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Faccio un piccolo O.T.: Tanti auguri di guarigione a Diego! Per quante vittorie possa ottenere in montagna non potrò mai vincere la montagna,è sempre lei che mi lascia vincere.
Faccio un piccolo O.T.: Tanti auguri di guarigione a Diego! Per quante vittorie possa ottenere in montagna non potrò mai vincere la montagna,è sempre lei che mi lascia vincere.
X Moka: sono d’accordo con te, quella della sistemazione di
uno o più percorsi da offrire al pubblico come “sentieri della libertà” è
un’altra questione. Io infatti mi sono dedicato a mettere insieme
indizi, tracce sul terreno e tracce sulle carte per capire quali
potevano essere i passaggi . Poi, una volta che si riterrà di avere in
mano tutti gli elementi, toccherà ad altri il compito di selezionare,
accomodare e proporre. Io però credo che prima si debbano acquisire
tutti gli elementi per poter comporre un quadro della situazione il più
possibile corretto e completo, ovvero , come si dice in gergo
investigativo ... “non scartiamo alcuna ipotesi”
Quando si deve tracciare una strada: prima si mappa e si scandaglia il
terreno per acquisire tutti i dati poi sulla base di questi si
stabilisce il tracciato migliore. Con la differenza che qui, oltre al
tracciato migliore, si cerca di ricostruire e rispettare anche una
verità storica . E’ evidente che c’è ancora molta incertezza e
ambiguità nelle testimonianze e nelle ricostruzioni, sia per quanto
riguarda i percorsi che sull’identificazione dei luoghi (uno per tutti
il fantomatico “Piton massese”). Quindi secondo me è presto per tirare i
remi in barca. Ci sono ancora parecchie cose che non tornano.
Per
quanto riguarda la mia ipotesi su un percorso che da Campiglia punta
diretto al Piton di mezzo tagliando in salita tutto il versante (linea
rosa tratteggiata sulla tavola XXVII, pag 26) luca si chiede dove voglio
andare a parare. Veramente non lo so , però posso spiegare le ragioni
che mi hanno indotto a formularla.
Una premessa : anch’io il
versante massese sotto il Piton di mezzo lo conosco pochissimo,
probabilmente meno di tutti coloro che sono intervenuti finora.
Praticamente l’ ho percorso la prima e unica volta nel sopralluogo del
02/04 (vedi post pag. 10) in discesa dal piton di mezzo lungo il
canalaccio di dx scendendo (quello che a pag. 26 nella tavola XXVII da
me ritoccata. si vede in ombra sotto le voltoline rosa) che mi ha
portato sul sentiero di Fabri&Pisanino (OK?
) che ho riconosciuto dagli ometti, dai nastrini bianchi/rossi e dagli
scalini intagliati. Poi, dopo aver percorso un breve tratto di questo
sentiero, l’ho abbandonato seguendo tracce vaghe che puntavano nella
direzione del pitone di mezzo, e da qui è venuto fuori l’itinerario che
ho segnato in blu. Non ho da insegnare niente a nessuno, mi sono
soltanto limitato a raccontare quello che ho fatto/visto e segnalare
incongruenze tra tracce, testimonianze e mappe.
Veniamo
all’ipotesi di un terzo tracciato diretto Campiglia-Piton di mezzo.
Quello che mi ha incuriosito inizialmente è stata la linea tratteggiata
presente su varie mappe : la IGM del 1903 (post pag. 5) sulla guida del
1921/22 (post pag. 8) e sulla IGM 25000 che ha pubblicato Marco a pag.
13 (aggiornata al 1928) che indicava chiaramente l’esistenza di un
sentiero che dalla valle del Serra saliva al piton di mezzo e poi
scendeva in direzione di Campiglia. Siccome nelle descrizioni che avevo
letto del sentiero della libertà si parlava sempre di Campiglia e del
passo del Pitone come punti “certi” lungo la via della libertà mi è
sorta spontanea l’idea che questa linea tratteggiata potesse (più o
meno) essere stata una di quelle utilizzate dai partigiani e dalle guide
per passare il fronte, quindi una delle “vie della libertà”. Il fatto
poi che quella linea tratteggiata fosse sparita dalle mappe recenti
(multigraphic) stava a testimoniare che nel dopoguerra di quel sentiero
se ne erano perse le tracce , ma probabilmente 70 anni fa era ancora
percorribile, e questo ne rendeva la riscoperta ancora più interessante.
