Modellismo economico....anzi....gratuito

MODELLI DA COSTRUIRE 12

Aerei riproduzione in carta
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Silurante Nakajima B5NI "Kate" - scala 1 : 68


Aerosilurante giapponese della second guerra mondiale.
Le tavole che seguono portano, un po' mescolati, disegni costruttivi dei vari pezzi e disegni esplicativi (motivi di spazio e di pigrizia). La costruzione è piuttosto conmplessa e quindi i soli disegni possono non bastare. Si cerca dunque di dare una spiegazione comprensibile (cosa sempre difficile, almeno per me). Occorre non dedurre le successive fasi dai disegni, ma seguire l'ordine indicato nella descrizione.


  • B5NI A (tre viste e colorazioni ) non è da stampare.
  • B5NI B (Piano alare, longherone, rinforzo, accessori)
  • B5NI C (Struttura interna (scatola centrale) e sagome di prua. Esplicativo scatola)
  • B5NI D (Raccoro alare e piani di coda - Carlinga. Esplicativo fusoliera)
  • B5NI E (Esplicativo scatola alare e muso).
  • B5NI F (Scatola alare - coperture - sagome di riferimento))
  • B5NI G (Esplicativo costruzione ala) non è da stampare.

  • Il disegno 1 riporta semplicemente il trittico dell'aereo vero, la sua apertura alare e l'apertura alare del modello. Due immagini (leggermente diverse, in quanto di due versioni diverse) danno due esempi di colorazione.
  • Il disegno 2 contiene i pezzi per il piano alare, (salvo raccordo alla fusoliera), che sono da ritagliare (ricordare stampa su A4 - fit to page - adatta alla pagina) con la solita accuratezza. Si deve iniziare a fare il longherone scatolato a sezione quadrata, che presenta due angoli. Questo viene rinforzato, nella sua parte superiore, da una striscia di rinforzo. Curare che non sia svergolato e che le tre parti siano bene allineate. Sono indicati i due tagli da fare sull'estradosso dell'ala (larghezza di circa un millimetro) e le due pieghe sull'intradosso (da fare "prima" di iniziare il montaggio dell'ala). Fatte le piegature, l'ala può essere ridistesa sul piano di montaggio e fissata con le solite linguette di montaggio e nastro adesivo, non senza ricordare di piegare ben nettamente le linguette del bordo di uscita e di estremità alare ed accennare, abbastanza marcatamente, la curvatura del bordo di attacco. Sulla parte colorata (che va contro il piano di montaggio), al centro, è indicato un rettangolino tratteggiato (che può essere riportato a matita sul retro bianco del foglio) e che indica la posizione in cui passa il longherone. Al momento l'ala è distesa tutta orizzontale, e viene incollato il longherone, chrando che la sua parte orizzontale sia esattamente tra le due pieghe fatte prima (ora distese). viene messa colla solo sulla parte inferiore orizzontale del longherone (il longherone non sarà in nessuna parte incollato all'estradosso, per non deformarne il profilo). Indicazioni sulla costruzione dell'ala si trovano nel Il disegno 7. Da questo disegno si rileva come deve essere applicato, al centro del piano alare dietro al longherone, il settore triangolare di rinforzo, al quale viene data la forma triangolare anche in sezione. La parte anteriore deve essere alta come il longherone. Presenta due linguette triangolari anch'esse, che si attaccano al longherone. Occorre ora mettere in opera le linguette contraddistinte dalle lettere A, B, C, D, cosa che richiede delicatezza e pazienza. La prima fase è semplice. si fissano sulla parte interna (bianca) delle sezioni interne dell'estradosso, le linguette corte A e D, all'altezza di circa la metà della distanza tra longherone e bordo di uscita, in modo che sporgano per metà verso le sezioni esterne dell'estradosso (vedere figura). Le linguette lunghe B e C vengono invece fissate in modo un pò complicato. Si connettono, per circa mezzo centimetro, alla parte interna (bianca) delle sezioni esterne dell'estradosso, subito prima del longherone, in modo che, quando la parte verrà chiusa, convergano al centro "sul" longherone. Il problema è che queste linguette devono poi stare all'interno dell'ala. A questo punto si possono chiudere le due parti interne dell'estradosso, in modo che risultino esattamente a filo delle piegature fatte prima sull'intradosso, possibilmente mantenendo "dentro" le linguette B e C).. Le due parti vengono incollate esattamente sulle relative linguette del bordo di uscita. Verificare che non vadano ad incollarsi direttamente all'intradosso (passare la solita bacchettina per staccare eventuali punti di contatto).
