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La Legge Ferrea del Cancro ha tre criteri
Primo criterio: 1. nella psiche 2. nel cervello 3. nell'organo
La DHS è un conflitto acuto, drammatico, vissuto con un senso di isolamento, che coglie l'individuo in contropiede ma che è nel contempo un opportunità della natura che permette all'individuo di superare proprio quelle situazioni drammatiche che accadono in modo inaspettato.In effetti, in quel momento viene innescato un programma speciale praticamente in maniera sincrona per psiche, cervello e organo e può quindi essere constatato in modo visibile e misurabile proprio in quei tre livelli! Si tratta comunque sempre di un vissuto conflittuale, non un destino avverso, o un avvenimento esterno nel quale la persona non è implicata. Esattamente a partire dalla DHS il paziente entra in uno stato di tensione continua. Ha tendenzialmente le mani e i piedi freddi, pensa giorno e notte al suo conflitto e cerca di risolverlo. Di notte non riesce a dormire se non nella prima parte del sonno, comunque male e a tratti. Non ha più appetito e perde peso. Questa è la fase di conflitto attivo. A differenza quindi dei normali conflitti e problemi vediamo con questi conflitti biologici che il paziente entra in uno stato di tensione continua (simpaticotonia) la quale produce dei sintomi ben definiti chiaramente visibili. Questa situazione si modifica nuovamente quando il
paziente ha risolto quel conflitto. Sopravviene una fase di rilassamento, di messa a
riposo dell'organismo (vagotonia). A livello psichico inizia una fase di
convalescenza. Il paziente si sente fiacco e stanco, ma si sente libero dal conflitto. Ha buon
appetito, il corpo è caldo, spesso presenta febbre o mal di testa, dorme di nuovo bene ma per lo più
dopo le tre di notte. Se invece abbiamo avuto il tempo di prepararci prima ad una situazione problematica, quando quindi il conflitto non è stato inaspettato, noi esseri umani siamo in grado di sopportare vari tipi di conflitti senza che questi ci facciano ammalare. Nella frazione di secondo della DHS però accade
anche molto altro perché in quell'istante in effetti si possono predisporre
parecchi binari sui quali la malattia prosegue il suo decorso. Questi binari sono aspetti conflittuali
aggiuntivi correlati alla DHS, cioè le circostanze che vengono associate
nell'istante
della DHS. Nell'attimo della DHS, come nel flash di una foto istantanea, la persona
e l'animale registrano, anche senza rendersene consapevolmente conto, non solo i più
piccoli particolari, ma anche suoni, voci, rumori, sensazioni di ogni tipo, addirittura
i sapori. Può trattarsi anche di persone, animali, luoghi o determinati colori o
rumori. Tutto ciò che viene registrato, permane in memoria per tutta la vita. Se in seguito ci si
trova nuovamente esposti ad una di queste circostanze, tutto il conflitto può riattivarsi
in una cosiddetta recidiva. Noi uomini moderni deformati dalla civilizzazione, interpretiamo questi binari come patologici, e allora parliamo di allergie e pensiamo che si debbano combattere. Parliamo ad esempio di raffreddore da fieno, asma, neurodermatite, ecc. e con queste etichette indichiamo indiscriminatamente conflitti diversi in fasi del tutto differenti insieme ai loro sintomi organici e cerebrali anch'essi differenti. Se abbiamo trovato la DHS con i binari che hanno vibrato in quell'istante della DHS, allora possiamo affrontare il futuro con serenità. E' importante però sapere che il conflitto vero e proprio non è ancora stato veramente risolto.
Ma come abbiamo visto, nell'istante della DHS può accadere ancora di più, proprio in quella frazione di secondo si predispongono i binari che saranno sempre presenti in seguito ovvero sui quali il treno continuerà a correre in futuro. Secondo criterio: Il conflitto biologico nell'istante della DHS determina sia la localizzazione del SBS nel cervello come cosiddetto "Focolaio di Hamer" sia la localizzazione nell'organo come cancro o malattia oncoequivalente. Ciò significa che nell'istante di questa DHS
scatta il programma speciale (SBS), praticamente in modo sincrono, nella psiche, nel cervello e
nell'organo. Questa suddivisione in tre livelli ha unicamente lo scopo di facilitare
il nostro lavoro diagnostico e terapeutico. In realtà essi costituiscono
un'unità che
possiamo registrare su tutti e tre i livelli. Ma ciascun conflitto ha sempre anche un proprio
contenuto ben determinato che si definisce nell'istante della DHS. Il contenuto
conflittuale si produce per associazione, cioè con una sequenza involontaria di pensieri e
per lo più sfuggendo al filtro del nostro intelletto. Questo choc inaspettato lascia delle tracce nel cervello che si possono fotografare con l'aiuto della tomografia cerebrale computerizzata (TAC). Il relé interessato viene chiamato Focolaio di Hamer (FH). Questa espressione di fatto è stata coniata dai miei avversari che hanno definito i punti da me scoperti come gli strani focolai di Hamer. Questi FH si presentano come gli anelli
concentrici di un bersaglio ovvero come l'immagine prodotta da una superficie d'acqua in cui è stato
gettato un sasso.
