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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/20 21:15 By: dok Status: Utente  
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Questo mi permette di dire due parole sulla cosiddetta "questione epistemologica" sollevata da Luca in più occasioni.

Io sarei propenso per dare una specie di definizione "statistica" dei vari percorsi della libertà: semplicemente quelli principali sarebbero quelli che hanno visto il maggior numero di passaggi , come in una sorta di grafico a spaghetti delle previsoni meteo: dove si concentrano il maggior numero di linee la probabilità dell'esattezza della previsone è maggiore, viceversa dove gli spaghetti si sparpagliano l'attendibilità della previsione si riduce. Così in una ipotetica (ma oggettivamente impossibile) ricostruzione dei passaggi si evidenzierebbero quelli principali semplicemente grazie alla concentrazione delle linee e al loro sovrapporsi.

ciao Bergame e grazie per avere colto la mia <provocazione> metodologica: è importante chiarire a se stessi e agli altri la propria linea di ricerca, senza partire da assunti dati per scontati ma che scontati non sono affatto, e anzi il non chiarirli condiziona negativamente la ricerca -perché la poggia su dati che non sono <fondati>- e pure la discussione, rendendo spesso reciprocamente incomprensibile il comportamento degli attori della ricerca.
bene, io ho detto che parto da un approccio <epistemologico>, nel senso che il punto primo per me è definire cosa sia la <Via della Libertà>, ovvero quando è che si parla in modo proprio di via della libertà: la domanda non è banale, dato che queste vie non avevano e non hanno un cartello e numeri civici come la nostre strade trafficate.
tu invece hai detto che parti da un approccio <statistico>, nel senso che i principali sentieri della libertà per te sono quelli che hanno visto il maggior numero di passaggi e potrei dirti: bene, abbiamo due approcci diversi alla questione, ed entrambi rispettabilissimi, ma mi spieghi come faccio a stabilire quali <sentieri della libertà> sono stati i più frequentati, se non ho la più pallida idea di che cosa sia un sentiero della libertà?
perché allora potrei anche dire, sulla base della frequenza, che la statale Aurelia o il sentiero di Corniglia sono e sono state senz'altro le vie più frequentate e quindi sono le <principali vie della libertà>?
tu mi dirai che però l'Aurelia o il sentiero di Corniglia non sono una via della libertà: passi per l'Aurelia, ma Corniglia, o Finocchaia? ma allora che è una <via della libertà>?
e così si ritorna a bbombazza alla mia questione epistemologica, che, comunque la vedi, è la questione prioritaria, se vuoi combinare qualcosa nella ricerca: per trovare qualcosa, bisogna sapere prima cosa cercare, altrimenti trovi in sostanza solo quello che già sai, questo è poco ma sicuro.

voglio ricordarti un brano che in parte contraddice la tua tesi che il nome "sentiero della libertà" sia sta o dato solo successivamente ai fatti. E' un brano tratto proprio del libro di Nicodemi -Lenzetti che Pisanino ha fatto entrare imperiosamente nella discussione. A pag. 80 del volume c'è un capitoletto intitolato "Il sentiero della Libertà" e questo comincia proprio così :
"I tedeschi sapevano che ad Antona si dipartiva quello che già da allora cominciò ad esser chiamato "il Sentiero della Libertà" ed erano i stati informati dalle loro spie che una agguerrita formazione partigiana teneva saldamente nelle mani la difesa di quel luogo "

grazie per avere risposto anche alla mia <provocazione> linguistica e per avere aggiunto un elemento in più (anche se in questo caso sembra a sfavore) alla questione che ho sollevato: in realtà l'importante è avere posto un altro problema, laddove sembrava ci fosse un dato scontato, che in realtà tanto scontato non lo è per davvero.
nel frattempo ho ritrovato altri dati tra la mia documentazione, che rinfozano la mia impressione che la datazione del nome <Via o Sentiero della della Libertà> sia ancora successiva e abbia a che fare con le cerimonie successive all'inaugurazione del sacrario di Tecchia, 1987: infatti i due articoli suppongo del Tirreno e della Nazione datati 10/4/1987 e raccolti nell'opuscolo citato di Giancarlo Bertuccelli <Quel dicembre 1944, dal baluardo di Tecchia un monito per la pace> parlano ancora di <sentiero della salvezza>, mentre solo nell'opuscolo successivo <Sul Sentiero della Libertà>, 1988, si parla appunto di <sentiero della libertà> accanto a <sentiero della salvezza>, pag.9.
certo l'ANPI saprà dire qualcosa di più preciso su quella che è la data di nascita ufficiale di questa pittoresca espressione, cui il passo che hai citato di <Guerra sulle Apuane> non mi pare contribuisca in realtà in modo decisivo.

