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MODELLI DA COSTRUIRE 1

Aerei riproduzione in carta
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Aermacchi MB 326 - Scala 1:58


Fare "click" (che parola balorda) sulle figure per ottenere il foglio A4 da scaricare (tornare con "BACK" del browser).

macchipiccolo Cliccando (che parolaccia!) sulla figura a fianco si ottiene il disegno (tre viste) dell'aereo originale da riprodurre. Il disegno non è perfetto, ma sufficiente ai nostri scopi. Sul disegno è indicata l'aperture alare dell'aereo vero. La colorazione riportata è approssimata ma corretta. Come si vede si tratta di un velivolo del Ghana (potrà sembrare strano ma è l'unica colorazione completa di cui disponevo, a parte quella completamente arancio della scuola di volo italiana).
macchipiccolo Nella seconda figura le sagome vengono riportate in scala 1 : 58, il che corrisponde ad una apertura alare di 18 cm. Si ricorda che devono essere 18 cm quando il foglio (formato A4) viene stampato con l'opzione "scale to fit paper" (o "fit to paper").
Ovviamente è bene procurarsi disegni di partenza più ben fatti e più dettagliati, mentre fanno anche comodo alcune fotografie del velivolo, che aiutano ad interpretare il disegno, là dove alcuni particolari possono essere nascosti.
Si potrebbe notare che con la carta non si può pretendere troppo e che quindi anche documentazione meno ricca può bastare. È vero, ma partendo dal molto, è più facile aggiungere quel tocco che fa la differenza.

Per prima cosa rifacciamo il disegno secondo le esigenze dalla carta.
macchipiccolo La figura, espandibile con "click", mostra l'inizio del lavoro di conversione delle strutture dell'aereo. Si presenta un problema non indifferente in coda, dove si cerca si allocare un ugello esteticamente valido. Per questo serve una idea. Ah! ... eccola. Si può fare una particolare scatola centrale con lato posteriore aperto, in cui infilare un opportuno cilindro sagomato, che risulterà annerito all'interno. L'ultima parte della scatola deve passare da sezione quadrata a sezione cilindrica, e questo è un problema per il fissaggio delle coperture. La scatola si suppone "a scomparsa" sotto la copertura. Un altro problema da risolvere è senz'altro quello dei serbatoi di estremità alare che sono piccoli ed ellissoidali. Per questi rimandiamo l'idea a dopo.
Per evitare che il muso diventi troppo squadrato, si pensa di non far arrivare la scatola troppo avanti e di giocare su di una lieve deformazione della superfice laterale dei primi segmenti di prua.
Affrontiamo allora per primo il progetto della scatola centrale e delle sue complicazioni di coda, che devono anche prevedere un punto adeguato per il fissaggio dei piani orizzontali, paralleli all'asse della fusoliera. La solita figura cliccabile porta al disegno dei pezzi della scatola.
macchipiccolo La base superiore risulta parallela all'asse (salvo la piccola deformazione in coda). Questo facilita la costruzione come visto nelle pagine precedenti.
Si vede che è stato previsto un settore interno tra la penultima e l'ultima sezione di coda, che l'ultima sezione non è dotata di linguette e che esiste un tubetto con una estremità sagomata che serve a fare l'ugello (la parte grigia deve rimanere all'interno).
Si dispone allora la base superiore su di una superficie di appoggio, con le linguette piegate, e si applicano le due strisce laterali. Attenzione: queste hanno due piccole linguettine strette in coda. Queste linguettine devono avere la parte grigia all'esterno. Si colloca la clips sulla relativa srtiscia, come da figura e la si incolla all'interno della scatola, il più vicino possibile al muso. Ora occorre porre molta attenzione a che le due strisce laterali siano bene a squadra con la base. Non si incollano ancora le due paretine anteriori, per poter passare un "appoggio" durante successivi incollaggi. Allo stesso modo si incollano l'una sull'altra le due linguette all'interno del vano dell'ala, che fissano la distanza tra le fasce laterali ed aderiranno alla parte centrale dell'ala stessa. Si inserisce quindi il settore rettangolare nella posizione indicata, incollandolo alla base ed alle fasce laterali. Occorre curare che sia ben perpendicolare e con le sue linguette rivolte verso la coda.
Ora viene preparato il tubetto di coda, che viene arrotolato su di una matita (attenzione che non sia troppo grossa) e chiuso in modo da avere il giusto diametro. La parte grigia rimane all'interno e questo complica un po' l'esatto incollaggio di chiusura (si può riportare la linea della linguetta, con una riga a matita, sul retro del pezzo). Si incollano l'una sull'altra le due strette linguette sulla circonferenza non sagomata, che servono ad evitare deformazioni.
A questo punto occorre fare un'operazione precisa e delicata, più semplice comunque da fare che da descrivere. Si mette un filo di colla lungo la generatrice che passa per il centro becco sagomato del tubetto-ugello, un po' di colla sulle linguette bianche del lato opposto al becco ed un po' di colla sulla circonferenza rsterna dell'ugello. Quindi si incolla la generatrice di prima sul fondo della base superiore e le linguette unite sul settore interno in coda, badando che il tubetto sia ben centrato in asse. Il disegno forse aiuta a capire (il particolare colorato è disegnato capovolto). Si fa quindi aderire prima il bordo finale della base alla circonferenza dell'ugello. L'ultima parte della base della scatola passa così da piana ad arrotondata andando dal settore all'ugello. Quindi si fa la stessa operazione per l'ultima parte delle strisce laterali. In figura vi è un tentativo di rappresentazione dell'effetto finale.
macchipiccolo Prima di procedere con la base inferiore, occorre procurarsi l'ala.
La figura successiva (click) riporta appunto le superfici di velatura dell'aereo con relativi annessi.
Si nota che l'ala (solito click) è stata dotata di linguette di montaggio, e che alle estremità sono presenti le linguette per l'attacco dei serbatoi di estremità alare (attenzione a non tagliare quella verde dell'intradosso quando le linguette di montaggio saranno eliminate). Una volta fatta l'ala secondo quanto illustrato in precedenza (ovviamente le estremità devono rimanere aperte) con tanto di diedro, il cui valore si ricava dalla ligura, questa viene montata nella fascia centrale. A questo punto la fascia viene chiusa dalla base inferiore preparata in precedenza. Conviene iniziare ad attaccare la parte di coda di questa base, quindi mettere l'ala, quindi la parte di prua ed infine chiudere la scatola davanti, ricordando la clips di centraggio. Verificare che non vi siano svergolature e che i pezzi siano tra loro ad angoli corretti, come rilevabile dal disegno.
I pezzi per i piani di coda e derive vengono messi da parte e saranno utilizzati dopo il montaggio della fusoliera.
A questo punto occorre iniziare la fusoliera (muso e coperture), di cui il muso presenta qualche complicazione, se si vuole ottenere un buon effetto estetico e simulare il più possibile la forma ellissoidale.
I vari pezzi sono riportati nella solita figura cliccabile.
macchipiccolo Occorre anche fare attenzione a come i pezzi vengono colorati, in modo che una volta assemblati riproducano una colorazione coerente. I pezzi in figura dovrebbero essere ok da questo punto di vista.
I pezzi rappresentati non sono facili da maneggiare, in quanto con particolari molto piccoli, Occorre dapprima ricavare il prisma di muso, che richiede pazienza e precisione. Ricordarsi di fare tutte le piegature prima di iniziare ad incollare (questo vale anche per gli altri pezzi).
Le due coperture superiore ed inferiore hanno i primi due segmenti a scatola chiusa, che si uniranno tra di loro e con due linguette alla scatola centrale. La prima di queste linguette (parte inferiore) può essere ripiegata verso l'alto e facilmente incollata. Più complesso è incollare l'altra, che deve essere ripiegata verso l'interno dello scatolato. Per prima cosa, comunque, occorre fare questi due segmenti per ambedue le coperture e verificare che i pezzi "calzino bene sulla scatola centrale. e quindi chiudere il segmento di scatola chiusa della coperture inferiore che finisce sotto l'ala. Quindi si unisce completamente la copertura inferiore alla scatola centrale, facendo con cura le incollature e badando che le parti laterali arrivino esatte alla mezzaria dei fianchi della scatola, indicata dalla linea tratteggiata. Curare bene l'incollatura sotto l'ala.
Quindi si incolla la copertura superiore con precisione. Prima di chiudere su loro stesse la due linguette anteriori, si può infilare una clips sul settore mediano (i due settori incollati), per il bilanciamento (per la prima realizzazione conviene mettere una clips n. 1 mentre all'interno si è messa una clips n.2). Quindi si chiudono le linguette e si incolla il prisma di muso. Il tutto (prisma e primo settore), dovrà essere assicurato e rinforzato con resina epossidica spalmata all'esterno (strato sottile). A questo punto conviene fare i piani di coda orizzontali e metterli in opera, per non dimenticarli poi. Timone e deriva saranno montati assieme alla cappottina.