Quanto più persistente è il FH tanto più grande è anche il tumore o la necrosi nell'organo ovvero l'alterazione delle cellule. Quanto più intenso è il conflitto, tanto più velocemente cresce il tumore, tanto più grande diventa la necrosi o ad esempio l'osteolisi nell'organo e tanto più intensa l'alterazione delle cellule nei tipi di cancro che non presentano proliferazione cellulare (malattie oncoequivalenti). In questa fase si produce un temporaneo gonfiore
cerebrale, che può pure causare dei problemi, ad esempio se il conflitto è durato a
lungo o se l'edema cerebrale del FH, intra o perifocale, è ubicato in un punto delicato. Nel cervello entrambe le fasi (di conflitto attivo
e di conflitto risolto) hanno ovviamente il loro FH nel medesimo punto, tuttavia presentandosi
con un aspetto diverso. Questi Focolai di Hamer, ispessiti dal tessuto gliale, che si possono colorare bene con il mezzo di contrasto iodato nella tomografia computerizzata, sono dunque delle riparazioni dei focolai di Hamer prodotte dall'organismo e non devono allarmare. In linea di principio il FH dopo la riparazione è
una innocua cicatrice di un processo, che normalmente consideriamo malattia, con
insediamento di tessuto gliale, i cosiddetti anelli gliali, che però purtroppo sono
ancora mal interpretati come tumori cerebrali. ad esempio gliomi, astrocitomi,
oligodendrogliomi, glioblastomi ecc. e vengono quindi tolti chirurgicamente a danno dei pazienti.
Quattro settimane dopo che il figlio era di nuovo tornato a lavorare con lui nella fattoria il padre patì un infarto cardiaco con vertigini, mal di capo, disturbi dell'equilibrio. Dunque egli aveva patito l'infarto cardiaco dopo la soluzione del conflitto. Anche il cervo patisce un conflitto biologico, un conflitto di territorio, con angina pectoris nella fase di conflitto attivo, se viene scacciato dal suo territorio da un rivale. Contemporaneamente a livello organico si forma un'ulcera dei vasi coronarici, cioè i vasi coronarici si allargano all'interno a causa dell'ulcera, consentendo in quel modo di far fluire una quantità di sangue doppia o tripla. Così parte alla carica cercando il momento ideale per riuscire a scacciare il giovane rivale dal suo territorio. Ha questa grande forza solo grazie all'attivazione di questo programma speciale, altrimenti non potrebbe riuscirci. Se gli si dessero dei tranquillanti il cervo non potrebbe mai più riconquistare il suo territorio. Nel caso dell'uomo il territorio può consistere ad esempio nella propria ditta, amica, famiglia o nel proprio posto di lavoro. Per l.essere umano esistono diversi territori parziali, persino un'automobile può identificarsi come un territorio. Nell'uomo l'infarto cardiaco viene notato solo se il conflitto è durato per almeno 3-4 mesi e normalmente ha delle conseguenze letali se il conflitto è durato per oltre 9 mesi e non ci si è accorti che iniziava la fase di riparazione vagotonica. Nel caso dell'infarto del miocardio (midollo cerebrale) le cose stanno diversamente. Il contenuto conflittuale è sentirsi sopraffatti. Organicamente si ha una necrosi del miocardio nella fase di conflitto attivo, nella fase di riparazione ovvero nella crisi epilettoide, (che indica il momento di svolta nella fase vagotonica) avviene la crisi cardiaca, il cosiddetto infarto del miocardio. Terzo criterio Il decorso del SBS è sincrono su tutti e tre i livelli, dalla DHS fino alla soluzione del conflitto, compresa la crisi epilettica/epilettoide nel punto culminante della fase di riparazione, e ritorno alla normalità! Ciò significa che il decorso di questi programmi
speciali è sincrono su tutti e tre i livelli. E' una cosa meravigliosa: La cosa affascinante della Nuova Medicina Germanica è che non solo possiamo stabilire subito anche grazie alla TAC cerebrale, il tipo di conflitto biologico, e più precisamente il contenuto conflittuale e sapere quale organo è interessato, se ha luogo una proliferazione cellulare o una riduzione cellulare ma siamo anche in grado di scoprire analiticamente (parlando col paziente) se i conflitti sono nella fase di conflitto attivo (fase ca) o già nella fase di riparazione (fase pcl).
