CONSIGLI AI VIANDANTI

Naturalmente si può percorrere la Route 66 in entrambe le direzioni, ma viaggiare da Est ad Ovest è il modo più naturale ed entusiasmante, dal freddo e dalle nebbie dei Grandi Laghi verso il sole della California.

Si parte dal centro di Chicago e si arriva sul molo di Santa Monica, questo è il modo giusto di affrontare la Route 66.
Nessuno vieta di percorrerne solo alcuni tratti, ma non è la stessa cosa. La Mother Road non è fatta di pezzi, è una entità unica indivisibile. Ognuno comunque è libero di sbagliare come vuole. Imparerete presto che le regole sulla Route 66 sono sempre personali e la trasgressione è la norma.


Non commettete l'errore di correre o di cedere alla tentazione delle Interstate, 2.400 miglia sono tante ma possono diventare 3 giorni di noia o 10 - 15 di gioia e sorprese.
Gustate tutto ciò che la 66 ha da offrire e all'arrivo vi sembrerà sempre di aver fatto troppo presto. Siate Viaggiatori non "turisti mordi e fuggi", fermatevi spesso e raramente una sosta sarà stata una perdita di tempo.


Le piccole città offrono il meglio per alloggiare in modo confortevole ed economico.
Anche se un Motel di una catena nazionale è a portata di mano, esplorate prima quelli locali gestiti in prima persona dai proprietari e avrete sorprese entusiasmanti. Chiacchierate un pò con il titolare e date prima un'occhiata alla stanza per essere più tranquilli.
Lo stesso per i ristoranti, ne vale la pena.
Poiché verrete subito individuati come viaggiatori, non rifiutate di scambiare impressioni con i locali, anzi chiedete informazioni sul tempo e sulla strada, la Route 66 è fatta di persone non solo di asfalto e cemento.


Attenzioni ai limiti di velocità specialmente attraversando i piccoli paesi, la vostra targa può attrarre irresistibilmente lo zelante poliziotto locale che potrebbe non lasciarsi sfuggire la rara occasione di multare un cittadino di Chicago o di qualche altra grande metropoli come risulta dalla vostra targa. Non diventate un suo ambito trofeo.


Alcuni quartieri delle grandi città possono essere poco sicuri specialmente a tarda notte. Cercate di evitarli ma comunque guidate sempre con sicurezza anche se vi siete perduti e non uscite dall'auto per chiedere informazioni se non di fronte a ristoranti frequentati o stazioni di servizio ben illuminate e dotate di personale.
Se non sapete proprio dove andare non girate in tondo, scegliete una strada diritta e larga e seguitela sino in fondo con fiducia, porterà pure da qualche parte dove poter chiedere informazioni o fare il punto. Non mostrate mai di essere un turista sperduto anche se è esattamente la vostra situazione. Comunque la pericolosità delle città americane è mediamente inferiore a quella riscontrabile in Europa.
Nei piccoli centri lungo la Route 66 potete anche lasciare la macchina aperta.


I bar e i ristoranti che sembrano chiusi a prima vista, piccole finestre ed un ingresso poco visibile, si rivelano generalmente i più accoglienti ed interessanti una volta all'interno.
Il segreto è controllare il numero di auto locali nel parcheggio per avere subito la percezione della clientela che li frequenta. I locali non per turisti non hanno alcun bisogno di farsi pubblicità, chi li frequenta da una vita sa benissimo se sono aperti e come si entra.
Lasciate perdere il menù o richieste strane, potreste irritare o mettere in difficoltà il gestore, chiedete sempre cosa c'è di buono oggi e scambiate due chiacchiere con la cameriera, soddisfazione garantita e prezzi onestissimi.