macchipiccolo L'ultima figura cliccabile porta al foglio dei pezzi ancora mancanti che sono i serbatoi alari e la cappottina. Su questo modello sono state volutamente trascurate le gondole delle mitragliatrici alari per non esagerare in complicazioni. Per la cappottina si è scelto il metodo dell'applicazione dall'esterno, che può dare qualche imperfezione, ma che è molto più semplice che non l'incollatura dall'interno in apposita asola (che viene meglio solo quando riesce bene, cioè non molto spesso).
Si ritagliano quindi i due pezzi della cappottina e si fanno tutte le piegature. Si nota che tra le sezioni centralivi sono minuscole linguette di unione, che potrebbero essere insufficienti a tenere assieme i pezzi. Quindi sono previste due sottili striscioline da incollare all'interno della cappottina. I pezzi vengono montati assieme a quelli di deriva e timone che erano stati preparati a suo tempo. Le linguette per l'incollaggio sulla fusoliera sono piegate all'esterno e rimangono a vista, quindi devono essere fatte con cura. Montato il tutto sulla fusoliera, e al posto giusto, non resta che fare i serbatoi di estremità alare e le due prese d'aria da montare alla radice delle semiali. Il lavoro non si presenta semplice, data la dimensione dei pezzi. La sezione dei serbatoi è ottagonale ed il montaggio intuitivo (armarsi di tanta pazienza e presselle). Fatti i serbatoi, questi vengono connessi alle apposite linguette alari, si rinforza dove occorre con un po' di resina epossidica. Le prese d'aria non presentano particolari difficoltà (ripiegare all'interno le parti nere, la parte bianca va contro la fusoliera), ed il modello è fatto.
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Torino. Piazza Solferino.

Monumento a Ferdinando di Savoia.
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casa avanti

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