qualcosa di decisivo lo aggiunge invece la lettera di Gino Briglia/Sergio a Vinci Nicodemi a quell'altra questione -in relazione a questa- cui accennavo nell'ultimo intervento: l' <operazione istituzionale> condotta dai quadri dirigenti del gruppo Patrioti Apuani:

GRUPPO PATRIOTI F3 "FALCO"
7.2.1945
Caro Vinci,
ti invio lo schema riguardante il servizio dei civili che oltrepassano le linee per raggiungere l'Italia liberata.
Tale servizio dovrebbe essere da te personalmente controllato poiché ha assunto presso gli alleati un carattere di somma importanza.
Infatti così tengono molto in considerazione tale servizio che maggiormente sarà apprezzato se compilato come da schema allegato.
<...>
Saluti e auguri a tutti
Sergio

a parte il fatto che non si fa cenno all'organizzazione di una <Via o Sentiero della Libertà>, è evidente e noto che la regolamentazione del passaggio del fronte di civili secondo le modalità previste nello <schema allegato> fosse un'iniziativa partita dai comandi alleati e imposta a tutti dai quadri del gruppo Patrioti Apuani per disciplinare la dinamica spontanea dei passaggi del fronte, e che questo fatto determina una frattura netta tra un prima e un dopo, e la nascita di qualcosa di nuovo e dalla identità ben definita, e guai a chi sgarra: la <Via della Libertà>.
che dire poi, a parte gli abusi, di quelli che, partigiani e non, coscienziosamente e a rischio della pelle hanno svolto prima e altrove il servizio ai civili? certo è che fecero del loro meglio, ma altrettanto certo è che non organizzarono la <Via della Libertà>, perché questa, come si è visto, è stata anzitutto un'operazione istituzionale e militare di alto livello tra comando alleato e quadri partigiani.

per quanto riguarda la localizzazione di questo passaggio alle Greppie (e quando parlo di Uncini intendo sempre le Greppie), nelle testimonianze <a voce viva> ho sempre sentito parlare delle Greppie, e guarda caso anche l'opuscolo dell'ANPI citato anche da Marco punta chiaramente lì -l'unico elemento di ambiguità è l'identificazione del Pitone-, come il Passo per eccellenza: non solo il servizio ai civili passava di lì, ma anche, in entrambi i versi, il servizio logistico, quello postale e quello informativo.
il Pitone o la Focoraccia venivano magari utilizzati quando le Greppie erano inagibili per una qualche ragione.

la tua <statistica a spaghetti>, per quanto succulenta, ti potrà dare -anzi diciamo pure...ti avrebbe potuto dare, quando c'erano gli elementi, ora dove li vai a trovare, è proprio questo il problema- la via più frequentata, che non per questo deve coincidere per forza con la Via della Libertà. più che il <quando> e il <quanto>, che sono accessori, l'essenziale è per me il <cosa>.
e comunque proprio <sui numeri> c'erano oscillazioni spaventose già dalla fine della guerra.
e come ho già detto, quello che connota una Via della Libertà è il valore sostanziale, <garantista> che viene dato alla parola libertà: la libertà in senso sociale non è vera libertà, se non vengono create le condizioni per cui la fuga da una situazione di disagio -la libertà da- non diventi una schiavitù anche peggiore o una brutta fine.

tra l'altro anche lo stesso Federigi sembra riconoscere che il passo più frequentato sia stato quello della Focoraccia -chiamato dai zanesi Foce Capraia, ma noto per lo più, col nome di Focoraccia-, ma non mi pare che è della <Via della Libertà> che si sta parlando.

L'episodio dell'ex carabiniere Marchini è avvenuto nella zona di quello che è, probabilmente, il varco nella Linea più transitato e, certamente oggi il più celebrato tra quelli dei territori da noi presi in considerazione. Il varco si apre in corrispondenza della mancata saldatura delle linee della 148° Divisione tedesca con quelle della Monterosa ed è noto, per lo più, col nome di Focoraccia.
e comunque, ripeto, si tratta di un mio approccio personale, certo non del tutto infondato, ma pur sempre discutibile.
sulle altre note relative al Col della Perlettaia, Palerosa e Canal dal Prado si va a un altro post
ciao
Luca
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/20 22:16 By: plinio Status: Utente  
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OHHHHHH!!!! Pisanino ritorna con noiiii...ci manchiiii
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/21 13:04 By: pisanino Status: Utente  
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Se un maestro...come tu, chiede all'allievo come me una cosa...da fare, il minimo che possa fare èèèèè....Grande Plinio vorrei invitarti al raduno dell'8 (anche se la mia presenza è in forse)e di sederti vicino al mio socio (oramai burocratico-scriba)consolandolo per il fatto di sopportarmi gia' da 11 mesi (un record x i miei accompagnatori).
A parte...le battute vorei aggiornare un po gli scriba del topic.

