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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/29 15:51 By: Marco di AS Status: Utente  
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Master

Posts: 778
graphgraph
Ho elaborato questa carta dopo l'escursione di mercoledì 25 aprile, un buon modo - come ho scritto anche a Bergame - per celebrare la festa della Liberazione... sui sentieri della Libertà!



Spero di aver indovinato la posizione della Casina dei Cacciatori, che non sapevo si chiamasse così. Per il resto, toponomastica a parte, il percorso verde (stradello) + rosso (sentiero) è l'ex 188 bis; in giallo è il sentiero proveniente dalla Tana del Lupo che ho percorso quattro anni fa, ricalcato pari pari dalla catastale (attuale, non quella lorenese! ); uso spesso questo metodo sul 5000 perché i percorsi sulle catastali sono quasi sempre più precisi e numerosi rispetto a quelli riportati nella CTR; solo che per la zona in questione, versante lucchese compreso, questo è praticamente l'unico (o poco ci manca). I puntini rosa corrispondono al percorso che feci io, perché dopo il fosso di Campiglia le tracce si facevano meno evidenti e a un certo punto le persi; negli appunti avevo comunque annotato la presenza di fettucce.

A proposito dei canali, in tutte le carte disponibili il fosso di Campiglia viene prima e quello del Pozzone dopo, e sono sempre chiamati così. Quindi perché la Armanini avrebbe dovuto riferirsi al Pozzone? Ricordo, a questo proposito, che trovai un bivio appena superato il fosso (è il trattino in rosa che si stacca a monte) con una traccia che immaginai dovesse risalire alla Casa del Prete. Che fossero qui i tornanti? Però dalla descrizione sembra una salita continua, mentre così ci sarebbe in mezzo tutto il tratto orizzontale che attraversa il fosso del Pozzone.

Ma veniamo all'escursione del 25: appena superato il fosso del Pozzone (dopo aver tagliato qualche rovo con le cesoie nel tratto dopo la Casina dei Cacciatori), abbiamo trovato questo bivio con una traccia che saliva ripida a sinistra, indicata da Barbara nella prima foto, e alla quale si riferiscono anche le due successive










Abbiamo provato a risalire la traccia ma quasi subito ho trovato un tratto ripido ed estremamente scivoloso causa terreno assai umido per la pioggia caduta. Dato che l'andamento non era propriamente quello di un sentiero, abbiamo lasciato perdere per proseguire sull'ex 188 bis. Può meritare comunque una verifica, meglio se con tempo più asciutto. Il bivio è indicato con l'altro brevissimo tratto in rosa, mentre in celeste è la mia proiezione delle tracce IGM sulla CTR, ben diversa da quella di Bergame. Infatti proprio in prossimità del fosso del Pozzone nell'IGM c'è una discrepanza tra i due versanti, e questo provoca la "falsa partenza" più in basso della confluenza dei due rami, dato fisico ben più attendibile comune a entrambe le carte: ma se si contano le curve di livello sul lato sud, da monte verso valle, non si scappa; l'andamento è quello riportato, ben poco distante dal sentiero attuale ma sorprendentemente coincidente, a un certo punto - questo sì - con l'itinerario trovato da Bergame (in blu) di cui ho notato l'attacco e che ho risalito fino a quando si perde un po' nelle stipe. Quindi può darsi che il 188 bis tenesse un tempo questo andamento e superasse più in alto il versante roccioso rispetto al punto dov'è la corda fissa, ma non ho fatto caso se questo sia possibile perché la proiezione l'ho fatta appunto dopo l'escursione.

Nelle due foto sottostanti, l'avvallamento iniziale dell'itinerario di Bergame e nella successiva, sullo sfondo prima delle rocce che salgono al Pitone, la rampa erbosa di salita verso il Pitone di mezzo, che siamo andati a prendere dal punto precedente l'attraversamento del canale con successiva corda fissa. La grotta, Luca, purtroppo non l'ho notata, non avevo capito che era proprio lì e quindi non l'ho proprio vista. L'itinerario rosa è indicativo, ricalcato su quello IGM; in realtà soprattutto in alto abbiamo risalito il versante non del tutto linearmente, trovando ogni tanto qualche traccetta che abbiamo sfruttato, ma non abbiamo individuato con precisione quelle citate da Bergame.








