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Albino Luciani

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Dicembre 2007

SINDROME RUMENA

 

 

 

Sindrome rumena. Non è l’influenza di stagione che all’inizio dell’inverno mette a letto, secondo un annuncio fin troppo stereotipato, milioni di italiani. Il virus di quest’anno arriva dalle isole Salomone a nordest dell’Australia.

Stiamo invece parlando del senso d’insicurezza, accresciuto dopo i fatti  che hanno riempito, nelle ultime settimane, le cronache, con l’episodio di Roma – Tor di Quinto dove una signora appena scesa dal treno è stata derubata, massacrata, poi  scaraventata senza vita in un cumulo di rifiuti.

Immediato il giustificato orrore che ha fatto adottare al governo misure urgenti di repressione del fenomeno dell’immigrazione clandestina e dell’occupazione abusiva di spazi non idonei alla convivenza in un paese civile. Indignazione ed allerta che, in agosto, per il massacro dei coniugi Pelliciardi, non erano state percepite in ugual misura.

La mobilitazione popolare, culminata il 26 novembre nell’incontro dei consigli dei Comuni della zona, convocati al Teatro Cristallo con l’obiettivo di concordare una linea di condotta per combattere la criminalità, denuncia l’urgenza di provvedimenti idonei a ridare fiducia ad un’area troppo spesso dimenticata. E al tempo stesso sottolinea la determinazione di una popolazione stanca di aspettare e attrezzata per reagire positivamente.

Chi ha conosciuto la povertà ed è stato costretto ad abbandonare la propria terra per assicurare un futuro più dignitoso ai figli riesce ad immedesimarsi in chi cerca di migliorare le condizioni di vita.

Oggi, la comunità straniera di Oderzo rappresenta il dodici per cento della popolazione complessiva, che ha toccato quota 19.695 abitanti, con un incremento di 298 cittadini, tra comunitari ed extracomunitari, dall’inizio dell’anno. Determinante l’ingresso della Romania, insieme alla Bulgaria, nell’Unione Europea, che ha portato la componente rumena a 893 persone.

La scuola, terreno idoneo per funzione istituzionale al cambiamento, vive in maniera spiccata il confronto fra le varie culture. Basti pensare che, nel ciclo elementare del circolo didattico comunale, 15 bambini su 100 hanno genitori nati in altri Paesi, mentre nella scuola per l’infanzia l’incidenza sale a 23 su 100, con prevalenza di rumeni e di albanesi. Prevalenza confermata anche dalle nascite in ospedale dove più di un bambino su cinque è procreato da genitori venuti dall’estero.

Genitori impegnati in vari settori, ma soprattutto nell’edilizia e nei servizi alla persona, come l’assistenza alle persone anziane. E, nella produzione industriale, in mansioni poco gratificanti e in lavori pesanti. Una forza lavoro della quale, stante l’attuale assetto produttivo e al di là di ogni considerazione sociologica o politica, il nostro Paese non è in grado di fare a meno.

Di questa umanità si fa carico da anni il centro di ascolto “Amico”, a contatto quotidiano con situazioni difficili. E toccando un nervo scoperto del nostro modello di sviluppo, quello dell’assistenza agli anziani, una volontaria osserva: “Si sono affiancati due soggetti deboli: le famiglie con l’anziano e le badanti, e si è lasciato che se la sbrigassero da soli. E’ una soluzione che porta lontano quanto il cammino di due zoppi che cerchino di sostenersi a vicenda. Ce la possono fare, ma per quanto?”.

“Gli immigrati che ci vivono accanto”, aggiunge la volontaria, “sono nella maggioranza brave persone. Di più, da molti di loro abbiamo da imparare quanto a onestà, senso civico, generosità, nelle piccole e grandi cose. Lasciarsi tentare dall’intolleranza, dalle soluzioni facili, ma anche dalle furbate, dall’approfittare delle situazioni, significa darla vinta al male e quindi essere perdenti”.

Non mancano ultimamente iniziative pubbliche e private, dall’alfabetizzazione al coinvolgimento in attività volte al dialogo e all’integrazione sociale. Come il concorso di scrittura “Lettere dall’Occidente”, organizzato dall’Associazione Eco-filosofica, in collaborazione con i Comuni di Oderzo e di Ponte di Piave, e come la rappresentazione artistica “Popoli in cammino” di Maffeo d’Arcole, in Piazza Grande e presso il monumento ai Trevisani nel Mondo all’incrocio di Spinè, di una simbolica processione di sagome lignee raffiguranti uomini, donne e bambini nel lento e drammatico andare che, da sempre, caratterizza le migrazioni umane.

Il punto dolente sono le regole da condividere, tra le parti sociali del nostro Paese, e da far rispettare, senza deroghe,  a chi proviene da realtà meno strutturate.

A due passi da noi, con i ragazzi stranieri raccolti dalla strada dove perdevano le loro giornate, Toni, che in Patronato Turroni ha assimilato i primi rudimenti di basket e nutrito d’insegnamenti validi ancora oggi la sua mole imponente, ha preferito la provocazione: “Voi sapete che molti pensano di voi che siete ladri e mezzi delinquenti. Noi dobbiamo dimostrare che non è vero”. E, con fatica e pazienza infinita, è riuscito a formare una squadra multietnica, ad imporre le regole del gioco, e a farla vincere. Salvo ricominciare daccapo il giorno dopo.

Come nella vita.

 

 

Nella foto: sciroppi e compresse per debellare l'influenza di stagiione

 

Brevi

.  La popolazione del Comune di Oderzo ha raggiunto quota 19.695. La comunità estera è passata in sei anni da 764 a 2.368 unità. Le nazioni più rappresentate: Romania 893 unità, Marocco 291, India 124, Serbia 113, Cina 95.

Sono 854 le nascite registrate nei primi nove mesi del 2007 all’Ospedale di Oderzo, con un incremento di 48 unità rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente nel quale il contatore si era fermato a 1.113. Sui dati 2007, le nazionalità prevalenti: Italia 660; Romania 64; Albania 31; Marocco 29, India 16, Senegal 11, Cina 10.

Scuola. Le iscrizioni alle elementari, plesso per plesso: Dall’Ongaro 329; Parise 195; Piavon 105; Colfrancui 83; Faè 83, per un totale di 795 alunni. Scuola materna pubblica: Trepiere 147; Camino 120; Piavon 71, per un totale di 338 alunni. La popolazione straniera rappresenta il 15 per cento nel ciclo elementare ed il 23 per cento nella scuola per l’infanzia.

Del quadro sociale in continuo cambiamento, e delle implicazioni sull’attuale di modello di sviluppo, parliamo nello spazio dell’approfondimento.

.  Schianto sul greto del Piave di un Black Hawk,  elicottero partito dalla base americana di Aviano per un’esercitazione. Tragico il bilancio dell’impatto: sei militari morti sugli undici occupanti il velivolo. Alle operazioni di soccorso hanno partecipato mezzi provenienti dagli Ospedali di Treviso, di Belluno e di Oderzo.

.  Il sindaco di Oderzo annuncia battaglia per dotare l’ospedale di una seconda ambulanza operativa nell’arco delle 24 ore, che avrebbe potuto soccorrere tempestivamente il sedicenne  Marco De Mitri la notte in cui è stato colto da una crisi d’asma che gli è stata fatale.

.  Aveva allenato per vari anni il Basket Oderzo portando, nel 2004, la squadra alla magica promozione in B1, al termine di un’incredibile cavalcata vincente. Nel ricordo di Luciano Valerio, stroncato da una malattia ad appena 53 anni, tifosi, giocatori e dirigenti auspicano che a lui venga intitolato il locale palazzetto dello sport, appena ristrutturato.

. Una zona residenziale con edifici dotati di sistema a risparmio energetico, con una via di collegamento centrale ed una piccola piazza in coincidenza con la congiunzione tra la strada Postumia e la via Donizetti. Questo l’aspetto che dovrebbe assumere l’area della discoteca ex Malice, da anni oggetto di discussioni infuocate.

.  Quando non basta la protesta si minaccia di rivolgersi al Gabibbo, punta di diamante dell’informazione satirica: è successo per la rotatoria allo sbocco di via Manin sulla Postumia, all’altezza della pesa pubblica. Ma non scherzano nemmeno gli abitanti di piazzale Europa che invocano da tempo un’illuminazione nei pressi del monumento alla Resistenza e degli impianti sportivi.

. Un cartello con la scritta ‘affittasi’ annuncia il cambio di direzione per l’uso dei locali della stazione ferroviaria che sembravano destinati alla riapertura ad opera del Comune. Una destinazione che avrebbe comportato, per la casse municipali, una spesa di sistemazione del fabbricato dell’ordine di almeno 400 mila euro, doppia rispetto alle previsioni iniziali. Di qui la decisione di investire semmai sulla caserma dei carabinieri.

. La nuova Casa di Riposo si farà nella zona dell’ex colonia agricola, in un’area retrostante al complesso riabilitativo de “La Nostra Famiglia”. Il via libera è arrivato dalla Regione che ha avvalorato il progetto di fattibilità presentato dalla nuova amministrazione dell’Ente presieduto dal dott. Marcello Ferri. Un’operazione da 16 milioni di euro. Viene pertanto abbandonato il progetto di ampliamento con utilizzo dei volumi dell’ex istituto professionale ‘Besta’ che, in primavera 2006, era stato oggetto di un accordo di programma tra Azienda Sanitaria, Residenza per Anziani e Comune di Oderzo. La posa della prima pietra della nuova Residenza per Anziani è prevista per la fine dell’anno prossimo.

. A Domenico Stellini, già direttore generale dell’Azienda Sanitaria di Treviso ed ora presidente del consiglio d’amministrazione dell’ospedale riabilitativo di Motta di Livenza, è stata conferita la cittadinanza onoraria del Comune di Motta per avere assicurato, con una scelta coraggiosa, un nuovo ruolo al nosocomio liventino. Scelta che, per l’ampliamento del bacino d’utenza e per l’attività altamente specializzata, si è rivelata vincente.

. Il santuario della Madonna dei Miracoli, al quale ricorrono anche molti devoti opitergini, entra nella classifica sui luoghi della fede maggiormente frequentati pubblicata dal Foglio di Giuliano Ferrara. Viene descritto come importante santuario in cui la devozione si esprime visibilmente con i numerosissimi ex voto ed i ceri accesi sulla lunga mensola della stanza antistante la cripta.

. Il Museo Archeologico “Eno Bellis” e la Biblioteca Comune si aprono alle scuole. Le attività sono state presentate ai docenti degli istituti opitergini da Francesca Ferrarini, nuovo conservatore del Museo.

. Morti bianche. La Marca si ferma per richiamare la pubblica opinione sugli infortuni sul lavoro. Un segnale alle istituzioni, dopo la serie di incidenti mortali delle ultime settimane, per fermare l’ecatombe, “una vera emergenza sociale del territorio trevigiano”.

.  Se n’è andato un signore del giornalismo italiano, Enzo Biagi, che ha saputo raccontare con discrezione e garbo gli ultimi settant’anni di storia italiana. Una penna delicata ed una presenza rispettosa dell’interlocutore, qualità rare in un’epoca urlata. Nel novembre 1978, l’aveva incontrato il concittadino Adriano Madaro, una sera alle Beccherie, quando era stato ospite degli Industriali della provincia di Treviso. Nella primavera successiva, per più di tre settimane, furono compagni di viaggio in Cina. Al ritorno, firmarono insieme un libro-racconto in segno di riconoscenza di Biagi verso il giovane collega che gli aveva procurato l’accesso al celeste impero, proibito ai critici del sistema.

. La Diocesi ha un nuovo Vescovo, mons. Corrado Pizziolo, nato a Scandolara di Zero Branco cinquantotto anni fa. Dal 2002, ricopre l’incarico di Vicario Generale della Diocesi di Treviso. L’ordinazione episcopale avverrà nella cattedrale di Vittorio Veneto il prossimo 26 gennaio.

 

 

Novembre 2007

FLESSIBILE O PRECARIO?

 

 

Tra le stelle convocate da Milly Carlucci, per alcune puntate dello show del venerdì sera, figurava Elisa Silvestrin, vice miss Italia 2006 e graziosa annunciatrice di Raiuno dall’indice puntato, con aria di complicità,  verso il telespettatore. Precaria anche lei, sia pure di lusso, dato che l’Ente radiotelevisivo le ha offerto un contratto a termine.

Della precarietà del lavoro si è interessato, in occasione dell’apertura della settimana sociale dei cattolici, il Papa, che ha invocato una società più giusta ed una famiglia fondata sul matrimonio. La precarietà del lavoro è un’emergenza etica e sociale, ha ribadito con forza Benedetto XVI.

Sempre contro la precarietà sono scesi in piazza 500 mila manifestanti, convocati dalla sinistra di lotta e di governo, in dissenso con il resto della coalizione sull’intesa di luglio per il lavoro e la previdenza. Qualcuno insiste a ricordare che flessibilità e precarietà sono in fondo le facce contrapposte della medesima medaglia. Purtroppo, significano prima di tutto incertezza sul proprio futuro, motivo per cui tanti ‘bamboccioni’, per citare il ministro Tommaso Padoa Schioppa, non se la sentono di uscire dal nido per volare con le loro ali. E pagare affitto e bollette.

Il disegno di legge su lavoro e previdenza che recepisce, nella sostanza, l’intesa uscita indenne dal recente referendum sindacale, dedica attenzione al tema della precarietà e dell’occupazione giovanile, offrendo alcune garanzie e migliorando, per le nuove leve, la tutela previdenziale;introduce misure per sostenere orari di lavoro flessibile e per conciliare condizione femminile e vita familiare.

Negli ultimi anni, è profondamente mutato il mercato del lavoro, costretto entro le leggi ferree dell’economia e della finanza.

Precaria era anche Jasmine, che ha lasciato sotto una pressa di Salgareda i suoi sogni di ventenne interinale. Cercava un lavoro meno duro, più vicino a casa e più adatto alla sua formazione scolastica.

Ad Oderzo, dopo l’apertura al privato, è sorta una decina di agenzie di collocamento al lavoro. Offrono per lo più contratti interinali, forma alla quale ricorrono spesso le imprese per disporre di una forza più malleabile e meno tutelata sindacalmente.

Il collocamento pubblico, inserito tra i servizi provinciali per l’impiego, è meta di persone in cerca di occupazione, con una forte presenza giovane e straniera. Ogni giovedì pubblica una lista di offerte d’impiego e di opportunità di lavori socialmente utili. Da tempo sono purtroppo finiti i fondi europei per l’organizzazione di corsi d’inserimento che prevedevano stage in aziende.

I dati sui canali utilizzati per trovare un lavoro, rispetto al livello di istruzione e alla dimensione aziendale, mettono ancora al primo posto la rete di conoscenze; buone le possibilità per chi si autocandida soprattutto nei contesti di grandi dimensioni. Le società di ricerca sono canali attraverso i quali avvengono reclutamenti in particolare per le attività specialistiche. Le inserzioni incidono limitatamente e sono comunque poco utilizzate dalle piccole imprese. Cresce la rilevanza delle università a cui si rivolgono direttamente le aziende che ricercano neo laureati a cui spesso offrono occasioni di stage. Anche se si lamenta da più parti la mancanza di un rapporto sistematico tra mondo della scuola e mondo produttivo.

Importante per i giovani è insistere senza perdersi di coraggio, nella consapevolezza di partire favoriti dalla condizione di figli del Nordest laborioso e ricco che registra tassi di disoccupazione tra i più bassi.

 

 

Nella foto: sapori e profumi di stagione

 

 

Brevi

* La precarietà del lavoro è un’emergenza etica e sociale, ha ribadito con forza Benedetto XVI.

Contro la precarietà sono scesi in piazza 500 mila manifestanti in dissenso sull’intesa di luglio per il lavoro e la previdenza,  uscita comunque indenne dal recente referendum sindacale. Negli ultimi anni, è profondamente mutato il mercato della lavoro. Di questi argomenti parliamo nello spazio dell’approfondimento mensile.

 

* Posti esauriti a palazzo Moro per l’incontro con l’ex Pm di Mani Pulite Gherardo Colombo su sicurezza e corruzione, mentre il dibattito alimentato dalla cronaca nera e dal costume politico si fa ogni giorno più incandescente. “In un Paese”, ha osservato Colombo invitato dal circolo culturale Il Cerchio Aperto, “in cui i magistrati diventano punti di riferimento, c’è qualcosa che non funziona, perché dovrebbero essere invisibili”.

 

* E’ previsto per fine novembre, al cinema Cristallo, un consiglio comunale straordinario promosso dal Sindaco di Oderzo, avv. Pietro Dalla Libera, e allargato ai quattordici Comuni dell’Opitergino-Mottense chiamati a riflettere sui temi della sicurezza.

