISC-R. Età di riferimento: 6-16
anni.
7) Complesso per l’esame dello
sviluppo psicolinguistico in età evolutiva (CESPEE).
Il Test, suddiviso in due sezioni, è costituito da prove che valutano le
abilità linguistiche, metafonologiche di lettura,
di ripetizione e di memoria.
Nella prima sezione si segnalano le prove
di:decodificazione uditiva
- per scuola
materna e 1° elementare
- fine 1° elem. 5° elementare
Prova di
identificazione di analogie verbali.
Prove di memoria a breve termine uditiva con numeri.
Nella seconda sezione si segnalano le prove
di:
Fusione sillabica per bambini di 4 anni
Fusione sillabica per bambini di 5 anni
Prova di comprensione di un racconto udito.
Prova di completamento grammaticale
- sezione 1 -
per bambini sotto i 7 anni
- sezioni
1,2,3,4,5 - per bambini sopra i 7 anni
Raccolta
di un campione di linguaggio per immagini.Prova di ripetizione di frasi
- per bambini
sotto i 6 anni
- per bambini
del 1° e 2° ciclo
8) Comprensione di ordini semplici
e complessi con oggetti di Rustioni.
9) Prova di ripetizione di frasi
per bambini dai 3 ai 10 anni.
10) Prove di fusione,
segmentazione, elisione fonemica di Cossu per
bambini di 6-8 anni
11) Prove di memoria sillabica,
bisillabica, quadrisillabica di Cossu per bambini
3-8 anni
12) Prova di fusione dei suoni
dell’I.T.P.A.. Prove tarate - sillabica e
fonemica
- Parole con
figure
- Parole senza
figure
- Parole senza
senso
13) Prove di programmazione
fonologica. Prove tarate - programmazione fonologica 1 programmazione
fonologica 2
14) Prova di segmentazione
fonologica - Prova tarata
A queste prove possono essere aggiunte le prove
di memoria uditiva e visuospaziale a breve termine
e le prove di attenzione sostenuta e divisa.
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PROVA
PER LA VALUTAZIONE DELLE ABILITA’ METAFONOLOGICHE
(A cura di Roberto Iozzino adattato da Tressoldi e coll.)
Prova n° 1 (Suono Iniziale): Chiedere la bambino di riferire il primo
"suono" (o la parte più piccola che sta all’inizio) della parola
ascoltata.
Esempi: Eco ………. Tom ………. Oca ……….
Test: Far partire il cronometro alla fine
della spiegazione degli esempi e cronometrare il tempo in secondi
Cuore ….....……. Torta .....………. Palla
….....……. Dolce …….....…. Gas …….....….
Bomba …….....…. Sera …….....…. Zucca
…….....…. Mela …….....…. Vento ………......
Prova n° 2 (Suono Finale): Chiedere al bambino di riferire l’ultimo
"suono" (o la parte più piccola che sta alla fine) della parola
ascoltata.
Esempi: Pa ………. Tre ………. Oca ……….
Test: Far partire il cronometro alla fine
della spiegazione degli esempi e cronometrare il tempo in secondi
Gatto …….....…. Botta …….....…. Fiore
…….....…. Cuori ….....……. Stop …….....….
Rum ….....……. Splasc
….....……. Din ….....……. Per …….....…. Ciuf ………......
Punteggio: 1 punto per ogni fonema iniziale
o finale correttamente identificato; ½ punto per ogni parte di parola iniziale
o finale (che sia più grande del solo fonema) correttamente identificata.
Prova n° 3 (Segmentazione Fonemica): Chiedere al bambino di riferire tutti i
"suoni" (tutte le parti) delle parole ascoltate, in ordine dal primo
all’ultimo. (Interrompere la presentazione dopo 4 insuccessi consecutivi).
Esempi: Via ………. Io ………. Noi ……….
Test: Far partire il cronometro alla fine
della spiegazione degli esempi e cronometrare il tempo in secondi
Re …………………. Di …………………. La …………………. Oro
………………….
Dio …………………. Ape …………………. Moda …………………. Pino
………………….
Cane …………………. Campo …………………. Forma ………………….
Tizio ………………….
Tavolo …………………. Dovere …………………. Catena
………………….
Punteggio: 1 punto per ogni suono
correttamente identificato. Esempio: NAVE = NA-VE (2 punti); N-A-VE (3 punti);
N-A-V-E (4 punti)
Prova n° 4 (Fusione Fonemica): Chiedere al bambino di identificare (indovinare) la
parola che l’esaminatore presentarerà un pezzo alla
volta (1 fonema al secondo).
Esempio: S-I …………………. V-I-A …………………. A-I
………………….
Test: Far partire il cronometro alla fine
della spiegazione degli esempi e cronometrare il tempo in secondi
T-E …………………. M-A …………………. S-U ………………….
O-R-A …………………. A-G-O …………………. E-C-O ………………….
P-E-N-A …………………. S-A-L-E …………………. TOPO
………………….
C-A-R-T-A …………………. L-E-P-R-E …………………. T-A-T-T-O ………………….