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Legge della bifasicità di tutti i programmi speciali, biologici e sensati a condizione di arrivare alla soluzione del conflitto. Questa legge naturale capovolge completamente il nostro attuale presunto sapere, infatti tutte le malattie dell'intera medicina prevedono questa bifasicità. In passato non conoscendo tali correlazioni abbiamo descritto nei nostri trattati di medicina grosso modo alcune centinaia di "malattie fredde" come pure alcune centinaia di "malattie calde". Le malattie fredde erano quelle in cui i pazienti avevano la pelle e le estremità fredde, erano in stress permanente, dimagrivano e avevano disturbi del sonno. Le malattie calde erano quelle in cui i pazienti avevano le estremità calde o bollenti, perlopiù con febbre, buon appetito ma grande stanchezza. Nelle cosiddette .malattie fredde. non si era considerata la successiva fase di riparazione ovvero essa era stata erroneamente interpretata come un.altra malattia a sé. Nelle cosiddette .malattie calde., che rappresentano già la fase di riparazione dopo una precedente fase di conflitto attivo, non era stata notata appunto questa prima fase fredda o la si era erroneamente ritenuta come una malattia a sé. Ora sappiamo che un programma speciale è sempre costituito da due di quelle che in passato chiamavamo malattie, cioè esse sono sempre accoppiate. Si potrebbe forse chiedersi perché
i medici non abbiano scoperto già da lungo tempo questa realtà dato che tale
bifasicità si presenta con grande regolarità. La risposta sta semplicemente nel fatto che solo
una parte dei conflitti arriva alla soluzione. Se guardiamo in retrospettiva notiamo che sinora la medicina non aveva classificato correttamente nemmeno una sola delle cosiddette malattie.
La vagotonia permanente si interrompe in pratica nel suo punto più profondo con la cosiddetta crisi epilettoide o epilettica, punta simpaticotonica che indica il punto di svolta della fase vagotonica. Infatti ogni malattia che abbia una soluzione del conflitto ha anche una fase di conflitto attivo e una fase di riparazione. Ciascuna fase di riparazione, sempre che essa non venga interrotta da una recidiva di conflitto attivo, ha anche una crisi epilettoide o epilettica, cioè un punto di svolta nella fase di riparazione che coincide con il punto più profondo della vagotonia. Questa crisi epilettica o epilettoide è un processo messo in atto da madre natura da milioni di anni e decorre su tutti e tre i livelli contemporaneamente. Il senso e lo scopo di questa crisi, che si manifesta nel punto culminante della fase di riparazione, è di consentire il ritorno alla normalità. Quello che normalmente chiamiamo attacco epilettico con crampi muscolari è solo una forma speciale della crisi epilettoide, cioè si verifica dopo la soluzione di un conflitto motorio. La crisi epilettoide (simile alla crisi epilettica) la si riscontra in effetti in tutte le cosiddette malattie pur essendo un po. diversa per ciascuna di esse. In questo caso non si arriva a degli attacchi tonico-clonici come nel caso dei conflitti motori, bensì ogni tipo di conflitto biologico e di malattia ha anche un proprio tipo ben specifico di crisi epilettoide. Madre natura in pratica ha escogitato un trucco per questo importante processo: infatti il paziente nel mezzo della fase di riparazione rivive ancora una volta una recidiva conflittuale a livello della psiche, cioè in questa crisi il paziente esperimenta di nuovo tutto il suo conflitto all.acceleratore con la conseguenza che ricade brevemente nella fase di stress, gli si raffreddano le mani, ha una riduzione della circolazione sanguigna periferica, con sudore freddo e rivive tutti i sintomi dell.attività conflittuale per un breve lasso di tempo. Quindi anche dei forti dolori di angina pectoris nel caso dell'infarto cardiaco. Spesso la crisi epilettoide ci pone di fronte a dei compiti clinici ancora più gravosi: ad esempio, la lisi nel caso della polmonite, l'infarto cardiaco nel caso di un conflitto di territorio, l'infarto del cuore destro con embolia polmonare per un conflitto di frustrazione o l'assenza dopo un conflitto di separazione, come pure il diabete o l'ipoglicemia per un conflitto di opposizione o di schifo. Nell'infarto cardiaco coronarico, ad esempio, con una durata del conflitto superiore a 9 mesi le probabilità di sopravvivere sono molto scarse, allo stato attuale delle cure mediche tradizionali. Come ha mostrato la nostra indagine sull'infarto cardiaco svolta a Vienna, nemmeno uno dei pazienti che avevano avuto un conflitto di territorio permanente per oltre 9 mesi è sopravvissuto, premesso però che ci fosse stata un'attività conflittuale costante. Nella cosiddetta sindrome però la situazione è di nuovo completamente diversa. Tuttavia tale esito oggi può essere notevolmente ridotto se si può iniziare il trattamento già in precedenza, cioè nelle 3-6 settimane di vagotonia che precedono la crisi epilettoide