* Una serie di aggressioni, per fortuna senza gravi conseguenze, sta esasperando la popolazione ancora scossa dai fatti di Gorgo al Monticano.  Il dramma a lieto fine di una studentessa ventunenne si è svolto sul portone di casa in via Cesare Battisti. A distanza di qualche giorno, è stato un ragazzo ad essere minacciato con un temperino e rapinato al semaforo dell’incrocio tra la Postumia e via Spinè e la cronaca riferisce quotidianamente di altri brutti episodi. 

 

* Stop agli appartamenti sovraffollati per lo più da stranieri, a volte clandestini. Lo ha stabilito il consiglio comunale con un regolamento per la disciplina delle dimore atipiche che può portare perfino al sequestro dei locali. Una misura che ha fatto e farà discutere.

 

* La Regione ha stanziato un contributo di 500 mila euro per il finanziamento della nuova caserma dei carabinieri.

 

* La cronaca degli ultimi vent’anni fa dire ad un attento cronista come Sante Rossetto che c’è stata molta politica e non altrettanta cultura nella Marca gioiosa. Dopo l’affondamento della balena bianca e l’uragano della Lega, il quadro politico si è spesso intrecciato con il potere economico e la classe dirigente è, non di rado, diventata suddita della finanza. Dall’analisi di questo periodo è uscito uno studio interessante dal titolo “La rivoluzione silenziosa”.

 

* Il concittadino Gianfranco Candiani, già procuratore della Repubblica a Treviso, ha pubblicato un nuovo libro, edito da Programma, dal titolo “Intorno alle sei”, undici racconti sulla vita e sulle regole, sull’agire e sulle responsabilità.

 

* Caserma Zanusso: dopo il sopralluogo del demanio, via libera alla vendita. Sono diverse le destinazioni d’uso possibili: da complesso alberghiero a cinema-teatro a centro ‘benessere’. Nell’area potranno trovare spazio servizi di pubblica utilità ed un polmone verde per la città. Un’operazione da cinque milioni di spesa che richiederà sicuramente l’intervento dei privati.

 

* Ed i privati entrano a scuola per le attività di laboratorio e per le altre attività dei plessi frazionali, su sollecitazione conseguente ad una mozione presentata dal gruppo di minoranza “Ulivo per Oderzo”.

 

* Falò nella notte per bruciare i rifiuti e risparmiare sulla bolletta, ma c’è chi preferisce lanciarli dall’auto in corsa sulla tangenziale. Con uno spettacolo degno di un paese che ha ancora tanta strada da compiere per fare dei comportamenti civili una regola comune.

 

* Prezzo del pane in aumento. I rincari previsti viaggiano sull’ordine del 5%.  I panificatori respingono accuse e rilanciano: è il costo dei trasporti a far lievitare i prezzi. E poi i consumi sono cambiati: ”Ormai nessuno compra più un chilo di pane”, si giustificano.

 

* Lancio del peso: si è imposta ai campionati italiani di Clusone la concittadina Elena Marchetti, della  polisportiva “La Marca Trevisana”. Sul podio è salita anche Veronica Trevisan, terza classificata.

 

* E’ stato siglato un accordo di collaborazione tra Pallamano Oderzo e Cus Venezia Handball in vista delle Universiadi e dei prossimi impegni della Nazionale.

 

* A Barcellona, Elena Zago, dello Skating Club Oderzo,  è diventata campionessa europea di pattinaggio artistico a rotelle.

 

* E’ stato premiato al Cremlino il pizzaiolo Angelo Silvestrini, punta storica della nazionale dei pizzaioli acrobatici.

 

* Giovanni Furlan, affermato clavicenbalista che studia in Olanda, ha vinto il primo concorso di musica antica organizzato dal Festival Spazio e Musica di Vicenza.

 

* Campane a festa per la visita del vescovo titolare dell’antica diocesi di Oderzo. L’arcivescovo Raffaele Farina, prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana e dell’Archivio Segreto, è stato promosso cardinale. Nella Sala dei Quadri del palazzo municipale, è stato accolto con gli onori che si addicono agli ospiti importanti dalla Giunta e dal Consiglio comunale ed ha presieduto in Duomo una concelebrazione solenne. Salesiano, il prelato settantaquattrenne è stato prima professore poi rettore della Pontificia Università Salesiana. Mons.Farina riceverà la porpora cardinalizia nel concistoro del 24 novembre in San Pietro.

* Non è ancora arrivata in città la timbratura a scuola con tessera magnetica. “Permetterebbe un controllo a maggior tranquillità delle famiglie”, dicono i sostenitori. “Chi vuole bruciare può farlo lo stesso”, replicano i contrari. Obiettivamente potrebbe essere uno strumento di trasparenza per tutti.

* Applausi, in margine al convegno sulla riabilitazione e sulla rieducazione della persona, a palazzo Foscolo, per gli originalissimi quadri di Maria Furlan Bellis che li dipinge... con la macchina da cucire.

* Si è spenta, nella sua abitazione di via Frassinetti,  Emma Erler Russolo, che in maggio scorso aveva compiuto la bella età di 100 anni. Figlia del pasticciere Giuseppe Erler, era andata sposa ad Antonio Russolo, per molti decenni organista della parrocchia di Camino.

* Ha chiesto di rimanere in carcere, rifiutando gli arresti domiciliari,  il quarantaquattrenne di origini napoletane che aveva rapinato la locale filiale di Unicredit. Il primo colpo, portato a segno a viso scoperto, gli era andato bene. Il secondo, a distanza di pochi giorni, era troppo scoperto e fu arrestato. Alla base delle imprese,  una grande passione per il gioco d’azzardo.

* Non ci sono più stagioni. Sarà anche un luogo comune. Certo che è difficile superare un record di pioggia come quello verificatosi a fine settembre: in poche ore, un terzo della media annua. E tre province sotto acqua. Nella Marca, la furia dell’acqua, per fortuna per noi, si è fermata a Roncade. Anche il forte abbassamento della temperatura, in anticipo sull’andamento stagionale suggerisce commenti allarmati. Se poi precipita un intero costone dolomitico,  in Val Fiscalina, i climatologi improvvisati nascono come funghi.

* Bepo Gobo da Casier con il lunario inchiodato alla porta della stalla o della cucina, ha orientato con i suoi pronostici i lavori nei campi di generazioni di agricoltori. In quasi trecento anni è stato spettatore della vita dei trevigiani e presenza discreta. In occasione del duecentonovantesimo anniversario di vita l’editore Zoppelli ha allestito  una mostra in piazza San Francesco a Treviso.

 

 

Ottobre 2007

 

 

TUTTI IN RIGA

 

 

Mike Bongiorno conduce la manifestazione di miss Italia, affiancato da Loretta Goggi, ‘leggermente’ contrariata per l’ingombro dell’inventore del quiz italiano. E Grillo  spara sui politici con il bazooka. Non è cronaca di trent’anni fa ma di oggi.

Intanto monta, minacciosa, l’onda dell’antipolitica che rischia di travolgere la ‘casta’, visibilmente in difficoltà ed in cerca di appigli più sicuri. Le frequenti cadute di stile, chiamiamole così, delle scorse settimane sono il termometro di una febbre ancora alta e di uno stato generale degli inquilini del palazzo piuttosto debilitato. E non è detto, ha sottolineato qualcuno, che la società sia migliore dei suoi rappresentanti. Di certo, i problemi non si risolvono mandando tutti... a quel paese.

I fatti locali dell’ultimo mese non contribuiscono a rasserenare il panorama.

A cominciare dalla carneficina di Gorgo al Monticano. In tempi rapidi, se si pensa che si sta ancora indagando sull’assassinio di via Poma, sono stati assicurati alla giustizia i due presunti autori dell’efferato delitto ed un giovane rumeno indicato come basista. Uno degli albanesi arrestati aveva usufruito dell’indulto e beneficiato di un risarcimento per ‘ingiusta’ detenzione. La loro cattura non è bastata ad allontanare il senso d’insicurezza che incombe sulla popolazione, oggetto di un ‘summit’ sull’ordine pubblico tra vertici istituzionali e Sindaci tenutosi in municipio ad Oderzo e motivo della manifestazione popolare con la quale duemila persone hanno bloccato la Postumia per chiedere più presenza dello Stato.

Non meno triste, perché sarebbe ingiusto classificare il dolore, è la tragica scomparsa di Jasmine, ragazza di ventun anni, assunta con un contratto di lavoro interinale, schiacciata da una pressa in una grossa azienda di Salgareda. Una morte avvenuta a distanza di poche ore da un altro incidente nel quale ha perso la vita un muratore di trentacinque anni, precipitato da un capannone di Meolo. Incidenti che hanno fermato l’attenzione del presidente della Camera e sollevano il fenomeno delle morti bianche: sessantuno infortuni mortali, nel Veneto, dall’inizio dell’anno chiamano in causa precise responsabilità e indicano carenze endemiche, ad esempio nel campo della formazione del personale .

La cronaca del mese appena trascorso ha messo in prima pagina il commosso saluto a Luciano Pavarotti, grande nella voce e nel patrimonio; il tenore di Modena ha avuto il merito di far amare l’opera al grande pubblico di tutto il mondo. Rimane memorabile la prima della Scala nella stagione 1986-87, nell’Aida, con il soprano opitergino Maria Chiara.

Settembre segna per tanti ragazzi la fine delle vacanze e l’inizio dell’impegno scolastico. Un decreto legge ha portato interessanti novità, salutate come volontà di mettere in riga sia studenti che professori, con l’introduzione di misure severe contro il bullismo e il disimpegno degli insegnanti meno motivati, ripristinando il tempo pieno e rispolverando il giudizio d’ammissione alla terza media. E potrebbero rispuntare gli esami di riparazione.

Un’indagine condotta tra i giovani trevigiani dai quattordici ai diciotto anni rivela un aumento dei casi di abuso di alcolici e superalcolici, misti in cocktail pericolosissimi  a base di ecstasy e cocaina; e pare che la marijuana circoli addirittura alle medie dove sarà creato uno spazio d’ascolto.

Con la riapertura delle scuole si torna a discutere di orari, di mense, di trasporti, di doposcuola, di caro-libri. Insegnanti e bambini devono mettere in conto anche l’approccio a varie culture dato che, nelle fasce di età più basse, arriva da altri Paesi un ragazzo su sei o sette, con punte di uno su quattro a Piavon e a San Vincenzo.

Alla scuola media di Oderzo, il prof. Nicola Pellegrino da anni combatte una battaglia per il decoro dell’abbigliamento dei ragazzi attratti da piercing e pantaloni a vita bassa. E lancia una singolare proposta per contrastare sbracamenti e provocazioni: l’adozione di una specie di divisa, magari frutto di un concorso di idee che metta a frutto la fantasia degli stessi ragazzi.

Chissà se si ripeterà l’immagine, sfocata dal tempo, di via Frassinetti invasa da centinaia di ragazze in gonna blu e camicetta azzurra. Già ora, comunque, jeans e felpe sembrano divise d’ordinanza tra i giovani. Basterebbe evitare le stonature troppo vistose.

 

 

Nella foto: carrozza inPiazza Grande

 

 

Brevi

 

* Con la riapertura delle scuole si torna a discutere di orari, di mense, di trasporti, di caro-libri, di sostegno alle attività didattiche. Il ministro Fioroni invoca una maggiore severità nell’ordinamento. Insegnanti e bambini devono mettere in conto anche l’approccio a varie culture, dato che un quindici per cento della popolazione scolastica proviene da altri Paesi. Ne parliamo nello spazio dell’approfondimento.

 

*Dopo l’eccidio di Gorgo al Monticano nel quale sono stati barbaramente uccisi i coniugi Pellicciardi, si è acutizzato nella popolazione il senso di insicurezza ed i Sindaci sollecitano a gran voce una maggiore presenza dello Stato. Il mostruoso delitto, del quale sono stati prontamente assicurati alla giustizia i responsabili per l’accusa, ha attirato l’attenzione dei media nazionali e del comico Beppe Grillo, bandiera dell’antipolitica.

 

* Dal blog del comico genovese,  Daniele Pellicciardi lancia un appello al ministro della giustizia con una domanda che, da alcune settimane, non gli dà pace: perché uno degli arrestati incriminato  di essere carnefice dei suoi genitori sia stato liberato un anno fa con l’indulto.

 

* Il bisogno di maggior sicurezza si traduce, in molti, in corsa alla difesa personale. Dopo il fatto di sangue, le armerie di Oderzo e di Motta di Livenza avrebbero registrato una domanda di informazioni ed un acquisto di armi superiore del venti per cento rispetto al passato.

 

* Il consiglio comunale di Oderzo si è fermato a discutere di sicurezza, un’esigenza primaria della cittadinanza, preoccupata dall’ondata di violenza che minaccia i nostri paesi. Da ogni parte s’invocano giustizia e pene certe.

* Commentando, dalle pagine dell’Espresso, la foto dell’assassino ammanettato tra due carabinieri, Giorgio Bocca scrive: “I pii veneti si segnano e pregano il buon Dio che lo faccia scomparire, i parroci della Trevigiana fanno suonare le campane a martello come per una liberazione del maligno, qualcuno lo farebbe a pezzi, altri più duri a spaccar pietre sotto il sole sul greto del Piave”. E aggiunge: “Gli assassini col volto piatto e rotondo sono degli alieni, ma per loro sono feroci e barbari anche i veneti ricchi e gentili che vivono in un paese dei balocchi, tutto fiori, giardini e acque tiepide nei canali”. Ci riconosciamo in questa descrizione?

 

* Gli economisti parlano di un territorio che conta sempre meno e privo di progettualità, alcuni politici lanciano accuse di antistatalismo, di derive populiste e di incapacità a fare i conti con la realtà. Tutto ciò mentre quest’area registra una crescita economica più veloce di altre e la capacità di sperimentare nuovi modelli di sviluppo. “Eppure sembra quasi che sullo schermo ripassino vecchie trasmissione televisive che, quando la locomotiva economica locale tirava al massimo, proponevano un’immagine fatta di ignoranza e lavoro bruto, di “schei” assurti a divinità. Ci sono voluti vent’anni”, ricorda l’autorevole ‘Sole 24 Ore’,”perché fosse chiaro che chi proponeva quella lettura era fuori strada”.

* Si è spento all’età di 85 anni il comm. Giuseppe Marson che fu sindaco di Gorgo al Monticano e in quel ruolo visse i giorni difficili dell’alluvione del 1966;  negli anni seguenti dedicò grandi energie alla difesa del suolo con importanti studi sul Livenza. Forte fu il suo impegno per la costruzione della diga di Ravedis e del serbatoio del Pra’ dei Gai.  Come maestro elementare, di grande umanità, centinaia di famiglie gli devono riconoscenza. Negli anni Novanta, fu presidente dell’Istituto Professionale ’Lepido Rocco’.  Le sue pubblicazioni sul Livenza costituiscono un prezioso riferimento per chiunque abbia interesse a conoscere la storia del fiume.

 

* Sorgerà in Cal dea Piera un nuovo impianto per la separazione dei rifiuti. Un complesso che coprirà un’area di settemiladuecento metri quadri, sarà alto dieci metri, ospiterà uffici, officine ed avrà una linea  di smistamento e di lavorazione della frazione secca dei rifiuti che confluiranno dai Comuni della zona. Nel frattempo la Savno realizzerà, quale contropartita, un nuovo centro di raccolta per la città. Attacca l’opposizione: la maggioranza non ha saputo cogliere l’opportunità di  portare a casa benefici per la comunità.

* Sono conclusi i lavoro di sistemazione della parte ciclopedonale del sottopasso Brandolini per favorire, con nuovi tombini di scarico e canalette, il deflusso delle acque ed evitare gli allagamenti che si verificavano durante le  precipitazioni violente.

* Rimangono invariate rispetto allo scorso anno le tariffe per il trasporto scolastico e la mensa. I pasti vengono forniti alle scuole direttamente dalle cucine dell’ospedale, gestite dalla società Serenissima di Vicenza, che assicura  il servizio, oltre che per l’Azienda Sanitaria e per il Comune di Oderzo,  per la locale Casa di Riposo e per i centri diurni del territorio.

* L’ex magazzino comunale di via Marconi diventerà sede del comitato di quartiere,
del gruppo alpini e dell’Ana. Attraverso un’apposita convenzione, i volontari si sono impegnati ad adattarlo alle loro attività ottenendo l’uso ventennale dello stabile.