    Dato il tipo di diedro utilizzato, le linguette di montaggio hanno quasi finto il loro compito. Occorre staccare l'ala dal piano di montaggio, mettere la colla sulla faccia inferiore di una delle due parti inclinate del longherone, riattaccare sul piano di montaggio la linguetta di montaggio di esttremità alare di quella parte, e tenendo ben aderente al piano la parte estrerna dell'intradosso, incollare il longherone. Ricordare di far passare la linguetta B (o C) all'interno della parte centrale, mettere la colla sulla parte sporgente della linguetta A (o D( e chiudere il relativo estradosso esterno sulle linguette del bordo di uscita e di estremità. Con una pinzetta o bacchettina, far aderire la parte di linguetta A (o C) sotto l'estradosso esterno. Ripetere per l'altra semiala. Ricordare di non mettere colla sulla parte superiore del longherone.
    A questo punto l'ala, senza raccordo alla fusoliera, è fatta e al centro doverbbero trovarsi le due linguette B e C che convergono sul longherone. Qui vengono incollate tirandole lievemente con una pinzetta. Occorre pensare alla scatola porta-ala. I pezzi si trovano nel Il disegno 6, mentre l'esplicativo della costruzione è nel nel Il disegno 5. Si ritagliano i pezzi, si fanno le piegature, si incollano le fiancate alla base (parte colorata della striscia all'esterno), si richiudono ed incollano le linguette interne del vano ala, ed i trapezi terminali e le linguette posteriori, mentre si lasciano aperte quelle anteriori, che si richiuderanno, a suo tempo sulla striscia (la linguetta colorata sarà ovviamente quella esterna). La striscia colorata in punta, con la piegatura di base già fatta, rimane aperta. Lasciare che la colla asciughi bene. Le fiancate colorate non sono ancora in opera. Si ritorna al Il disegno 7. La striscia rimasta aperta, della scatola alare, viene incollata sotto l'intradosso dell'ala fatta, al centro ed in modo che l'ala si trovi tra i due segni riportati sulla striscia stessa (curare l'allineamento all'asse dell'aereo).
    A questo punto si ritaglia il pezzo di raccordo che si trova sul Il disegno 4, la cui parte centrale viene incollata sotto la parte centrale dell'ala, in modo che i disegni coincidano perfettamente. La striscia della scatola viene quindi "pizzicata" dentro.
    Vi sono linguette bianche sui bordi interni dell'estradosso delle ali, e linguette sul bordo di uscita (intradosso) del raccordo (occorre ricordare di lasciar sporgere queste linguette, che vengono poi ripiegate ora). Queste servono a collegarsi all'interno dell'estradosso del raccordo. Quest'ultimo ha una piccola linguetta quadrata colorata che si collega all'estradosso dell'ala dall'esterno. Messa la colla si chiude l'estradosso del raccordo, aiutandosi con una pinzetta (pressella) per far aderire le parti incollate. Al centro convergono le due lingue bianche sfrangiate, delle due parti del raccordo, che vengono incollate sul longherone e tra di loro, e ricoperte dalla striscia trapezoidale disegnata vicino al raccordo stesso. A questo punto può essere richiusa la scatola porta-ala. Una piccola parte della striscia sporge dalla parte posteriore e servirà a connettersi alla copertura inferiore posteriore, a suo tempo.A questo punto si richiudono anche le linguette anteriori della scatola porta ala.

    Quella fatta è la parte più complessa del lavoro. Ora si passa a realizzare la scatola centrale e le due piccole sagome di prua, i cui pezzi si trovano sul Il disegno 3, che porta anche spiegazioni di montaggio. Occorre ritagliare i pezzi, piegare le linguette laterali selle due basi, le linguette di chiusura anteriori e fare le due piegature per la parte posteriore. Applicare le strisce laterali alla base inferiore chiudendole davanti e dietro. Prima di applicare la base superiore ricordarsi di porre, all'interno, il settore a sezione triangolare, alto come le strisce laterali, e, soprattutto la striscia porta clips, arrotolata su due clips. Chiusa la scatola si accostano ed incollano le due code come in figura.
    Si realizzano quindi le scatolette di sagoma superiore ed inferiore della prua. A parte la piccolezza del lavoro, per queste non dovrebbero esserci problemi di interpretazione. La striscia laterale sporgerà leggermente dalla parte anteriore e serve ad essere incollata sulla parte anteriore della scatola. applicare le sagome sul muso, come in figura, bene in asse con la scatola.
    A questo punto, contro la sagoma inferiore può essere applicata la scatola alare, sotto la scatola centrale. Mettere poi le coperture colorate laterali, che sono incollate al fianco della scatola alare e fino alla mezzeria del fianco della scatola centrale.