ovvero l'infarto cardiaco. Nella Nuova Medicina Germanica un criterio molto importante è quello di stabilire quale sia la mano dominante del paziente. Infatti se non si stabilisce se una persona è destrimane o mancina non si può assolutamente lavorare con la diagnostica della Nuova Medicina Germanica. Proprio come occorre sapere l'età del paziente, il suo sesso e se si deve tenere conto di qualche particolarità ormonale o intervento subito, ad esempio pillola anticoncezionale, asportazione o irradiazione delle ovaie, chemio, assunzione di ormoni, climaterio ecc., così pure si deve sapere se il paziente è destrimane o mancino. Chiunque può appurarlo da sé con il test dell'applauso: applaudendo come si fa a teatro, la mano che rimane sopra è quella dominante. Se la mano destra è sopra allora si è destrimani, se c'è sopra la sinistra invece si è mancini, la lateralità è determinata dal cervello. Questo test è molto importante per scoprire su quale emisfero cerebrale la persona lavora, infatti esistono moltissimi mancini che si considerano dei destrimani solo perché non si sono mai potuti esercitare con la mano sinistra. Dal punto di vista evolutivo la
lateralità (mano dominante) non ha nessun ruolo nel tronco cerebrale. Diventa invece
importante a partire dal "cervelletto", cioè: Dunque omettere di chiedere ad un paziente se è mancino o destrimane è un grave errore per la Nuova Medicina Germanica, infatti è della massima importanza per correlare i conflitti ai focolai di Hamer e alle formazioni tumorali o alle necrosi nell'organo perché non solo stabilisce il percorso del conflitto nel cervello ma anche quale malattia ovvero SBS può affliggere il paziente con un determinato conflitto. Nel cervelletto ad esempio i
conflitti colpiscono rigorosamente in base al tipo di contenuto conflittuale in riferimento
all'organo, cioè i lati del cervelletto sono di volta in volta legati al tema conflittuale. A questo punto tuttavia dobbiamo fare una distinzione sebbene solo per il caso in cui una madre eventualmente non avverta più o ancora solo in parte, suo figlio già adulto come un bambino e forse ormai lo vive come partner. Allora il conflitto colpirebbe il lato opposto nel cervelletto sinistro scatenando un cancro nella mammella destra. Infatti il lato sinistro del cervelletto è pertinente al lato destro del corpo, il lato del partner. Vi rientrano non solo il marito, l'amico, il padre o il fratello ma anche la sorella, la suocera o la vicina di casa ecc. TAC del cervelletto, (FH) sul lato destro per il seno sinistro
Esempio: una madre patisce un conflitto di preoccupazione madre/bambino perché il suo figlioletto che le sfugge di mano viene investito da un'auto restando gravemente ferito. La madre ora si fa dei rimproveri: "Se solo l.avessi tenuto più stretto!" Da quel momento la paziente ha le estremità fredde, non può più dormire, non ha più appetito, dimagrisce e pensa giorno e notte solo al suo conflitto del quale non riesce neppure a parlare. Durante questa fase di conflitto attivo in cui la madre continua a rimuginare l'accaduto vediamo nella mammella sinistra (se la donna è destrimane) una proliferazione delle cellule delle ghiandole mammarie. Oltre alla formazione del tumore, nel "relé computer" relativo alla mammella sinistra del cervelletto destro, vediamo contemporaneamente nella TAC una formazione a bersaglio, il cosiddetto focolaio di Hamer, come segno dell'attività conflittuale, cioè dello speciale programma biologico e sensato. Fintanto che perdura il conflitto il cosiddetto tumore della ghiandola mammaria cresce. La soluzione del conflitto avviene solo nel momento in cui il bambino torna ad essere sano e la crescita della ghiandola mammaria, ovvero del cancro si arresta.
Quando due conflitti hanno colpito due diversi emisferi del cervelletto, quindi ad esempio la mammella destra e quella sinistra, allora parliamo di una "costellazione schizofrenica del cervelletto". Vi è correlato un grave disturbo dell'emotività in modo paranoicodelirante senza che sia compromessa la possibilità di pensiero logico-formale: ad esempio, "sono come bruciato, mi sento del tutto vuoto, non ho più nessun sentimento" (cosiddetta "morte emotiva con paranoia asociale"). La cosiddetta schizofrenia in pratica è una reazione d'emergenza dell'organismo quando non si vede più nessuna possibilità di elaborare i conflitti. Già qualcuno ha congetturato che la schizofrenia possa forse causare "il pensiero scisso" per il fatto che gli emisferi cerebrali non pensano allo stesso ritmo. Ma non era mai venuto in mente a nessuno che ciò potesse verificarsi a causa di due diversi conflitti biologici attivi sebbene a posteriori ciò appaia così ovvio. Quasi tutte le cliniche psichiatriche oggi dispongono di apparecchi per la tomografia computerizzata ma nessuno ci ha ancora mai pensato perché di norma gli psichiatri non capiscono nulla di TAC cerebrali e i neuroradiologi non si interessano di conflitti (biologici).
