La battaglia della foresta di Hürtgen

La Battaglia della foresta di Hürtgen (in tedesco Schlacht im Hürtgenwald) è il nome dato ad una serie di aspre battaglie tra le forze statunitensi e tedesche durante la Seconda guerra mondiale nella foresta di Hurtgen, che divenne il campo di battaglia più lungo sul suolo germanico del conflitto bellico, e la singola battaglia più lunga mai combattuta dall’esercito statunitense nella storia. La battaglia si svolse tra il 19 settembre 1944 e il 10 febbraio 1945 su un’area di appena 129 km2, ad est del confine tra la Germania e il Belgio.

La battaglia costò alla prima armata statunitense almeno 33 000 morti!!

L’impenetrabile foresta limitava l’uso dei carri (sempre molto utilizzati in appoggio alla fanteria) e forniva nascondigli ed eccellenti occasioni di imboscate a gruppi di soldati equipaggiati con i panzerfaust (armi controcarro). Anche i trasporti erano limitati dalla mancanza di strade: in momenti critici divenne difficile rinforzare o rifornire le unità in prima linea o evacuare i feriti. Le postazioni dei tedeschi erano protette, poiché erano munite di buche dove ripararsi dall’artiglieria che riparavano i soldati dai frammenti dei proiettili, che esplodevano in grappoli. I mortai alleati per il loro impiego richiedevano degli spiazzi, che erano zone molto pericolose poiché, essendo pochi e noti, erano frequentemente presi a bersaglio dalle truppe tedesche. Per questo motivo spesso la fanteria non poteva avere il supporto dei mortai.

Le discussioni degli storici riguardano il senso strategico o tattico del piano di battaglia degli Stati Uniti. Una di questa analisi  sostiene che la strategia alleata aveva sottostimato la forza e la determinazione dei soldati tedeschi, credendo che il loro spirito di combattimento fosse collassato a causa dello stress dello sbarco in Normandia e dalla sacca di Falaise. I comandanti statunitensi non compresero appieno l’impraticabilità della densa foresta e gli effetti negativi sull’utilizzo e la precisione dell’artiglieria, oltre all’impossibilità del supporto aereo. Va bene, ma il Napalm con cui ditrussero in un "carpet bombing" la città di Tokio, lo avevano, no? Perché non lo usarono? La storia per qualche strano destino od entanglement se preferite, tanto per restare in tema, si deve comunque ripetere?
Le analogie con la battaglia di Teutoburgo, combattuta circa duemila anni prima, dove furono distrutte ben tre legioni per un ammontare complessivo di circa 30000 morti (quasi gli stessi!) sono davvero molto forti ed evidenti. Sono così evidenti da causare un certo sconcerto se ci riflettiamo un po'. Perché la storia si ripete? I romani si addentrarono incautamente in una foresta insidiosissima e furono traditi, ma si trattava di territorio nemico, come e perché si fidarono di un uomo che seppur "romanizzato" apparteneva ad una delle tribù più pericolose delle popolazioni germaniche?. Perché si fidarono di Arminio? Perché non incendiarono tutta la foresta con il temibile "fuoco greco" di cui ancora oggi non si conosce l'esatta composizione?
Non ci sono risposte "convenzionali" a queste domande. A meno di ricorrere alla meccanica quantistica ed ammettere finalemnte che le leggi che governano il microcosmo, debbono per forza, governare anche il macrocosmo. L'entanglement (o intreccio quantistico) deve in qualche modo unire anche i due eventi: Hurtgen e Teutoburgo. Il fuoco greco ed il napalm. La sconfitta romana e quella americana. La superiorità tattica e strategica dei romani prima e degli americani dopo, unitamente alla tragedia dell'impressionante numero di  morti subiti da entrambi gli eserciti ...

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