* Livio Caputo, editorialista del ‘Giornale’ è stato ospite del Rotary Club. Ha ricordato il sesto anniversario della strage dell’11 settembre 2001 a  New York, quando due aerei guidati da terroristi islamici si schiantarono sulle torri gemelle ed uno finì sul Pentagono.

 

* Dopo quarantotto anni di servizio, una ventina dei quali trascorsi alla guida delle direzioni didattiche di Gorgo al Monticano e di Oderzo, il dott. Elio Tonin ha lasciato il mondo della scuola per dedicare le sue energie al volontariato e alla famiglia. Ebbe il primo incarico d’insegnamento proprio ad Oderzo all’età di diciannove anni.

* Dopo due anni di stop è ripartito il cantiere del nuovo municipio, sospendendo una lunga controversia, che, senza abbandonare la via dell’arbitrato al quale è lasciata l’ultima parola, ha trovato soluzione in un accordo tra le parti per il completamento dell’opera entro aprile 2008.

* Si è inaugurata nella sede dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra la personale dell’artista Morago, la cui opera pittorica è già presente nelle più importanti collezioni del mondo. La mostra, dal titolo “The days and the words” raccoglie la sua ultima produzione.  Un riconoscimento importante per l’artista che vive a San Polo di Piave ed è nato a Lutrano.

 

* Un treno per andare in bicicletta alla scoperta delle bellezze ambientali e culturali tra Piave e Livenza. E’ l’iniziativa organizzata dal Comune di Ponte di Piave in collaborazione con la Provincia e con Trenitalia,  in occasione della giornata europea della mobilità sostenibile, quando un convoglio speciale, dotato di carrozza per biciclette, è partito da Motta, ha fatto tappa ad Oderzo ed è giunto a Ponte di Piave. Poi i partecipanti hanno proseguito in bicicletta il viaggio per le grave del Piave.

 

 

Settembre 2007

 

CINQUECENTO

 

 

A giorni apre la stagione venatoria, accompagnata dalle immancabili polemiche di chi vede nell’ammazzare una deprecabile forma di divertimento e nella caccia un passatempo poco sportivo. Nell’era del doping diffuso tra i campioni della bicicletta e delle spy-story in Formula Uno (come raccontano le cronache delle ultime settimane) i confini dello sport, inquinato dagli interessi economici diventano, purtroppo, sempre meno certi.

Le doppiette degli spari che si fanno sentire alle prime nebbie delle mattinate settembrine sono solo un’occasione per richiamare alla memoria il rumore di altre doppiette, rinverdite e trascolorate dall’uscita della nuova Cinquecento.

La mitica ‘doppietta’ era una tecnica per passare da una marcia all’altra senza ‘grattare’, dato che l’automobile dei nostri vent’anni non disponeva di un cambio sincronizzato. Treviso centoundicimilazeroottantacinque: presentava cerchi in finta lega leggera ed una scritta Abarth che sapeva di taroccato  la Cinquecento comprata usata sul finire degli anni Sessanta con i primi stipendi. Erano passati poco più di dieci anni dal lancio, avvenuto nel ’57, in un’Italia appena affrancata dalle rovine della guerra ed in corsa verso l’industrializzazione diffusa che l’avrebbe portata al boom economico. Ancora ignoto il fenomeno Nordest che avrebbe promosso il Veneto e la Marca a locomotiva dello sviluppo. Come nascondere un po’ di nostalgia? Un altro Paese, un’altra Cinquecento, costruita per soddisfare esigenze diverse, forse di chi allora faceva le prime scorribande cercando di attirare l’attenzione di qualche ragazza... da rimorchiare. Maggiorata la cilindrata, ampliate le forme, migliorati confort e prestazioni, la Cinquecento del cinquantenario ha assunto le caratteristiche di city car o, se preferite, di seconda macchina, magari per la ragazza ‘rimorchiata’ allora.

Il ‘bolide’ partiva azionando una levetta che non tradiva mai. Ma sarebbe stato troppo aspettarsi velocità supersoniche. D’altra parte, un adesivo obbligatorio ricordava il limite massimo: novanta. Spesso, le strade offrivano un manto piuttosto sconnesso ed uno stato di manutenzione imperfetto. I dispositivi di frenatura obbligavano ad una guida giudiziosa, tanto che l’istruttore di scuola guida insegnava che per fermarsi occorreva uno spazio pari al quadrato della velocità.

Il recente ritiro della patente, con penalizzazione di dieci punti, ad un noto esponente politico, promotore di numerose iniziative per la sicurezza sulle strade della Marca trevigiana, pizzicato dalla Polizia sulla A 27 mentre correva a centonovantatrè chilometri orari, dovrebbe indurre chiunque ad osservare le norme, rese più severe da un decreto legge che, ad esempio, vieta ai neopatentati la guida di auto di grossa  potenza. Multe salate e sospensione del permesso di guidare da uno a tre mesi colpiscono chi viene colto impegnato in una conversazione al cellulare senza auricolare. Sanzioni ancora più pesanti per chi guida con tassi d’alcool superiori ai limiti consentiti.

Tutti comportamenti che contribuiscono ad insanguinare le strade. A fine luglio, il bollettino di guerra parlava di settantaquattro morti dall’inizio dell’anno sulla rete della nostra provincia. Sei, nelle strade dell’Opitergino; due sotto i vent’anni. In un violentissimo scontro tra moto, capitato a Faè, hanno perso la vita due ragazzi: Ivan Antonini, diciassettenne di San Vincenzo, e Michele De Lazzari, trentaquattrenne di Santa Maria del Palù, i cui organi sono stati, in entrambi i casi, oggetto di donazione. Lo scenario che si è presentato ai soccorritori era da brivido, con rottami sparati a decine di metri.

Scena che viene riprodotta in un video choc, preparato per l’ennesima campagna provinciale di prevenzione, che sarà proiettato  nelle scuole e in tivù: “se non vedo non vado”, suggerisce una scritta a tutto schermo. Lo spot si conclude con il fermo-immagine del centauro rovesciato a terra in una pozza di sangue. E qualcuno invoca l’intervento dell’esercito per fermare le stragi del sabato sera.

Ad Oderzo, dov’è entrato in funzione un nuovo autovelox, il comandante della polizia locale, Federico Collauti, può contare su altri tre uomini, di recente assunzione, per la repressione dei comportamenti scorretti, con un occhio di attenzione sulla velocità e sulla guida in stato di alterazione, quasi del tutto esclusiva dei giovani. Uno slogan di grande effetto recita: “se guidi non bere, se bevi non guidare”. Perché rischiare?

 

 

Nella foto:: la gloriosa Cinquecnto del '57

 

 

Brevi

 

* Orrore e sdegno per il massacro di Gorgo al Monticano. Due coniugi, Lucia Comin, 60 anni, e il marito Guido Pellicciardi, 67 anni, sono stati torturati e seviziati prima di morire. Provenienti dal Portogruarese, avevano abitato ad Oderzo, dove risiede ancora il figlio, prima di assumere l’incarico di custodi di villa Durante a Gorgo al Monticano, nel vialone che porta alla Basilica dei Miracoli di Motta di Livenza. Le parole del procuratore Antonio Fojadelli traducono il raccapriccio generale: “Ho troppo rispetto per gli animali per definire bestie questi assassini”. A distanza di due settimane, sono stati arrestati gli autori del massacro. E c’è chi invoca misure eccezionali per fermare la criminalità.

 

* Ancora una volta le strade della provincia sono state funestate da incidenti mortali. Nello scontro tra una moto ed uno scooter, avvenuto a Faè,  hanno perso la vita due ragazzi di 17 e 34 anni. Spesso la velocità concorre a rendere ancora più tragico il bollettino di guerra che si allunga nonostante i controlli delle forze dell’ordine e le misure di prevenzione, accentuate dal nuovo  codice. Ne parliamo nello spazio dell’approfondimento.

 

*Apertura ai primi di agosto della cantina sociale di Oderzo, per una stagione che si annuncia promettente iniziata con grande anticipo.     

 

* Traguardo importante per il Cai di Oderzo che ha festeggiato il trentesimo anniversario della gestione del rifugio Sommariva al Pramperet nell’incantevole valle di Pra’ delle Vedove di Forno di Zoldo. Per l’occasione sono stati inaugurati una nuova teleferica e un impianto fotovoltaico, grazie all’opera dei volontari del Club Alpino Italiano per rendere il rifugio più accogliente e funzionale.

 

* Premiato Luciani Freschi per i quarant’anni di attività alla Plastal, un tempo Sole di Oderzo passata poi alla Zanussi. Una ‘carriera’ impegnata nella difesa dei diritti degli operai e nel miglioramento delle condizioni di lavoro. Impegno sociale a tutto campo, dato che siede sui banchi del consiglio comunale per il sesto mandato.

 

* La sophora, il grandioso albero ultracentenario che troneggia in Piazza Grande è stato mutilato dalla furia del vento che ha investito anche il parco di Ca’ Diedo e provocato danni in città durante una tromba d’aria. Interventi dei vigili del fuoco, della protezione civile e degli operai comunali.

 

* E’ intitolata “Oro e muffe” la mostra delle opere di Lina Sari, allestita nell’Enoteca dell’Hotel Revedin di Gorgo al Monticano. Sovente impegnata sul versante “filosofico” della pittura, intrisa di linguaggi, orientata al dipingere quasi come atto in sé, l’artista ultimamente si è dedicata in particolar modo alla ceramica.

 

*“Oderzo, la mia città. Il presente attraversato dai ricordi” è il titolo della personale di Giovanni Cremonese, tenuta nelle sale del Postumia Hotel Design.

* Incontri on line: un fenomeno, valutato milioni di euro, che coinvolge migliaia di ragazzi ogni giorno. Per iscriversi, è sufficiente un sms dal proprio cellulare, indicando il sesso ed un soprannome, il cosiddetto nickname. Il gioco è fatto e il contatto pressoché garantito. Alle chat  può accedere chiunque, anche una tredicenne, come la ragazzina della zona, che, sconvolta, ha denunciato per violenza sessuale il giovane conosciuto on line e successivamente incontrato. Tragico l’epilogo per il ragazzo, vinto dalla vergogna.

* Blitz dei carabinieri nell’ex caserma Zanusso di Oderzo, su segnalazione di un residente in zona, insospettito dai rumori provenienti dall’area abbandonata. Hanno sorpreso e tratto in arresto tre rumeni intenti a rubare fili di rame, grondaie ed infissi in alluminio.

* E’ finita male anche la nottata di due altri connazionali che, dopo aver svaligiato il ristorante “Al Gambero d’Oro” sono finiti in manette. Nell’auto, il frutto della refurtiva ed un vero e proprio armamentario da scasso.

 

* Per ‘par condicio’ segnaliamo l’impresa, finita a Santa Bona, di una banda ‘nostrana’ specializzata in furti di bancomat e carte di credito. E non passa giorno senza che le cronache riferiscano di altri colpi di cui risparmiamo al lettore la conta.

 

*Mille servizi esterni di pattugliamento, nove arresti e tre denunce a piede libero, con indagini tuttora in corso: è il bilancio dell’attività, nei primi sei mesi dell’anno, della Tenenza dei Carabinieri di Oderzo, riferiti dal comandante della compagnia di Conegliano, Alessandro Farris, e dal comandante della stazione di Oderzo, Gerardo Santarsiero.

*Il maresciallo Santarsiero è stato nominato cavaliere della Repubblica per l’impegno profuso a favore della sicurezza della città e  del territorio.

* Per due settimane ospite di Lorenzago di Cadore, Benedetto XVI è andato sulle montagne scelte per ben sei volte dal suo predecessore. Due gli incontri pubblici con le comunità di Treviso e di Belluno. Tra i privilegiati anche qualche fedele della nostra parrocchia.

* Disservizi postali? Il direttore dell’ufficio di Oderzo chiede collaborazione alla cittadinanza. Tra le difficoltà segnalate: la collocazione delle cassette all’interno dei condomini di difficile accesso e l’insufficiente capienza. Le cassette, ricorda il direttore, devono essere accessibili al portalettere, collocate al limite della proprietà privata e, possibilmente, sistemate sulla pubblica via. Insomma, “Dateci una mano a servirvi meglio”. Con l’occasione, ringraziamo il servizio postale per il recapito mensile, di casa in casa, del “Dialogo”.

* Marino Favrin è il nuovo presidente de Rotary  Club Opitergino-Mottense che conta una cinquantina di soci impegnati a collaborare a livello internazionale sui fronti della salute, dell’alfabetizzazione e delle risorse idriche.

* Il maestro Gianni Cappelletto è stato confermato alla direzione artistica dell’Istituto Musicale Opitergium, fondato quarantacinque anni fa e intitolato ai coniugi Fabrizio e Lydia Visentin.

 

* Raggiunto con la Holding Invest l’accordo per la ripresa del cantiere per il nuovo municipio. Richiederà tempi lunghi invece la definizione della vertenza in atto, affidata al giudizio di un collegio arbitrale.

* Polemiche estive sul patrocinio concesso dal Comune al recente pellegrinaggio a Medjugorie organizzato dalle liste civiche che sostengono il Sindaco, Cittadini Uniti e Oderzo Sicura. Replica dall’organizzazione: “Vogliamo semplicemente coltivare opportunità, interessi, socialità. Fare politica è anche questo, non occuparsi soltanto di piani regolatori, appalti, contratti”.

* Sottopasso Brandolini, troppi errori. E’ questa l’estrema sintesi dei lavori della commissione istituita per accertare eventuali negligenze nella realizzazione del manufatto soggetto ad infiltrazioni. La valutazione di eventuali responsabilità sarà affidata ad una consulenza legale.

* La “casta” continua a far discutere, anche per riempire il vuoto di fatti di rilievo. I settimanali diocesani di Vittorio Veneto e di Treviso mettono in primo piano le contraddizioni della politica locale, suscitando vivaci reazioni.

Interviene nel dibattito l’ex Sindaco di Oderzo ed ex parlamentare Giuseppe Covre che invoca robuste ‘rasoiate’ sulle cariche elettive, dai Comuni all’Unione Europea, e la somministrazione di una severa cura dimagrante. Offre materiale di discussione Giancarlo Gentilini che ama essere definito ‘sceriffo’ e predilige la provocazione verbale e le tinte forti.

* Venticinque anni fa moriva  improvvisamente, durante l’annuale pellegrinaggio diocesano,  a Lourdes il vescovo Antonio Cunial, originario di Possagno. Da vescovo di Lucera, incontrò padre Pio ed iniziò il processo per la canonizzazione. Fu vice presidente della conferenza episcopale triveneta. E’ stato ricordato con una Messa celebrata in cattedrale di Vittorio Veneto. Per don Francesco Taffarel, “si distinse come raro esempio di discrezione negli anni del grande chiasso, offrendo alle intemperanze la pazienza della ragionevolezza”.

Luglio 2007

 

ODERZO ROMANA

 

   

Ad Oderzo, anche i sassi parlano dei fasti di Roma caput mundi. Basta girare per la città per rendersi conto del ruolo che ricopriva nell’era imperiale.

Oderzo, la Ob-terg (antico mercato) dei Veneti, con la penetrazione romana fu colonia fino al primo secolo a.C. Nella guerra che opponeva Cesare a Pompeo (49 a.C.), il sacrificio della coorte guidata da Caio Vulteio Capitone fu ricompensato da Cesare con la temporanea esenzione dal servizio militare e l’ampliamento dell’agro a trecento centurie. La città divenne ‘municipum’ iscritto alla tribù Papiria. Ebbe magistrati, collegi sacerdotali, divinità romane ed i suoi cittadini godettero di tutti i diritti civili.

Con Augusto, Opitergium visse il suo momento di massimo splendore economico e monumentale; fu importante sede di guarnigione militare, nodo viario e commerciale strategico, dotata di porto fluviale comunicante con l’Adriatico attraverso un canale navigabile alimentato da un antico braccio del Piave.

Oggi, l’itinerario archeologico nel centro storico presenta reperti di grande interesse. Tra via Roma e via Mazzini, sono visitabili due zone: una monumentale, con il foro e la basilica, ed una residenziale. Il complesso è probabilmente riconducibile ad un progetto unitario. Lastricato della piazza, porticato, basilica, botteghe e asse viario presentano infatti il medesimo orientamento. Tra Piazza Grande e Piazza Castello, è riaffiorata una strada strutturata in bàsoli di pietra, riferibile ai cardini della città. Altre testimonianze sono i resti delle antiche terme in via Savonarola ed il molo fluviale riscoperto durante i lavori per la sede dell’Enel. E, negli scavi per la ristrutturazione della piazza, tratti delle antiche mura cittadine. La stessa pavimentazione a quadrati ideata da Toni Follina richiama l’antica centuriazione romana.