Spinto
da questa curiosità e da questa idea sono andato a cercare sul terreno
le tracce di questa linea tratteggiata, ma non con la certezza che
fosse quello il sentiero della libertà ma con l’idea di riportare alla
luce (stipa e macchjon permettendo) un antico sentiero ed eventualmente
sottoporlo ai frequentatori del forum (e non solo) come possibile
candidato al titolo di “via della libertà”. Ma di dare un giudizio
finale certo non mi sono mai preoccupato dato che di questa storia
comincio solo adesso a saperne qualcosa.
Ho fatto un primo
sopralluogo dalla Polla fino al passo del Pitone di mezzo il 26/03 (post
pag. 5) poi un altro il 02/04 (la mia prima e unica incursione sul
versante massese, post pag. 10) . Questi due sopralluoghi mi hanno
portato ad individuare la traccia blu e ad osservare abbastanza da
vicino la zona. Quindi ho cominciato a farmi un’idea più precisa della
morfologia dei luoghi e dei sentieri. Riprendendo in mano le le mappe
(soprattutto la IGM 25000 e CTR5000 postate da Marco) mi è sembrato che
ci fosse troppa difformità tra il sentiero basso Campiglia-Focoraccia e
la linea tratteggiata delle vecchie IGM (1903 e 1928). Da qui l’ipotesi
circa l’esistenza di un terzo tracciato che saliva direttamente verso il
passo del Pitone di mezzo, diverso sia dal sentiero basso ma anche
dalla mia traccia blu.
A rafforzare questo dubbio è venuto poi
lo schizzo di M. Pegollo che sembrava proprio indicare un tracciato
diretto tra Campiglia e passo del pitone di mezzo. Infine l’articolo
della Armanini, con la sua descrizione, verbale e quindi imprecisa, ma
con particolari sufficienti da farmi considerare ancora più plausibile
quest’ipotesi.
Oh Luca
per quanto riguarda i tuoi dubbi sull’andamento della mia linea
rosa-tratteggiata li condivido, ma la mia era solo una linea
indicativa, tanto per dare l’idea. Mi riservavo di verificarla sul
terreno, ma per il momento non posso. Se nel frattempo qualcuno volesse
andare a darci un'occhiata mi farebbe piacere sapere che ne pensa
. Poi quella che ho disegnato dritta potrebbe essere, data la ripidità
del terreno, una fila di mini-tornanti. Oppure la traccia potrebbe
passare più in alto o più in basso o potrebbe tirare dritto fino ad
intersecare la traccia blu etc etc. Oppure ... può darsi che ho cannato
di brutto
e che lì non c’è proprio nulla da scoprire perché magari chi ha redatto
la IGM ha a sua volta cannato (anche se devo dire che raramente le
vecchie IGM sbagliano e perseverano in errore). O infine (ipotesi molto
probabile
)potrebbe essere che la stipa, e le frasche siano così ostiche ed
impermeabili che una eventuale ricerca diventa un’impresa improba e
quindi conviene lasciar perdere. Ne approfitto per un suggerimento agli
eventuali esploratori: se il sentiero esisteva è probabile che
nell’attraversamento del fosso del Pozzone se ne debbano trovare ancora
resti visibili, dato che intorno ai canali quasi sempre si trovano
piante di alto fusto e qui, dove la macchia è meno invasiva, le antiche
tracce ai bordi rimangono più evidenti, a meno di piene devastanti
Per tutte le altre cose che dici non posso risponderti nel dettaglio causa ... Ignoranza
però ho una perplessità di base: perché cercare sentieri in basso ? Le
descrizioni che ho letto parlano sempre di Campiglia (alcune indicano
anche la quota di 860mt) . La Armanini parla del sentiero che da Antona
porta a “Campareccia ed a Porneta attraversava a mezza costa lo sperone della Tecchia ed entrava nel castagneto di Campiglia”.
