Amici miei di Facebook ...

E' facile rendersi conto come in Facebook, usando lo stesso modello relazionale per le moltitudini di amici che molti hanno linkato, ci sia ben poco di “social”. Direi piuttosto che è solo la tomba della privacy ed il trionfo dell'idiozia imperante. Infatti se avete 1000 o 2000 "amici" linkati, o esponete al pubblico ludibrio tutte le vostre gioie o dolori, oppure abbassate drammaticamente il profilo relazionale generale ed aumentate, proporzionalmente, il livello di banalità e di demenzialità dei vostri post. Post che si ridurranno a brevissime frasi riferite in genere al vostro vissuto più banale, del tipo: "Ciao a tutti, appena sveglio ho già fame...". Ecco che subito, il solito manipolo di 5 o 6 soggetti fedelissimi (a dispetto magari degli oltre 500 "amici" che vi ignorano) si precipita a commentare sparando le cazzate più oscene ed i commenti più demenziali. E' questo Facebook, si o no? Io direi proprio di si. 

Pensare che ormai il numero di amici in Facebook viene utilizzato (soprattutto negli USA) come elemento referenziale per chi cerca lavoro ed entra pertanto a far parte dei curricola, quale indice delle capacità relazionali di una persona.

Poi tutte quelle foto, più o meno surreali, con cui ci sforziamo di costruirci un avatar ed un contesto che ci rappresenti il più possibile, è di un'indicibile tristezza, in quanto testimone di un’inutile sforzo. Possiamo sintetizzare noi stessi in un’ immagine? Non credo. Infatti di norma la gente cambia spesso l’immagine del profilo.

La foto poi ha una sua intrinseca intimità ed una sua privacy da rispettare. A mio avviso non può essere condivisibile con tutti, "amici" e non, come nella maggior parte dei casi avviene qui.

Trovo che anche l'ultima immagine, quella sulla tomba, sia di una totale inutilità, limitando la raffigurazione immaginifica e mnemonica di chi va a raccogliersi sul "caro estinto". Personalmente non vorrei foto, vorrei solo poter ricordare chi è scomparso come meglio voglio e riesco a fare. L'altro giorno, guardando un'enorme parete di loculi al cimitero, le numerose immagini ordinate in una matrice 2x2 su quel muro immenso, mi facevano tornare alla mente proprio “gli amici” di Facebook, ma vi pare possibile?

Sarà che sono di una generazione diversa, ma più che mi inoltro nel terzo millennio e più che vado fiero di appartenere ad un tempo passato. Una volta si diceva: "gli amici? Pochi, ma buoni". Adesso vale l'esatto contrario. Zuckerberg l'ha capito bene, ed ha fatto la sua fortuna. La gente ormai si accontenta anche della merda ed anche se non profuma di rose, non importa. Ciò che importa è che sia una novità e dai contenuti più bassi possibili, a prova d'imbecille. Poi tutti, diventiamo imbecilli. Felici di avere uno stupido giocattolo che non ci chiede di pensare troppo per passare il tempo, portando una volta di più il cervello all'ammasso. Il "teorema delle 100 scimmie", riscuote ancora il suo tributo, rivelandosi (purtroppo) una triste verità....

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