    Ora si completa la copertura inferiore, ritagliando il pezzo in tre segmenti (uniti al centro) che si trova in figura 6. La sezione di questa copertura è prismatica per semplicità di sviluppo, ma si consiglia di non fare piegature molto nette, ottenendo un buon effetto estetico e contemporaneamente "i conti che tornano".
    La parte verso l'ala è aperta e si connette ai fianchi della scatola centrale fino a metà della loro altezza (vedere disegno 4). Le due sezioni di coda sono invece a "scatola chiusa", con i due trapezi bianchi che si sovrappongono e si uniscono. Questi si connettono sotto la coda della scatola, badando che questa rimanga beb allineata al centro. La parte di striscia che sporge dalla scatola alare si incolla al primo pezzo della copertura ora messa in opera. Si lascia asciugare bene la colla.

    Occorre ritagliare e piegare i piani orizzontali di coda ( figura 4), fatti con la solita tecnica usata anche le le ali. Qui il bordo di attacco deve essere piegato piuttosto netto. Le due linguette colorate si ripiegano all'esterno, al contrario delle linguette bianche, e servono al collegamento con la fusoliera (parte inferiore). Sulla coda della scatola centrale si collegano dunque i piani di coda, badando che risultino ben orizzontali.In figura 4 è mostrata la loro collocazione.

    Con lo stesso metodo ormai noto si ritaglia e si applica la copertura superiore , avendo cura di accostare bene striscia e semicerchi rossi in coda e parte rossa avanti. La parte anteriore ha una linguetta bianca che si collega alla parte piana della sagoma anteriore e che verrà coperta dalla cappottatura del motore.

    Ora si realizza il muso, altro esercizio di pazienza.Si ritagliano la striscia rossa sfrangiata, il disco nero bordato di rosso e lo sviluppo giallo dell'ogiva elica, che si trovano nel disegno 6. Prima di applicare la striscia che realizza la parte cilindrica della cappottatura, è bene dare la curvatura alla frange che realizzano il raccordo tra la parte cilindrica ed il disco frontale. Il disegno esplicativo di trova nella figura 5. Occorre poi incollare la parte cilindrica, che copre il muso della scarola centrale e le due sagome di prua, ripiegare e incollare le frange di raccordo, applicare il disco frontale, realizzate il piccolo cono dell'ogiva, ripiegarne all'interno le linguette ed incollarlo al centro del disco. Tutta questa parte dovrà essere spalmata di un sottilissimo strato di resina epossidica (colla a due componenti, ovviamente trasparente). Rimangono da porre il opera il timone e la carlinga. Il timoneè in due parti. La pinna solita ed una piccola deriva di raccordo alla fusoliera. con il solito metodo, alla pinna viene dato un profilo simmetrico sottile, e la deriva, con le alette piegate all'esterno, viene incollata sulla parte bianca in fondo alla pinna. Quindi il tutto viene incollato sulla fusoliera, nella posizione che può essere rilevata dal disegno 1. Per la carlinga ( figura 4) non vi sono problemi particolari, se non le piccole linguette di incollatura. Le linguette di fissaggio alla fusoliera vengono piegate all'esterno. anche la posizione della carlinga è facilmente deducibile da disegno 1. Può essere opportuno rinforzare l'attacco con colla a due componenti (pochissima e senza sbavature). La stessa colla può servire (sempre in quantità microscopiche) se si notano punti con incollature critiche. Se qualcuno vuole, può divertirsi a realizzare ed applicare un siluro ventrale, come quelli che si vedono nel disegno 1.

    A colla asciutta si procede al centraggio dinamico.


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    Villa "La Tesoriera".

    Torino - Parco della Tesoriera. .
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