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Albino Luciani

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Dicembre 

 

 

 TELEOBIETTIVO

 

 

 

Come sta il Nordest, un tempo laboratorio economico e locomotiva dello sviluppo? All’Istat, la nostra Regione appare invecchiata e un po’ meno ricca. Il lavoro duro rende ancora bene, ma l’atmosfera effervescente di qualche anno fa è un ricordo. Nascono sempre pochi bambini, si sfasciano alle prime difficoltà molti matrimoni, cresce in compenso il numero dei telefonini, pardon dei video-telefonini.

Grazie agli immigrati, la denatalità è contenuta. Il costo della vita ed il prolungamento degli studi per molti giovani concorrono ad alimentare un fenomeno tutto italiano: i giovani, soprattutto maschi, tendono a restare nella famiglia d’origine fino a trent’anni ed oltre. Una recente ricerca della Fondazione Agnelli porta a dire che la famiglia sta soffocando se stessa.

Intanto dilaga l’insicurezza. I titoli dei giornali delle ultime settimane, ma è cronaca corrente, raccontano di continue aggressioni e di furti quotidiani nelle abitazioni e nelle aziende. I Sindaci del territorio invocano azioni per contrastare la criminalità e si organizzano.

Misure di contenimento della spesa pubblica e pensionamenti riducono all’osso gli organici dei vigili urbani mentre aumentano le attribuzioni di competenze. Ad Oderzo sono in forza meno della  metà delle diciannove unità previste ed a fine anno si renderà vacante l’incarico di comandante oggi affidato al maggiore Dino Piovesana.

Per rimediare alle carenze d’organico nel corpo di Polizia urbana, alcuni Comuni  affidano i controlli notturni ad istituti di vigilanza privati. Una richiesta  viene avanzata con particolare vigore: l’aumento dei contingenti delle forze dell’ordine. Qualcuno critica pesantemente le scelte politiche e stigmatizza gli effetti del recente indulto che ha liberato le prigioni a scapito della tranquillità della gente.

L’assegnazione di una tenenza sia per i Carabinieri che per la Guardia di Finanza dimostrano un’attenzione dello Stato che non basta a restituire serenità collettiva. In dicembre, su iniziativa del Consorzio dei Comuni, si riunirà ad Oderzo il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

In città, si vivono i problemi e le contraddizioni del resto d’Italia. Non sarebbe corretto generalizzare, ma l’omologazione ti porta in casa quello che fino a ieri vedevi in televisione.

Recenti fatti di cronaca, ed in particolare la tragedia familiare maturata nella campagna di Faè, fanno toccare con mano che non esistono isole felici. Perfino a Roncadelle, i malviventi rubano la cassaforte di un appartamento, lasciando sul letto matrimoniale due picconi usati per sventrare il muro.

Ed in clima di bullismo, da qualche tempo tornato all’onore della cronaca con le triste immagini pubblicate su Internet, due adolescenti di Oderzo che studiano a Pordenone sono stati colpiti e presi a calci e pugni per un posto in autobus.

Non succede solo nei vialoni della periferia romana: secondo segnalazioni degli abitanti della zona, gare notturne di moto avverrebbero anche sulla nuova bretella di collegamento tra Rustignè e Piavon, con tanto di palo alle due estremità e di cronometrista.

Non è tutto così negativo, ricorda il settimanale diocesano L’Azione. Nell’ultima inchiesta curata dell’Eurispes, risulta per esempio che i giovani italiani sono per il 53% contrari all’aborto e per il 38% contrari al divorzio, dimostrando un’adesione tutt’altro che occasionale ai valori di fondo della più sana tradizione ed un reale attaccamento all’istituto famigliare.

E, facendo slalom tra un omicidio ed una rapina con scasso, può anche capitare di leggere la storia di un albanese trentatreenne di Valona, approdato a vent’anni sulle coste pugliesi, che lavora in vetreria a San Polo di Piave, si è laureato a Padova e si dedica al volontariato nell’ambito della Caritas opitergina.

 

   

Nella foto:  Piazza Grande illuminata per Natale

 

 

Trenta giorni 

 

 

* Episodi frequenti di criminalità ed un orrendo fatto di sangue maturato in ambito familiare ripropongono i temi della sicurezza e del modello di convivenza e di sviluppo nella società rurale. A questo delicato argomento è riservato lo spazio dell’approfondimento mensile.

 

* I pendolari che fanno riferimento alla stazione ferroviaria di Oderzo per i loro spostamenti hanno perso la pazienza e minacciano di invadere i binari. I motivi della protesta? Dopo anni dalla riattivazione della linea e malgrado le promesse, manca ancora una sala d’attesa, una biglietteria, un telefono, servizi igienici. Ultimamente sembrava che si fosse fatto avanti un privato interessato ad aprire un esercizio pubblico nell’edificio dato in convenzione al Comune, ma i pendolari sono al limite della sopportazione.

* Dopo alcuni giorni di smarrimento per una parziale pubblicazione ‘on line’ degli orari ferroviari invernali,  motivo di equivoci, Trenitalia rimette ordine comunicando che non ci saranno soppressioni di corse.  Gli studenti ed i lavoratori che usano il treno possono tirare un respiro di sollievo.

 

* La proposta del consigliere comunale Sandro Martin che, rivendicando la centralità di Oderzo rispetto al territorio mandamentale,  proponeva di spostare la caserma dei vigili del fuoco da Motta Livenza ad Oderzo, in modo da sfruttare gli spazi della dismessa caserma Zanusso, ha sollevato un polverone. Da Motta,  si sono levati unanimi e rumorosi dissensi, accompagnati da qualche commento sarcastico come: “Se gli opitergini vogliono anche la Basilica dei Miracoli, lo dicano chiaro”. “La caserma dei vigili del fuoco spetta a Motta”, puntualizza deciso Graziano Panighel, primo cittadino della cittadina sul Livenza, “per ovvie ragioni storiche e logistiche. Mi auguro che i rappresentanti di Oderzo amministrino bene prima la loro città, visto che le cose da fare non sono poche, a cominciare dal nuovo depuratore che noi abbiamo già”.

 

* L’esplosione che ha causato quattro morti in un’azienda olearia di Campello sul Clitunno in Umbria, avvenuta il 25 novembre, prefigura in piccola parte quanto potrebbe accadere a Colfrancui. In luglio di due anni fa un principio d’incendio all’oleificio Medio Piave faceva temere il peggio.  L’allarme, dimostrato dall’accorrere di una decina di mezzi di soccorso, era motivato dal rischio di esplosione di una cisterna di esano (si parlava di 400 quintali), gas altamente infiammabile, che viene usato nella lavorazione dei vinaccioli dai quali si estrae l’olio.

 

* E’ stata intitolata al finanziere Mario Alberti, nato il 1920 a Piavon e morto a 21 anni in Albania, la caserma della tenenza della Guardia di Finanza in piazzale della Vittoria, recentemente inaugurata con la partecipazione del comandante nazionale, gen. Roberto Speciale. Un ricordo dell’atto d’eroismo che costò la vita al finanziere caduto sul fronte greco: “Attaccato da ogni parte, esaurite le munizioni dell’arma automatica, rendeva questa inservibile e continuava a sparare col proprio moschetto, deciso a non arrendersi. Nella lotta impari cadeva colpito a morte”.

 

* Giunge da Varese dove dirigeva il nucleo operativo e radiomobile dei carabinieri, il trentatreenne tenente Manuel Sacchetto, nuovo comandante della stazione di Oderzo che succede al collega Umberto Carpin, trasferito a Latisana. Il tenente Sacchetto, che è diventato padre alcune settimane fa,  è originario di Verona.

 

* E’ stata allestita a palazzo Moro una mostra storica sulla Grande Guerra. Espositori: Carmelo Biz, Dorio Feltrin, Pietro Ugel, Luigino Zanardo, Daniele Buso, Dino Uliana.

 

* Per ricordare le tremendi notti del 9 ottobre 1963 e del 6 maggio 1976, l’associazione Oderzo Atto II, nel quarantennale della tragica alluvione del 4 novembre 1966, ha presentato al Palasport  “Messa da requiem” di Giuseppe Verdi. Tra gli interpreti, si è esibito davanti al suo pubblico, il tenore Miro Solman Busolin, che a provate qualità artistiche unisce capacità organizzative che hanno consentito all’Opera Festival di resistere alle insidie del tempo e di entrare nel circuito delle grandi manifestazioni liriche.

 

* Personale di pittura per Grazia Simonetti al Postumia Hotel, a cura dell’associazione culturale Aliprandi.

