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BELL P-39 Q  "AIRACOBRA”

by Stefano Mercatali

 

 

BELL P-39 Q  "AIRACOBRA” - Scala 1/72 -

Aeronautica Cobelligerante Italiana 10° Gruppo - Galatina (LE),  Italia 1944

 

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Model, text and images copyright © 2001 by Stefano Mercatali

Modelli, testi e immagini sono copyright © 2001 by Stefano Mercatali

         BELL P-39 Q  "AIRACOBRA"  - Scala 1/72 -

 Premessa - Cenni Storici

 Nel 1935, gli ingegneri della nuova nata BELL AIRCRAFT CORPORATION, assistierono a una dimostrazione, di un moderno cannone da 37mm, prodotto dalla ditta OLDSMOBILE. Si impressionarono a tal punto, vedendo la potenza di fuoco devastatrice, che decisero di costruire un aeroplano con questo cannone.Cosi nacque il Bell P-39 AIRACOBRA, cui il prototipo voló il 6 aprile del 1938.Costruito con i migliori mezzi e materiali dell´epoca, era pieno di innovazioni dentro e fuori con una eccelente aereodinamica. Il risultato era un caccia robusto e una grande potenza di fuoco, peró le prestazioni di volo erano mediocri. Il P-39 operó in tutti i teatri bellici, sopratutto era apprezzato per la VVS (aviazione Russa), dove risaltó il grande Asso della aviazione A.I.Pokryskin che ottenne 59 vittorie, con questo aereo. 

Il P-39 Q raffigurante il modello, apparteneva alla forza cobelligerante italiana del 10° Gruppo di Galatina,con base vicino a Lecce durante il 1944. Il numero di serie é sconosciuto, probabilmente era un aereo proveniente del 332nd fighter group, il famoso “TUSKEGEE AIRMEN”.

    Costruzione

Il modello in questione é prodotto dalla ditta ACADEMY in scala 1/72. La plastica e´di ottima qualità, proporzioni corrette e i dettagli sono incisi. Insomma un rapporto qualità-prezzo eccellente. Per costruirlo ho pensato di aggiungergli un kit di superdettagliato della marca VERLINDEN e un kit di foto inciso della EDUARD, nella versione zoom (solo dettagli della cabina e poco più). Per quanto riguarda le decals, sono della ditta TREE GUYS REPLICAS. Adesso passiamo al montaggio dei vari pezzi. Prima di attaccare qualsiasi particolare, é necessario tagliare le aperture che ospiteranno i seguenti pezzi di resina. Cannone da 37mm, motore e dispositivi vari. La parte piú complessa é quella del motore, perché la parete che rimane, fra la cabina e l´apertura e´ridicola (0.5 mm). Tutti i tagli sono stati effettuati con lama inclinata.Dopo aver limato con coscienza tutte le aperture, si incollano le varie placche interne per il supporto dei rivetti. La seguente fase riguarda la costruzione dell´interno della cabina utilizzando le fotoincisioni della Eduard e alcuni pezzi di resina della Verlinden, aggiungendo i vari cavi di collegamento presenti nella parte posteriore del sedile cioé nella placca blindata. Colorate le varie parti, procediamo alla chiusura della fusoliera, cosa non facile a causa dei vari “mischioni” tra i vari accessori. Per quanto riguarda le aperture della fuoriuscita dell´aria calda, del radiatore, situate sotto le ali, ho aggiunto, dopo avere modificato la parte originale, un lamierino di bronzo da 0.1mm dato che nel modello non era corretto. Si procede a tagliare le ali anteriori posteriori e il timone di coda, dato che si rimpiazzeranno per pezzi di resina. Accoppiamo i flaps (fotoincisi) e gli alettoni cosí possiamo finalmente chiudere tutti i componenti. Dimenticavo che viene sostituito anche il pozzo della ruota anteriore (fotoinciso).La cabina, il cannone e il motore, sono stati colorati,con una mescola di  matt pale yellow  81 e copkit green  78 (80%-20%) della Humbrol, con tocchi vari, di altri colori. Il motore é verniciato con satin black con tocchi di alluminium dato con pennello secco. Dopo aver stuccato e carteggiato a dovere tutto il modello, copriamo le varie aperture, utillizzando i pezzi di plastica tagliati anteriormente e siggilando le eventuali fessure con gomma liquida tipo Maskol. Per il “vetro” della cabina usiamo una “esprex mask” di Eduard. La cabina originale e´soggetta a varie modifiche. Bisogna tagliare le finestrelle, che verranno poi incollate alle porte di fotoinciso (Nb richiedono tempo e pazienza perché combaciano tra loro).

Colorazione

Passiamo finalmente alla verniciatura dove ho utillizzato la vernice acrilica della Tamiya. Dopo aver applicato una prima mano di bianco ho verniciato la parte inferiore con un neutral gray XF-53  e dopo  ho dato un dark gray  XF-24 per rialzare  il volume delle  varie giunture. Per la parte superiore ho composto una mescola di olive drab XF-62  e dark yellow XF-60  in parti uguali, per poi, utillizando la stessa tecnica del fadded della parte inferiore, ho dato i vari tocchi in olive drab puro.

Per finire un buon lavaggio con nero delle pannellature varie ecc. ecc.. A  questo punto non mi dilungo in altre spiegazioni perché ogni modellista utilizzerà le sue varie tecniche per finire il modello.

 Conclusione

Questo modello vale veramente la pena costruirlo, soprattutto per le sue peculiarità, come il motore centrale o la ruota in posizione avanzata. Posso solo dire che si merita alla grande, un posto d´onore nelle nostre vetrinette.

 

Saluti a tutti

 Mercatali  Stefano

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