M-O-B-I-L-E …………………. D-E-N-A-R-O ………………….
F-A-N-A-L-E ………………….
Punteggio: 1 punto per ogni coppia di suoni
fusa correttamente. Es. AGO 2 punti; SALE 3 punti; a posto di SALE il bambino
dice SOLE 1 punto; a posto di CARTA il bambino dice CASTA 2 punti.
NOME E COGNOME
_____________________________________________________ DI NASCITA
________________
DATA DELLA PROVA ________________
SCUOLA ________________________________________________________
PUNTEGGIO
Prova n° 1 (S.I.) _______ Prova
n° 2 (S.F.) _______ Prova n° 3 (S.F.)
_______ Prova n° 4 (F.F.) _______ TOTALE _______
TEMPO 1 ____________ TEMPO 2
____________ TEMPO 3 ____________ TEMPO 4 ____________ TEM TOT. _____
I tempi di effettuazione delle singole prove sono
ancora materia di studio; certamente influiscono sulla prestazione ma ancora
non abbiamo elaborato le standardizzazioni necessarie. Appena avremo i dati
aggiornati saranno messi in rete immediatamente.
MODELLO NEUROPSICOLOGICO (MC.KLOSKY-CARAMAZZA
E CAMBELL).
DISCALCULIA:
Secondo
la Temple, la discalculia è
definita come un disturbo di abilità numeriche ed aritmetiche, che si manifesta
in persone di intelligenza normale che non hanno subito danni neurologici; può
presentarsi associata alla dislessia, ma è possibile che sia dissociata.
Questa definizione sottolinea un approccio
modulare che si esplica nel fatto che abilità cognitive sono identificabili e
ben distinguibili; per questa ragione si dovrebbero osservare occorrenze di
persone con difficoltà esclusive di calcolo, cioè i disturbi dovrebbero essere
selettivi.
In realtà bambini discalculici,
non dislessici, sono rarissimi da osservare.
Esistono studi effettuati con discalculici puri, che parlano di ragazzini sedicenni,
quindi più grandi, che fanno pensare a problemi di letto-scrittura risolti.
In linea teorica è possibile pensare ad una
discalculia dissociata dalla dislessia; praticamente
è rarissimo osservare dei casi di discalculici puri
in età scolare.
ESEMPIO
DI PROTOCOLLO SPERIMENTALE
SISTEMA DEI NUMERI
-
Lettura
dei numeri a
-
Scrittura
dei numeri
-
Ripetizione di numeri
-
Conteggio in avanti
-
Conteggio
all’indietro
-
Operazioni
sulla linea dei numeri (ad es. dire quello che viene prima e quello che viene dopo)
-
Decidere
l’ordine di grandezza, cioè quale numero è più grande degli altri
SISTEMA DEL CALCOLO
-
Tabelline del 4 e del 7 (fatti aritmetici)
-
Calcoli a mente semplici (es. tabelline a salti, sottrazioni ed
addizioni entro il 10)
-
Calcoli a mente più complessi (es. 7+14)
-
Calcoli
scritti
PROVE:
- contare in avanti : è
un’operazione molto semplice che non crea difficoltà neppure a bambini discalculici; è importante valutare questo aspetto per la
differenza di tempo con il conteggio all’indietro.
- contare all’indietro: c’è sempre
una differenza del 15% di tempo utilizzato in più, dovuta ad un maggiore numero
di risorse attentive investite; non è infatti un
compito automatizzato.
- tabellina del 4.
- tabellina del 7.
- calcoli a mente (addizioni,
sottrazioni, moltiplicazioni). Sono calcoli entro la decina ed è importante
rilevare il tempo di risposta (entro i 2”). Se il tempo di risposta è maggiore
i calcoli non sono automatizzati.
-
calcoli complessi: valuteremo la correttezza (prove di codifica
semantica).
-
giudizi di stima, la prova della tripletta, introducendo il tempo.
-
linea dei numeri, rilevando il tempo.
-
calcoli scritti (semplici e complessi).
-
scrittura numeri.
-
lettura rilevando il tempo per ogni ordine di grandezza.
-
ripetizione valuta anche la memoria a breve termine e la codifica
semantica.
Gli ambiti interessati sono:
-
transcodifica (leggere e ripetere i numeri)
-
efficienza mnestica, attentiva
e fonologica
-
calcolo
automatizzabile (fatti aritmetici)
-
esecuzione
di algoritmi.
LA
RIABILITAZIONE NEUROPSICOLOGICA DELLE DIFFICOLTA’ ARITMETICHE
E' il modello neuropsicologico che
evidenzia la distinzione tra il sistema
del calcolo e il sistema dei numeri, che ci permette di effettuare una
riabilitazione mirata e personalizzata.
Nell’ambito del sistema del numero e del
sistema del calcolo riconosciamo tre sottosistemi.
SISTEMA
NUMERO
·
linea
dei numeri
·
transcodifica
·
codifica
semantica
LINEA
DEI NUMERI
Esercizi pratici per riabilitare questo
sottosistema:
1–Cosa apparirà?