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Il sistema ontogeneticamente condizionato dei programmi speciali, biologici e sensati del cancro e delle malattie oncoequivalenti Gli embriologi in generale suddividono lo sviluppo embrionale nei tre cosiddetti foglietti embrionali. L'endoderma, il mesoderma e l'ectoderma che si formano già nella fase iniziale evolutiva dell'embrione e dai quali derivano tutti gli organi. Ogni cellula ovvero ogni organo del corpo può essere ascritto a uno di questi cosiddetti foglietti embrionali (Nota: nel foglietto embrionale medio abbiamo un ulteriore suddivisione fra mesoderma diretto dal cervelletto e mesoderma diretto dal midollo cerebrale). La terza legge biologica della Nuova Medicina Germanica quindi classifica tutte le cosiddette malattie in base al foglietto embrionale di appartenenza. Cioè se distinguiamo tutte queste diverse formazioni tumorali e ulcere secondo la storia evolutiva, ovvero in base ai criteri dei diversi foglietti embrionali, si evidenzia che le malattie appartenenti al medesimo foglietto embrionale, mostrano anche le stesse caratteristiche e particolarità. Infatti a ciascuno di questi
foglietti embrionali, in base alla storia evolutiva, sono
pertinenti:
Anche qui riscontriamo una
localizzazione ordinata, infatti incominciano a destra dorsalmente con le affezioni
della bocca, della cavità rinofaringea e proseguono in senso antiorario corrispondendo al
tratto gastro-intestinale per terminare con il sigma e la vescica.
In caso di cancro producono tutti
riduzione cellulare sotto forma di piaghe, ulcere nella fase ca, oppure delle alterazioni
funzionali biologicamente sensate, in parte delle intensificazioni funzionali, in
parte delle limitazioni funzionali nella fase ca, come ad esempio paralisi motorie, diabete ecc. Nel caso del foglietto embrionale medio distinguiamo un gruppo più antico e uno più recente.
Le cellule ovvero gli organi che appartengono al gruppo più antico del foglietto embrionale medio hanno il loro relé nel cervelletto, cioè appartengono ancora al paleoencefalo e pertanto in caso di cancro producono tumori compatti nella fase di conflitto attivo e precisamente adenocarcinomi, ad esempio ghiandola mammaria, melanoma, mesotelioma, quindi mesotelioma pericardico, pleurico, peritoneale. Le cellule e gli organi che
appartengono al gruppo più recente del foglietto embrionale medio hanno il loro relé di
direzione nel midollo cerebrale.
Gli organi mesodermici diretti dal neoencefalo nella fase di conflitto attivo producono delle necrosi (osteolisi) e nella fase di riparazione la ricostituzione delle necrosi e indurimento. Si può da ciò vedere che il cancro non è un evento insensato di cellule impazzite bensì un processo chiaramente comprensibile e persino prevedibile in relazione a ben precise regole ontogenetiche.
Sostanzialmente questo è il
motivo per cui sinora non si era mai potuto definire un sistema riguardo a tutta la
genesi del cancro, perché di fatto non esisteva nessun sistema.
Qui vediamo due gruppi diversi: Il gruppo del paleoencefalo giallo nella fase di conflitto attivo produce tumori con proliferazione cellulare e nella fase di riparazione caseifica il tumore con l.aiuto di micobatteri (TBC) purché questi fossero già presenti all.inizio della DHS. Questo sistema ontogenetico, in
particolare dei tumori, ha per la medicina un significato paragonabile al sistema periodico
degli elementi per le scienze naturali.
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Il sistema ontogeneticamente determinato dei microbi Sinora la nostra comprensione dei microbi si limitava a ritenerli causa delle cosiddette malattie infettive. Questa visione sembrava ovvia perché nelle cosiddette malattie infettive di fatto trovavamo quasi sempre anche tali microbi. In realtà però questo non era corretto. In queste malattie ritenute infettive avevamo dimenticato o tralasciato di considerare anche la prima fase, infatti le presunte malattie infettive seguono sempre una precedente fase di conflitto attivo. Il momento a partire dal quale i microbi dovrebbero lavorare non dipende, come avevamo sin qui erroneamente supposto, da fattori esterni, ma piuttosto esso è stabilito esclusivamente dal nostro computer cervello. I microbi quindi non sono nostri
nemici bensì ci aiutano, lavorano su nostro ordine, su comando del nostro organismo,
diretti dal nostro cervello; infatti ad ogni gruppo di organi derivati dallo stesso foglietto
embrionale appartengono anche microbi specifici allo stesso foglietto embrionale. Secondo la legge della bifasicità di tutte le malattie alla soluzione del conflitto tutti i microbi, senza eccezione, lavorano esclusivamente nella seconda fase, dunque nella fase di riparazione, a partire dalla soluzione del conflitto fino alla fine della fase di riparazione. Tuttavia i micobatteri (TBC) che si moltiplicano già dalla DHS entrano in azione solo con la soluzione del conflitto, cioè viene "prodotta in anticipo" solo la corrispondente quantità di micobatteri che è necessaria in seguito per la riduzione del tumore.La suddivisione dei microbi
corrisponde alla loro età ontogenetica: - i batteri .basso-medioevali. si occupano degli organi mesodermici diretti dal midollo cerebrale - quelli ontogeneticamente più recenti, i virus (nel caso in cui siano effettivamente esistenti), si occupano esclusivamente degli organi ectodermici diretti dalla corteccia cerebrale.