Ieri mattina è stato ripristinato un'altro tratto del 188/bis dalla casa dei cacciatori fino al termine del bosco(ore 7,20 con queste temperature) dove si comincia a salire nel paleo quasi in prossimita' del canale che scende dal Piton di mezzo (ieri stavo pensando di scolpire una figura sul pitoncino assomigliante al suo scopritore.....Bergame).
La foresta dell'Ammazonia secondo me è piu' praticabile del pezzo che "abbiamo"pulito con Fabbri (cosi da permettere ai miei cari scriba un pasaggio piu sicuro ed idoneo per portarsi verso il Piton di mezzo dal 188/bis senza perdersi in quella che è diventata una giungla.L'ultimo pezzo verra' fatto la prossima settimana (impegni parentali...permettendo).
Vorrei lanciare per primo la bella notizia che il Guido....ha passato la specializzazione...ed è diventato Dottore a tutti gli effetti.......speriamo che non si monti la capa ha.ha.ha e vorra' del lei....come il mio socio.
Vi saluto....Pisanino
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/21 13:21 By: Marco di AS Status: Utente  
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Grazie delle notizie, Pisanino, compresa quella del dottor Guido cui vanno naturalmente tutte le congratulazioni del caso!

Quel tratto che avete meritoriamente ripulito l'ho percorso l'altro giorno tornando dalle mie ricognizioni tornantinesche. In effetti non era proprio messo benissimo. In un punto dopo un canale, dove c'era un albero caduto, manca poco mi perdo!

Da domani a domenica sono in Valle d'Aosta, ma il prossimo fine settimana spero proprio di terminare la mia ricerca. Però partirò da cava Capraia. Qualcuno sa se la strada che la raggiunge è percorribile con un'auto normale? O devo sciropparmela tutta a piedi? L'altro giorno l'ho fatta fino alla casa delle focacce e mi è parsa in discreto stato, ma non avevo tempo di proseguire oltre.

Marco
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/21 13:54 By: pisanino Status: Utente  
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in settimana...ci faccio un salto io, ho il suv 4x4 ti faccio sapere quanti km puoi fare dalla casa delle focacce (questo x uno scriba come te è il minimo che posso fare,ma a cena con te ancora non ci vengo...ha.ha.ha.)
Pisanino
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/06/21 23:38 By: pisanino Status: Utente  
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Rocciatore

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Per Marco as,ti è andata anche bene...visto che nella settimana prossima per ripristinare l'ultimo tratto del 188/bis passo da li oggi mi son fatto un giro per vedere le condizioni del piano viabile.
Facciamo qualche numeri in metri:
Partendo dalla casa delle focacce....fino al cancello sotto la cava...sono km 2,400 metri
l'ultimo spazio idoneo se non hai un 4x4 x la sosta si trova a km 1,600 (c'è un'ometto in sassi di grandi dimensioni a comferma)
la descrizione del percorso è.....

partendo dalla casa delle focacce dopo mt.100 in piano la strada comincia a scendere x mt.300 attraversando il canale delle Madielle...ecco li appena passato il canale c'è un' altra discesa di 100 mt.da valutare se riesci non a scendere ma a risalire al ritorno (per me è fattibile)...poi la strada va quasi in orizzontale per mt.500 fino ad arrivare in prossimita della palestra di roccia "il Campaccio sulla dx"ravaneti ai lati della strada....altra salitella di mt.200 (fattibile)e altri mt.700 in orizzontale dove alla fine dei 700 mt. troverai la sosta "obbligatoria" sulla destra con ometto in sassi.(e siamo esattamente a km.1,600 dalla partenza dalla casa)
NON PROSEGUIRE CON L'AUTO gia' io con il 4x4 ho trovato difficolta' per le pessime condizioni della strada ultimamente il rpristino da parte dei cavatori non c'è stato in quel tratto.(poi vedrai tu stesso sul posto)
Che dire la strada qualche anno fa, io l'ho fatta con un'autovettura normale yaris verso e piu' o meno è la stessa fino alla sosta con l'ometto,ci sono avvallamenti per il deflusso dell'acqua ma piano piano sono praticabili,qualche sasso sulla sede stradale, ma hai diversi spazi di sosta caso mai per rigirare ti do il metraggio
1° sosta mt.200 - 2 sosta mt.400 - 3 sosta mt.1000 sotto la parete di roccia - 4 sosta mt.1300 ultima sosta dove lasci l'auto mt.1600 (misurazione sempre partendo dalla casa delle focacce
Battutella...io Massese con auto normale c'è lho fatta varie volte.....tempo fa...tu Fiorentino di citta' vediamo..caso mai se sei in difficolta chiama al 3272812008 ho il cavo per il traino ti prendo solo la chiamata euro 30.00.
ti saluto Pisanino
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