Se viaggiate con una auto a noleggio scegliete una compagnia a diffusione nazionale per non restare bloccati da qualche parte senza un'immediata auto di ricambio dalla filiale più vicina. Controllate accuratamente quanto vi costerà lasciare l'auto in un posto diverso da quello in cui l'avete noleggiata (Drop-off charge), diversamente potreste avere sorprese molto costose. Se possibile riportatela sempre al punto di partenza.
Le tariffe migliori si spuntano nei centri minori, Chicago è uno dei posti più cari in assoluto.
Non lesinate con le assicurazioni, sono generalmente care ma eviterete di rovinarvi il viaggio anche solo per un banale problema meccanico o di salute.
La Corvette è l'auto mitica della Route 66 ma è anche la più inadatta per un viaggio così lungo. D'estate si raggiungono temperature che mettono a dura prova anche i migliori condizionatori mentre in inverno le bufere di neve non sono infrequenti nel South West.
Il meglio è una comoda berlina di medie dimensioni e con un ampio bagagliaio, si tratta di trascorrevi in media 10 - 12 ore al giorno e il confort è indispensabile.


Non siate invadenti percorrendo strade private o fotografando cose e persone senza chiedere prima il permesso. Soprattutto gli indiani possono essere molto suscettibili se non si chiede prima gentilmente il loro consenso ed hanno ragione.!


Le iperboli sono una consuetudine in America e ancora di più sulla Route 66, vanno prese con il giusto senso dello humor.
Siate coscienti che quello vantato dall'insegna come "il miglior Hamburger del mondo" può non essere diverso da quello che troverete in mille altri posti lungo la strada, fa parte del fascino e dello stile della Route 66. State al gioco e non permettevi mai di contraddire chi ve lo ha cucinato, la libertà di pensiero è invece sancita dalla Costituzione.
Tra Chicago e Los Angeles troverete almeno un centinaio di posti che dichiarano di servire il "miglior caffè della Route 66". Ognuno è libero di pensarla come vuole.


Se siete collezionisti o insaziabili raccoglitori di souvenir la Route 66 è il vostro paradiso ma non dimenticate che alla fine dovrete anche portarveli a casa e farveli entrare.
Non raccogliete nulla nella Foresta Pietrificata, i Rangers sono gentili ma molto attenti.
Appena fuori potrete acquistare di tutto dagli indiani per pochi dollari, spesso anche patacche indescrivibili spacciate per "Ossi di Dinosauro". State al gioco.


E' molto importante avere sempre sempre una buona riserva di carburante nel serbatoio, almeno metà livello. In Texas, può sembrare impossibile, ma alla domenica le pompe di benzina lontano dalle Interstate sono chiuse ed in Arizona molte sono abbandonate e asciutte lungo la vecchia Route 66.
Anche se il viaggio è piacevole le miglia che si percorrono sono tante, fate controllare spesso il livello dell'olio e lo stato delle gomme. Doverne cambiare una in mezzo al deserto con oltre 40 gradi all'ombra, indicazione puramente teorica visto che non c'è, può essere un'esperienza assai poco gradevole.
Viaggiando nei mesi estivi il condizionatore non è un opzional ma parte integrante della vostra vita specialmente in New Mexico, Arizona e California. Usatelo con criterio e abbiatene cura.
Viaggiando sempre con una riserva di qualche litro d'acqua a testa, vi permettà di aspettare i soccorsi nel deserto come una entusiasmante avventura e non come una tragedia da dimenticare. Non ci lascia la pelle quasi mai nessuno ma ogni regola ha le sue eccezioni.


In caso di guasto all'auto in una zona desertica o poco frequentata, fermatevi al bordo della strada e appendere il fazzoletto più vistoso che avete all'antenna della radio.
Attendete con fiducia i soccorsi che arriveranno in poche ore, magari chiamati da un aereo che pattuglia la zona. Non avventuratevi fuori dalle strade statali o in ore notturne perché il soccorso potrebbe non arrivare che dopo moltissime ore o giorni.
Accettate aiuto con fiducia dagli automobilisti di passaggio, fuori dalle grandi città la delinquenza è praticamente inesistente e tutte le bande di rapinatori, tipo J. James, si sono estinte da oltre un secolo. Così assicurano tutti, deve essere vero.