 

* “Ritagli di luce” s’intitola la raccolta di versi di Giuseppe Lapenna, fresca di stampa, presentata nella sala conferenze presso il Duomo.   

 

* Un futuro senza energia? Si può risparmiare consumando. Su questi temi d’attualità, Maurizio Pallante e Gianluigi Salvador, invitati dall’associazione ‘Cittadini Attivi’  hanno offerto spunti di riflessione. Uno tra tutti: il nostro sistema energetico è come un secchio bucato: spreca e disperde nell’atmosfera più energia di quanta ne utilizzi.

 

* Bloccati i lavori del nuovo condominio di via degli Alpini, nell’area ex Scardellato. Un provvedimento del responsabile comunale del settore urbanistica ordina infatti lo stop per difformità tra opere realizzate e progetto esecutivo.

 

* Il dott. Gianluigi Casagrande lascia il consiglio comunale per dedicarsi alla carica di consigliere provinciale. Gli subentra Michele Sarri, presidente dell’associazione Fratta Unita.

 

* Il liceo classico e  linguistico opitergino cerca casa, stretto com’è nelle aule del plesso ‘Francesco Amalteo’.  Purtroppo la costruzione di una nuova sede non è stata inserita nel piano triennale delle opere pubbliche della Provincia di Treviso. Intanto le iscrizioni sono in costante crescita: dalle 10 classi del 1999, con 171 alunni, alle 16 del 2006, con 335 alunni. Una mozione, approvata all’unanimità dal consiglio comunale, sottolinea l’esigenza di dare finalmente all’Istituto una sede idonea.

 

* Il raboso torna protagonista nelle sale di palazzo Foscolo. Manifestazioni di contorno, la tavola rotonda dal titolo “La salute in un bicchiere” e la mostra fotografica “Vigneti” di Claudio Schincariol.

 

* La rimozione di un papiro di laurea troppo volgare, nel sottolineare più le presunte doti fisiche che le qualità intellettuali del neo-dottore, offre lo spunto per una proposta intelligente. Viene dalla vulcanica Graziella Camilotto che suggerisce al Comune di istituire un riconoscimento per tutti i laureati opitergini con esposizione dei papiri e delle tesi discusse. Un vero e proprio evento culturale.

 

Novembre

QUARANT'ANNI 

 

 

 

 

Un’immagine da copertina raffigura una bambina dai capelli a caschetto. Sullo sfondo, una casa emerge da un mare di acqua e di fango. Riporta con efficacia alla tragica alluvione del 1966 che colpì l’intera zona provocando desolazione.

Il vescovo Albino Luciani - la cui figura ha tenuto incollati davanti al piccolo schermo 9 milioni di spettatori, forse un po’ delusi dal taglio da fiction del lavoro televisivo - si era recato nei luoghi più disastrati e constatato di persona la dimensione della tragedia. E riferiva sul settimanale diocesano “L’Azione” del 6 novembre 1966. “Ho parlato con sindaci, con ufficiali, con parroci, tutti generosamente dedicati al servizio della gente. Son tornato a casa con la visione di rovine impressionanti, di gente che ha tanto e tanto bisogno”.

Il Presidente della Repubblica, Giuseppe Saragat, ed il Presidente del Consiglio, Aldo Moro, avevano portato di persona la solidarietà del Paese e del Governo, incontrando in municipio il Sindaco di Oderzo.

A distanza di quarant’anni, il pericolo è immutato, come dimostrano le frequenti inondazioni, portatrici di danni e di polemiche. Montagne di carte, fiumi di studi, diluvi di parole hanno lasciato le cose come allora. “L’unico intervento realizzato tra quelli indicati dalla ’Commissione De Marchi’, istituita dopo l’alluvione del 1966”, puntualizza il prof. Luigi D’Alpaos, docente di idrodinamica all’università di Padova, “è stata la diga di Ravedis sul Cellina-Meduna. Per il resto, quell’indirizzo è stato disatteso e gli invasi indicati per abbattere il rischio idraulico sono rimasti sulla carta”. Oltretutto le Autorità di bacino, sono state abolite da un decreto legislativo del 2006 e sopravvivono in proroga.

Sulla difesa del suolo, negli anni Settanta concentrò molte energie il Consorzio dei Comuni del Comprensorio Opitergino-Mottense, nato dalla trasformazione del Consorzio di Bonifica Basso Livenza. La tesi sostenuta dai tecnici incaricati (tra questi lo stesso prof. D’Alpaos), era la seguente: la pianura si salva intervenendo a monte. Di qui i progetti per le dighe di Falzè, sul Piave, e di Colle e  Ravedis, sugli affluenti del Livenza. Seguirono proteste dalle popolazioni “di montagna” e polemiche roventi. La tesi contrapposta prevalente sosteneva l’utilità di casse di espansione in pianura e della ricalibratura del letto dei fiumi, atte da un lato a contenere le piene e dall’altro a favorire il deflusso verso il mare.

Nel tempo, il Consorzio del Comprensorio Opitergino, orfano dei Comuni di Motta di Livenza e di Meduna, ha perso le competenze in materia di difesa idrogeologica e di assistenza socio-sanitaria, assorbite da altri enti, come del resto della tutela ambientale e dello smaltimento dei rifiuti che l’aveva portato ad un interessante studio, rimasto lettera morta, per un impianto di produzione di energia che avrebbe dovuto soddisfare le esigenze degli enti pubblici opitergini. D’altro canto, il Consorzio non è mai diventato azienda di servizi a dimensione sovraccomunale, per cui l’attività odierna è limitata alla progettazione dello sviluppo urbanistico e della viabilità del territorio e ad alcuni servizi come il difensore civico, chiamato a vigilare sul rapporto del cittadino con la pubblica amministrazione, come l’elaborazione di dati statistici, l’acquisto di beni e servizi e la gestione del personale di Comuni anche esterni all’ambito opitergino.

Un risultato significativo di collaborazione tra enti fu raggiunto quando Oderzo assunse il ruolo di capofila dei lavori di allargamento della Postumia e di completamento della circonvallazione nord ovest conclusa nel 2006. In verità non senza pesanti ripercussioni, dato che lo sforzo finanziario espose il Comune al punto di farlo uscire dal ‘patto di stabilità’ e da compromettere l’accesso al credito in conto capitale per gli esercizi successivi. E si sa quanto sia corta la coperta di questi tempi, caldi sia climaticamente che per i movimenti di piazza sulla finanziaria.

Di qui la sollecitazione delle forze politiche rappresentate in consiglio comunale a rivendicare per Oderzo un ruolo trainante per il territorio.

Le esternazioni di Beppe Grillo, paladino del fronte del ‘no’ sugli inceneritori progettati da Unindustria, potranno anche essere efficaci e divertenti. Se poi i problemi restano irrisolti, siamo daccapo.

 

   

Nella foto:  scena di desolazione durante la tragica alluvione del 1966.

 

 

Trenta giorni 

 

 

* Quarant’anni fa, il 4 novembre 1966, si scatenava la natura, con una pioggia interminabile tale da mettere in ginocchio il Paese. Lo stato di calamità investì anche il Nordest con lo straripamento dei fiumi Piave e Livenza. L’acqua seminò desolazione e morte .Alla ricorrenza e al tema della difesa del suolo, dedichiamo lo spazio dell’approfondimento mensile, con un cenno al Consorzio dei Comuni che si costituì sulla scia di quell’esperienza drammatica.

 

* E’ battaglia tra Ponte di Piave ed Oderzo sull’area di sosta per giostrai che da qualche anno hanno eletto dimora nel foro boario di via Donizetti e che la Giunta Dalla Libera, facendo propria la scelta dell’amministrazione precedente, vorrebbe spostare nei pressi di Levada.

 

* Miss Italia numero due (sui titoli, l’italica fantasia non conosce confini) è stata ricevuta, come si conviene, nella sala di rappresentanza del palazzo comunale, riscuotendo consensi bipartisan e gli applausi di tutti. Splendida Elisa Silvestrin, nel suo gessato giacca-pantaloni. A pieno titolo, Oderzo può considerarsi città di belle donne oltre che città delle anfore.

 

* Sono partiti i lavori per il grande cantiere del parco commerciale che accoglierà tredici attività. L’apertura del complesso, sul quale pende ancora un ricorso al Consiglio di Stato, è prevista tra due anni.

 

* Rifare e potenziare l’idrovora Paludei di Fratta che serve tutta l’area della sinistra Monticano, compresa la zona industriale di Camino, più volte oggetto di allagamenti. Va in questa direzione l’accordo di programma fra il Comune e il Consorzio di bonifica pedemontano Sinistra Piave.

