o Movimenti che si propongono la parità giuridica e sociale della donna nella famiglia e nella società . La coscienza dei diritti femminili , sorta con lilluminismo e la rivoluzione francese , divenne azione politica tra 800 e 900 in Gran Bretagna con la lotta delle "suffragette" per il voto ( Unione sociale e politica delle donne , fondata nel 1903 da E. Pankhurst ) . Nel secondo dopo guerra , prima negli U.S.A. ( B.Friedan , La mistica della femminilità 1963 ) e poi in Europa , un nuovo movimento cui si diede di "femminismo" spinse a fondo la critica alla società "maschilista" o "sessista" contestandone la divisione in ruoli sessuali . In Italia il movimento femminile si sviluppò in stretto rapporto con il movimento operaio ( Lega promotrice degli interessi femminili , fondata nel 1881 da A.M. Mozzoni ) e si impegnò nella battaglia per il diritto al lavoro e la parità salariale ( Unione donne italiane , con la rivista , "Noi donne" ) ; le donne ebbero il voto nel 1946 ; dopo il 1968 il movimento femminile ampliò la sua area di diffusione , impegnandosi attivamente per la legge sul divorzio , il nuovo diritto di famiglia , la legalizzazione dei contraccettivi e poi dellaborto , listituzione dei consultori familiari . Negli anni 80 , le istanze di emancipazione e di egualitarismo hanno trovato riconoscimento anche in ambito istituzionale con la creazione di una commissione governativa per le pari opportunità tra i sessi cui spetta per esempio di promuovere azioni positive per le donne , ovvero delle misure, adottate nel 1990, a favore delle donne per eliminare le disparità di trattamento e le disuguaglianze esistenti in campo politico sociale . Riguardano la presenza di candidate nelle liste elettorali in un numero minimo garantito e tendono a evitare ingiustificate discriminazioni nel lavoro rispetto agli uomini , anche con possibilità di ricorso al giudice .
|