Lungo tutto il percorso della Route 66 ma specialmente in Arizona e New Mexico capita di attraversare città abbandonate ed in rovina a causa delle nuove Interstate che le hanno tagliate fuori dal flusso del traffico.
Vi si respira un'atmosfera magica ed inquietante, il silenzio, rotto magari solo dal vento e dal cigolio di una vecchia insegna arrugginita, è quasi palpabile.
Non sono luoghi tristi da superare senza indugio ma parte integrante della strada e della sua storia e come tali vanno apprezzati per capire l'importanza della Route 66 per la gente che gli doveva la vita ed il lavoro. Spesso queste Ghost Towns sono meno deserte di quanto si possa credere perciò non allontanatevi dalla strada, non entrate in edifici pericolanti od in cortili coperti d'erba, qualche abitante, uomo od animale, che vi sta osservando a vostra insaputa, potrebbe non gradirlo.
Ad Ovest dell'Oklahoma il Serpente a Sonagli non è un animale in via d'estinzione.


La radio non è solo un accessorio dell'auto ma parte integrante del viaggio.
Percorrere la Route 66 è come vivere un lungo film d'avventura e la colonna sonora è indispensabile per apprezzarlo sino in fondo. Le emittenti locali trasmettono un segnale di ottima qualità e coprono normalmente alcune centinaia di miglia ciascuna, quindi svariate ore di viaggio. Ogni stazione ha una caratteristica ben precisa e definita, Country Music, Light Rock, Hard Rock, Jazz o altro e la pubblicità occupa solo pochi minuti ogni ora insieme alla previsioni del tempo e alle informazioni locali.
Viaggiando 10-12 al giorno senza la colonna sonora giusta può diventare molto noioso e poi la pubblicità locale fornisce sempre informazioni aggiornate sui posti migliori dove mangiare ed alloggiare.
Tranne che in alcuni tratti dell'Arizona tutta la Route 66 è servita da emittenti in FM. Le stazioni AM trasmettono normalmente poca musica e molto parlato, in gran parte sermoni di incredibili sette religiose, val la pena di ascoltarle di tanto in tanto per capire lo spirito e la mentalità della gente che vive sperduta nel profondo West.
Le radio sono un pezzo d'America molto importante come i Fast Food ed i Motel, a differenza delle emittenti televisive, spesso solo contenitori di spot pubblicitari.


Affrontate il viaggio muniti di una, meglio due, buone carte di credito, tipo Visa, Master Card o American Express. Oltre ad assicurarvi una ampia riserva di denaro in caso di necessità, esse sono indispensabili per noleggiare l'auto e fare prenotazioni nei motel evitando inutili ricerche a tarda sera in posti sconosciuti e con tutta la stanchezza del viaggio sulle spalle. Ma non basta, per la mentalità pragmatica degli americani i vostri documenti di identità non hanno molta importanza, non gli interessa chi siete ma se siete in grado di pagare per il servizio che vi forniscono.
Una buona carta di credito dimostra che avete "credito", il passaporto magari di uno stato straniero e lontano, dice molto poco per loro.


La lingua o meglio le lingue che si parlano lungo la Route 66 possono essere un problema per chiunque la percorra, Americano, Inglese od Europeo che sia. Non è comunque il caso peggiore infatti gran parte della gente che si incontra vi si è stabilita da non più di una generazione quindi l'accento è ancora in buona parte comprensibile.
Molto peggio sono le zone di più antica colonizzazione lungo il Missisipi.
Un caso a parte è il Texas che si vanta di avere una sua lingua nazionale ed in buona parte è vero. La gente comunque si dimostra cortese e paziente con il viaggiatore che parla con accento strano ed esotico e si riesce sempre a comunicare.
Dopo l'Oklahoma è molto usata anche la lingua spagnola anche se nella variante messicana e con molte parole prese dall'inglese e pronunciate a modo loro.

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Ultima modifica: mercoledì 14 novembre 2007 02.07