 

* Avrà una capacità di quindicimila metri cubi e sorgerà lungo la nuova strada (via dello scoutismo) di collegamento tra via Altinate e la circonvallazione, la cassa di espansione progettata per risolvere i problemi degli allagamenti nei quartieri San Vincenzo, Maddalena ed in via Garibaldi.

 

* Sarà l’area dell’ecocentro in via Cal dea Piera ad ospitare, entro cinque anni, il nuovo depuratore. Finanzierà l’opera, invocata a gran voce da tempo, l’Agenzia per l’ambiente e il territorio. In novembre, partiranno invece i lavori di manutenzione alla struttura di Fratta.

 

 

* Ladri in azione al cinema-teatro Cristallo. nel cuore della notte, i malviventi si sono introdotti nei locali dopo aver forzato l’uscita di sicurezza verso i giardini pubblici. Scardinata la porta dell’ufficio hanno rovistato dappertutto arraffando l’incasso della serata.

 

* Scoperti in piazzetta del duomo, nei pressi dell’ingresso per la canonica, resti di pavimentazione romana presumibilmente risalente al primo secolo dopo Cristo.

“Alzheimer: che fare?” è il tema di un incontro tenutosi a palazzo Moro. Apre un ciclo di incontri sul tema “La memoria: il funzionamento e l’invecchiamento”. Con l’innalzamento dell’età media della popolazione, l’argomento non può lasciare indifferenti.

 

* Gli imprenditori cattolici, aderenti all’Ucid (unione cristiana imprenditori dirigenti), s’interrogano sulla Cina. Tema di grande attualità, sottolinea l’opitergino Mario Vizzotto, esperto di internazionalizzazione. La Cina viene vista come un Paese dalle enormi potenzialità ma anche a rischio per i possibili danni di un’economia senza regole etiche. Al Convegno, tenutosi a Ca’ dei Carraresi a Treviso sul tema ‘Dialogo tra le religioni’, è intervenuto Adriano Madaro, giornalista e sinologo di lungo corso. Con Bepi Vizzotto, padre di Mario,  egli fece parte del ristretto gruppo di persone chiamate da mons. Paride Artico a fondare questa testata.

 

* L’Associazione alpini festeggia il 70° anniversario di fondazione. Grazie alla proverbiale generosità degli alpini e al loro impegno settimanale fu ristrutturato in pochi mesi il padiglione dell’ospedale psichiatrico che oggi ospita il centro per disabili “Il Mosaico”.

 

* La città si è congedata dal capitano Umberto Carpin, responsabile dal 2002 della locale tenenza di Carabinieri, che ha assunto il comando della stazione di Latisana, accompagnato dalla stima di quanti hanno avuto modo di apprezzarne la professionalità. Ha assunto la direzione della caserma di Oderzo, il tenente Magno Sacchetto, trentatreenne di Legnago in provincia di Verona.

 

* A vent’anni dalla scomparsa dello scrittore vicentino Goffredo Parise, che trascorse in riva al Piave l’ultimo periodo della sua vita, si sono tenute due giornate di studio, a Venezia e a Ponte  di Piave. Nell’occasione sono state analizzate l’attività letteraria e le qualità umane dell’autore de “Il ragazzo morto e le comete”. Al dibattito conclusivo, nella casa-museo lasciata al Comune di Ponte di Piave, hanno preso parte, tra gli altri, il prof. Tommaso Tommaseo Ponzetta ed il critico Mario Bernardi.

 

* E’ stato approvato dalla giunta il nuovo piano tariffario relativo al servizio di trasporto e smaltimento dei rifiuti, con diverse modifiche e l’abbassamento medio dei 10% dei costi previsti. Una curiosità, sottolineata dall’assessore all’ambiente Francesco Montagner: il 36% degli utenti non effettuano nemmeno uno svuotamento di rifiuto secco all’anno. Una domanda sorge spontanea: dove lo smaltiranno?

 

* Un acquario accanto alle campane dei rifiuti. E’ uno dei casi più curiosi di abbandono di oggetti nei pressi delle piazzole ecologiche, in questi giorni sotto i riflettori di Savno e Comune. E non si contano più i rottami e gli elettrodomestici di ogni genere. Ammonta a 220 mila euro il costo calcolato per raccogliere il materiale lasciato fuori delle campane, nei fossi o lasciati in giro per le strade.

 

* Il Lions club opitergino ha conferito un’onorificenza alla memoria del professor Giordano Bruno Brisotto, uomo di cultura e cofondatore del sodalizio, scomparso di recente e già ricordato dal Dialogo. La commemorazione è stata affidata all’avv. Antonio Maccari.

 

* “L’abbazia benedettina di Sant’Andrea di Busco” è il titolo del volume curato da don Brunone de Toffol, Giuseppina Piovesana e Ulderico Bernardi.

 

* La compagnia “La barca dei comici” ha presentato al teatro Cristallo “El pare de Venessia”, con la regia di Luisa Milanese e il supporto del Coro Alpes.

 

*Salvatore Niffoi, vincitore del premio Campiello con il romanzo “La vedova scaltra” è stato ospite della biblioteca civica, invitato dalla Fondazione Oderzo Cultura.

 

* Tra oltre cento concorrenti, l’architetto Peter Plattner è il vincitore del premio di architettura “Città di Oderzo 2006”.

 

* Angelo Silvestrini, titolare della pizzeria Nuovo Ronche, tre volte campione del mondo della pizza, ha riscosso grande successo a Mosca, con premiazione al Cremlino, durante l’ultima fiera internazionale dell’alimentazione.

 

* Oderzo, Ponte di Piave, Salgareda e San Biagio di Callalta si alleano per trovare una soluzione alla viabilità sulla Postumia. In vista della stesura del Piano di assetto territoriale intercomunale, intendono coinvolgere altri Comuni, a partire da Gorgo al Monticano e Motta di Livenza. Ed il vice-sindaco de Luca lancia un appello a tutti i Sindaci e al Consorzio dei Comuni: “L’adeguamento della Postumia non basta più, dobbiamo unire le forze per la metropolitana di superficie”.

 

* Franca Faccin ha tenuto all’Hotel Postumia una personale di pittura dal 6 al 29 ottobre.

 

* Si è tenuta a palazzo Foscolo un’asta di opere offerte da un folto gruppo di artisti all’associazione Aitsam per contribuire alla nascita della fondazione “L’albero della vita”.

 

* E’ parroco ‘in solidum’ dell’unità pastorale di Codognè don Michele Maiolo, da alcuni anni volto familiare del nostro Duomo. Don Pierpaolo Bazzicchetto ha invece fatto l’ingresso in parrocchia san Pio X di Conegliano.

 

* E’ stato inaugurato il nuovo centro sociale di Fratta. Mentre il Comune è intervenuto con due stanziamenti, uno di 90 mila euro ed uno di 100 mila, l’associazione Fratta Unita ha realizzato due campi da bocce.

 

* Il vecchio foro boario cessa di essere parcheggio libero. Sono intanto apparse le strisce di delimitazione dei posti macchina, poi verrà introdotto il disco orario. Chi lavora in centro ed è costretto a lasciare da qualche parte l’automobile comincia a preoccuparsi.

 

* Che una persona in custodia dei carabinieri tenti la fuga è verosimile. Decisamente insolito è il contrario. E’ quanto è accaduto a Motta di Livenza, dove un individuo ha scavalcato la cancellata della caserma. Accortosi dell’intrusione, il comandante della stazione che alloggia nell’edificio ed era solo in quel momento ha chiamato rinforzi dalla stazione di Oderzo. Dopo una colluttazione, il visitatore notturno è stato tratto in arresto e trasferito a Santa Bona.

 

 

Ottobre

 

  LA FORZA DELLA RAGIONE

 

 

 

 

 

22 settembre, ore 9.00. Due violente scampanellate dal cancello di casa richiamano la mia attenzione. Mentre tardo, il marocchino di turno dimostra impazienza e torna a suonare. Quando mi avvicino al cancello, mi saluta con un cordiale ‘amigo’. E, sapendo già che non comprerò niente, accetta senza grandi entusiasmi la moneta che gli offro. Altre volte mi presento con un frutto ed una bottiglietta d’acqua. Mi verrebbe da chiedergli da dove viene, quanti bambini ha, se osserva i dettami del Corano.

Ma è un tema troppo impegnativo per uno scambio estemporaneo di battute. Oltretutto, non sono ancora sopite le polemiche, rimbalzate sulle pagine dei giornali, conseguenti alla lezione magistrale di Joseph Ratzinger all’Università di Ratisbona. Per un’ora, tornando professore all’ateneo in cui insegnò, il Papa teologo, aveva affrontato il tema del rapporto tra fede e ragione, per il quale il mondo occidentale e il mondo islamico moderato si giocheranno il futuro.