Di fatto avevamo considerato i microbi come qualcosa di maligno che dovevamo distruggere, ma era una pura insensatezza! Abbiamo urgente bisogno dei microbi e precisamente di tutta la serie che di regola è presente nella nostra latitudine. Se ad esempio per motivi igienici ci mancano i micobatteri (TBC) non possiamo più ridurre i nostri tumori nella fase pcl. Ciò comporta delle conseguenze catastrofiche per una serie di tumori: nel caso di un carcinoma della tiroide, per esempio, ciò significa che nonostante la soluzione del conflitto esso non possa più essere ridotto e si continui a produrre una grande quantità di tirossina, cosa che per inciso è del tutto insensata dal punto di vista biologico. Anche un carcinoma dell'intestino crasso può causare delle notevoli complicanze e deve essere rimosso per via chirurgica se non sono presenti dei micobatteri. Ora vediamo che i microbi si inseriscono nel processo biologico del programma speciale biologico e sensato in modo logico e comprensibile secondo la nostra storia evolutiva. Sono cresciuti contemporaneamente con noi e per noi. Di volta in volta fanno parte di un circuito regolatore della natura, cosa che prima non sapevamo. Perciò avevamo tentato con cieca solerzia di distruggere questi utili piccoli aiutanti con qualche tipo di antibiotico o sulfaminide. Il cosiddetto "sistema immunitario", che avevamo immaginato come un esercito nel nostro corpo con il compito di distruggere le cellule cancerogene maligne e i microbi maligni come in una grande battaglia, in effetti, sotto questo aspetto non esiste. Su ordine del nostro cervello dai microbi ritenuti patogeni si originano di nuovo dei microbi benigni, apatogeni che si ritirano in qualche punto del nostro organismo dove non danno disturbo ma da dove possono essere riattivati ogni volta che tornano ad essere necessari. Così quasi tutto ciò che noi moderni medici avevamo fatto si rivela un'insensatezza. Infatti i circuiti regolatori della natura non possono funzionare se noi apprendisti stregoni eliminiamo volontariamente qualsivoglia elemento. Non esistono microbi che proliferano selvaggiamente e che ti mangiano dall'interno e neppure metastasi e cellule che si infilino da qualche parte dentro il sangue e infatti non ne sono mai state scoperte. La storia delle metastasi è un'ipotesi non provata e indimostrabile. Nessun ricercatore ha ancora mai potuto trovare una cellula cancerogena nel sangue arterioso di un cosiddetto malato di cancro. Se le cellule cancerogene potessero estendersi nuotando ad organi distali dovrebbero necessariamente arrivarci attraverso il sangue arterioso poiché il sistema venoso e le vie linfatiche portano solo verso il centro cioè al cuore. Nella Nuova Medicina Germanica per "metastasi" (che in realtà non esistono) si intende il fatto che una persona, ad esempio a causa di una diagnosi, prova panico (iatrogeno = causato dal medico) patendo una DHS con un nuovo conflitto biologico. Esempio: il caso precedente della paziente con il cancro alla mammella il cui bambino era stato investito da un'auto ferendosi gravemente. Supponiamo che dopo 3 mesi di ricovero all'ospedale il bambino sia guarito e a quel punto alla madre destrimane viene trovato un nodulo nel seno sinistro. Le si dice che si deve amputare tutta la mammella altrimenti c'è il pericolo che le cellule cancerogene maligne possano spargersi o diffondersi tramite il sangue causando delle "metastasi distali". Per impedire che ciò accada si deve incominciare con la chemioterapia quanto prima possibile in modo da distruggere tutte le cellule cancerogene maligne. La giovane madre nel sentire questa diagnosi per lei scioccante, gli interventi annunciati con le loro conseguenze e la prognosi, patisce ad esempio gli altri conflitti seguenti:
Parte di queste alterazioni organiche causate dai conflitti si possono riscontrare ben presto, sono il melanoma e i focolai tondi polmonari. E per il fatto che il bambino è guarito anche le cosiddette "metastasi" nel cervelletto laterale destro, vale a dire focolaio di Hamer, entra nella fase di riparazione. Le osteolisi delle costole e il versamento pleurico invece di solito si notano soltanto nella fase di riparazione se si è verificata una soluzione del conflitto. Da ciò si vede che, la storia
delle metastasi è un'ipotesi non provata e indimostrabile. Anche le ipotesi fantasiose che le
cellule cancerogene in movimento lungo il loro percorso peraltro mai riscontrato nel
sangue, si sarebbero persino modificate e, per esempio, una cellula cancerogena
intestinale, che nell'intestino (endoderma) ha provocato un tumore compatto a forma di
cavolfiore, d'improvviso sarebbe arrivata alle ossa riuscendo a causare lì un'ulcera delle ossa
(osteolisi), sono delle pure follie che ricordano tristemente il dogmatismo medioevale. Lo stesso dicasi anche per i cosiddetti marcatori tumorali, dato che sino ad oggi la medicina non era in grado di distinguere fra fase di conflitto attivo e fase di riparazione di una malattia. Sono così stati inventati i marcatori, alcuni che aumentano nella fase di conflitto attivo e atri che aumentano nella fase di riparazione. In tal modo da fatti reali sono state tratte delle diagnosi errate o perlomeno fuorvianti , infatti in linea di principio tutti i marcatori della fase di riparazione possono anche essere chiamati indicatori di vitalità.