Se si confronta questa descrizione con la IGM25000 del 1928 (a pag. 13
) si possono vedere chiaramente i sentieri che collegavano Pruneta
(cioè Porneta) con Campiglia. Si notano anche le tracce basse delle case
di quota 750 di cui parli te, però perché scendere per poi risalire ?
Per ragioni di sicurezza ? però anche il percorso più alto da Campiglia
non sembrerebbe tanto diverso per quanto riguarda la possibilità di
rimaner nascosti . A questo punto però mi fermo perché non conosco i
luoghi e parlo per quello che vedo sulla carta , quindi lascio spazio a
chi i luoghi li conosce meglio e di prima mano ....
PS: Una nota
per Diego cui rinnovo gli auguri di uscirne al più presto: a proposito
del toponimo Pitone/Pittone/Pittolon bisogna mettere nel conto anche
il M. Pittone ovvero la quota 1339 sulla cresta degli Angeli, vedi mappa
sulla guida del 1922 (qui a pag 8) toponimo ripreso anche nella guida
del 1979.
Dok..o preferisci Luca..!!!!Partiamo da un punto chiave....Io come
Guido abbiamo territori vasti...come la praterie americane da
controllare in riferimento sentieri/segnaletica/ripristino degli
stessi,Lui piu' sul versante Lucchese IO nel versante Massese.Per
cui...per forza di cose... Fabbri....diventera' il punto di riferimento
nel versante occupato dai tedeschi (scherzo...lato Masese)quando posso
gli saro' in ausilio per i sopraluoghi...ma per ogni imformazione
tecnica/burocratica...ogni dibattito che farete....sara' Lui...il
riferimento Chiave (visto poi che è anche socio del cai,piu'
responsabile e competente) Ma torniamo al fatto che anche noi
DUE...non è che dal lato Massese......stiamo a dormire dentro la
cappella dei partigani a Porneta...!!!!!L'altro giorno con tempo molto
incerto..(pioggia a tratti)...siamo partiti da Antona...sulla via della
Liberta'x un controllo alle condizioni della
percorribilita'(vegetazione-pavimentazione ecc...)Arrivati al bosco di
Campiglia....siamo scesi giu' fino all'ultima casa diroccata....(lato sx
del bosco mentri scendi) e Fabbri ha notato dei segni rossi sbiaditi
sulle rocce alla sx della casa.Seguendo i predetti segni, abbiamo
trovato un bel sentiero che arriva sotto la cava Caprara (vicino ai
blocchi di marmo che si vedono anche da Campiglia)con proseguo verso il
sentiero 188/bis al di sotto del passo del Pitone Massese.Detto sentiero
potrebbe benissimo essere un sentiero usato dai cavatori/pastori x
andare alla cava/pascoli Granarola....chi lo sa' pero' la linea è quella
del Passo.Successivamente pellustreremo anche il bosco di Campiglia
nella sua parte bassa.......non c'è da escludere nulla....sia in alto
che in basso................ UN CARO SALUTO A DIEGO PER UNA PRONTA GUARIGIONE.......SALUTO TUTTI PISANINO
x bergame;sono perfettamente d accordo con te che ce ancora molto
da scoprire perchè anch io ho notato non tanto sulle carte ma sul campo
(parlo lato massese )che ci sono moltissime tracce che da antona
partono, da luoghi diversi e che vanno comunque in direzione ""PITONE""e
che ci sono pareri e testimonianze ,per quanto ne so molto discordanti
segno che le persone anziane che ho interpellato ,parlo anche dell ampi
massa hanno ricordi vaghi,quindi giusto non mollare e seguire tutte le
tracce perche secondo me hanno comunque tutte un valore storico e
culturale ...fabri