Infine, una foto presa poco prima dei "Gaglini di Guido", poi elaborata con il percorso che mi sono immaginato io (approssimativo dopo il primo costone e, soprattutto, non so quanto fattibile) guardando il versante, dove sembra trovarsi una debole traccia (in giallo, mentre in rosso è il 188 e più in alto il 41). Cosa ne pensate?






Non avendo più molto tempo a disposizione, non ci siamo avventurati e siamo tornato dalla Greppia con il 188. Che francamente, in qualche punto, andrebbe un po' ripulito, magari prima che venga l'estate.

Marco
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/29 18:43 By: dok Status: Utente  
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Escursionista

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graphgraph
...diciamo che ora propendo al 60% sulla tua tesi rispetto la mia...
per dare a Guido una possibile ulteriore riprova del fatto che i su' gaglini non sono i Gaglini di cui parlano Sciamino e il Federigi, e così cercare di alzare un po' alla volta la sua modesta percentuale di convincimento, mi appello ancora una volta a Sciamino.
questa ipotesi, che mi è venuta in mente solo ora, grazie all'attenzione posta da Guido e Marco di AS a quella focetta, soddisfa finalmente i miei dubbi finora irrisolti riguardo un passo del diario di Sciamino, quando cioè parla dell'episodio in cui la missione immediatamente precedente la sua (attraversamento del fronte da Azzano a Antona di una comitiva di inglesi) andò a finire sulle mine in prossimità del passo del Pitone. dopo essere salito con un portatore al passo a cercare di soccorrere la guida colpita, che era già morta, tornò indietro quel centinaio di metri dietro il colle dove aveva lasciato la comitiva e <appena arrivai detti ordine di marcia...quando si ebbe percorso circa 150 metri in salita si iniziò la discesa sul versante di Campiglia. dalla posizione del passo minato e precisamente dal torione del Pitone che rimaneva più basso di noi ci fu una grande sparatoria con mitraglie che sparavano nella direzione di un sentiero che rimaneva sopra di noi e che loro certamente ci credevano in questo mentre eravamo più bassi e quindi fuori pericolo...>.
insomma Sciamino gliel'ha fatta un'altra volta sotto il naso, ma di dove può essere passato, se non per la focetta dei gaglini di Guido?
così la vedo io, e finalmente il quadro mi soddisfa: Sciamino sale fino alla ceppaia di carpini sul crinale per il Pitone: arrivato lì, dopo essere salito e sceso dalla zona dell'esplosione, decide di portare la comitiva in direzione Greppie, lungo l' <alta via dei cavatori>. arrivato più o meno sotto la verticale di quella focetta (i gaglini di Guido) risale il cinale e varca lì la cresta, scendendo, sempre ammesso che sia possibile scenderci, nel canale sottostante in direzione Campiglia. questo per tenersi sufficientemente lontano dalla pattuglia che lo aspettava al Pitone, ma anche per non allontarsi troppo e inutilmente risalendo il canale delle Greppie (Gaglini).
praticamente avrebbe fatto più o meno il percorso che ho descritto in quel post a pag.10: tra l'altro la ceppaia di carpini (l'ipotetico punto di sosta della comitiva sotto il Pitone) come tutta l' <alta via dei cavatori> rimane intorno a quota mille, e la differenza di quota con la focetta dei gaglini di Guido (1149m) è di 150m meno qualcosa: quel qualcosa che farebbe rabbrividire un GPS...
quando la pattuglia al Pitone si accorge di essere stata gabbata, pensando che avessero preso la via dei Gaglini-188, sputa fuoco e fiamme in quella direzione, più in alto rispetto a dove si trovavano loro, che scendevano probabilmente fuori vista protetti anche dai fianchi del canale che porta in Campiglia sotto la casina dei cacciatori (oppure su una via per Tecchia più bassa del 188, come ipotizza Marco di AS).
insomma c'ho da tornare su a verificare questa ipotesi, che se lo fosse consentirebbe di affermare con sufficiente certezza che quella focetta, dei gaglini di Guido, non è il passo dei Gaglini di Sciamino (e Federigi), altrimenti l'avrebbe chiamata così.
ciao
Luca
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/30 12:18 By: bergame Status: Utente  
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Rocciatore

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graphgraph
Complimenti a Marco per il bel lavoro sul terreno e sulle carte, e anche per il bel modo di festeggiare il 25 aprile.

