Premessa
- Cenni Storici
Nel
1935, gli ingegneri della nuova nata BELL AIRCRAFT CORPORATION,
assistierono a una dimostrazione, di un moderno cannone da 37mm,
prodotto dalla ditta OLDSMOBILE. Si impressionarono a tal punto, vedendo
la potenza di fuoco devastatrice, che decisero di costruire un aeroplano
con questo cannone.Cosi nacque il Bell P-39 AIRACOBRA, cui il prototipo
voló il 6 aprile del 1938.Costruito con i migliori mezzi e materiali
dell´epoca, era pieno di innovazioni dentro e fuori con una eccelente
aereodinamica. Il risultato era un caccia robusto e una grande potenza
di fuoco, peró le prestazioni di volo erano mediocri. Il P-39 operó in
tutti i teatri bellici, sopratutto era apprezzato per la VVS (aviazione
Russa), dove risaltó il grande Asso della aviazione A.I.Pokryskin che
ottenne 59 vittorie, con questo aereo.
Il
P-39 Q raffigurante il modello, apparteneva alla forza
cobelligerante italiana del 10° Gruppo di Galatina,con
base vicino a Lecce durante il 1944. Il numero di serie é sconosciuto,
probabilmente era un aereo proveniente del 332nd fighter group, il
famoso “TUSKEGEE AIRMEN”.
Costruzione
Il
modello in questione é prodotto dalla ditta ACADEMY in scala 1/72.
La plastica e´di ottima qualità,
proporzioni corrette e i dettagli sono incisi. Insomma un rapporto
qualità-prezzo eccellente. Per costruirlo ho pensato di aggiungergli un
kit di superdettagliato della marca VERLINDEN e un kit di foto inciso
della EDUARD, nella versione zoom (solo dettagli della cabina e poco più).
Per quanto riguarda le decals, sono della ditta TREE GUYS REPLICAS.
Adesso passiamo al montaggio dei vari pezzi. Prima di attaccare
qualsiasi particolare, é necessario tagliare le aperture che
ospiteranno i seguenti pezzi di resina. Cannone da 37mm, motore e dispositivi
vari. La parte piú complessa é quella del motore, perché la parete
che rimane, fra la cabina e l´apertura e´ridicola (0.5 mm). Tutti i
tagli sono stati effettuati con lama inclinata.Dopo aver limato con
coscienza tutte le aperture, si incollano le varie placche interne per
il supporto dei rivetti. La seguente fase riguarda la costruzione dell´interno
della cabina utilizzando le fotoincisioni della Eduard e alcuni pezzi di
resina della Verlinden, aggiungendo i vari cavi di collegamento presenti
nella parte posteriore del sedile cioé nella placca blindata. Colorate
le varie parti, procediamo alla chiusura della fusoliera, cosa non
facile a causa dei vari “mischioni” tra i vari accessori. Per quanto
riguarda le aperture della fuoriuscita dell´aria calda, del radiatore,
situate sotto le ali, ho aggiunto, dopo avere modificato la parte
originale, un lamierino di bronzo da 0.1mm dato che nel modello non era
corretto. Si procede a tagliare le ali anteriori posteriori e il timone
di coda, dato che si rimpiazzeranno per pezzi di resina. Accoppiamo i
flaps (fotoincisi) e gli alettoni cosí possiamo finalmente chiudere
tutti i componenti. Dimenticavo che viene sostituito anche il pozzo
della ruota anteriore (fotoinciso).La cabina, il cannone e il motore,
sono stati colorati,con una mescola di matt pale yellow 81 e
copkit green 78 (80%-20%) della Humbrol, con tocchi vari, di altri
colori. Il motore é verniciato con satin black con tocchi di alluminium
dato con pennello secco. Dopo aver stuccato e carteggiato a dovere tutto
il modello, copriamo le varie aperture, utillizzando i pezzi di plastica
tagliati anteriormente e siggilando le eventuali fessure con gomma
liquida tipo Maskol. Per il “vetro” della cabina usiamo una
“esprex mask” di Eduard. La cabina originale e´soggetta a varie
modifiche. Bisogna tagliare le finestrelle, che verranno poi incollate
alle porte di fotoinciso (Nb richiedono tempo e pazienza perché
combaciano tra loro).
Colorazione
Passiamo
finalmente alla verniciatura dove ho utillizzato la vernice acrilica
della Tamiya. Dopo aver applicato una prima mano di bianco ho verniciato
la parte inferiore con un neutral gray XF-53 e dopo ho dato
un dark gray XF-24 per rialzare il volume delle varie
giunture. Per la parte superiore ho composto una mescola di olive drab
XF-62 e dark yellow XF-60 in parti uguali, per poi,
utillizando la stessa tecnica del fadded della parte inferiore, ho dato
i vari tocchi in olive drab puro.
Per
finire un buon lavaggio con nero delle pannellature varie ecc. ecc.. A
questo punto non mi dilungo in altre spiegazioni perché ogni modellista
utilizzerà le sue varie tecniche per finire il modello.
Conclusione
Questo
modello vale veramente la pena costruirlo, soprattutto per le sue
peculiarità, come il motore centrale o la ruota in posizione avanzata.
Posso solo dire che si merita alla grande, un posto d´onore nelle
nostre vetrinette.
Saluti
a tutti
Mercatali
Stefano
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Mercatali
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