Alla fine dell’Ottocento erano stati ritrovati i famosi mosaici della serie ispirata alla caccia, conservati nel museo dedicato alla figura di Eno Bellis, che compaiono in tutte le guide turistiche. Immagini di straordinaria immediatezza e vivacità cromatica.

Alla riscoperta degli antichi fasti di Roma e della cultura di quel tempo era ispirata la riuscita rievocazione storica, tenutasi dal 4 al 10 giugno scorso, che ha visto la città trasformata in un teatro d’altri tempi, con trecento figuranti in costume, e scene di grande effetto come l’accampamento dei legionari (castrum, allestito in patronato Turroni), il mercato (macellum, in Piazza Grande), la cena a tema (convivium, nel parco di palazzo Saccomani), preparato con un’attenzione particolare nella riproposizione delle pietanze ricavate dalle ricette di Apicius, il ‘cuoco’ dell’imperatore Traiano.

Momenti di grandi suggestione hanno offerto la maestosa sfilata per le vie del centro storico dei legionari, bardati di tutto punto, e la battaglia tra Romani e Celti, nel parco di palazzo Foscolo, ispirata al rispetto per l’avversario nel momento della sconfitta.

Come ogni rievocazione,  la celebrazione degli antichi fasti di Roma si prestava a critiche che non sono mancate neanche per l’occasione. Se poteva fare un certo effetto vedere i notabili della città in tunica imperiale, la partecipazione numerosa della cittadinanza ed il richiamo turistico hanno fatto prevalere le ragioni di chi crede nella cultura e nell’abbattimento degli steccati.

Sia nel processo tratto dal ‘Pro Caelio’ di Cicerone, rappresentato in piazza del Foro Romano, nel quale l’abilità retorica si dimostra capace di rovesciare un’accusa, sia in tempi più recenti quando i figli dei poveri dovevano pagare il tributo della povertà lessicale, ancora oggi, in coincidenza con il quarantennale della scomparsa di don Lorenzo Milani e a poche settimane dalla morte dell’insegnante fiorentina, che con la bocciatura dei ragazzi di Barbiana, ispirò la famosa “lettera ad una professoressa”, la parola rimane uno straordinario strumento di potere.

Come non coltivarne la padronanza per allargare la partecipazione?

 

 

Nella foto: i legionari romani sfilano sotto il 'Toresin'

 

 

Brevi

 

* Da un lato i Romani, con le divise luccicanti, dall’altro i Celti, con i loro costumi  più dimessi. Il ‘castrum’ allestito nel campo sportivo del patronato Turroni riporta il tempo a due mila anni fa. E’ la rievocazione storica che avrà il suo culmine nella battaglia tra dominatori e barbari. Dedichiamo all’argomento, ripreso dalle telecamere di Raidue, lo spazio dell’approfondimento.

 

* E Portobuffolè lancia la sfida ad Oderzo. In competizione tardo medioevo e periodo romano imperiale. Le vie ed il centro storico della città a sette miglia dal capoluogo si riempie di gente proveniente da ogni angolo della Marca trevigiana, per rivivere i tempi in cui Tolberto da Camino e la sua sposa Gaia erano Signori della città sul Livenza. Saltimbanchi e sbandieratori hanno animato la notte, resa ancora più suggestiva dal banchetto medievale e dall’illuminazione con fiaccole ad olio.

 

* La città si trova a dover fare i conti con i nuovi barbari. In occasione della rievocazione storica, hanno infierito sul Foro Romano: lastre sollevate e divelte, pietre spaccate e disseminate. E’ il triste spettacolo che si è presentato agli occhi dei volontari dell’associazione Athena, impegnati nelle visite guidate ai turisti. “Per fortuna, i danni non sono irreparabili, ma è ben triste assistere a ricorrenti episodi”, si rammarica l’arch. Pierantonio Appoloni.

 

* L’amministrazione comunale, guidata dall’avv. Pietro Dalla Libera, è pronta ad acquistare l’area della caserma Zanusso, di nove ettari, in disuso dal 1996. Nella nota indirizzata al ministero della difesa, si esprime l’intenzione di destinare una parte del complesso militare ad attività di pubblica utilità, mentre il resto potrebbe essere venduto a privati per ricavare le risorse necessarie a sostenere l’operazione. Gli usi pubblici, sui quali ferve il dibattito tra le forze politiche, vanno dai vigili del fuoco alla guardia forestale, alla protezione civile.

 

* Dopo la bufera che ha accompagnato le dimissioni di Silvano Sutto e di un folto gruppo di consiglieri, la protezione civile ha un nuovo presidente: si tratta di Mauro Chitarello. Il prossimo impegno che attende il gruppo, attivo in ogni manifestazione di rilievo, sono le imminenti fiere della Maddalena.

 

* Un decreto abolisce dalla sera alla mattina la quota fissa di 10 euro sulle ricette. L’utenza tira un sospiro di sollievo. Padoa Schioppa rifà i conti. Le riscuotitrici automatiche dell’azienda sanitaria faticano a tenere il passo delle novità.                

                                                                       

* Profuma di emigrazione il successo della Nice, azienda leader in automazione domestica, che si affaccia sulla Postumia ai margini del Comune di Oderzo verso Levada. La nuova sede, progettata dall’architetto Carlo Dal Bo, si presenta come un hangar e richiama le linee di un aereo. Titolare è Lauro Buoro, classe 1963, figlio di operai emigrati in Svizzera. La Nice conta circa duecento dipendenti. Sommati ad altre unità sparse nel mondo, la forza lavoro supera le cinquecento unità. I programmi di sviluppo prevedono l’apertura di altre due filiali all’estero.

 

* Scritte naziste e minacce di morte sono apparse al campo nomadi, a ridosso dell’area industriale di Levada, che ospiterà le roulotte di sei famiglie di giostrai opitergini. Scelta della giunta comunale di Oderzo, vivamente messa in discussione dall’amministrazione pontepiavense. “Il progetto verrà portato a termine”, conferma Dalla Libera. 

 

* Cinquant’anni di mafia e criminalità nel Veneto: è il titolo del libro di Danilo Guerretta e Monica  Zornetta presentato nella cornice di palazzo Foscolo su iniziativa della fondazione Oderzo Cultura, nell’anniversario della strage di Capaci. “Sarebbe sbagliato ritenere che la Piovra sia un fenomeno del tutto estraneo a questo territorio”, è stato ribadito.


* Oleificio Medio Piave: al termine di una lunga discussione propiziata da due interpellanze, il consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno con il quale si dà mandato al Sindaco e alla Giunta di proseguire nelle iniziative per arrivare al trasferimento dell’impianto agro-industriale e, intanto, di monitorare il rispetto delle leggi per limitare i disagi alla popolazione residente.

 

* Profondo cordoglio in zona per la morte di don Tarcisio Bertacco, nato 68 anni fa a Chiarano, da tempo missionario in Ciad dopo un’esperienza di prete operaio negli anni caldi della protesta in fabbrica e nei cantieri. E’ sepolto a poca distanza dalla sua missione di Mongo. Per scavare la tomba nella quale risposa hanno preso pala e piccone molti musulmani, in particolare il figlio del sultano del luogo.


* Protesta dei commercianti di piazza Castello per la soppressione di parcheggi in coincidenza con l’apertura della nuova rotatoria e in concomitanza con la ristrutturazione del Palazzo dei Battuti, che ha comportato l’occupazione di una decina di posti-macchina.


* Allarme nel settore alimentare. A lanciarlo è il delegato degli alimentaristi dell’Ascom provinciale, Fabio Guerra, che denuncia la chiusura, in poco tempo, di tre negozi di vicinato, come tre sono le nuove rivendite di specialità rumene. “Nulla in contrario, argomenta, ma il fatto che loro riescano ad aprire mentre noi siamo costretti a chiudere induce a pensare che sia arrivato il momento di fare qualche riflessione per salvaguardare le piccole attività.


* Viaggio nella storia opitergina dal 1516 al 1964. Il riordino, su iniziativa del Lions Club,  dell’archivio della parrocchia di San Giovanni Battista ha comportato la schedatura dell’enorme quantità di documenti accumulati nel tempo, Vi hanno lavorato per lunghi mesi Tizana D’Arsiè e Mersia Lucchese, coordinate da Nadia Giacomini, dell’archivio diocesano. Tra i preziosi documenti, spicca il “Catastico dei beni della Luminaria di San Giovanni Battista”, in cui si dà conto, giorno per giorno per 13 anni (1516-29) della manutenzione del duomo e del campanile per riparare le corde e per procurare ceri, olii ed incenso per la liturgia.


* Assegnato a Vinicio Cesana il ‘Premio Cultura 2007’ del Lions Club di Oderzo. Residente a San Polo di Piave, è studioso delle tradizioni locali ed appassionato di ricerca storica sul territorio. A consegnare l’ambito onorificenza è stato il presidente Giorgio Cecchetto che passa ora il ‘martello’ all’avv. Mauro De Lucca.


* E’ il Giuseppino del Murialdo, padre Serafino Trentin, collaboratore di questa testata, il “Cittadino meritevole” premiato dal Rotary Club, presieduto dal prof.  Lorenzo Favero, per l’impegno nel campo della cultura e per la dedizione all’insegnamento. Un meritato riconoscimento alla carriera. Congratulazioni dal Dialoghetto.

 

* Il segretario comunale, Maria Teresa Miori, ha lasciato Oderzo per assumere servizio ad Azzano Decimo.


* E’ tornata nella chiesetta di San Giuseppe la statua di Gesù Bambino, trafugata il 19 marzo scorso e rovinata dai vandali, un episodio che aveva suscitato forte indignazione tra i devoti della storica contrada.

 

Giugno 2007

 

DI SALITA IN SALITA

 

 

 

 

Sollecitato, all’ultimo incontro con i giornalisti della Diocesi, in occasione della festa del patrono San Francesco di Sales, a fine gennaio, mons. Giuseppe Zenti aveva dichiarato destituite di ogni fondamento le voci che lo accreditavano prossimo Vescovo della città scaligera.

Ha destato maggior sorpresa, quindi, l’annuncio della nomina, avvenuto in contemporanea lo scorso 8 maggio a Vittorio Veneto e a Verona, dove aveva ricoperto per due anni l’incarico di vicario generale.

«La vigna è la stessa, cambio solo filare»: così il Vescovo ha commentato la notizia spiegando che la nomina «è stata una cosa affrettata nel senso che il 1° maggio la Nunziatura mi ha convocato per il 3 maggio quando il Nunzio mi ha consegnato la lettera del Papa in cui era scritto: “Il Papa si è degnato di nominarla Vescovo di Verona”». Quindi ha aggiunto: «La cosa che mi conforta nel lasciare Vittorio è che in tre anni si sarà fatto poco di bene ma si avranno avute anche meno occasioni di fare disastri… ».

Il giorno stesso, incontrando al Collegio Brandolini i consigli pastorali della bassa diocesi, aveva ricevuto il grazie delle comunità appartenenti alle zone di Oderzo, Motta di Livenza e Torre di Mosto, di cui si era fatto interprete mons. Dametto che sottolineava tre attenzioni, in particolare, del ministero di mons. Zenti: per la liturgia, per la famiglia, per l’impegno sociale.

Già nella prima visita all’antica sede vescovile di Oderzo, in un’uggiosa domenica di febbraio 2004, mons. Vescovo si soffermava sulla difficile missione dei laici nella vita di tutti i giorni, in famiglia, sul lavoro, nella società. Ed insisteva con forza: “Siete il sale della terra”. “Non scoraggiatevi di fronte alle difficoltà. Come l’apostolo Pietro, non lasciatevi prendere dall’impressione del fallimento e gettate nuovamente la rete, anche se la fatica di tutta la notte ha dato una pesca infruttuosa. I genitori non si perdano d’animo di fronte ai dubbi o alle scelte dei figli. Non hanno mai lavorato invano: si fidino, come Pietro quando ha ubbidito all’invito a gettare le reti. Il miracolo di Dio continua, ma occorre questa collaborazione strettissima”.

 “Allora coraggio, guardate alla vostra grande tradizione e siate fieri di essere credenti e fieri di essere opitergini. Vivete il Vangelo, ovunque siate chiamati a testimoniarlo con i talenti personali e le fragilità della natura umana, per il bene della società verso un domani degno del nome altissimo di civiltà”.

Nelle catechesi, ha avuto modo, in tre anni, di tornare spesso sui grandi temi di questo tempo, di trasmettere a genitori e ragazzi la sua visione di famiglia, la forza delle sue convinzioni, l’ansia da Pastore dai modi decisi e dalle idee chiare.

In tre anni, le sue iniziative non sono passate inosservate; in più occasioni ha preso la penna in mano per richiamare il mondo politico alle sue responsabilità sulle questioni più dibattute in campo economico (ad esempio la delocalizzazione), per la stabilità della famiglia, la giustizia sociale, il domani delle giovani generazioni.  Ed i vari Romano Prodi, Rosy Bindi, chiamati in causa, hanno accettato la sfida confrontandosi sui temi d’attualità. Così come il sindaco-filosofo Massimo Cacciari, protagonista a Sacile di un memorabile dibattito pubblico sui grandi temi della pace in un’afosa serata dell’ agosto scorso.

Ha imparato a fare il Vescovo sul campo dovendo fare i conti con situazioni difficili e dovendo prendere provvedimenti talvolta dolorosi: una piccola rivoluzione che ha messo a dura prova la resistenza dei preti meno giovani. “Mi dispiace”, ha detto, “di lasciare un clero che nel suo insieme tiene: dai più giovani, che ho da poco ordinato (tra questi il nostro don Roberto Bischer n.d.r.), ai più anziani». “Volevo tentare di pilotare l’evoluzione della nostra diocesi, partendo dal fatto che solo 40 preti su 240 sono sotto i cinquant’anni”.

Nella prima liturgia officiata nel nostro Duomo, in quel febbraio 2004, il profeta Isaia, nella solenne cornice di una visione, rispondeva con prontezza: “Eccomi, manda me”.

Più che una singolare coincidenza, suona oggi come un programma di lavoro ed un impegno di vita. Quasi un presagio. La vigna è la stessa, cambia solo il filare.

 

Nella foto: mons. Giuseppe Zenti nella prima visita all'antica sede vescovile di Oderzo

 

 

Brevi

 

* Mons. Giuseppe Zenti è stato nominato Vescovo di Verona. Farà l’ingresso nella nuova sede il 30 giugno. Agli impegni più forti dei tre anni di episcopato vittoriese e al suo rapporto con la nostra città dedichiamo lo spazio dell’approfondimento mensile. Il Dialoghetto l’accompagna con gli auguri più fervidi.

 

* Un concorso per tesi di laurea per individuare un piano di mobilità dell’area e di sviluppo della tratta Treviso-Portogruaro nella prospettiva della metropolitana regionale di superficie, di cui si parla da qualche decennio: è la proposta lanciata dal vice-Sindaco Bruno De Luca.

 

* Ormai tutto è pronto per la rievocazione storica dal 4 al 10 giugno che vedrà i commercianti accogliere i clienti in peplo e toga romana in una cornice che riporterà le vie opitergine a duemila anni fa. I ristoranti proporranno menù a tema secondo antichi ricettari, i bar serviranno le bevande preferite dagli imperatori, i panifici sforneranno il pane che piaceva a Cesare. L’illuminazione pubblica sarà costituita da bracieri e fiaccole. il convivio, la battaglia dei gladiatori ed il processo saranno momenti  particolarmente interessanti. Sono annunciate le telecamere di Rai Due.

 

* Maggio archeologico con visite serali del museo civico e del complesso di palazzo Foscolo, concerti e conferenze. Ad illustrare il ruolo dell’antica Opitergium ai tempi dei romani e la relazione che sussisteva tra la capitale ed il municipium opitergino è stato chiamato il prof. Claudio Zaccaria dell’Università di Trieste, mentre la dott. Giovanna Gambacurta, della Soprintendenza ai beni archeologici del Veneto ha illustrato l’attività di tutela e di valorizzazione del patrimonio storico.

 

* La serie di incendi e d’infortuni sul lavoro che ha colpito aziende della Marca ha messo in luce, oltre a problemi di sicurezza per lavoratori e residenti, le condizioni di precarietà in cui si muovono i vigili del fuoco: organici all’osso, tagli ai finanziamenti, dotazione di attrezzature             inadeguata al compito e alle aspettative. “Siamo sottopagati, frustrati e corriamo sempre dove la gente solitamente scappa”.

 

* Una via dedicata all’avv. Piero Feltrin, Sindaco di Oderzo negli anni del boom economico  e presidente della Regione Veneto negli anni Settanta, è la proposta scaturita nel corso della commemorazione in consiglio comunale per il 25° anniversario della prematura scomparsa. Altre vie dovrebbero ricordare il prof. Giordano Bruno Brisotto e la pittrice Gina Roma, che ci hanno lasciato nell’ultimo periodo.          