Lo spunto di riflessione parte dal dialogo su religione e violenza tra un imperatore bizantino, Michele II Paleologo, ed un colto persiano nella Turchia del XIV secolo. Contro il Pontefice, s’innalzano immediatamente proclami minacciosi dalle filiali irachene del terrorismo, e ben nove Stati a maggioranza musulmana (tra cui la Turchia che aspira ad entrare in Europa) condannano l’intervento di Ratisbona. Da una piazza San Pietro blindata, invasa dalle televisioni di tutto il mondo, il Pontefice esprime rammarico e spiega che le sue parole non erano contro l’Islam, ma volevano essere un invito al dialogo e all’incontro; sottolinea che vanno insieme non religione e violenza, ma religione e ragione.

Nelle stesse ore, dopo l’assassinio, sotto i colpi di mitra, di suor Leonella Sgorbati, missionaria della Consolata, le autorità di Mogadiscio si affrettano a negare qualsiasi collegamento con le reazioni alle parole pronunciate da Benedetto XVI sull’Islam.

E sconfitta dal male che l’aveva aggredita, anni prima, perde l’ultima battaglia Orianna Fallaci, scrittrice contro corrente, testimone degli eventi epocali degli ultimi decenni, che al difficile rapporto con l’Islam aveva dedicata una trilogia iniziata con “La rabbia e l’orgoglio”. Severa con il cristianesimo, la celebre inviata di guerra rimproverava a Giovanni Paolo II di aver chiesto scusa per le Crociate e si era incontrata con il Papa tedesco con il quale condivideva l’amore per i valori dell’Occidente ed il rifiuto del relativismo.

Puntualmente, la cronaca,  arricchita dal recentissimo viaggio in Cina di una folta delegazione di politici e di imprenditori italiani (di cui fa parte una ventina di trevigiani), ripropone i temi della globalizzazione e dell’interculturalità nella nostra società.

Basta guardare i dati dell’incidenza straniera sulla popolazione opitergina: 2020 unità su una popolazione complessiva di 19.282 persone, pari al 10,38% (contro il 5,16% di tre anni fa), con un salto di 106 unità negli ultimi otto mesi.

Scenari in continuo cambiamento presentano anche le scuole pubbliche cittadine che evidenziano, tra stranieri ed italiani, un rapporto di 16 ad 84 per cento nella fascia materna, ed identico nella fascia elementare, in cui prevalgono le presenze rumena,  albanese, indiana, marocchina, cinese.

Altro dato significativo, nel locale ospedale, dei 1011 bambini venuti alla luce nel 2005, un nato su quattro ha genitori provenienti da altre terre (nell’ordine Romania, Albania, Marocco, India, Cina) .

Dati che non vogliono portare alla conclusione: attenti ai cinesi, quanto piuttosto alla riflessione: la società è cambiata, esige una revisione dell’approccio culturale ed impone di fare i conti con altri modelli di vita, tenendo comunque ben saldi valori, identità e regole di convivenza.

Sul resto, il dialogo è aperto.

 

 

 

Nella foto:  la torre ricostruita  nell'area delle ex prigioni di Oderzo

 

 

Trenta giorni 

 

 

* Le reazioni all’intervento di Benedetto XVI all’Università di Ratisbona alimentano il dibattito sul confronto interculturale, mentre aumenta anche da noi l’incidenza straniera, giunta al 10,38 per cento della popolazione del Comune di Oderzo e al 16 per cento della popolazione scolastica. A questi temi d’attualità dedichiamo lo spazio dell’approfondimento mensile.  

 

* La popolazione del Comune di Oderzo ha raggiunto quota 19.282. La comunità estera è passata in cinque anni da 764 a 2020 unità, così suddivise: 91 persone arrivano dall’Unione Europea, 1235 dal resto d’Europa, 309 dall’Africa, 146 dall’America, 238 dall’Asia. Rispettivamente, le nazioni più rappresentate: Polonia, Romania, Marocco, Brasile, India.

 

* Sono 1011 le nascite registrate nel 2005 all’ospedale di Oderzo. Le nazionalità: Italia, 783; Romania, 63; Albania, 40; Marocco, 34, India, 21, Cina, 12, Bosnia-Erzegovina, 10.

 

* Scuola,  le iscrizioni alle elementari, plesso per plesso: Dall’Ongaro, 323; Parise, 198; Piavon, 104; Colfrancui, 81; Faè, 67, per un totale di 363 alunni. Scuola materna: Trepiere: 169; Camino, 120; Piavon, 74, per un totale di 363 alunni e di 71 insegnanti. Scuola media  “Amalteo”, 712.

 

* Passaggio di testimone alla direzione didattica. Nuova incaricata è la prof. Aurora Deotto, proveniente dalla scuola media di Motta di Livenza nella quale ha insegnato lettere per diversi anni.

 

* Altre novità: a Colfrancui e a Faè le lezioni sono riprese negli edifici appena ristrutturati, mentre alla scuola per l’infanzia di Trepiere è stata concessa una classe in più. Al plesso Dall’Ongaro, nuovo ingresso da via Pigozzi per evitare l’intasamento di via Luzzatti e favorire il passaggio dei mezzi di soccorso. Istituita una sesta sezione alle medie Amalteo.

 

*  Il presidente del Consiglio Prodi, prima di decollare per la visita in Cina, risponde alla lettera aperta che il Vescovo di Vittorio Veneto gli aveva indirizzato sul tema della precarietà del lavoro, criticando la normativa introdotta dalla legge Biagi. Prodi promette a mons. Giuseppe Zenti, da sempre attento ai temi della famiglia ripetutamente trattati anche nel Duomo di Oderzo, una riforma più favorevole alle donne sul part-time e una flessibilità sostenibile.

 

*  Via Garibaldi finisce sotto acqua, dopo una prolungata e violenta pioggia che ha messo in crisi l’area attorno al municipio. E finisce sotto accusa anche il cantiere, simbolo della controversia legale in atto per il completamento dei lavori. Disagi per l’edicola, il barbiere e la farmacia, invasi dall’acqua. E un collasso al traffico per l’attraversamento del Piave si è verificato a causa del crollo della passerella creata dalla Provincia in alternativa al ponte di Maserada, oggetto di opere di consolidamento.

 

*  L’ordinanza che vieta gli scarichi dei reflui della lavorazione dell’uva nella fognatura comunale non ha mancato di mettere in crisi la cantina sociale nel periodo delicato della vendemmia. Dagli amministratori della cooperativa alla giunta comunale, tutti si sono impegnati a cercare soluzioni per superare le difficoltà ed adeguare le strutture alle norme di sicurezza ambientale. Dopo il vertice tra Comune ed ‘Opitergium Vini’, si punta su un depuratore da costruire in area esterna alla cantina, aperto ad altre attività produttive. E, per far fronte all’improvviso impegno di risorse, viene accantonato il progetto per la ‘Casa del vino’ prevista nel palazzo adiacente.

 

* Il progetto ‘Carie zero’, che ha coinvolto una cinquantina di studenti (dei trecento considerati al momento dell’adesione all’iniziativa), chiuderà a fine dicembre. A giudizio del Sindaco Dalla Libera, l’annullamento del progetto dovrebbe consentire al Comune di risparmiare diecimila euro.

 

*  Tragedie della strada: hanno perso la vita Calogero Barberi, ventenne barista schiantatosi all’altezza della Stefanel di Ponte di Piave mentre faceva ritorno alla propria abitazione di via San Pio X, ed Elisa Agnolet, 29 anni, mamma di due bambini, falciata in pieno giorno da un’automobile fuori controllo mentre percorreva la Pordenone - Oderzo in bicicletta.

 

* Il parto in acqua è ora realtà nel reparto ostetrico, diretto dal dott. Bruno Soave, dell’ospedale cittadino dove è operativa una sala attrezzata con vasca ed apposite apparecchiature. Un monitor speciale consente di seguire il battito del nascituro mentre la mamma è immersa nell’acqua.

 

* Il divieto di transito agli automezzi pesanti per il ponte sul ramo morto del Lia, sottoposto a lavori di consolidamento, ha riportato sicurezza al centro di Colfrancui. Durante un sopralluogo congiunto degli amministratori dei Comuni di Oderzo e di Fontanelle sono state definite le modalità dell’intervento sulla viabilità che consente comunque il passaggio dei carri agricoli.