2–Collocazione dei numeri su una retta
numerica per favorire la rappresentazione mentale
3 – Esempi relativi al conteggio
4 – Puzzle
1 –
Cosa apparirà?
Ricomporre il disegno seguendo la retta
numerica, richiamando il numero nella giusta progressione.
Questo esercizio si presta a diverse
modalità di esecuzione. Ad es.: “parti da 40 e torna indietro o disegnando
sotto la retta numerica in modo da aiutare il bambino nei momenti di
indecisione.
2 –
Collocazione dei numeri su retta numerica
q disegnare case e
porre il numero giusto all’interno della casa, con o senza la facilitazione
della linea dei numeri disegnata sotto, utilizzando più varianti (n° + o –
semplici, partire dal più grande e arrivare al più piccolo, etc).
q Gioco dell’oca
E’ piuttosto versatile ed utile per
automatizzare e velocizzare il conteggio.
q Provare a
visualizzare mentalmente la retta numerica; il bimbo deve costruirsi
mentalmente la retta dei numeri.
Questa idea di Butterwhorth
sottolinea che ognuno di noi ha una rappresentazione numerica interna su di una
retta, che ci permette di decidere che numeri piccoli stanno molto a sinistra e
i numeri grandi verso destra, all’infinito.
Ci riferisce che quando parliamo di numeri,
necessariamente richiamiamo l’infinito, li associamo spontaneamente ad una
dimensione spaziale. Tanto più due numeri sono distanti, quanto più facilmente
li distinguiamo e ne decidiamo l’ordine di grandezza.
3-Conteggio
Si possono fare esercizi per aiutare il
bambino a contare più rapidamente.
Le cose più importanti su cui poniamo
l’attenzione sono la velocità e l’automatizzazione.
q “pronti via”:
decidere che un certo gioco-azione parte solo quando il bimbo avrà contato fino
a …………..;si può eseguire anche all’indietro, partendo da un numero dato.
q riconoscimento di
un errore nel conteggio, ponendo l’attenzione sul conteggio di altro
q Conta (bim, bum bam!)
q Conteggio (x 2 , x
3)
4-Puzzle
Utilizzo di carte coperte in numero vario,
con scritti dietro numeri; le carte vanno girate in un dato ordine e
riproducono o parole o disegni. Si possono riordinare in numero regressivo, o
cominciando dall’ultimo, o parzialmente o con una numerazione > 1.
Questi esercizi sono volti principalmente a
rapidizzare e velocizzare la linea dei numeri, che corrisponde alla
base per il calcolo; chi ha difficoltà nel richiamare la successione numerica
avrà problemi in tutti i compiti aritmetici ed inerenti al calcolo.
TRANSCODIFICA
Si intende il passaggio da un codice
all’altro.
I codici sono:
- codice pittografico (es. mostrare le 5
dita della mano)
- codice alfabetico orale (es. pronunciare
la parola “quattro”)
- codice alfabetico-scritto
(es. scrivere “quattro”)
- codice arabo (le cifre = 4)
Nel lavoro di riabilitazione si è insistito
soprattutto sulla ripetizione, sulla transcodifica da un sistema alfabetico
orale ad un altro sistema alfabetico orale, sulla lettura ovvero codice arabo e
alfabetico orale e sulla scrittura.
1-Ripetizione; esercizi
finalizzati a velocizzare, automatizzare e rendere efficiente la ripetizione
del numero. Sono esercizi un po’ noiosi, sarà quindi necessario adottare degli
stratagemmi per alleggerire il compito.
q ripetizione di
serie di cifre: il bimbo si allena a ripetere correttamente
q confronto di serie
di cifre aventi una sola cifra diversa da individuare (es. 638 \648)
q ripetizione di
numeri rispettando una progressione graduale.
Esempio: subito si utilizza una sola unità
lessicale -7 12 50 (numeri primitivi)-, due unità
lessicali (con miscellanei)-71 103 1013-, con
più unità lessicali-139 22276 1115-.
q ripetizione di
coppie di numeri che si differenziano gradualmente, sia fonologicamente
che lessicalmente.
q coppia di numeri ad
una sola unità lessicale in comune –615/715-
q con due cifre in
comune ed un diverso valore posizionale
-480/840-
q due unità lessicali
in comune -329/829-
Un’altra serie di esercizi riguardano quei
numeri contenenti le cifre 6 – 7, fonologicamente
simili, che causano grosse difficoltà, soprattutto nella ripetizione.
Le modalità di esecuzione possono essere
diverse in lettura e in scrittura; ad es. riferendosi all’orologio, ecc.
In lettura possiamo trovare diversi tipi di
errori:
- errori lessicali: leggere e scrivere ad
es. 765 al posto di 735
- errori sintattici (o di lessicalizzazione)
perché riguardano la struttura e la composizione del numero; l’alunno scrive un
numero proprio come lo sente (es. 10091 sta per 191).
q griglia
Inserire i n° a diverse cifre, più o meno
difficili negli spazi.
/4329/
/1089/
/786/
/654/