 

* Anche il Comune di Oderzo ha un tesoretto, di 900 mila euro. 600 potranno essere spesi nel 2007, gli altri 300 mila saranno impiegati per opere pubbliche nel 2008.

 

* Saranno sostituite con dei cassonetti più funzionali le attuali campane, escluse quelle del vetro, utilizzate per la raccolta differenziata. Questo cambiamento dovrebbe aiutare i cittadini più diligenti; purtroppo spesso molti rifiuti vengono abbandonati per terra con risultati sotto gli occhi di tutti. Speriamo sia fatto qualcosa per mascherare, con piante verdi, queste piccole  ‘discariche’ poste magari all’ingresso di accoglienti zone residenziali. Un esempio? L’ippodromo vecchio.

 

* In città, le gru dei vari cantieri espongono, sopra le teste,  le loro tonnellate di contrappeso in cemento. Dopo lo sfondamento del tetto del palazzo della Provincia e il mancato disastro, sarebbe forse il caso di adottare tutte le misure di cautela.

 

* Quattro nuovi arrivi nell’organico della polizia municipale porteranno la forza a nove unità, compreso il comandante Federico Collauti. Un numero comunque sottodimensionato rispetto alle esigenze di una comunità di quasi ventimila abitanti.

 

* Sono sei le famigli di giostrai che verranno trasferite nell’area attrezzata di Rustignè, a confine con Ponte di Piave. Per tutte le altre che adesso si trovano al foro boario nuovo verrà fatta valere l’ordinanza di sgombero emanata ancora dall’amministrazione precedente.

 

* Il secondo successo consecutivo dell’ugandese Busienei, finalista olimpico dei 10 mila metri, è stato l’emozionante epilogo del 12° circuito  “Città Archeologica” del 1° maggio, manifestazione supercollaudata che, in precedenza, aveva offerto il tris di Silvia Weissteiner. Emozionante la gara che ha visto combattere con grande sportività una trentina di atleti disabili guidati da Alvise De Vidi. Ha dato spettacolo anche l’inviato di “Striscia la Notizia”, Moreno Morello, che, microfono in mano, si è intrufolato tra gli amatori per le sue ‘gag’.

 

* Migliaia di imprenditori a Montebelluna per l’annuale assemblea di Unindustria, alla presenza del Ministro Emma Bonino. Il presidente, Andrea Tomat, ha tracciato un quadro positivo smentendo i ‘professionisti del declino italiano’ per dire che la realtà industriale è stata ripensata per farla diventare una piattaforma produttiva interconnessa con il mondo. In prima fila, tra i ‘big’, Giuseppe Stefanel: “Abbiamo il problema delle infrastrutture, della burocrazia ma anche di una carenza di formazione e di cultura. Abbiamo la classe dirigente che ci meritiamo”.

 

* E’ aperto da pochi mesi e già ha avuto bisogno di manutenzione il sottopasso di via Cave, realizzato con i lavori di completamento della circonvallazione nord-ovest.

 

* Cento multe in tre giorni consecutivi di appostamenti con l’autovelox dimostrano che via Ronche è pericolosa. Mentre i residenti chiedono un intervento risolutivo, le minoranze accusano l’amministrazione comunale di voler fare solo cassa.

 

* Con la scomparsa di Emilia Modolo Riva, se n’è andata una pagina di storia vivente. Aveva compiuto 106 anni lo scorso 31 gennaio ed era la più anziana del Comune. Si è spenta nella sua abitazione in località Gorgazzo, circondata dall’affetto dei familiari.

 

* Ha festeggiato 100 primavere Emma Erler, per 67 anni sposata con Antonio Russolo, organista nella parrocchia di Camino. Rimasta vedova nel 1996, ha continuato ad abitare nella villa di via Frassinetti circondata dalle premure di figli e nipoti.

 

* Dinanzi alla crudeltà dei delitti più gravi, quando sono coinvolti bambini, la prima reazione è il grido ‘a morte’. Un recente sondaggio demoscopico tra i cittadini del Nordest rivela, fortunatamente, che cresce il fronte dei contrari: quasi tre persone su quattro rifiutano l’idea della pena capitale anche per i crimini più gravi. Sfiora comunque il 27 per cento la quota dei favorevoli.

 

* Lo scrittore Ennio Bucciol ha presentato al centro polivalente di Piavon il suo ultimo libro: “Quatro ciàcoe sulle rive del Piavon: ricordi, persone, storie”.

 

*  “L’abbazia benedettina di Sant’Andrea di Busco”, scritto a più mani da don Brunone De Toffol, Giuseppina Piovesana e Ulderico Bernardi, edito dal Comune di Ponte di Piave, ricostruisce la storia del vivace centro monastico fondato dai benedettini di Pomposa tra l’VIII ed il IX secolo. L’interessante ricerca storica è stata presentata a Palazzo Foscolo.

 

* La compagnia teatrale ”La Barca dei Comici” ha portato in scena al teatro Cristallo la commedia brillante “Gianni Schicchi” di Gildo Passini sotto la regia di Luisa Milanese, delegata anche all’organizzazione generale.

 

* La città di Oderzo ha ospitato il torneo federale internazionale di calcio, per giovanissimi, “Forno d’Asolo Football Cup”, giunto al settimana edizione. In campo le promesse delle squadre più blasonate.

 

* Riuscito ritorno della Festa dello Sport che ha coinvolto i ragazzi delle scuole, le squadre e le associazioni in una manifestazione popolare di grande effetto. Imbandierate le vie del centro storico. La presenza della Fanfara della gloriosa Divisione Alpina Julia ha dato solennità alla manifestazione in Piazza Grande.

 

 

 

Maggio 2007

 

APRILE DI FUOCO

 

 

 

Primo pomeriggio del 18 aprile. Giunge la voce che la fabbrica De Longhi ha preso fuoco. Ad un chilometro in linea d’aria si alza una colonna densissima di fumo nero. Arriva in ufficio l’ordine di chiudere tutte le finestre. L’elicottero della polizia sorveglia la zona. E’ in allerta il  servizio urgenza ed emergenza dell’ospedale. Si teme il peggio per gli operai. Aleggia l’ipotesi di evacuare la zona di Fiera dalla popolazione. La gente viene intanto invitata a rimanere in casa. Man mano che passa il tempo, il quadro appare meno drammatico. Non ci sarebbero né vittime né intossicati.

Sembra comunque di vivere le scene di un film. All’incrocio di Lanzago, la polizia urbana dotata di maschere per evitare esalazioni nocive blocca l’ingresso in città. Solo dopo Ponte di Piave, il cielo si schiarisce: tutta impressione? Le notizie dell’indomani parlano di polveri trasportate a diverse decine di chilometri dal rogo e confermano che non si trattava di illusione ottica. I primi dati diramati dalla Prefettura sono tranquillizzanti: si esclude la diossina. A conti fatti, i risultati delle analisi dell’agenzia per l’ambiente, su campioni prelevati nella zona colpita, rileveranno valori tre volte superiori ai livelli consentiti. Scoppiano inevitabilmente le polemiche sul balletto di dati e sulla gestione delle informazioni.

Passano poche ore  e si scatena nuovamente l’inferno a Cordignano. Alla Cordigomma che lavora resine espanse e imbottiture di gomma-piuma, viene divorato dalle fiamme l’intero reparto produzione, ufficio tecnico e stoccaggio. In paese si rivive l’incubo della fabbrica leader nel campo dei piccoli elettrodomestici. Scatta il piano di sicurezza con la disposizione ai cittadini di chiudersi in casa. Ore di ansia per i malati negli ospedali e per i ragazzi blindati in classe. Anche qui, per fortuna, solo danni materiali e paura.

E paura pochi giorni prima si era vissuta anche ad Oderzo per un incendio all’oleificio di Colfrancui, che sorge a cento metri dal centro abitato. Verso le quindici di domenica 15, una nube di fumo densissimo si alza dal complesso industriale. Già in altre occasioni, l’ultima delle quali in luglio 2004, erano divampate le fiamme facendo temere un disastro per la presenza di serbatoi di esano, altamente esplosivo, usato nella lavorazione dei semi. Allora, l’accorrere di una decina di mezzi di soccorso dei vigili del fuoco e del pronto intervento sanitario aveva fatto paventare gravi conseguenze. Questa volta, quando arrivano in rapida successione cinque automezzi dei vigili del fuoco accompagnati dai carabinieri, l’incendio è quasi domato ma resta la paura, testimoniata dall’accorrere di tanta parte della popolazione preoccupata per il domani. Purtroppo le misure risolutive tardano ad arrivare. Come se non bastasse, la comunità locale sta attraversando un momento di divisione sulla transitabilità del ponte chiuso ai mezzi pesanti, quasi che il problema fosse l’uso del ponte e non la presenza ingombrante del complesso industriale.

E’ purtroppo all’onore della cronaca quotidiana il fenomeno delle morti bianche sulle quali è intervenuto recentemente il  Presidente della Repubblica, dopo una serie di incidenti. La sicurezza sul lavoro manca di un’organizzazione adeguata, di fondi sufficienti e di controlli sistematici. In Italia, i dati 2006 indicano 1.115 morti nel settore dell’industria e 114 nell’agricoltura.

Inoltre la provincia di Treviso paga un ritardo nella pianificazione urbanistica ignorata fino agli anni Settanta, quando ancora si costruivano capannoni nei centri abitati, attenti più all’occupazione che alla salvaguardia dell’ambiente e alla salute dei cittadini.

Una recente mappatura del rischio industriale denuncia nella Marca la presenza in zona impropria di due impianti chimici, di un deposito di olii minerali, di un deposito farmaceutico e di uno stabilimento per la produzione di gas.

Non sappiamo se De Longhi, Cordigomma e Mediopiave fossero scritte nel libro nero. Una cosa è certa: non possiamo aspettare la catastrofe per correre ai ripari. Se la fortuna è cieca, la sfortuna ci vede benissimo e non è il caso di provocarla.

 

Nella foto: l'intervento  dei vigili del fuoco per l'oleificio

 

Brevi

 

* Inizia con un rogo, presto domato, all’oleificio Mediopiave, una settimana di passione per la sicurezza degli impianti produttivi ed i rischi per la popolazione della Marca trevigiana. A distanza di due giorni, scoppia l’infermo alla De Longhi di Treviso. Dopo ventiquattro ore prende fuoco un capannone a Cordignano. Balletto di dati sui pericoli per la salute e sulla gestione delle informazioni. Su questi aspetti ritorniamo nello spazio dell’approfondimento mensile.

 

* Il capo dello Stato, in visita a Treviso,  elogia l’iniziativa del Nordest e la capacità di integrare in pochi anni un numero elevato di immigrati. Intervenendo nella sequenza a più voci dal mondo produttivo ed universitario, il prof. Paolo Feltrin aveva indicato alcuni problemi aperti, parlando di demografia e di urbanistica. Dal raddoppio in cinquant’anni della popolazione della Marca, sono derivati problemi di traffico e di edilizia. “Bisogna interpretarli e risolverli, altrimenti la ‘marmellata’ urbanistica continuerà ad espandersi”.

 

* Aperto in zona industriale di Rustigné, al Centro di certificazione e test di Treviso Tecnologia, un innovativo laboratorio per la ricerca nel settore legno-arredo. La struttura lavorerà su caratteristiche e comportamenti strutturali dei materiali, su test di reazione al fuoco e di sviluppo di sostanze tossiche da combustione; sull’impatto ambientale e igiene del lavoro; su sperimentazioni riguardo alle emissioni derivanti dalle finiture superficiali dei prodotti.

 

* Siglato in Regione l’accordo che pone le basi per il piano di assetto territoriale da approvare entro fine anno. Un momento importante per la pianificazione urbanistica che si pone come obiettivi la riqualificazione degli edifici storici, il recupero del patrimonio edilizio e l’ampliamento dello spazio verde.

 

* Un collegamento fluviale tra Oderzo e Motta attraverso Monticano e Livenza. E’ una delle idee suggestive espresse dall’avv. Dino De Poli, presidente della fondazione Cassamarca, al  Sindaco Pietro Dalla Libera nel corso della visita alla nostra città. Tra gli ambiti di interesse, l’archeologia, lo sviluppo del mercato del bestiame ed il potenziamento delle manifestazioni culturali ad alto livello.

 

* Inaugurato, nell’edificio sotto il campanile del Duomo, il nuovo museo di arte sacra che presenta oggetti ed opere di grande pregio. La sala grande ospita croci astili, vasi sacri, lanterne, insegne e paramenti,  usati nelle processioni. Nella sala piccola, è possibile ammirare cinque preziose formelle del Cinquecento, di Pomponio Amalteo e dipinti devozionali. Fra gli oggetti sacri, spiccano un crocifisso ligneo di Andrea Brustolon, proprietà della parrocchia di Portobuffolè, ed un piviale seicentesco.

 

* Nell’ambito della riuscita mostra “Oderzo Inquieta” allestita a palazzo Foscolo, si è tenuta una conversazione su “Gli dei mostruosi venuti dallo spazio”. Molto valida la rassegna di cortometraggi d’animazione curata da Andrea Princivalli, dal titolo “Nuove inquietudini”.

 

* La pro-loco ha un nuovo presidente: è Ivan Milanese, commerciante, che, dopo aver ricoperto per dieci anni  l’incarico di segretario del sodalizio, riceve il testimone da Alessio Bianco. Accanto ad Ivan Milanese,  collaboreranno il vice-presidente Carlo Boscariol ed il segretario Vania Zorz.

 

* Bracieri e lucerne per le vie del centro, vetrine addobbate con anfore antiche e commercianti in costume romano. Sarà il suggestivo scenario della rievocazione storica, organizzata dall’assessorato al turismo e alla cultura, dal 4 al 10 giugno che proporrà un accampamento di gladiatori, processi di piazza e spettacoli sulla civiltà che rese grande ‘Opitergium’.

 

* All’istituto Sansovino è stato attivato un servizio d’ordine degli studenti per vigilare sul consumo di birra e di vino, mentre partirà un percorso di educazione alla salute con i medici dell’azienda sanitaria e lezioni di prevenzione tenute da Carabinieri e forze di Polizia. I controlli messi in atto dalla scuola diventeranno particolarmente severi in occasioni di feste e momenti di aggregazione. I segnali che giungono dal mondo giovanile dicono purtroppo che  l’età media del consumo di bevande alcoliche si è paurosamente abbassata.

 

* Plesso scolastico Dall’Ongaro. Pare che ad un certo numero di genitori la soluzione adottata dal Comune di accedere alla scuola da via Pigozzi, non piaccia, benché motivata dalla necessità di rendere libera via Luzzatti al transito dei mezzi di soccorso diretti o provenienti dal vicino pronto soccorso. 

 

* Nuovo pronto soccorso: dovrebbero essere appaltati entro l’estate i lavori di ampliamento. lo ha annunciato lo stesso direttore generale dell’Azienda Ulss, dott. Claudio Dario dichiarandosi disponibile ad intervenire in consiglio comunale sui problemi della sanità locale. Tra questi, il disagio denunciato dal personale adibito all’emergenza.

 

* Intensa campagna di controllo della velocità attraverso appostamenti mirati con autovelox e vetture civetta. A farne le spese, decine di automobilisti, soprattutto in alcune vie del centro ed in prossimità del sottopassaggio Brandolini. Risultato: 156,6 euro di multa e detrazione di due punti sulla patente. Uomo avvisato, mezzo salvato. Per legge, è comunque la consolazione, il 50% degli introiti viene destinato a migliorare la sicurezza sulle strade, anche attraverso iniziative di educazione, nonché una segnaletica più adeguata.

 

* Tra le misure per aumentare la sicurezza stradale, l’incrocio di via Padova, in zona industriale, teatro di continui incidenti, verrà eliminato per dar spazio alla quattordicesima rotonda cittadina e qualcuno invoca maggior protezione per i ciclisti.

 

* Ed il quartier San Vicenzo insorge: “Quattro incidenti in poco tempo, la sicurezza dei pedoni è a rischio. In via Altinate le auto sfrecciano come proiettili. Ormai si dorme quasi aspettando il botto contro i muretti di recinzione”. 

 

* Intanto la provinciale Pordenone-Oderzo, invasa dai Tir provenienti dall’Est europeo, supera la Pontebbana per volume di traffico.

 

* Bando ai campanilismi e avanti con la Postumia nord, come viene chiamato il progettato collegamento Silea-Rustignè. L’esortazione viene da Ezio Dan, presidente della Confartigianato opitergino-mottense che ha ribadito la necessità di fare fronte comune per la viabilità locale: “Un’occasione da non perdere contro il caos del traffico”.