 

* Il mondo dello sport si è stretto attorno a Giacinto Facchetti, per l’ultima partita nella cappella di San Sigismondo accanto alla Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. Resta un simbolo di un calcio pulito, oggi come ieri, quando il cronista andava a vedere le partite di coppa al bar oggi rinominato ‘Gaia da Camino’, come tanti ragazzi della sua generazione, tifando nerazzurro.

 

* Chiusura al traffico di via Umberto I? Il sindaco ha dato al comandante della polizia urbana, maggiore Dino Piovesana, mandato di studiare l’ipotesi di una chiusura notturna, per venire incontro alle esigenze di tranquillità dei residenti senza penalizzare le attività commerciali.

 

*  Ripresa  economica delle imprese maggiori confermata da un’indagine della fondazione Nordest. Nel secondo trimestre 2006, sono cresciuti i livelli di produzione, gli ordinativi e le vendite, ed è un terzo delle grandi aziende ha aumentato l’occupazione, sia pure con contratti a termine. La ripresa si accompagna però ad una riduzione dei margini di profitto.

 

* I Vescovi di Vittorio Veneto e di Pordenone avviano un percorso formativo per una riflessione sul futuro del distretto del mobile, nell’ambito di un’iniziativa delle commissioni pastorali sociali e del lavoro. 

 

* Reginetta di fine estate: la graziosa Elisa Silvestrin, 19 anni, è stata incoronata miss cinema a Salsomaggiore, per la soddisfazione di papà Bruno, sindacalista e presidente delle pro-loco dell’Opitergino, e di mamma Piera, psicologa. Spente le luci della ribalta, che l’hanno vista ad un soffio dal titolo di miss Italia, Elisa si appresta a frequentare la Bocconi di Milano.

 

 

Settembre

 

 

 

 

 

 

  PANE E FORMAGGIO

 

 

 

 

 

 

Archiviata la stagione estiva, che ha fatto registrare il caldo soffocante di luglio e l’autunno anticipato a metà agosto, con diversivo a base di grandine e bufera, ci si imbatte sui problemi della ripresa.

La festa per la vittoria degli azzurri ai campionati del mondo è stato un bel momento offuscato dalla farsa del processo a calciopoli. Così, le speranze di ripescaggio in serie A del Treviso (dell’”opitergino” Ettore Setten) sono state deluse in appello dalla sentenza confezionata ancora una volta a misura dei tanto deprecati poteri forti.

Le disgrazie non vengono mai sole. Ed anche il ciclismo ha vissuto il suo momento nero, con la scoperta che il vincitore del Tour (dal quale era stato escluso il nostro Ivan Basso) non si nutre solo di pane e formaggio. Ugualmente, esso rimane lo sport in cui la fatica si misura con il sudore che gronda da tutti i pori.

Le analisi sociologiche dicono che le ferie sono state più brevi e che metà della popolazione (pensiamo agli anziani e a chi deve darci un occhio) ha trascorso l’estate a casa, limitandosi a qualche gita.

Nella Marca Trevigiana, sale l’indice di miseria, calcolato sommando disoccupazione ed inflazione, ma economisti e sociologi si dividono sull’analisi. Quasi come i politici che descrivono la realtà italiana con toni apocalittici o ottimistici, secondo gli interessi che difendono o il ruolo ricoperto.

Si sa che i piccoli imparano dai grandi, e allora anche i nostri amministratori non perdono occasione per beccarsi, tra vecchi e nuovi, e scambiarsi lezioni di stile. Scaramucce di inizio partita per costruire il gioco.

Da settembre, dalle parole si dovrà passare ai fatti, nella vita quotidiana delle famiglie come nella vita pubblica. L’autunno è tradizionalmente una stagione calda per il mondo del lavoro e per l’economia, ed avremo modo di constatare se sarà condita di lacrime e sangue, di nuove tasse o di riduzione di aliquote (come si è promesso a Roma come ad Oderzo, parlando rispettivamente di costo del lavoro e di imposta sugli immobili).

Il rinnovo delle cariche negli enti (anticipato da un certo rumore di fondo) ha dato stabilità all’attività amministrativa della casa di riposo,  della fondazione cultura e dell’istituto musicale, mentre per l’opera pia Moro si è preferito assicurarsi che il programma dei lavori avviato un anno fa sia portato a termine.

Ricomincia per molti ragazzi la scuola, con i suoi problemi.  Alla scuola materna Trepiere viene aperta una nuova sezione che permetterà di accogliere altri venti bambini. Il liceo, ospitato nelle aule delle medie Amalteo, attende da anni una sede adeguata. Si ricordano ancora in quelle stanze lo stile e l’autorevolezza del preside Giordano Bruno Brisotto, che ci ha lasciato e che tanto si spese nelle istituzioni pubbliche e nella vita cittadina.

E’ suonata la campanella. Si comincia.

 

 

Nella foto:  conferimento dell'uva alla catina sociale di Oderzo

 

 

Trenta giorni 

 

 * Ricomincia la scuola, portatrice di istruzione ma anche carica di spese per le famiglie degli alunni che si apprestano a rimettere la testa sui libri. A cominciare dal caro libri. L’aumento è contenuto; la spesa media si aggira sui 270 euro per le scuole medie; per le superiori siamo sull’ordine di 300-350 euro.

 

* Il ministero della pubblica istruzione ha assegnato una nuova sezione alla scuola dell’infanzia Trepiere che conta attualmente 130 bambini e potrà accoglierne un’altra ventina. “E’ una buonissima notizia”, commenta la dirigente scolastica Nara Ronchin, che si è adoperata per raggiungere questo obiettivo.

 

* Il caldo infernale e la siccità di luglio, con grandinate in alcune zone, ed il brutto tempo di agosto hanno influenzato la vendemmia 2006, alimentando  timori in chi investe capitali e manodopera sulla produzione viti-vinicola.

 

* Fotostudio Casonato si impone al primo posto nel premio Oderaboso, come vetrina meglio allestita sul tema del vino principe della terra opitergina. La manifestazione era organizzata dall’associazione “Oderzo è” al vertice della quale è passato il testimone da Marina Marchetto a Roberto Nardellotto.

 

* Padre Gianfranco Agostino Gardin, nato a San Polo di Piave nel 1944 e fino allo scorso anno , confratello della comunità dell’Ordine dei minori conventuali di San Francesco a Treviso, ministro generale dell’Ordine per alcuni anni, è stato nominato da Benedetto XVI arcivescovo titolare di Cissa e segretario della congregazione per  gli istituti di vita consacrata. E’ stato direttore generale del ‘Messaggero di Sant’Antonio’. Svolgerà il nuovo incarico in Vaticano.

 

* Monsignor Giacinto Marcuzzo, vescovo ausiliare di Gerusalemme, sempre originario di San Polo, sfugge tre volte ai missili della guerra israelo-libanese durata un mese. “Una guerra contro qualsiasi logica, contro ogni buon senso, contro l’umanità”, commenta il presule rientrato in Italia per alcuni giorni. Tra gli impegni, una veglia per la pace in Basilica a Motta di Livenza.

 

* Il conflitto nello scacchiere medio orientale ha fatto saltare il pellegrinaggio in Terra Santa organizzato dal 3 all’11 agosto dalle parrocchie di Lutrano-Fontanellette, Mansuè-Basalghelle e Camino-Fratta, che hanno perciò optato per un altro itinerario, la Grecia sui luoghi di san Paolo.

 

* Ricevendo il premio Oderzo Atto II, Vittorio Sgarbi, neo assessore al Comune di Milano, elogia Oderzo ma critica il lampione disegnato da Toni Follina. “Oderzo è comunque una bella città e ha il merito di ospitare un grande museo qual è la pinacoteca Alberto Martini”.

 

* Rinnovo delle cariche negli enti pubblici cittadini: Marcello Ferri, medico specialista, è il nuovo presidente della Casa di Riposo. Tiziana Prevedello Stefanel è stata confermata al vertice della Fondazione Cultura, mentre è stato rinviato il rinnovo dell’amministrazione dell’Opera Pia dell’Istituto Moro, presieduta dall’imprenditore Enrico Bazzichetto.

 

* Nominato anche il nuovo collegio dei revisori dei conti del Comune di Oderzo. E’ composto dal commercialista Valerio Borgolotto, presidente, e dai componenti Edi Campaner e Alessandro Gaiotti.

 

* Aspettare il 2021 per avere un nuovo depuratore? Il comitato per la salute dei cittadini non nasconde la sua amarezza: “Ci hanno sempre garantito che era tra le priorità”. Intanto è stata effettuata la manutenzione straordinaria agli impianti di Spinè e di Fratta per ovviare agli inconvenienti acuitisi negli ultimi mesi.  Inconvenienti che stanno costando 67 mila euro di multe da pagare alla Provincia. A tanto ammontano le sanzioni comminate al Comune per malfunzionamento degli impianti di depurazione verificatosi nell’ultimo anno e mezzo.