Controllando le quote e le linee della vecchia IGM mi sono reso conto che la linea tracciata da te è quella che riflette più fedelemente il tracciato perduto della vecchia IGM e che questo coincide in parte con la mia traccia blu.

Poi per quanto riguarda l’andamento della mia traccia blu rispetto al tracciato della vecchia IGM, nella parte bassa i due itinerari coincidono abbastanza. Invece sotto il passo io ho piegato decisamente a sx (salendo) per andare ad intercettare la traccia pulita (sul costone roccioso) da cui ero sceso all’andata. Ma in realtà qui l’itnerario non è obbligato e si può benissimo puntare a dritto come hai fatto te e Ponticelli tempo addietro. Quindi la divergenza in alto tra la traccia della vecchia IGM e la mia traccia blu è solo apparente, una questione di comodità di salita. Puntando direttamente al valico si incontra infatti terreno un più ripido e si deve procedere comunque un po’ a zig-zag.

Per quanto riguarda la sua logica secondo me potrebbe avere tute le carte in regola per essere uno dei passaggi della via della libertà: è piuttosto diretta (quasi una scorciatoia), non ha perdite di quota e rimane anche piuttosto riparata alla vista. L’unico difetto è che, allo stato attuale, nella parte centrale non è evidente a causa della vegetazione e dell’erba alta. MA procedere a vista in direzione del valico è piuttosto facile e comunque si incontrano tratti dove la traccia riappare evidente in mezzo alla vegetazione. Poi la parte alta è in comune con l’itinerario proveniente dal basso (che parte da quello che Luca chiama "bivio pitone-Focoraccia"). D’altra parte quest’ultimo, da quello che ne scrisse Ponticelli, non mi pare che sia più evidente né mi pare che lì vi siano evidenze di antichi sentieri.

Per chiarezza ho disegnato sulla foto di Marco il tracciato che ricordo di aver seguito (ovviamente è solo indicativo, poi sul terreno si seguiranno le linee dove la vegetazione è meno ostica).



Luca, non capisco perché trovi questa traccia “cervellotica”. Se dici “scabrosa” o “debole” ti do sicuramente ragione, ma “cervellotica” si attaglia più a qualche tuo intervento sul forum che alla traccia in questione

Scusami, apprezzo tantissimo i tuoi interventi per la competenza e la ricchezza di informazioni. Il tuo contributo è sicuramente prezioso e insostituibile a differenza del mio che, senza falsa modestia, mi ritengo un parvenu della materia. Ma volte è un po’ faticoso starti dietro se non hai un master in “pitonomastica apuana e semiologia zanesica” forse sarebbe più semplice seguirti in mezzo alla stipa o su per i canaloni dei "guglini/gaglini"
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/30 21:56 By: dok Status: Utente  
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Escursionista

Posts: 25
graphgraph
oh, non ci riesco proprio a inviare immagini, le ho anche portate a 499x374px e sotto i 100kb, ma non c^è verso di farle accettare: ma come fate Bergame e marco a postare delle 800x600, me lo potete spiegare?
ciao
Luca
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/30 22:07 By: dok Status: Utente  
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Escursionista

Posts: 25
graphgraph
oh, non ci riesco proprio a inviare immagini, le ho anche portate a 499x374px e sotto i 100kb, ma non c^è verso di farle accettare: ma come fate Bergame e marco a postare delle 800x600, me lo potete spiegare?
ciao
Luca

intanto beccatevi questo, senza immagini è un enigma, vi tocca lavorà di fantasia, poi quanto scoprirò il modo le aggiungerò in seguito, il contrario di quello che ha fatto Marco

