Circa
20 kmq di superficie, circa 1360 abitanti residenti, ma quale
fervore di attività; agricoltura, allevamento, lavori nel bosco,
commercio, artigianato, micro industria e lavorazione della pietra,
il tutto unito ad una variegata possibilità turistica ; un offerta
che va dall’agriturismo classico , con possibilità di effettuare
passeggiate a cavallo e gustare i prodotti tipici della cucina
locale in locali molto suggestivi ; all’escursionismo moderno a
tappe (trekking e mountain bike), favorito dalla presenza di
numerose piste che uniscono i vari alpeggi alti come Fobello,
Fornale, Pescia e Travello con percorsi ad alta panoramicità e di facile
accessibilità; percorrendo i sentieri è facile incontrare
l’ospitalità degli alpigiani, presso i quali è fra l’altro
possibile degustare i prodotti tipici locali quali ad esempio salumi
e formaggi.
Immerso
nel verde, a due passi dal centro e con una grande disponibilità di
posti auto, vi è il centro polisportivo comunale nel quale è
possibile frequentare la rinomata scuola di calcio, praticare il
tennis, il gioco delle bocce e dove si possono svolgere anche
manifestazioni di rilevanza culturale.
Il
clima è mite, senza gli eccessi tipici dei climi continentali, con
estati moderatamente calde ed inverni che non conoscono geli intensi
e prolungati .
Tutti
gli aspetti sopra descritti sono comunque nulla rispetto al fattore
umano, perché gli abitanti di MASERA sanno essere ospitali e sempre
attivi per il bene del loro paese; non si spiegherebbero
diversamente il fenomeno della “Festa dell’Uva” assurta a
livelli internazionali e giunta alla 73° edizione ; i
festeggiamenti hanno luogo alla metà di settembre pressi gli
impianti sportivi, oltre alle consuete manifestazioni di carattere
popolare la festa è caratterizzata da interventi e spettacoli di
carattere musicale, mostre ed esposizioni; questa grande
manifestazione, alla cui riuscita partecipa l’intero paese, non è l’unica ma ha come damigelle le
annuali feste al lago di Onzo a fine luglio e all’Alpe Pescia ai
primi di agosto. Tutte feste che sono occasione di svago, di
divertimento e di offerta gastronomica, ma che sanno anche coniugare
a questo, folclore e cultura.
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1)
MASERA – PAIESCO. Ore 1.30 – Dalla piazza del municipio
si sale la dorsale sopra la sponda del torrente Melezzo seguendo al
vecchia mulattiera che conduce in Valle Vigezzo, si tocca
successivamente Piazza, Merro (m.454), cappella di S. Antonio
(m.500), Madonna della Camana (m.595) e finalmente Paiesco (m.625).
2)
MASERA – S.GIOVANNI – CIMA SELLA – MONTE ALOM. Ore 5
– Raggiunta la frazione Ranco (m.550) si piega ad est e per una
tortuosa salita si raggiunge l’Oratorio di S. Giovanni (m.891)
che domina l’intera piana ossolana, si prosegue
raggiungendo l’Alpe Fornale (m.1151), l’Alpe Corte Ariola
(m.1450) e finalmente la Cappella Calaurino (m.1675), situata in una
depressione tra la cima Sella ed il Monte Alom; dalla cappella in
pochi minuti si sale alla Cima Sella (m.1714) ; da qui si gode un
discreto panorama su tutta la conca ossolana e sulle Alpi , dalla
cappella di continua in dolce salita toccando Crece di Rovareccio
(m.1769), il Pilone dell’Om (m.1991) (che servì da punto
trigonometrico per la carta del Piemonte), e finalmente il Monte
Alom (m.2061) con un vasto panorama sulla Valle Vigezzo e la Alpi
Lepontine ; dalla Crioce di Rovareccio, scendendo verso sud si può
raggiungere Coimo od Albogno in Valle Vigezzo.
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