 

*Sempre, in materia di mobilità, l’ing. Bruno De Luca, vice-sindaco di Oderzo, lancia un appello ai Sindaci del territorio per la metropolitana di superficie: “I soldi ci sono: uno stanziamento di 15 milioni di euro  fatto da Venezia. Più che in opere ancora tutte da pensare, concentriamoci su quello che già si può fare ed ha le risorse disponibili”.

 

* Architettura-spettacolo. Ampi uffici ‘in vetrina’, magazzini che sembrano hangar, ma anche bar, ristorante, palestra, sauna e bagno turco: è il nuovo quartier generale della Nice, azienda che produce automatismi per la casa venduti in tutto il mondo. Operativa da qualche settimana lungo la Postumia, verso Levada, la sede presenta un’avveniristica struttura in vetro e acciaio e, di notte,  giochi di luce di grande effetto.

 

 

 

Aprile 2007

 

USA E GETTA

 

 

 

 

La cronaca quotidiana racconta di insegnanti messi alla gogna per aver rimproverato comportamenti di ragazzi. La scuola ha perso molto del potere che aveva in altre epoche quando ci si guardava bene di riferire a casa quanto successo in classe per non raddoppiare la punizione. I meno giovani ricordano di aver preso scapaccioni  nella logica che “se la maestra ti ha ripreso vuol dire che te lo meritavi”.

Oggi, interviene il prof. Severino de Pieri, psicologo e pedagogista del centro salesiano di Mogliano Veneto, le famiglie sono diventate il luogo dove i figli si ‘coccolano’ senza dire mai un ‘no’; se un bambino torna a casa con una nota di biasimo, spesso i genitori si scagliano contro i docenti. Pensano che il figlio abbia sempre ragione, e lo difendono sempre e comunque, facendo un grosso sbaglio a livello educativo. I modelli di riferimento sono sempre più scadenti, vuoti e preoccupanti: la televisione veicola molta spazzatura, pubblicità ingannevole e reality fuori del mondo; cosicché per i ragazzi è difficile scostarsi dal coro e dalle mode. “Internet, telefonini e nuove tecnologie, se da un lato aiutano, dall’altro rovinano vistosamente”, affonda l’analisi il salesiano psicologo, esperto di mondo giovanile, chiamato dal locale Centro Italiano Femminile, a sviluppare il tema: “Le imprese del bullo: dal branco alla rete”. “La società del benessere ha portato i ragazzi molto spesso a non godere più di niente; ogni cosa è diventata un usa e getta; ogni esperienza si brucia in fretta, ogni piacere o divertimento è presto da sostituire con nuove e più forti emozioni. Questo alimenta la diffusione di droga e di episodi di violenza: si sta perdendo il senso della misura, delle regole, del rispetto”.

La realtà opitergina, nella quale il prof. De Pieri operava già negli anni Settanta e Ottanta collaborando, in materia di orientamento scolastico, con i presidi Giordano Bruno Brisotto e Nicola Pellegrino, vive il disagio denunciato a più livelli.

Una recente indagine del servizio dipendenze dell’azienda sanitaria n. 9, svolta tra gli studenti di prima superiore, rivela che si è abbassata notevolmente l’età di consumo dei superalcolici. Su 215 giovani raggiunti dal questionario, 157 dichiarano di aver bevuto superalcolici nell’ultimo mese e 32 di loro ammettono di essersi ubriacati. Un fenomeno inquietante, perché dall’alcol alle droghe il passo è breve. “Spesso, per i ragazzi, diventa un comportamento abitudinario, un qualcosa che appartiene al loro mondo e che sfugge alla percezione delle famiglie”, annota lo psicologo Davide Bortoletti. “Stanno cambiando le modalità di assunzione di sostanze. Si registra un aumento della cocaina, anche in età precoce. Diminuiscono i casi d’infezione da virus dell’aids, stanno scomparendo le overdose e la maggior parte degli utenti del Sert ha un lavoro ed un’abitazione stabili”.

E’ pur vero che l’incertezza del futuro e la crisi d’identità che investe le istituzioni di primo riferimento, famiglia e scuola, non aiuta a trovare sicurezze.

A livello europeo, la generazione del disincanto (così una ricerca condotta nei Paesi dell’Unione fotografa i ragazzi nati negli anni Ottanta) dimostra totale disinteresse per la politica, teme il precariato e si preoccupa per l’ambiente; a differenza dei coetanei di altre nazioni, i ragazzi italiani si sentono legati alla propria famiglia.

A parte i dubbi sul ruolo e sul concetto stesso di famiglia che animano in queste settimane il dibattito politico e preoccupano la Chiesa, ci sembra un legame da coltivare e da tenere ben stretto.

 

 

 

Nella foto: scena di bullismo tra ragazzi

 

 

   

Brevi

 

 

* A scuola sono all’ordine del giorno episodi di violenze più o meno innocenti tra compagni. La stessa istituzione vive una crisi di autorità. Spesso i genitori non riescono ad assolvere al loro difficile compito verso i ragazzi. Nel delicato mondo giovanile ci addentriamo nello spazio dell’approfondimento mensile.

 

* Si è abbassata notevolmente l’età di consumo dei superalcolici: un’indagine condotta dal locale servizio contro le dipendenze rivela dati allarmanti: il 15 per cento degli studenti delle scuole superiori dichiara di essersi ubriacato nell’ultimo mese.

 

* Il morbo di Alzheimer colpisce mediamente l’un per cento degli ultrasessantacinquenni, con forti disagi per le famiglie, alle prese con problemi di assistenza, per lo più affidata a badanti dell’est europeo, e di stress psicologico.

 

* Una nuova Postumia collegherà Oderzo a Treviso, togliendo il traffico a lunga percorrenza che ora paralizza l’arteria. Il progetto, inserito nel piano triennale della Regione, prevede una strada che partirà da Lanzago ed arriverà alla rotonda di Rustignè attraverso un nuovo ponte sul Piave. La proposta di Franco Manzato,capogruppo della Lega in Regione, potrebbe contare su uno stanziamento iniziale di 15 milioni di euro.

 

* Serata di premiazioni e di riconoscimenti in consiglio comunale: i centenari, per undici dodicesimi rappresentati da donne, sono stati festeggiati con torta e brindisi benaugurale. Sono stati premiati gli atleti dello skating club, che vanta una gloriosa tradizione e continua a mietere successi, e la campionessa di bocce Carla Scotti.

 

* E non è mancato chi ha criticato questo fervore bollandolo come iniziative volte a raccogliere facili consensi, a coltivare l’immagine e ad eludere i veri problemi. Pronta la replica del primo cittadino che elenca una serie di interventi risolutivi su problemi spinosi e rilancia: è un modo per essere vicino alla gente.

 

* L’arch. Alessandro Marletta è il nuovo responsabile del settore lavori pubblici del Comune di Oderzo.

 

* Giovanna Stefanel, figlia del fondatore dell’omonimo gruppo leader nell’abbigliamento, si è aggiudicata l’asta pubblicata indetta dall’azienda Ulss veneziana per l’isola della Grazia. Ma, sulla questione della proprietà, sembra profilarsi un ricorso.

 

* Dopo Mansuè e Basalghelle, anche il parroco di Fossalta e di Cavalier, il concittadino don Mirko dalla Torre, intende suonare le campane a festa per ogni bambino nato.

 

* Ben 25 mila presenze turistiche in più in un anno. Oderzo ed il suo comprensorio si conferma una delle mete preferite dai visitatori sia italiani che stranieri: sono francesi, tedeschi, inglesi, ma anche, curiosamente, indiani. Quest’anno, dal 3 all’11 giugno, verrà proposto un tuffo nell’Opitergium romana. Il calendario si annuncia molto ricco: rievocazione del convivio con ricette antiche, lotta fra gladiatori e barbari, rito delle Vestali al tempio, commedia di Plauto.

 

* E’ arrivato in piazza Castello il ‘totem’ realizzato dalla Provincia per la promozione turistica della città. I più attenti vi hanno colto una serie di errori e di lacune.

 

* Dopo una lunga sperimentazione, è stata realizzata la rotatoria alla confluenza di via Mazzini con via delle Grazie. Un punto nevralgico per il traffico specie nelle ore di punta. Al centro si colloca l’aiuola rotonda, accompagnata da aiuole triangolari e da efficaci rallentatori. Un lavoro utile ed esteticamente gradevole.

 

* Importanti novità in tema di sicurezza. Il primo risultato è il sostegno della regione per l’ampliamento della tenenza dei carabinieri, l’altro è la proposta inoltrata dal corpo forestale al ministero  per l’apertura di una sede in città. Lo ha annunciato il sindaco, avv. Pietro dalla Libera, intervenendo ad un vertice sulla sicurezza.

 

* Incursione delle Iene in Comune di Chiarano, dove i pattugliamenti delle ronde notturne non sono bastati ad evitare la spaccata ad una tabaccheria. Non solo non bastano, ironizzano a modo loro gli inviati di Italia 1, ma non ne abbiamo incontrata nemmeno una.

 

* Come nel dopoguerra, quando la Madonna pellegrina fu portata in processione nelle varie zone della diocesi, la Madonna dei miracoli ha iniziato a Conegliano il suo pellegrinaggio, per risvegliare fede e devozione, in preparazione del quinto centenario dell’apparizione di Motta di Livenza, avvenuta il 9 marzo 1510.

 

* Ha bisogno di manutenzione il serbatoio dell’acquedotto che svetta sui tetti di via Dalmazia. Denunciano l’usura del tempo crepe, scrostamenti di vernice e altri acciacchi. Il lifting avrà un costo dell’ordine di 450 mila euro.

 

* “Maestrinquieti” è il titolo della riuscita rassegna di cortometraggi curata da Andrea Princivalli ed allestita a palazzo Foscolo, con un contorno di manifestazioni culturali.

 

* Si chiama Lettere dall’Occidente” il premio letterario rivolto agli stranieri promosso dall’Associazione eco-filosofica di Lancenigo, al quale il nostro Comune ha dato l’adesione. Il concorrente dovrà scrivere un racconto, in lingua italiana, nel quale narrerà il proprio ‘occidente’, esprimendo sensazioni, riflessioni ed impressioni. L’obiettivo è di favorire l’integrazione, valorizzando le differenze e promovendo la comunicazione fra le culture.

 

* Confermato il sostegno economico del Comune a favore delle famiglie che hanno bambini all’asilo-nido. Il contributo viene erogato in base al reddito, anche in considerazione del fatto che non esiste alcun asilo-nido a gestione comunale.

 

* Bruno De Luca è stato confermato coordinatore del circolo della Margherita.

 

* Marta Dalla Nora Fassa guida il Golf Club “Il Bosco” che dispone in località Gorgazzo di una sede in ambiente suggestivo immerso nella campagna.

 

* Rimane aperta fino al 9 aprile, nel salone della foresteria abbaziale di Sesto al Reghena, la mostra di pittura “La Via Crucis nell’arte” che gli amanti dell’arte sacra hanno potuto visitare un anno fa ad Oderzo.

al poliambulatorio di via Luzzatti consente l’estrazione dei referti dall’apposito sito Internet. A questo servizio si aggiunge, per Oderzo,  la possibilità di rivolgersi per i referti allo sportello dei servizi sociali dietro palazzo Moro e, per tutti i Comuni della zona, alle farmacie.

 

* E’ stata intitolata via dello scoutismo la nuova strada che collega via Altinate alla circonvallazione sulla quale si innesta circa all’altezza della mutera di Colfrancui, agevolando il percorso verso l’ospedale. In parrocchia, l’associazione ispirata al movimento fondato cent’anni fa in Inghilterra da Baden Powell è nata nel 1923. Soppressa dal fascismo, è ripresa con forza nell’ultimo dopoguerra ed è tuttora importante luogo di educazione ai valori e all’amicizia.

 

 

 

 

Marzo 2007

 

FILO ROSSO

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fingendosi un cliente, un rapinatore solitario, entrato a volto scoperto, minaccia il direttore dell’Unicredit di corso Umberto I ad Oderzo, si fa consegnare diecimila euro e si dilegua a piedi facendo perdere le tracce senza che nessuno si accorgesse di niente, né tra il personale, né tra i clienti, né tra i passanti. Un colpo del tutto anomalo.

Ancora più strani gli sviluppi della vicenda. Evidentemente soddisfatto del risultato dell’operazione, a distanza di tre giorni, il rapinatore solitario ha avuto la faccia tosta di tornare sul luogo del misfatto. Non aveva messo in conto la reazione del direttore e l’intervento di un collega che lo hanno bloccato facendo intervenire i carabinieri della locale stazione. Il malvivente, un balordo napoletano, giocatore d’azzardo, con precedenti penali, è finito in manette.

Il primo episodio aveva riportato alla memoria i colpi precedenti, dai contorni più inquietanti, sempre alla filiale di quella che viene ancora chiamata ‘cassa di risparmio’.  Nel marzo 1984, una tentata rapina si era chiusa con l’uccisione della guardia giurata Gino Cavezzan di Chiarano, padre di quattro figli, di piantone all’entrata dell’istituto di credito che si affaccia sul ramo interno del Monticano al ponte di Gattolè. Nel tentativo istintivo di disarmare il bandito che gli puntava contro la pistola, la guardia giurata era rimasta freddata. Vana la corsa al vicino ospedale.

Il 3 marzo 1975, erano stati i brigatisti rossi Corrado Alunni, Susanna Ronconi (ancora all'onore della cronaca), Carlo Picchiura e Giorgio Semeria ad assaltare gli sportelli della banca storica cittadina. Una forma di finanziamento piuttosto comune in quei tragici anni di piombo che non risparmiarono la zona. Tra i protagonisti di quella sinistra esperienza politica, anche Prospero Gallinari, condannato per rapina, detenzione di armi e falsificazione di documenti. Evase dal carcere di Treviso il 2 gennaio 1977, insieme con dodici compagni. Viene indicato come organizzatore ed esecutore della strage di via Fani e del sequestro di Aldo Moro fu uno dei carcerieri del presidente della democrazia cristiana e ebbe il compito di finirlo materialmente con la mitraglietta.

A distanza di trent’anni, il filo rosso del terrorismo resiste ancora, dopo le più recenti esecuzioni di D’Antona e di Biagi ed i fatti del 2003 che hanno portato in carcere Nadia Lioce e compagni.

Il 12 febbraio scorso, settanta arresti e perquisizioni in molte città del Nord sono il risultato di un’operazione anti-terrorismo. Fra gli arrestati a Padova sette aderenti alla Cgil. E trevigiano di nascita, emigrato a Torino con la famiglia, è Carlo Davanzo, ideologo delle nuove bierre; come Davide Bortolato, da anni residente a Padova, delegato di fabbrica e dirigente Fiom, iscritto nella lista degli indagati per l’omicidio di Marco Biagi.

Come in una tragica roulette russa, ricompaiono oggi i segnali che negli anni Sessanta funestarono questo Nordest, terreno di sperimentazione del terrorismo, rosso e nero. Anni delle brigate rosse, delle trame nere e della strategia della tensione che avrebbe dovuto destabilizzare lo Stato. La strage di piazza Fontana (che ebbe una pista trevigiana, ripresa recentemente in un libro di Guido Lorenzon) segnò l’inizio di una spirale di violenza destinata purtroppo a durare molto a lungo. Ma il discorso ci ha portato lontano.

Voltando decisamente pagina ed allontanandoci da un capitolo di morte, ci piace chiudere con una notizia positiva improntata alla vita, e nascosta sotto la spazzatura quotidiana: è l’annuncio dello scampanio a festa con il quale don Lucio Marian, parroco di Mansuè e Basalghelle, intende salutare la nascita di ogni bambino della sua comunità.

 

 

 

Nella foto: Carnevale in Piazza Grande

 

 

   

Brevi

 

 

* Facendoci largo tra la cronaca dell’ennesimo processo (dopo il massacro del poliziotto a Catania) al mondo del calcio, che come i precedenti finirà a tarallucci e vino, ed i commenti alla caduta, sulla buccia di banana della politica estera, del governo Prodi, dedichiamo lo spazio dell’approfondimento mensile alla travagliata stagione del terrorismo che sembra non conoscere mai fine e che non risparmia nessuno.

 

* Si è ripreso dall’infarto che lo aveva obbligato ad un ricovero ospedaliero l’ex Sindaco di Oderzo Bepi Covre, attuale capogruppo della Lega in consiglio comunale e consigliere d’amministrazione dell’Inail. All’indomani del ricovero aveva espresso la volontà di rallentare il ritmo, rinunciando a qualche impegno di troppo.