 

* Una catena di incidenti mortali ha funestato le strade delle vacanze. Gli effetti deterrenti della sottrazione di punti dalla patente sembrano sfumati e si torna a correre troppo, con pericolo per la vita propria e degli altri. Le campagne di prevenzione non sono bastate e nemmeno le misure drastiche come il ritiro della patente. E’ guerra contro l’uso dei telefonini durante la guida. In funzione dissuasori  e telelaser.

 

* Uniriscossioni, dal 1° agosto, ha chiuso lo sportello di galleria Rebecca usato specialmente per il pagamento delle bollette di acqua, luce, gas, telefono e delle cartelle esattoriali. Alla base della decisione ci sarebbe, è facile immaginarlo, una volontà di ridurre i costi, in un quadro di razionalizzazione a livello nazionale.

 

* Nell’assumere la direzione del Gazzettino, il nuovo direttore Roberto Papetti parla delle caratteristiche del Nordest: “Allo straordinario dinamismo di aziende piccole, medie e grandi che hanno fatto del Triveneto una delle locomotive dell’Azienda Italia, si affianca un’attenzione al sociale che ha pochi paragoni nel resto del Paese. Forse troppo spesso si dimentica che, per esempio, il Veneto è anche la prima regione italiana nel volontariato”.

 

* Di altro taglio, l’analisi di Goffredo Parise, alla cui produzione letteraria è dedicata la mostra ‘Il Veneto di Goffredo Parise’ allestita fino all’8 ottobre nella casa della cultura di Ponte di Piave.: “Mi chiedevo quale cultura potesse legare la solenne bellezza delle colonne palladiane, dei mattoni e dei portici padovani, dei ponti veronesi, della scintillante Venezia alla enorme quantità di piccole e grandi fabbriche del Veneto e non ne trovavo nessuna salvo una e una sola: la forza barbarica della terra, che ha prodotto lavoro dei campi fino a ieri e ora produce lavoro nelle fabbriche”.

 

* Il sindaco Pietro Dalla Libera subentra ad Elio Pujatti nella carica di vice-presidente del Consorzio dei Comuni.

 

* Nubi sopra il Consorzio dei Comuni Opitergino che, secondo i primi cittadini di Chiarano e Gorgo al Monticano, avrebbe perso lo spirito con il quale fu costituito. Replica prontamente alle critiche il presidente e sindaco di Fontanelle, Antonio D’Amico, restituendo ai mittenti pan per focaccia: “Fa piacere constatare che il loro orticello è sempre migliore”. Di rimando: “Lo scopo era quello di promuovere una riflessione sul ruolo dell’organismo. Assurdo spendere soldi per qualcosa che non dà risultati. Stiamo meditando di andarcene”.

 

* Sacrestia in fiamme a Navolè. Il tempestivo intervento dei pompieri ha evitato che il fuoco si estendesse alla chiesa. Nell’incendio ha riportato gravi danni un pregiato tabernacolo del ‘600, come riferisce don Angelo Pederiva, da alcuni mesi parroco di Gorgo al Monticano e di Navolè.

 

* Dopo 25 anni di generoso servizio a Colfrancui, don Vittorino Mason, 79 anni, assume l’incarico di assistente religioso al casa di riposo ‘Villa Bianca’ di Tarzo. La guida della parrocchia (amministrativamente ripartita tra il comuni di Oderzo e di Fontanelle) è stata affidata a don Sante Modolo, la cui famiglia è originaria di Camino, attualmente parroco a Staffolo di Torre di Mosto.

 

* Argini più alti e sicuri lungo il Monticano: saranno innalzati di un metro nel tratto tra il ponte sulla Postumia e il depuratore di Fratta. E’ prevista anche la costruzione di una pista ciclabile e verrà spostato il canale dell’idrovora Paludei. E, grazie ad un cospicuo finanziamento regionale al Consorzio di Bonifica Pedemontano ‘Sinistra Piave’, verranno potenziate le idrovore per prevenire gli allagamenti d’autunno con interventi sugli impianti ai Masotti e a Fratta.

 

* Si è spento a 92 anni il professor Giordano Bruno Brisotto, protagonista della vita culturale e sociale del dopoguerra. Fece parte della prima giunta popolare d’amministrazione presieduta dal sindaco Plinio Fabrizio. Entrò poi nel consiglio d’amministrazione dell’ospedale civile. Viene ricordato da migliaia di studenti e di genitori per essere stato preside per vari anni della scuola media “Amalteo”, apprezzato per la competenza e la signorilità che ha sempre distinto il suo agire. Nel 1985, il Lions Club, di cui era stato socio fondatore nel 1964, gli assegnò il premio cultura. E l’avv. Dalla Libera esprime l’intenzione di proporre l’intitolazione di una via al docente scomparso.


* Dibattito sulla chiusura alle auto di corso Umberto I. All’epoca dell’esperimento avvenuto nel 1990, i commercianti insorsero. Con la sistemazione di piazza Carducci, l’argomento è tornato d’attualità. Vedremo gli sviluppi.

 

Luglio 

 

  RICAMBIO E SCAMBIO

 

 

 

 

Con un secco 55,7%, l’avv. Pietro Dalla Libera si è imposto al ballottaggio su Giuseppe Covre, che ha raccolto il 44,3% dei consensi. Il risultato delle elezioni comunali ad Oderzo è stato una sorpresa, anche se la voglia di cambiamento era nell'aria.
Il declino della Lega e la riproposizione di Bepi Covre, protagonista assoluto della vita politica locale dell’ultimo decennio, hanno sicuramente pesato. Egli ha pagato le polemiche non ancora sopite sul parco commerciale (noto come Prusst: piano di riqualificazione urbana e sviluppo sostenibile del territorio) e dovuto fare i conti con l'accusa di cementificazione urbanistica. E, in campagna elettorale, si è trovato a combattere da solo contro tutti.
Senza troppi bilanci sui meriti e sulle colpe, era forse più semplicemente giunto il momento del ricambio.
Pietro Dalla Libera? Uomo a modo e preparato, con un'esperienza di assessore allo sport maturata, a cavallo degli anni '80 e '90, nella giunta Zulian,  ha sottolineato l’indipendenza della sua lista civica rispetto al sistema dei partiti (“I problemi della città non hanno colore politico”), e dichiarato di voler governare ‘con i cittadini’.

All’indomani della vittoria, ha affermato di volere aprire a tutti le porte del palazzo e di essere intenzionato ad abbassare l’aliquota dell’imposta comunale sugli immobili. Due mosse che sicuramente saranno gradite ma che non bastano a costruire un consenso duraturo. Altre urgenze attendono. Il primo cittadino ne ha indicate alcune, in particolare: la sicurezza, vera ‘missione’ che cinque anni fa ispirò la formazione della lista ‘Oderzo Sicura’, la centralità di Oderzo rispetto al territorio, la qualità della vita e dell’ambiente. Poi, il recupero di servizi qualificanti per la città e la valorizzazione delle frazioni, che meritano un’attenzione maggiore.

Con una strategia efficace, il vincitore si è assicurato la collaborazione dei leader dei partiti che hanno appoggiato la sua candidatura al ballottaggio: l’esponente del centro sinistra, ing. Bruno De Luca, è stato chiamato a ricoprire la carica di vice-sindaco e a reggere l’urbanistica ed il commercio, non senza qualche problema interno alla coalizione che l’ha sostenuto, e Francesco Montagner, espressione di Oderzo e Frazioni, Forza Italia e Lega Giovani, si occuperà di attività produttive, qualità della vita ed ambiente.

La giunta Dalla Libera passerà da sei a sette  componenti, finanziando l’operazione con una diminuzione dell’indennità di carica al resto della compagine.

Verranno i giorni delle scelte di sostanza, ed allora l’idillio lascerà probabilmente il posto alla fatica su cui l’elettorato ha dimostrato di non essere propenso a fare sconti.

Partite spinose sono prevedibili intorno al futuro dell’area Masotti (torri sì, torri no), sull’area Malice, sul depuratore, sul completamento della tangenziale sud-est, sul nuovo municipio.

Sono tempi duri per tutti, per chi ha lavorato molto (e lavorando si può sbagliare), e per chi è stato chiamato a rilevare il testimone.

Da parte del Dialogo, un grazie a chi si è speso in questi anni e l’augurio di buon lavoro a chi è chiamato a perseguire il bene comune. Un compito impegnativo e stimolante.