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La
quintessenza La quinta legge biologica della natura è davvero la quintessenza e infatti capovolge completamente l'intera medicina. Se si considerano separatamente i singoli foglietti embrionali ci si rende conto chiaramente che esiste un senso biologico e che le cosiddette malattie non rappresentano un errore della natura che deve essere combattuto bensì che ogni malattia è un evento sensato. Se smettiamo di considerare le presunte malattie come qualcosa di .maligno., errori della natura o punizioni di Dio ma le intendiamo come parti o singole fasi dei nostri programmi speciali, biologici e sensati della natura, a quel punto si evidenzia l.importanza decisiva del senso biologico che è contenuto in ciascun SBS. Esempio: adenocarcinoma mammario.
In questo caso il tessuto ghiandolare della mammella si moltiplica nella fase di
conflitto attivo. Il senso biologico è chiaramente quello di dare un aiuto al lattante che,
ad esempio, ora ha un disturbo della crescita a causa di un incidente, in quanto può
ricevere una maggiore quantità di latte materno. L.organismo della madre tenta così di porre
rimedio ai danni subiti. Quindi fintantoché il conflitto dura, il tumore cresce e anche la
maggiore produzione di latte. Il senso biologico qui sta nella fase di conflitto attivo. Diverso, ad esempio, è il caso del
conflitto del liquido e dell'acqua (mesoderma del neoencefalo). Nella fase di riparazione dalla
necrosi dei reni si forma una estroflessione che è colma di liquido da noi chiamata cisti
renale. Al suo interno ora avviene un'intensa proliferazione cellulare e al suo termine, dopo 9
mesi, al posto del liquido si è formato un tessuto cellulare solido con un proprio
sistema di vasi sanguigni. Qui il senso biologico si colloca
al termine della fase di riparazione, cioè in un aumento permanente sia del parenchima sia
della funzione. Il programma Speciale, Biologico e Sensato (SBS) quindi ha uno scopo
biologico sensato ovvero con l'SBS si deve ottenere qualcosa di sensato o di
sensatamente necessario dal punto di vista biologico. Per i carcinomi diretti dalla corteccia cerebrale il senso biologico si trova nella fase di conflitto attivo, ma a differenza della proliferazione cellulare che avviene negli organi diretti dal paleoencefalo, qui si verifica esattamente l'opposto, cioè la riduzione cellulare della mucosa dell.epitelio che poi viene di nuovo ricostituito nella fase di riparazione. Ma poiché sinora nessuno lo sapeva, anche le ricostituzioni o riempimenti delle necrosi e delle ulcere nella fase di riparazione erano considerati cancri o sarcomi perché anche in questo caso avviene proliferazione cellulare (mitosi) con grandi cellule e grandi nuclei, però allo scopo di riparare. Ora possiamo anche renderci conto del perché non potevamo comprendere come si forma il cancro dato che non avevamo mai capito queste correlazioni e soprattutto il meccanismo di attivazione sotto il profilo evolutivo dei nostri programmi di conflitti biologici. La "Medicina Sagrada" ha sconvolto ogni cosa, non quadra più nulla, tranne i fatti. Però non solo ogni SBS ha un proprio senso biologico bensì esiste a sua volta un senso biologico del tutto particolare, in pratica un "sovvrasenso", anche per la combinazione di tali SBS nel caso di una costellazione schizofrenica. Con ciò non si intende affatto qualcosa di trascendentale, di ideologico o di spirituale, bensì il fatto oggettivo che madre natura ha palesemente la possibilità ovvero è avvezza nelle situazioni apparentemente senza via d'uscita (ad es. nelle psicosi) a offrire per così dire delle nuove dimensioni con cui l'individuo ha ancora una occasione di riprendere il controllo di tale difficile situazione. Anche la Nuova Medicina Germanica schiude nuove dimensioni per una assistenza terapeutica sensata. Con la quinta legge biologica la Nuova Medicina Germanica è finalmente completa. Noi esseri umani per la prima volta possiamo con tutta modestia vedere e persino capire che non solo l'intera natura ha un suo ordine ma anche che ogni singolo processo della natura è sensato, persino in relazione all'universo, e che i processi, sinora da noi chiamati malattie, non sono delle alterazioni prive di senso che richiedono di essere riparate dagli apprendisti stregoni, invece vediamo con grande meraviglia che non si trattava affatto di qualcosa di insensato, maligno e morboso. Quindi nella Nuova Medicina