 

* Pronto soccorso ampliato tra qualche anno. E’ la scommessa del direttore generale dell’azienda sanitaria, Claudio Dario, che ha approvato il progetto preliminare per il nuovo pronto soccorso di Oderzo, con percorsi separati a seconda della gravità e spazi adeguati per l’attesa.

 

* Per ovviare all’insufficienza dei trasporti pubblici e rispondere alle richieste sempre più pressanti dei cittadini, il vice-Sindaco Bruno De Luca s’incontra con i responsabili delle autolinee per riorganizzare i collegamenti extraurbani. Al mattino, corriere sovraffollate, al pomeriggio impossibile trovare un treno: “E’ necessario rivedere corsi ed orari. L’ideale sarebbe una navetta che colleghi le frazioni con il centro e le varie zone con le strutture più importanti della città”. Attualmente il collegamento con le frazioni è garantito nel giorno di mercato settimanale.            

 

* A distanza di due anni dall’adozione del piano regolatore generale, manca ancora l’approvazione da parte della Regione. “Non posiamo permetterci che torni in vigore il precedente piano”, si preoccupa la Giunta Dalla Libera. Nostro obiettivo è arrivare entro ottobre all’approvazione del piano di assetto del territorio sul quale si sono tenuti vari incontri per raccogliere le osservazioni della popolazione.

 

* La ‘contesa’ sulla caserma dei vigili del fuoco si arricchisce di un nuovo capitolo: i presidenti dell’ associazione commercianti e dell’associazione artigiani sono concordi nell’indicare come migliore la scelta su Oderzo. Andreetta argomenta: “Dieci minuti possono essere fatali” e Dan aggiunge:”A Motta c’è il problema della viabilità”. E da Motta, una risposta immediata: Oderzo si preoccupi dei carabinieri. Polemiche in seno all’Ascom: “Ognuno può esprimere opinioni, ma le competenze dell’associazione sono altre”.

 

* Si sono chiuse con un aumento rispetto all’anno in corso le iscrizioni dei bambini che siederanno sui banchi di scuola nel prossimo anno scolastico. Per far fronte all’alto numero in alcune classi, la dirigente scolastica (un tempo si sarebbe chiamata direttrice didattica), dott. Deotto, ha informato i genitori che ci potrà essere la necessità di ricorrere ad una ridistribuzione degli alunni nelle varie classi. E, di fronte a richieste provenienti da genitori residenti in Comuni del comprensorio, fa presente che la precedenza va data ai bambini residenti ad Oderzo.

 

* Da oltre due mesi, i volontari della Lega stanno pattugliando con le ronde notturne il territorio opitergino. Dal centro storico alle frazioni, da Piazza Grande ai confini più remoti, i volontari a bordo delle loro auto sorvegliano la vita della comunità, senza tanti clamori. “Un paio di automezzi, con un equipaggio di due persone su un organico di una trentina di volontari”, precisa il coordinatore, dott. Gianluigi Casagrande. “Il gradimento della cittadinanza è accertato e la diminuzione dei furti è sotto gli occhi di tutti”.

 

* Gli effetti dei cambiamenti climatici si fanno sentire anche in città, dove la qualità dell’aria è sempre più a rischio per la scarsa piovosità. Per questi motivi, fino al 31 marzo, dovranno essere osservate una serie di disposizioni comunali: lo spegnimento di autobus, camion e furgoni merci nelle fasi di stazionamento, carico e scarico e sosta; divieto delle combustioni all’aperto in ambito di cantiere. Anche gli agricoltori sono tenuti ad evitare i fuochi all’aperto ed incoraggiati a destinare gli scarti legnosi al riutilizzo. Confermato anche l’invito ad abbassare di un grado la temperatura in appartamento, lasciando spento il riscaldamento quando non serve. 

 

* Il vice-presidente della Regione critica la proposta di Unindustria di costruire termovalorizzatori a Mogliano e a Silea: “Unindustria non dà un’offerta al territorio, fa un’offerta imprenditoriale e speculativa”. Secondo Luca Zaia, per sostenere economicamente la gestione sarebbe necessario far arrivare rifiuti da altre zone del Nordest e, aggiunge, “noi non vogliamo diventare la pattumiera d’Italia”. Ma Unindustria insiste: “Sono dati incongrui, noi comunque andiamo avanti”.

 

* Aldo Cappellotto, già sindaco di Oderzo, diacono e collaboratore di questa testata, ha conseguito all’Università Cattolica un master in bioetica. Otto anni fa, Aldo, volto noto a chi frequenta il Duomo cittadino, ha conseguito la laurea in filosofia con una tesi su Edith Stein, morta in un campo di concentramento nazista.

 

* Luisa Milanese, motore della compagnia “La barca dei comici”, appassionata di teatro e di costumi di scena ha un sogno: restaurare i pezzi più antichi e delicati, ed esporli in un museo d’arte. La sua collezione è già ricca. Nel laboratorio di Piazza del Foro Romano si possono ammirare costumi di seta, di velluto, di broccato antico, provenienti dai maggiori teatri italiani.

 

* Nessun aumento per i buoni pasto. La Giunta ha stabilito che, nonostante la lievitazione derivante dal nuovo appalto, non saranno riviste fino alla fine dell’anno scolastico le tariffe del servizio all’utenza. Sarà il Comune a farsi carico dell’aggravio di costi.

 

* Si è insediato il nuovo difensore civico del Consorzio dei Comuni. Si tratta della dott. Teresa Lapis, di San Donà di Piave, esperta in diritti umanitari e gestione del conflitto territoriale. Oltre ad essere stata difensore civico della Provincia di Venezia dal 1997 al 2001, è docente di difesa civica all’Università di Bologna e docente all’Università di Padova. In passato è stata impegnata in missioni all’estero per conto dell’Unione Europea. L’incarico conferito dal Consorzio è biennale.

 

* Via gli autobus dal foro boario di via Donizetti. Il deposito di automezzi sarà trasferito davanti all’ex caserma Zanusso, dove gli atti di vandalismo frequenti negli ultimi anni saranno resi più difficili. La Giunta ha approvata per questo una convenzione con la società La Marca e Atvo.

 

* Con il “Becco Giallo”, il fumetto italiano sbarca in Cina. La casa editrice rappresenterà il nostro Paese nella missione organizzata dal Ministero dei Beni Culturali per la chiusura dell’anno dell’Italia.  La casa editrice ha già realizzato romanzi grafici ispirati a fatti di cronaca nera: da “Unabomber” a “Marcinelle” di cui si ricorda il cinquantenario.

 

* Sono sette gli atleti dello Skating Club Oderzo che sono stati premiati a Rovigo, in occasione del Galà dei Campioni. In dettaglio, i traguardi conseguiti: Silvia Marangoni, campionessa mondiale pattino in linea 2006, Andrea Barbieri e Irene Nardo, campioni europei coppie artistico 2006, Dimitri Piran e Giada Crema, campioni italiani coppie artistico 2006, Gloria Berlese, campionessa italiana 2005 categoria allievi, Jennifer Da Re,  campionessa italiana 2006 categoria allievi. Il 24 ed il 25 febbraio la società opitergina ha presentato al Palasport il Galà di pattinaggio artistico ‘Life’.

 

* Esche al salmone per palati fini. Si tratta in realtà di trappole per topi che infestano alcuni angoli della città. Mago dell’operazione è Massimo Donadon, conoscitore della realtà locale per aver studiato al Brandolini, che, come ha fatto a New York, concentrerà il suo potere dissuasivo sulle sponde del Monticano, le piazzole ecologiche, la rete fognaria, la zona del depuratore e del macello, il mercato del bestiame, le frazioni. L’iniziativa rientra nel progetto “Città pulita” avviato dal Comune.

 

 

 

 

Febbraio 2007

 TRITACARNE

 

 

 

 

 

 

Hanno fatto il giro del mondo le immagini dell’esecuzione di Saddam Hussein, trasmesse a tutte le ore in televisione, come in un macabro reality show, incurante della sensibilità delle persone e della dignità dovuta alla vita anche di un dittatore sanguinario che per la supremazia nel Medioriente e con l’appoggio degli americani ingaggiò nel 1980 una guerra contro l’Iran durata otto anni e costata un milione di morti.

E, nelle stesse settimane, quando il caso sembrava risolto, ha avuto una svolta decisiva l’indagine sulla catena di attentati che da tredici anni seminano terrore tra Friuli e Veneto ed hanno colpito, ad Oderzo la bambina Francesca che, giocando nel greto del Piave, ha rinvenuto un evidenziatore esplosivo, a Motta la piccola Greta, tradita da una candela votiva, e la meno giovane Anna sfigurata da un lumino nel cimitero di San Giovanni. Le perizie e le controperizie scagionerebbero l’ingegner di Azzano Decimo esperto di armi che, per un singolare intreccio delle umane vicende,  aveva trovato lavoro ad Oderzo e al quale l’ex sindaco Covre, dalle colonne di un quotidiano, ha recentemente offerto un’occupazione nella sua industria.

Il delitto di Cogne ha purtroppo insegnato che i processi si fanno in tivù, ad esempio a Porta a Porta. Altri casi di giustizia mediatica ci attendono ancora e, per lo spettacolo, ha trascurabile importanza che davanti ai riflettori finisca un colpevole o un innocente.

Poco dubbi lascia invece la triste vicenda di Faè  nella quale una mamma è stata abbandonata nei pressi del fiume dopo una tragedia familiare dai contorni sconvolgenti.

Abbiamo iniziato la nostra carrellata mensile con il colore del sangue che prevale nella cronaca quotidiana, quasi fosse tutto male sulla faccia della terra e nelle nostre contrade.

Ha fatto molto discutere lo scandalo dell’Ospedale Umberto I di Roma, dove un giornalista dell’Espresso ha realizzato un servizio shock, fingendosi per alcune settimane addetto alle pulizie e filmando scene di degrado degne del terzo mondo, con sterco di cane nei passaggi sotterranei, provette di materiale infetto accessibili dalla strada, zone radioattive libere al transito. Siccome lo spettacolo ha, di settimana in settimana, crescente sete, si racconta la leggenda metropolitana di prelievi di occhi effettuati nei corridoi, e di sostituzione con protesi di vetro degne del mago Silvan.

In questo clima post natalizio, reso più pesante dall’introduzione di salatissimi ticket sanitari (10 euro per ricetta e 25 euro per una prestazione di pronto soccorso classificata non urgente), il Ministro della salute ordina un’indagine a tappeto nelle strutture italiane, che dà esiti del tutto confortanti al nord, un po’ meno nel resto d’Italia.

Ad Oderzo, la visita dei carabinieri del Nas (nucleo antisofisticazioni e sanità) mandati da Livia Turco è stata molto accurata. Hanno perlustrato non solo corridoi e sotterranei, peraltro vigilati da telecamere a circuito chiuso, ma anche sale operatorie, costruite ed allestite secondo i criteri più moderni, ed espresso soddisfazione. Ad essi è stato anche fatto cenno del progetto di ristrutturazione del pronto soccorso, che vedrà un ampliamento degli spazi ed una corsia preferenziale per i casi più gravi.

Visitando a fine anno l’ospedale, da qualche settimana accessibile direttamente dalla tangenziale, e apprezzando l’opera di riqualificazione strutturale in atto, l’assessore alla sanità Flavio Tosi aveva promesso un intervento economico attingendo le risorse necessarie dal fondo destinato dalla legge finanziaria  o a carico del bilancio regionale.

Peccato che le buone notizie non buchino il teleschermo e trovino scarso spazio nella cronaca a caccia di sensazioni forti.

Comprensibilmente, la persona comune, bisognosa di cure, dimostra più attenzione verso l’attesa per ricevere una prestazione specialistica, il costo del ticket imposto, la coda allo sportello di prenotazione, la disfunzione della cassa automatica, piuttosto che per gli sforzi per mantenere sulle porte di casa una struttura ospedaliera e servizi specialistici di grande impegno organizzativo, professionale, economico.

Come si sa, non fa più notizia il cane che morde un uomo. L’uomo che morde il cane, ancora sì.  Ma per poco. Ci stiamo abituando a tutto.

 

 

 

Nella foto: corsia dell'Ospedale di Oderzo

 

 

   

 

Brevi

 

 

 

* Gennaio mite nella temperatura, decisamente superiore alla media stagionale, ma calda per il clima sociale ed i fatti balzati all’onore della cronaca: dai tagli della legge finanziaria  agli sviluppi dell’indagine su Unabomber. Ad essi dedichiamo lo spazio dell’approfondimento mensile.

 

* Nel 2006, meno sangue sulle strade della Marca trevigiana: i morti sono stati 76 contro i 117 dell’anno precedente. Criminalità: in aumento i furti, in calo le rapine.

 

* La sistemazione della rete fognaria e dell’idrovora dei Paludei, nel 2007, l’ampliamento dei cimiteri di Oderzo e di Piavon nel 2008 e la rotonda all’incrocio di Rustignè nel 2009. Sono le principali opere del primo piano triennale dell’amministrazione Dalla Libera. Nel frattempo è stata inaugurata la bretella che collega via Altinate alla tangenziale.

 

* Il contenzioso sulle irregolarità di costruzione del complesso “Zodiaco”, 80 tra appartamenti, uffici e negozi, che sorge nell’area ex Scardellato, oggetto di un’ordinanza di sospensione dei lavori per difformità dal progetto approvato, sta provocando più di una preoccupazione. E le sanzioni si annunciano pesanti.

 

* Ha preso servizio il nuovo comandante della polizia municipale Federico Collautti, residente nel Padovano, una laurea in scienze politiche. L’arrivo del nuovo comandante, che succede al maggiore Dino Piovesana recentemente collocato a riposo, dovrebbe coincidere con l’inserimento di altri due agenti che andranno ad aggiungersi alla ridotta dotazione di cinque unità in servizio, per una popolazione di  oltre 19 mila abitanti.

 

* Arriverà per mobilità dal Comune di Maser il nuovo responsabile del settore lavori Pubblici, arch. Marletta, che continuerà a collaborare, per una fase transitoria, con il Comune di provenienza.

 

* Con l’ingresso nell’Unione Europea di Bulgaria e Romania, salgono a 27 i Paesi membri per una popolazione di 486 milioni di abitanti. Primo effetto, che per ora interessa prevalentemente i rumeni, è che i lavoratori - prevalentemente impiegati nell’edilizia, nell’assistenza, nel settore turistico e nel manifatturiero - non hanno più bisogno di permesso di soggiorno.

 

* Il distaccamento dei vigili del fuoco di Motta di Livenza pubblica i dati sull’attività 2006: 199 interventi hanno riguardato proprio il Comune di Motta, 131 i cugini di Oderzo; a seguire vengono  Cessalto, Ponte di Piave e Salgareda, per una media complessiva di 53 chiamate mensili. Tra le cause più frequenti, gli incendi, gli incidenti stradali, il soccorso a persone in stato di pericolo o difficoltà ed i danni provocati dall’acqua, che per la nostra comunità hanno comportato rispettivamente 31, 10, 17 e 18 interventi. La contesa per la sede fa dunque registrare un tre a due a favore di Motta.

 

* L’area per la caserma dei vigili del fuoco è stata individuata dietro il cimitero, a pochi metri dalla bretella di collegamento con la circonvallazione nord-ovest, per consentire interventi in un tempo massimo di 6 minuti su tutto il territorio opitergino-mottense. “Nessuna intenzione di scippare niente a nessuno”, mette le mani avanti il Sindaco, avv. Pietro dalla Libera. “Oderzo, quale principale città del comprensorio,  intende semplicemente assumersi le sue responsabilità per dare delle risposte in un’ottica sovracomunale”. “Poi decideranno le autorità superiori; per noi la scelta andrà bene comunque, l’importante è aver fatto il nostro dovere”.

 

* Tredici evasori scoperti, inclusa una maxi evasione fiscale nel settore del commercio di autoveicoli, otto denunce per false certificazioni sanitarie e una frode Iva su operazioni intracomunitarie. Sono alcuni risultati conseguiti dalla Guardia di Finanza di Oderzo nel corso del 2006.

 

* Nuovo municipio, l’odissea continua. Il collegio arbitrale, che deve decidere nel braccio di ferro tra Comune di Oderzo e Holding Invest e MBM Immobiliare, non si è ancora costituito. Materia del contendere sono il nuovo municipio ed il parcheggio sotterraneo. Intanto il cantiere è fermo da mesi.

 

* Parafarmacia Opitergina: è un nuovo esercizio commerciale, aperto grazie alla liberalizzazione della vendita dei prodotti da banco non soggetti a prescrizione medica e dotato di attrezzature per effettuare test di autoanalisi del sangue e delle intolleranze alimentari, oltre alla classica misurazione della pressione arteriosa.