quando si incontrano opere non d'arte, ma di natura, e di cotanta suggestione, viene spontaneo domandarsi: ma è mai possibile che una cosa del genere sia in passato passata inosservata, e che non le abbiano mai dato un nome? come si fa a non battezzare quello che è un vero e proprio imponente gruppo scultoreo, che pare fatto dalla mano di un artista?
XXXXXXXfoto soleXXXXXXXX
e la suggestione è ivi vieppiù amplificata nei dì di nebbia, allor che cotesto palesasi in guisa di cangiante mistica apparizione...no no, qui nessuno s'è fatto una canna di troppo, provare per credere...
XXXXXXXXXfoto nebbiaXXXXXXXXXX
questa è la più...artistica delle ipotesi sui Gaglini, Gaggini: è possibile che Sciamino o altri prima di lui attribuissero la <paternità> di quest' <opera d'arte> a qualche scultore magari conosciuto sui banchi di scuola, in qualche libro o al catechismo, come un certo signor Gaggini, o Gagini?
<GAGGINI (Gagini). - Famiglia di scultori e marmorari lombardi originari di Bissone, in Canton Ticino, e attivi a Genova dal XV secolo...> (fonte Dizionario Biografico Treccani, in rete)
e in particolare:
<Antonello Gagini. Figlio dello scultore Domenico Gagini, è fratellastro dello scultore Giovanni II Gaggini...studia architettura non solo col padre...ma anche nei suoi viaggi in Toscana per acquisto di marmi...Trova anche il tempo per un soggiorno a Roma presso Michelangelo dal 1504 al 1506, collaborando alla tomba di Giulio II...> (fonte wikipedia)
...
insomma, se questo fosse il Gaggini o Gaglini di Sciamino, allora si può anche provare a disegnare il tracciato di una via che nella parte alta non passa per il canale-corridoio delle Greppie, quello a ridosso delle pareto dell'Altissimo, che è già difficile a farsi in buone condizioni meteo, ma proprio dal <gruppo scultoreo del Gaggini>, che poi altro non è che forse la più interessante e meglio riuscita delle guglie della zona: le altre due guglie in questione, che delimitano il passaggio scendendo dalle piccole guglie sul passo, potrebbero essere quelle che chiamerei, perché no?, della <meta>, riferendomi al <Pitone con Meta> del catasto lorenese (ci potrebbe anche stare...la meta del Viarello del Prato...): quelle due guglie, la più a valle è quella col vecchio cordino in cima salita da Guido, sembrano infatti come le due colonne di un portone per il passo.
e guarda caso la via che viene giù di lì inarcandosi leggermente nella ripida valletta fino al <gruppo scultoreo> passa proprio in mezzo a una macchia di ginestroni, che a quella quota, tra la Focoraccia e l'Altissimo, mi pare sia l'unica della zona.
e comunque, anche se un c'entrasse nulla la manodopera del signor Gaggini, la via rimarrebbe a pieno titolo la via dei Gaglini, ovvero la via delle piccole guglie.
XXXXXXXfoto via gaglini2XXXXXXX
...
il <gruppo scultoreo del Gaggini> si trova su quella che ho chiamato l'<alta via dei cavatori>, ovvero il sentiero in pari intorno a quota mille che collega tutti e tre i valichi della zona. in direzione mare si va verso i passi del Pitone, della Focoraccia e l'Aiola, a monte si va verso il canalone delle Greppie all'altezza del tornante della marmifera troncone Colonnoni, passando accanto ai resti di un paio di postazioni (documentata la presenza di postazioni avanzate partigiane-alleate subito sotto il Passo), e incontrando nella discesa verso la Grotta di Celè numerose altre grotte, grandi e piccole, più o meno naturali, in cui finita la guerra furono ritrovate una quantità di oggetti anche di civili: ma il ricordo più forte di chi durante o subito dopo la guerra è salito lassù era il solco profondamente scavato nel terreno dal passaggio di migliaia di persone.
questo convalida la tesi del canale delle Greppie come viadotto collettore del traffico proveniente anche dal passo del Pitone e dalla Focoraccia: a quote diverse tutte le vie di valico vi si innestavano, per dirla col Federigi, tutte le vie portano alla Grotta di Celè.
XXXXXXXXfoto postazioni grottaXXXXXXXXXXXX
ciao
Luca
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Re:Altissimo - Sentiero della libertà ?
Date: 2012/04/30 22:14 By: dok Status: Utente  
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Escursionista

Posts: 25
graphgraph
Ma volte è un po’ faticoso starti dietro se non hai un master in “pitonomastica apuana e semiologia zanesica” forse sarebbe più semplice seguirti in mezzo alla stipa o su per i canaloni dei "guglini/gaglini"

o Bergame, se non sono stato chiaro, basta chiedere
anche la cattedra in semiologia zanesica, ne abbiamo già parlato, basta andar là e chiedere.
ciao
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