Germanica, la terapia richiede una buona comprensione delle persone. La cura del cancro come pure di tutte le altre cosiddette malattie (delle quali in questo contesto non posso occuparmi in modo esauriente e che funzionano in modo analogo) consiste però innanzitutto nell'evitare che il paziente cada nel panico e nello spiegargli le correlazioni che perlopiù lui stesso aveva già intuito. Pertanto essa si distingue in modo diametralmente opposto dalla terapia consueta della cosiddetta medicina scolastica: "Non possiamo fare nulla per Lei, qui si devono fare radiazioni, Lei deve sottoporsi alla chemio, ora dobbiamo darle la morfina, qui si deve operare tagliando profondamente fin dentro il tessuto sano". Secondo i criteri della Nuova Medicina Germanica la cosiddetta terapia tramite irradiazioni è del tutto priva di senso. Sino ad ora si riteneva di dover combattere il sintomo e impedire il diffondersi delle metastasi. Spacciare la chemioterapia come cura è forse la più grande menzogna di tutta la storia della medicina. Chi si è inventato la tortura della chemio come terapia merita che gli si costruisca un monumento all'inferno. La chemio consiste in un trattamento con veleni cellulari che dovrebbero impedire la proliferazione delle cellule. Può essere paragonata ad un esorcismo. Naturalmente è noto che questi veleni cellulari attaccano in primo luogo il midollo osseo. In seguito gli organi riproduttivi, cosa che può causare perdita della fertilità in modo temporaneo o permanente. L.intera vicenda diventa persino un crimine per il fatto che la pseudo-chemioterapia nei tumori diretti dal paleoencefalo non ha nessun effetto positivo in quanto il veleno cellulare intensifica la simpaticotonia e quindi si finisce con lo stimolare ancora di più la crescita tumorale. Nei cancri diretti dal neoencefalo la sua applicazione diventa addirittura demenziale. E' chiaro che con la chemio si può interrompere repentinamente ogni processo di riparazione, ben inteso sempre con danno del midollo osseo, indipendentemente da quale relé cerebrale stia dirigendo l'evento patologico. Ma i presunti successi stanno nell'impedire la riparazione che i medici tradizionali hanno dichiarato essere maligna. Ad esempio nel caso del cancro dei dotti lattiferi si può arrestare e far regredire il rigonfiamento e l'arrossamento della mammella in via di guarigione, ma di fatto si blocca solo la riparazione e in sostanza si fa una cosa doppiamente insensata pensando stoltamente di dover fermare un tumore che in realtà è solo un processo di riparazione e cicatrizzazione. E l'effetto della chemio e delle
irradiazioni sul cervello? La Nuova Medicina Germanica non rifiuta per principio e in ogni caso gli interventi chirurgici, ma questi devono essere indicati solo a livello individuale e con molto buon senso. La morfina risulta rovinosa per qualsiasi paziente. In natura non sono previsti simili interventi dall'esterno. Da quando disponiamo della morfina e dei suoi derivati il nostro pensiero è palesemente: Eliminiamo il dolore con la morfina e ciò nonostante possiamo guarire. Il calcolo è sbagliato infatti la morfina sconvolge tutto il cervello e il paziente si perde d'animo e si lascia addormentare perché non ha più nessuna volontà. Il trattamento con farmaci non è assolutamente dominio esclusivo della medicina tradizionale. Tuttavia nella Nuova Medicina Germanica vi si fa ricorso solo per ridurre o impedire le complicanze nel naturale processo di riparazione. Tutti i farmaci, che agiscono a livello sintomatico, dovrebbero essere somministrati per il benessere del paziente e precisamente il medico dovrebbe agire chiedendosi se farebbe la stessa cosa per la propria moglie/marito o per i propri figli. Da ciò si evince che i pazienti che non siano già stati trattati hanno maggiori possibilità di guarire perfettamente con l'aiuto della Nuova Medicina Germanica. La medicina tradizionale, che si basa così tanto sulla sua presunta scientificità, deve gradualmente porsi il dubbio se essa stessa non abbia già da lungo tempo abbandonato la strada delle scienze naturali. Ma per il fatto che ora per la prima volta nella medicina sono state riconosciute delle leggi naturali fondamentali (cosa che nelle altre scienze è avvenuto già da tempo) essa avrebbe adesso per la prima volta l'occasione reale di diventare una scienza vera in senso autentico! Vi ringrazio, il Vostro Ryke Geerd Hamer. |
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