 

* Spettacolare incidente sulla Postumia all’altezza di via Puccini. Un fuoristrada, che transitava ad alta velocità verso il semaforo dell’incrocio con via Verdi, è.... uscito di strada. Centrato in pieno un lampione, lo ha spezzato scaraventandolo di traverso sulla pista ciclabile in quel momento fortunatamente deserta. Approfittando della confusione, l’autista dell’automezzo, con una veloce retromarcia ed un colpo di acceleratore, si è poi dileguato in direzione di Fratta.

 

* La Provincia ha riconosciuto Oderzo città d’arte. Dunque da quest’anno rientra tra le città a carattere turistico nelle quali i negozi possono rimanere aperti anche in occasioni delle giornate  festive.

 

* E’ mancato all’età di 84 anni, don Attilio Pradelle, Parroco di Piavon per 37 anni ed insegnante di religione all’Istituto Besta. Era stato il vescovo Albino Luciani ad assegnarlo alla frazione opitergina, dalla quale si era staccato soltanto nel 2004.

 

* Su invito della fondazione Oderzo Cultura, Giovanni Lugaresi ha presentato a palazzo Moro il volume “Lo stupore di Dio – vita di papa Luciani” scritto da mons. Francesco Taffarel, ultimo segretario vittoriese del futuro pontefice, e Nicola Scopelliti, giornalista del Gazzettino.

 

* E’ mancata Maria Antonietta Quadrio, per molti anni maestra elementare ad Oderzo. Ha dedicato la vita all’insegnamento, alla letteratura e agli studi d’archivio presso le biblioteche di mezza Europa. Era nota inoltre per la passione verso i gatti randagi, ai quali portava cibo che andava a comperare. Questa sua passione ha ispirato un libro di Eugenio Bucciol.

 

* La Via Crucis nell’arte, mostra di pittura allestita a Pasqua 2006 nella sala presso il Duomo, forte del favore di critica e pubblico incontrato, trasloca a Treviso e precisamente nel chiostro della Basilica di Santa Maria Maggiore (Madona Granda) di Treviso. Rimarrà aperta fino al 18 febbraio. Partecipano gli artisti opitergini Giovanni Cremonese e Grazia Simonetti.

 

* Cambiamenti nel programma dell’Opera in Piazza.  La nuova convenzione tra Comune di Oderzo ed Associazione Oder Atto II prevede un solo spettacolo d’opera, contro i due delle ultime edizioni. Quest’anno andrà in scena, il 13 ed 14 luglio, “Il Trovatore” di Giuseppe Verdi. In base alla nuova convenzione, la piazza potrà essere occupata soltanto per 12 giorni all’anno. Il cartellone 2007 si presenta comunque ricco di proposte con una quindicina di appuntamenti.

 

* Basket: dopo tre sconfitte consecutive la PMP Oderzo ritorna alla vittoria superando il Monfalcone e ritrova il sorriso, anche se la strada da compiere per raggiungere la salvezza è ancora in salita.

 

* Bepo Tonon, maestro pasticcere per la cena col Papa. I complimenti ufficiali del Vaticano gli sono stati tributati sia dal cardinal Kasper, prefetto del Pontificio consiglio per l’unità dei cristiani, che dal Direttore della Domus Santa Marta, il mottense Tolotto. Il titolare della gelateria Ca’ Lozzio  ha preparato un gelato alla vaniglia e crema con il sistema antico. Per le decorazioni, che sono il suo ‘piatto forte’, ha usato ravanelli e meloni intagliati a forma di fiori e di pavoni in modo da ottenere i colori bianco e giallo dello stato Vaticano.

   

 

Gennaio 2007

 PRIMA LINEA

 

 

 

L’anno che si è appena concluso ha segnato una svolta importante nella vita pubblica cittadina. La vittoria, netta, dell’avv. Pietro Dalla Libera chiamato alla guida dell’amministrazione comunale, ha espresso una voglia di cambiamento nell’opinione pubblica. La Lega, ed il suo leader Bepi Covre, hanno dovuto fare i conti con l’accusa di cementificazione urbanistica e pagato le polemiche sul parco commerciale, senza troppe analisi complessive di meriti e colpe.

Consumata la luna di miele con l’elettorato, poco propenso a lasciarsi convincere dalle parole,  Dalla Libera ha subito saputo aprire il gioco con due mosse di grande abilità: innanzitutto, il coinvolgimento in Giunta sia del centro sinistra che del centro destra, confinando la Lega nel ruolo di opposizione e neutralizzando di fatto gli altri concorrenti; poi l’abbassamento dal primo gennaio 2007 di mezzo punto dell’imposta comunale sugli immobili. “Non solo”, fa notare, “noi non abbiamo neppure aumentato l’addizionale dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, ed abbiamo innalzato il livello di reddito (Isee) per consentire alle famiglie di beneficiare di ulteriori riduzioni. Infine, ci siamo fatti carico del rispetto dei vincoli del patto di stabilità sul quale aveva puntato l’attenzione critica il collegio sindacale nel passato esercizio”.

Una partita ancora aperta divide l’opinione pubblica, la pedonalizzazione del centro storico, sulla quale si scontrano interessi contrapposti. Per sfide come la sicurezza e la pace (assunte a criteri guida) le ricette non esistono e l’esito dell’azione risulta meno scontato. Premono altre urgenze, ad esempio in materia di difesa del suolo, di tutela ambientale e di smaltimento dei rifiuti. Le questioni delle frequenti inondazioni, del controllo del sistema fognario, di depurazione delle acque e dei costi della nettezza urbana non ammettono deroghe o tempi lunghi. Per non parlare di spade di Damocle come l’oleificio di Colfrancui ed i suoi serbatoi di esano: dimostra il rischio la recente esplosione dell’impianto di Campello sul Clitunno in Umbria; o di patate bollenti come il piano di riqualificazione dell’area Masotti, con le sue torri firmate,  come il completamento del municipio fermato da una vertenza snervante e come una soluzione definitiva per la caserma dei carabinieri. Cinque anni passano in fretta.

Ma le sfide più difficili investono i cambiamenti sociali ed i rapporti tra chi sta bene ed invoca sicurezza e chi fatica ad accettare evidenti sperequazioni  e bussa rumorosamente alla porta. Ad Oderzo, la comunità estera è passata in cinque anni da 764 a 2020 unità, su una popolazione di circa 20 mila abitanti. Ed è impegnata in settori nevralgici per il nostro benessere; due esempi per tutti: l’assistenza agli anziani e l’edilizia.

Oggi sono in crisi il dialogo interculturale ed interreligioso, imposto dall’abbattimento delle frontiere, il patto tra le generazioni, che incerte formule di previdenza complementare faticano a ristabilire, e la tenuta della famiglia, primo luogo della convivenza e prima linea dell’educazione ai valori.

E’ probabilmente su questi versanti che dovremo concentrare gli sforzi maggiori per il futuro.

Non vorremmo che la casa crollasse mentre ci affanniamo a discutere del colore delle pareti e delle varietà di piante in giardino.

Buon anno agli affezionati lettori.

 

 

   

 

Dodici mesi in archivio

 

 

 

* In gennaio 2006, un’ondata di freddo polare attanaglia per settimane la nostra penisola. Le immagini provenienti dalla Russia hanno poco di incoraggiante e raccontano il modo di vivere di chi è abituato a misurarsi spesso con le temperature rigide.

La differenza tra Mosca e Roma non è solo di clima: la Russia vende gas e noi lo compriamo.

Il freddo polare obbliga le autorità russe a contenere le forniture al nostro Paese, restrizioni alle quali si aggiungono i prelievi non autorizzati dei manifestanti Ucraini, poco propensi a patire il freddo quando il rivale Putin ha gas da vendere.

 

* In città, ma anche in altri Comuni esplode la polemica per le bollette rifiuti a peso d’oro. Sono soprattutto i commercianti ed i titolari di attività produttive a denunciare aumenti anche del 130-150%.Oltre alla Savno, che gestisce l’asporto e lo smaltimento dei rifiuti, vengono chiamate in causa le associazioni di categoria, accusate di debolezza.

 

* Perdura la paura dell’influenza aviaria. I pericoli, a giudizio degli esperti, sono ridottissimi. Ben più significative sono le conseguenze della psicosi collettiva sul mercato alimentare, tanto che all’Aia di Vazzola sono a rischio di licenziamento trecento operai.

 

* Inizia dalla chirurgia del locale ospedale il progetto sperimentale di cartella clinica informatizzata che consentirà da un lato di rendere subito disponibili i dati relativi al paziente, dall’altro di ottimizzare la gestione dei farmaci. Superato l’impatto iniziale, la sperimentazione sarà estesa agli altri reparti e al complesso ospedaliero di Ca’ Foncello.

 

* Prova di lotta allo smog per  la giornata nazionale dell’ambiente. Dei 95 Comuni della Marca, 67 aderiscono all’ordinanza della Provincia che rinviava all’autonomia delle realtà locali ogni competenza. 12 su 14 Comuni del comprensorio opitergino-mottense  decidono di non bloccare il traffico sulle strade provinciali e comunali del loro territorio.

* Esplode in città la voglia del mattone. Cantieri aperti alle ex Dorotee con 80 appartamenti, nuovi complesso in via degli Alpini (area Scardellato) e condomini alle cantine Tombacco segnalano uno straordinario fervore edilizio, motivo per altro verso di accese polemiche. Nel 2005 sono state rilasciate 622 concessioni di agibilità e 240 permessi a costruire.

* Sul fronte dell’economia, emerge un dato confortante per la nostra provincia: nonostante cinque anni difficili, la disoccupazione non supera il 4,1 per cento e l’export è tornato a trainare il sistema. Insomma, le imprese vedono la fine del tunnel ed è diffusa la sensazione di poter agganciare la ripresa e smentire chi parla del declino anche delle piccole aziende. Ma a nome degli industriali,  Andrea Tomat, rivolto alla politica,  mette in guardia: “Dall’arteria pedemontana ai termovalorizzatori la cultura del ‘no’ paralizza la capacità decisionale. Non è possibile cercare un compromesso su tutto”.

 

* Siglato l’accordo di programma tra Residenza per Anziani, Comune di Oderzo e Azienda Sanitaria n. 9 per la realizzazione della cittadella della salute. Il programma che si concluderà per il 2010 prevede la costruzione di una struttura da 72 posti per anziani nell’area libera dall’istituto scolastico Ipsia, dietro l’Altare della Patria, ed il trasferimento del distretto socio-sanitario da via Manin all’attuale sede amministrativa della casa di riposo. Un’operazione da 10 milioni di euro, rimessa in discussione nelle ultime settimane.

 

* Grande festa per i duecento anni della banda cittadina, sulla scena dal 1806 come Società Filarmonica Opitergina, e ricostituita nel dopoguerra dalla fusione della Banda Cittadina e dal Corpo Musicale Patronato Turroni.

Per ripercorrere due secoli di attività sono stati chiamati a festeggiare gli amici di Herdof, centro minerario nei pressi di Colonia, con i quali è stato instaurato nel 1982 un fecondo scambio artistico e culturale.

 

* La festa per la vittoria degli azzurri ai campionati del mondo è stato un bel momento offuscato dalla farsa del processo a calciopoli. Così, le speranze di ripescaggio in serie A del Treviso (dell’”opitergino” Ettore Setten) sono state deluse in appello dalla sentenza confezionata ancora una volta a misura dei tanto deprecati poteri forti.

* Rinnovo delle cariche negli enti pubblici cittadini: Marcello Ferri, medico specialista, è il nuovo presidente della Casa di Riposo. Tiziana Prevedello Stefanel è stata confermata al vertice della Fondazione Cultura, mentre è stato rinviato il rinnovo dell’amministrazione dell’Opera Pia dell’Istituto Moro, presieduta dall’imprenditore Enrico Bazzichetto.

 

* Le reazioni all’intervento di Benedetto XVI,sul rapporto tra fede e ragione,  all’Università di Ratisbona alimentano il dibattito sul confronto interculturale, mentre aumenta anche da noi l’incidenza straniera, giunta al 10,38 per cento della popolazione del Comune di Oderzo e al 16 per cento della popolazione scolastica.

 

* La popolazione del Comune di Oderzo ha raggiunto quota 19.282. La comunità estera, di 2.020 unità, è così formata: 91 persone arrivano dall’Unione Europea, 1235 dal resto d’Europa, 309 dall’Africa, 146 dall’America, 238 dall’Asia. Rispettivamente, le nazioni più rappresentate: Polonia, Romania, Marocco, Brasile, India.

 

* Reginetta di fine estate: la graziosa Elisa Silvestrin, 19 anni, è incoronata miss cinema a Salsomaggiore, per la soddisfazione di papà Bruno, sindacalista e presidente delle pro-loco dell’Opitergino, e di mamma Piera, psicologa. Spente le luci della ribalta, che l’hanno vista ad un soffio dal titolo di miss Italia, Elisa  è stata ricevuta in Comune con gli onori che si tributano ad una stella. Ora, ha cominciato ad apparire sul piccolo schermo come annunciatrice di RaiUno.

 

*  Via Garibaldi finisce sotto acqua, dopo una prolungata e violenta pioggia che ha messo in crisi l’area attorno al municipio. Sotto accusa anche il cantiere, simbolo della controversia legale in atto per il completamento dei lavori. Disagi per l’edicola, il barbiere e l’erboristeria, invasi dall’acqua.

* E’ battaglia tra Ponte di Piave ed Oderzo sull’area di sosta per giostrai che da qualche anno hanno eletto dimora nel foro boario di via Donizetti e che la Giunta Dalla Libera, facendo propria la scelta dell’amministrazione precedente, vorrebbe spostare nei pressi di Levada.


* Episodi frequenti di criminalità ed un orrendo fatto di sangue maturato in ambito familiare ripropongono i temi della sicurezza e del modello di convivenza e di sviluppo nella società rurale.

* Per ricordare le tremendi notti del 9 ottobre 1963 e del 6 maggio 1976, l’associazione Oder Atto II, nel quarantennale della tragica alluvione del 4 novembre 1966, presenta al Palasport  “Messa da requiem” di Giuseppe Verdi. Tra gli interpreti, si esibisce davanti al suo pubblico, il tenore Miro Solman Busolin, che a provate qualità artistiche unisce capacità organizzative che hanno consentito all’Opera Festival di resistere alle insidie del tempo e di entrare nel circuito delle grandi manifestazioni liriche.

 

Dicembre

* Il Vescovo di Vittorio Veneto, mons. Giuseppe Zenti, ‘scomunica’ babbo natale (con tanto di minuscole), o meglio condanna la mentalità corrente che ha fatto del Natale una sfacciata opportunità commerciale, sfigurando il volto di Cristo che si fa uomo e nasce in una stalla.

 

* In clima natalizio, la pastorale giovanile della Diocesi apre le chiese ai ragazzi, dalle 21 alle 24, offrendo un servizio alternativo alla discoteca. Tra i punti d’incontro offerti, la chiesa di Fratta di Oderzo.

 

* Polemiche in margine al vertice opitergino sull’ordine pubblico, dopo l’ondata di criminalità in tutto il comprensorio: “Il territorio è in balia dei malviventi. Le forze dell’ordine non hanno uomini”, è l’esternazione tra lo sfogo e l’atto di accusa verso lo Stato, dell’ex sindaco Bepi Covre, mentre il procuratore della Repubblica, Fojadelli,  ed il prefetto reggente, Adinolfi,si pronunciano contro le ronde notturne ed altri richiamano la protezione civile all’osservanza della propria missione.

 

* E’ proprio vero che non basta ‘strucar un boton’ per avere immediatamente un dato certo. Ecco allora che a Roma come ad Oderzo, ci si affida al pallottoliere per ricontare le schede elettorali.  A giorni il Tar Veneto è chiamato a pronunciarsi sul ricorso presentato da Massimo Tonello . Alla fine a chi sarà assegnato il seggio contestato: a lui o al veterano del consiglio comunale Luciano Freschi?

 

* Mentre continuano le discussioni sulla chiusura al traffico del centro storico, assume l’incarico di comandante della Polizia Municipale (anzi ‘Locale’) il dott. Federico Collauti, già comandante a Jesolo, poi in forza a Villorba.

 

* Oderzo ha un nuovo vescovo titolare. E’ il salesiano mons. Raffaele Farina, settantreenne, campano, attuale prefetto della biblioteca apostolica vaticana, in passato docente e rettore della facoltà teologica della pontificia università salesiana. E’ una prassi della Chiesa assegnare, a titolo onorifico, antiche sedi vescovili private, per vari motivi, di territorio proprio.

 

 

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Albino Luciani

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