 

Nella foto: il Sindaco di Oderzo, avv. Pietro Dalla Libera, vincitore delle elezioni di giugno. 

 

 

Trenta giorni 

 

Speciale elezioni

* Il principe di Casa Savoia, arrestato con l’accusa di malaffare e relazioni pericolose, cade dal letto a castello durante la prima notte in prigione. Un’immagine tragicomica se non fosse drammatica per un Paese abituato a passare da uno scandalo all’altro, nel mondo del pallone e nella vita pubblica, e da una consultazione finalizzata all’amministrazione del quotidiano ad un referendum su scelte che investono principi costituzionali. In mezzo a tante elezioni, in Comune di Oderzo, si è votato il 28-29 maggio e l’11-12 giugno per il rinnovo dell’amministrazione comunale. Si è imposto, con il 55,7% dei consensi, l’avv. Pietro Dalla Libera, 51 anni, della lista civica ‘Oderzo Sicura’, appoggiata da ‘Cittadini Uniti’. Ne parliamo nello spazio dell’approfondimento.

*La giunta comunale, guidata dall’avv. Dalla Libera, che seguirà direttamente gli affari generali, è così formata: Bruno De Luca (vice-sindaco), urbanistica e commercio; Giuseppe Casagrande, bilancio e finanze; Ermes Campigotto, lavori pubblici e protezione civile; Antonio Neri, sanità e servizi sociali; Giuliano Caldo (che ha ottenuto una grossa affermazione personale in termini di preferenze, 165) sport, associazioni, personale, sicurezza e frazioni; Meri Zorz, pace, cultura, scuola, turismo, spettacoli; Francesco Montagner, attività produttive, qualità della vita ed ambiente. 

* La composizione del consiglio comunale:

Oderzo Sicura: Paolo Polesello, Paola Paladin, Corrado Cester, Graziano Dall’Aica, Stefano Bucciol, Francesca Ginaldi, Marco Drusian, Guido Perissinotto;

Cittadini Uniti: Marco Rebecca, Stefano Battistella, Maurizio Dalla Torre, Raffaele Musacchio;

Forza Italia: Paolo Ferri;

Uniti per Oderzo: Sandro Martin, Luciano Freschi;

Città Viva e Solidale: Eugenio Luzzu;

Lega Nord: Giuseppe Covre, Gianluigi Casagrande, Edda Battistella, Alberto Turchetto

* I risultati del primo turno: Giuseppe Covre 35,27% (collegato con le liste Lega Nord, Liga Veneta , Civica delle Libertà per Oderzo, Giovani, Noi Ci Siamo), Pietro Dalla Libera 23,96% (Oderzo Sicura, Cittadini Uniti), Bruno De Luca 23,45% (Città Viva e Solidale, Uniti per Oderzo), Francesco Montagner 13,74% (Oderzo & Frazioni, Lega Giovani, Forza Italia) , Marina Marchetto 7,24% (Alleanza nazionale, Marina per Oderzo), Giovanni Chiara 2,69% (Rifondazione Comunista).

* Le urne non sempre premiano l’impegno. Sono diversi i volti noti che non compaiono nel nuovo consiglio: ha ottenuto 23 preferenze il sindaco uscente, Elio Pujatti, che ha comunque dato un esempio di stile, accettando la scelta del suo gruppo, che gli aveva preferito un altro candidato alla carica di primo cittadino, e svolgendo fino all’ultimo giorno il suo compito senza concessioni alla politica-spettacolo. Escono di scena anche gli assessori al bilancio, Mauro Lorenzon, (17 preferenze) e alla cultura, Giuditta Rado (18), il presidente del consiglio comunale, Pierfranco Bincoletto (13). Non ce l’hanno fatta l’ex sindaco Fulgenzio Zulian (43) ed il senatore Walter Bianco (22). Non entrano in consiglio comunale nemmeno i candidati sindaci Marina Marchetto e Giovanni Chiara. Infine, non hanno raccolto sufficienti consensi per sedere sui banchi di palazzo Saccomani né Graziella Camilotto, in arte Zilca  (17), protagonista di tante battaglie, né Fabio Ricci, compagno artistico e nella vita di Alessandra Drusian, l’altra metà del duo ‘Jalisse’, vincitore di un’edizione del festival di San Remo.

* Sono dodici i sindaci che hanno preceduto l’avv. Dalla Libera dal dopo guerra in poi. Il primo, nel 1945, fu l’ing. Plinio Fabrizio. Rilevò il testimone, per alcuni mesi del 1946, Giovanni Battista Maccari. Dal 1946 al 1950, la città fu amministrata da un commissario prefettizio. I primi cittadini successivi: Gerolamo Lino Moro, eletto al Senato; Arturo Pujatti (padre di Elio); Piero Feltrin, poi presidente della Giunta Regionale; Giorgio Gherlenda; Aldo Cappellotto; Mario Madonna; Davide Bozzo; Daniele Martin; Fulgenzio Zulian; Giuseppe Covre, per due mandati nell’ultimo dei quali fu anche deputato alla Camera; infine, Elio Pujatti.

 

Altre notizie dalla città

* Hanno fatto tutto, dalla sceneggiatura alle riprese, dal montaggio alla scelta delle musiche. Sono gli alunni della quinta C della scuola elementare Francesco dall’Ongaro, che, con la supervisione dell’esperta di comunicazione Elena Grassi, hanno realizzato due lavori interessanti “Missione sfinge” e “Tutti pazzi per...”  I cortometraggi – regia di Andrea Pisani e Deborah Furlanetto - sono stati presentati alla mostra di fine anno scolastico al Patronato Turroni. Nello stesso progetto finanziato dalla Regione è rientrato il lavoro dal titolo “Il traditore” di Marco Marcuzzi, studente di terza E alla scuola media Francesco Amalteo.   

* Postumia Hotel Designa all’insegna del confort e dell’attenzione alle norme dettate dalla bio-ingegneria. L’albergo dispone di  venticinque camere, tre junior suite, una suite, tutte insonorizzate e con ambienti scenografici diversi. Cucina raffinata, enoteca con vini di prestigio, american bar.

* Il capo della sicurezza del Papa, Camillo Cibin, originario di Salgareda, ed Angelo Gugel, di Miane, cameriere personale degli ultimi sommi pontefici, chiamato nei sacri palazzi da Albino Luciani nel 1978, sono da alcuni mesi a riposo, dopo un intenso servizio in Vaticano. Non c’è ripresa delle udienze di Giovanni Paolo II, da piazza San Pietro, che non veda il cameriere seduto a fianco del Papa e il capo della gendarmeria, a piedi, vicino alla papamobile.        

* Emergenza influenza aviaria: con un’ordinanza del sindaco, sono state revocate le misure di polizia veterinaria che imponevano severe prescrizioni per gli allevamenti domestici di pollame. Rimangono comunque l’obbligo della registrazione degli allevamenti, al competente ufficio di Polizia Locale, e della detenzione dei volatili in aree esclusive delimitate da reti metalliche.             

* Assegnato a Nicola Menegaldo il “Premio Cultura 2006” del Lions club opitergino. Il maestro Menegaldo, classe 1953, è il fondatore del coro di bambini “The Green Singers” di Ponte di Piave.

* E’ stata intitolata ai fratelli Rino e Arturo Simonetti la nuova strada che collega via Roma con via Città di Pontremoli. Alla loro generosità va ascritta la realizzazione dell’asilo-nido, ora scuola materna, di Camino e la casa di soggiorno gestita dall’Opera Immacolata Concezione.

* Nemmeno l’ombra del treno storico a vapore che avrebbe dovuto compiere, come recita un manifesto accattivante, un romantico viaggio dal Lemene al Sile con il “vapore” sulla rinata Portogruaro-Treviso; un viaggio durante il quale, nelle stazioni, si sarebbe esibito un gruppo folcloristico. Alla stazione di Oderzo, un piccolo gruppo di curiosi ha dovuto rassegnarsi a rinviare ad un’occasione più favorevole il godimento per gli sbuffi dell’annunciata locomotiva a vapore, con cinque vetture storiche e bagagliaio d’epoca. E meno male che l’iniziativa registrava il patrocinio del Comune di Portogruaro, della Regione Veneto e di Trenitalia.                                                                                  

 

Giugno 

MOSCA CIECA

 

 

 

 

 

 

 

 

Da piccolo, vi era un gioco, mosca cieca,  al quale partecipavo con particolare entusiasmo. Un giocatore bendato doveva inseguire e prendere uno dei partecipanti che a quel punto lo sostituiva nel ruolo di ‘mosca cieca’. E’ in questa stimolante condizione di handicap temporaneo, obbligata dai tempi di lavorazione del giornale, che mi trovo a figurarmi lo scenario post-elettorale, con una maggioranza che dovrà amministrare la città per cinque anni e con un sindaco chiamato a governare la compagine uscita vincitrice dalle elezioni.

