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Enrico Merli architetto


Meridiana della Piazza del Popolo

di San Giovanni in Persiceto (BO)


meridiana_persiceto

Incarico:





Progetto:

Realizzazione:

Committente:

Impresa esecutrice:

Rep. n° 15617 dell'11/04/2003 per la progettazione integrale e coordinata dei lavori di ristrutturazione della Piazza del Popolo

anno 2003

nov. 2003 - febb. 2004

Comune di S. Giov. Persiceto

Consorzio C.I.P.E.A.

L’origine
Quella del cerchio è un’immagine che ha sempre accompagnato la storia di San Giovanni in Persiceto, possiamo dire che sia connaturale con la sua stessa origine. E’ una traccia visibile sia dalla vista aerea che dal basso: percorrendo le strade curve del centro storico, gli edifici si dispongono a ventaglio, le fughe delle strade non sono rettilinee, raramente traguardano spazi aperti e lontani, curvano dolcemente aggiungendo eleganza alla variazione dei prospetti e all’andamento delle cornici di facciata, che tagliano il cielo secondo ampie parabole. Si tratta del complesso che la storiografia locale ha chiamato, con precisa identificazione, "Borgo rotondo". Un impianto circolare in un territorio, fortemente caratterizzato dal quadrato e dalla scacchiera della centuriazione, può sembrare un paradosso, certo che la differenza è marcata con i centri storici vicini, come Crevalcore e Castelfranco di fondazione successiva, bassomedievale. E’ una caratteristica rara anche nel confronto con l’intero campionario regionale, solo Correggio e Bagnacavallo si avvicinano per l’impianto di base curvilineo. Ebbene, questa forma, precisa come una icona simbolica, deve - a nostro parere - caratterizzare anche il disegno della Piazza del Popolo posta al centro della grande ruota del borgo. E’ vero che la chiusura più esterna del centro storico di San Giovanni si avvicina al convenzionale rettangolo, e ancora che la strada maestra taglia il centro in due da sopra a sotto, secondo il deflusso delle acque. Si tratta di segni non trascurabili dovuti a corrompimenti successivi, a spese dell’impianto anulare originario. Interventi violenti che non sono riusciti a stravolgere il marchio di origine, tracce che appartengono a fasi successive dello sviluppo urbano di San Giovanni, di certo estranee alla genesi primitiva, che è tra le più antiche del medioevo in Valpadana.


La piazza
La Piazza attuale è uno spazio guadagnato nei secoli, ottenuto con l'abbattimento della chiesa medievale che occupava all’incirca lo spazio centrale già prima del Mille. L’arretramento della facciata, avvenuto con la costruzione dell’attuale Collegiata, è stato decisivo per la formazione dell’invaso che ora utilizziamo come Piazza. Nella Piazza del Popolo si celebra la vita della comunità: dagli sposi che escono dalla Collegiata, agli avvenimenti pubblici e agli affari. Nel periodo estivo, avendo cura di seguire la rotazione dell’ombra del campanile, per proteggersi dai raggi diretti del sole. I bambini non sono assenti, anche se più mobili e meno inclini ad approfittare dell’ombra delle moli poste contro il mezzogiorno; si fermano solo raggiunta la pubertà, verso sera a sedere sui gradini del sagrato, per guardare a distanza lo sfilare di umanità varia.


Il progetto
L’ombra proiettata dal campanile e la forma circolare, come appare immediatamente da una scorsa degli elaborati grafici, sono i principi formatori della nostra proposta; semplici quanto determinanti. La prima ci aiuta a disegnare un asse meridiano su cui collocare, oltre al segno dell’equinozio, il centro del disegno progettato: una stella di tipo comacino, il simbolo stilizzato del sole, nella posizione denominata toro-vergine. Una lunga linea incisa nelle lastre in pietra calcarea solca, da sud a nord, tutta la pavimentazione, evidenziando i punti astronomici più rilevanti, nel volgere delle stagioni, segnalati dall’ombra del globo posto sulla cuspide del campanile.
Il centro, così ottenuto, si avvicina molto al baricentro del borgo originario, da qui si allargano i cerchi concentrici che strutturano l’intero disegno, come fossero le ariostesche “grandi rote” di un astrolabio schiacciato sulla superficie del poggio, proprio nel cuore cittadino. Un disegno semplice e al tempo stesso ben identificabile dalla vista aerea come pure dal fruitore più frettoloso. Le utenze, dai pastorali di illuminazione che hanno una storia riconducibile all’Italia umbertina, fino a comprendere le caditoie e le prese di energia per le bancarelle del mercato, sono rimarcate da lastre tonde che, diciamo, navigano nello spazio piazza come fossero la riproduzione di tanti pianetini.

 


analemma_persiceto Analemma e Cerchio dei Mesi di Vitruvio

Ombra in Piazza Animazione dell'ombra che attraversa la Piazza

La fascia lastricata più larga a falce, che seguendo la metafora chiamiamo “cometa”, parte dal Campanile, dal lato del Sacrario, per delimitare la parte parzialmente carrabile rispetto al pool della piazza. Gli accessi alla Piazza del Popolo sono provvisti di “inviti” che anticipano il pavimento dei grandi spazi centrali; non resta allora che percorrere, da cerchio in cerchio, verso qualunque direzione senza percorsi obbligati, un pavimento che finirà per portarci nel cuore di un’antica e insieme moderna agorà.