34
Why didst thou promise such a beautous day
And make me travel forth without my cloak,
To let base clouds o'ertake me in my way,
Hiding thy bravery in their rotten smoke?
'Tis not enough that through the cloud thou break
To dry the rain on my storm-beaten face,
For no man well of such a salve can speak
That heals the wound and cures not the disgrace.
Nor can thy shame give physic to my grief;
Though tou repent, ye I have still the loss.
Th'offender's sorrow lends but weak relief
To him that bears the strong offence's cross.
Ah, but those tears are pearl which thy love sheeds,
And they are rich and ransom all ill deeds.
(Perché mi promettesti una così splendida giornata,/mettendomi per
strada senza il mio mantello,/lasciando poi che nubi codarde mi
sorprendano in cammino,/nascondendo la tua meraviglia nel loro fumo
denso e corrotto?/Non è abbastanza che tu poi irrompa di tra le
nubi/per asciugarmi la pioggia sul volto frustato dalla
tempesta,/perché nessuno può parlare bene d'una pozione/che guarisce
la ferita ma non cura la sventura./Né può la tua vergogna essere
farmaco per il mio dolore;/se anche ti penti a me resta intera la
perdita (di te)./Il dolore di chi ha offeso presta un conforto da
poco/ a chi porta la croce della crudele offesa./Ah, ma queste lacrime
che l'amor tuo sparge sono perle/e sono (così) preziose che redimono
tutti i tuoi atti malvagi.)
Perché mi promettesti la gloria del mattino
E senza manto o trucchi per via m'incamminasti
E poi con nubi oscene sorpreso m'hai il cammino
Celando il tuo splendore nei nembi impuri e guasti?
Se poi tu dalle nuvole irrompi, non mi basta
Che tu m'asciughi in volto la pioggia e il suo furore;
chi d'un placebo innocuo mai parlerà entusiasta
se cicatrizza offese e non cura il disonore?
Né la tua infamia medica questo amaro fiele:
s'anche ti penti resta in me la tua assenza atroce.
Conforta poco poco lo strazio del crudele
Chi dell'atroce offesa sopporta ancor la croce.
Ah, ma son perle amanti le lacrime che versi
Che a te redimon prodighe gli atti tuoi perversi.
35
No more be grieved at that which thou hast done:
Roses have thorns, and silver fountains mud,
Clouds and eclipses stain both moon and sun,
And loathsome canker lives in sweetest bud.
All men maka faults, and even I in this,
Authorizing thy trepass with compare,
Myself corrupting salving thy amiss,
Excusing thy sins more than thy sins are;
For to thy sensual fault I bring in sense -
Thy adverse party is thy advocate -
And 'gainst myself a lawful plea commence.
Such civil war is in my love and hate
That I an accessory needs must be
To that sweet thief which sourly robs from me.
(Non addolorarti a lungo per quello che tu hai fatto:/le rose hanno
spine, e le fonti argentee melma,/nubi ed eclissi entrambe offuscano
luna e sole,/e il ripugnante verme abita nel più dolce bocciolo./Tutti
gli uomini peccano, e pur io nel fare questo, giustificando la tua
prevaricazione con (questi) paragoni,/corrompendo me stesso nel
medicare la tua malattia,/scusando i tuoi peccati più di quanto lo
esigano;/perché al tuo fallo sensuale io conferisco un senso - /la tua
parte avversa è così il tuo avvocato - /e contro me stesso intento
causa legale./Tale guerra civile sta nell'amor mio e nell'odio/che mi
tocca essere complice/di quel dolce ladro che amaramente ruba a me
stesso.)
Non angosciarti a lungo per questo tuo peccato:
la spina ama la rosa ed il fango l'acqua tersa -
nubi ed eclissi il sole e la luna hanno offuscato
e in gemma amata vive la larva più perversa.
Peccano tutti gli uomini ed io che sto facendo
Se in questi paragoni scuso tua tracotanza
E curo la tua colpa il mio cuore corrompendo
Scontando il tuo peccato al di là di sua spettanza;
perché a lussuria e carne io aggiungo un altro senso
così da controparte mi muto in difensore
e contro a me io intento giuridico un dissenso.
Tale è l'intima guerra che l'odio sfa e l'amore
Che a divenire complice io sono poi costretto
Del ladro amato che aspro mi ruba l'intelletto.
36
Let me confess that we two must be twain,
Although our individed loves are one.
So shall those blots that do with me remain
Without thy help by me be borne alone.
In our two loves there is but one respect,
Though in our lives a separable spite,
Which, though it alter not love's sole effect,
Yet doth it steal sweet hours from love's delight.
I may not evermore acknowledge thee,
Lest my bewailéd guilt should do thee shame;
Nor thou with public kindness honour me,
Unless thou take that honour fron thy name.
But do not so; I love thee in such sort
As, thou being mine, mine is thy good report.
(Lascia che ti confessi che noi due dobbiamo essere divisi,/sebbene i
nostri indivisi amori siano uno./Così quelle macchie che con me
resteranno/senza il tuo aiuto, le sopporterò da solo./Nei nostri due
amori non c'è che una ammirazione,/sebbene nelle nostre vite un
dispetto ci separi/che, sebbene non alteri il solo effetto
dell'amore,/tuttavia rapisce le dolci ore alla gioia dell'amore./Non
potrò mai riconoscerti,/perché la mia lacrimata colpa ti
svergognerebbe;/né tu potrai onorarmi rendendomi onore in pubblico,/a
meno che tu quell'onore non lo sottragga al tuo nome./Ma tu non fare
così: t'amo a tal punto/che, tu essendo mio, è mio il tuo buon nome.)
Noi due divisi, ammetto, divisi resteremo
Anche s'uno soltanto son gli indivisi amori.
Così segreto io serbo nel cuore il cuor blasfemo
Senza che tu patisca od altri i miei dolori.
Annoda i nostri amori una sola adorazione
Ma un dispettoso tratto (niente) nei corpi ci separa
Che pur non alterando d'amor la pura azione,
ruba ai deliri amanti quell'ora meno avara.
Mai potrò a viso aperto il tuo nome confessare
Perché il mio oscuro fallo ch'io piango è tua vergogna;
né tu di fronte al mondo potrai sol me onorare
se non rubando onore al tuo nome con menzogna.
Dunque non farlo: t'amo a tal punto e in questo credo
Che in possederti il nome e l'onore tuo possiedo. |