Apriamo una finestra sulla scena nazionale. Vorremmo dimenticare una recente fase, travagliata, della vita pubblica italiana, con un passaggio di consegne alla guida del governo contrassegnato da troppe stonature. Si è sentito ripetere che il Paese è spaccato a metà. Preferisco pensare che, in una democrazia matura, chi ottiene un voto più dell’altro governa, tenendo conto dei bisogni e delle aspettative dell’intera collettività. Purtroppo, il triste spettacolo, al quale abbiamo assistito nella formazione del nuovo esecutivo come nell’elezione delle più alte cariche dello Stato, legittima più di una preoccupazione. Il manuale Cencelli, che prevede nei minimi dettagli le modalità di spartizione del potere, funziona ancora. Alle donne sono state lasciate le briciole. Una rappresentanza di serie B in una società a misura di maschio, dominata dall’economia e dalla finanza. E, se il paragone con il mondo del calcio - oggi nella bufera - regge,  la dice lunga sulla serie A.

Il nuovo governo ha cominciato a ridiscutere alcune scelte strategiche dei precedenti inquilini di Palazzo Chigi: la riforma del mercato del lavoro, il progetto per il ponte di Messina, l’alta velocità su rotaia, l’energia, solo per fare qualche cenno.

A livello locale, la campagna elettorale appena conclusa, nella quale si sono confrontate tredici liste, con sei candidati sindaci e duecento cinquanta aspiranti consiglieri, ha portato all’attenzione una serie di urgenze ed alcuni temi portanti, forse meno connotati da scelte di valori ma ugualmente significativi. Ne ricorderemo alcuni, ma prima annotiamo il trionfo delle liste civiche, più duttili dei partiti tradizionali alle esigenze contingenti, il proliferare delle liste d’appoggio ed il naufragio degli sforzi di grandi coalizioni. Un dato emerge su tutti: lo spazio dato ai giovani, con liste proprie. Il rischio (e lo diciamo ‘alla cieca’) è che si ripeta la condizione della famiglia patriarcale d’altri tempi in cui i ragazzi stavano a parte e le donne mangiavano spesso con un bambino in braccio e comunque in piedi.

Al di là dei programmi, a tratti simili tra loro, torniamo ai temi con i quali si dovranno misurare gli amministratori del prossimo quinquennio.

Tra questi, lo sviluppo della città proiettata verso i venticinque mila abitanti, con le infrastrutture ed i servizi tipici di una città a misura d’uomo. Una società che invecchia non può dimenticare chi l’ha costruita né chi è chiamato a rilevare il testimone. Il disagio e l’incertezza del futuro preoccupano giovani ed anziani. Raggiunta la saturazione urbanistica e completate le tangenziali, le bretelle e le rotatorie,  si tratta di guardare alla qualità della vita nel capoluogo ma anche nelle frazioni. Di puntare sui servizi alla persona e alla collettività che ha subito un’accelerazione insospettata fino a dieci anni fa sul piano della composizione etnica e dell’offerta occupazionale.

Ad occhi liberati da bende, è tempo di prendere atto del responso delle urne e di guardare in faccia gli altri giocatori.

 

 

Nella foto sposa davanti al Duomo di Oderzo

 

 

 

Trenta giorni 

 

* Le aziende vitinicole italiane sono sempre più costrette a confrontarsi con una concorrenza agguerrita che offre vini prodotti in Cile o in Australia, adatti a competere sul prezzo più che sulla qualità. E’ cambiato il sistema della distribuzione, il discount alimentare sta diventando un canale apprezzato dal consumatore per la semplificazione dell’offerta in termini di assortimento e di tempo da spendere, la ristorazione dovrà rivedere le politiche dei prezzi per cercare di superare la recessione in atto. E’ una parte dell’analisi fatta dal presidente Valerio Cescon durante l’assemblea dei soci del consorzio di cantine ‘la Marca’ che è riuscito a chiudere il 2005 con un incremento del trenta per cento del volume d’affari rispetto all’anno precedente.

 

* Disagi per i viaggiatori diretti oltre il capoluogo della Marca nel procurarsi il biglietto ferroviario, da quando non è più possibile usare lo scontrino del trasporto su gomma. “Se ci fosse un distributore automatico in stazione diventerebbe tutto più facile”, è il mugugno di fondo. Invece è necessario recarsi all’autostazione o all’edicola.

 

* Sala d’attesa con vista sul primo binario. E’ stata firmata la bozza di accordo tra Comune di Oderzo e Rete ferroviaria italiana per la sistemazione della stazione. Via libera perciò alla ristrutturazione dei locali e al ripristino di una sala per i passeggeri. La convenzione stabilisce un comodato d’uso di nove anni più cinque a favore del Comune, il quale s’impegna in cambio a sistemare la stazione ed il piazzale esterno.

 

* Aveva trascorso l’infanzia a San Polo di Piave il maresciallo Enrico Frassanito, quarta vittima dell’attentato di Nassiriya in Iraq. Il padre Vito aveva diretto la locale caserma  di via Mura prima di trasferirsi a Verona, dove partecipò alla liberazione del generale Dozier.

 

* Nuova gestione per il centro di recupero di Levada, aperto una quindicina d’anni fa dalla Piccola Comunità di don Gigi Vian. Riparte con la cooperativa Alternativa di Vascon di Carbonera, da tempo impegnata sul fronte dell’accoglienza e del recupero sociale per persone in condizioni difficili.

 

* Assemblea degli industriali trevigiani aderenti ad Unindustria, all’insegna della creatività e del ‘Made in Italy’. Presentatrice ufficiale, la giornalista Paola Saluzzi. Tra gli ospiti più noti, lo stilista Santo Versace. Nell’immenso salone di Veneto Banca, a Montebelluna, erano esposte alcune macchine di Leonardo da Vinci, realizzate in anni di lavoro da Renato Catto che ha allestito un vero e proprio museo che presentiamo in altra parte del giornale.

 

* Sul fronte dell’economia, emerge un dato confortante per la nostra provincia: nonostante cinque anni difficili, la disoccupazione non supera il 4,1 per cento e l’export è tornato a trainare il sistema. Insomma, le imprese vedono la fine del tunnel ed è diffusa la sensazione di poter agganciare la ripresa e smentire chi parla del declino anche delle piccole aziende. Ma a nome degli industriali,  Andrea Tomat, rivolto alla politica,  mette in guardia: “Dall’arteria pedemontana ai termovalorizzatori la cultura del ‘no’ paralizza la capacità decisionale. Non è possibile cercare un compromesso su tutto”.

 

* Inaugurato all’Istituto Moro un centro ricreativo comunale aperto, nel ricordo di Adriano Russolo, ai gruppi e alle associazioni. E’ strutturato in diverse salette, una attrezzata a cucina, dove gli anziani, ma non solo loro, potranno trascorrere alcune ore insieme.

 

* La scia di sangue che da dodici anni insanguina il Nordest non accenna a fermarsi. Questa volta Unabomber ha colpito a Porto Santa Margherita di Caorle. Il 25 aprile 2003 un ordigno collocato all’interno di un evidenziatore colorato aveva sfigurato una bambina opitergina sulle rive del Piave. Due anni dopo, nel duomo di Motta di Livenza, una candela era esplosa nelle mani di un’altra bambina.

 

* L’Associazione dei familiari delle persone colpite da disagio mentale esprime soddisfazione per l’arrivo al Centro di Salute Mentale del nuovo primario, Massimo Semenzin, che pone fine ad una situazione di precarietà e di incertezza sulle sorti del servizio. Il programma di riorganizzazione prevede la ristrutturazione del padiglione Altinate che ospiterà sia il Centro di Salute Mentale che la Comunità Terapeutica Residenziale Protetta.

 

* La questione dell’Imposta Comunale sugli Immobili ha vivacizzato una campagna elettorale – al di là dei confronti pubblici tra i candidati sindaci - poco partecipata. Se appare difficile rinunciare ad una delle principali voci d’entrata, molti concordano sulla necessità di rivedere i meccanismi di calcolo. Negli ultimi cinque anni sono state realizzate 1.220 abitazioni e le famiglie sono aumentate di oltre mille.

 

* Lo scandalo del calcio sconcerta le tifoserie. Al centro della bufera le grandi società, Juve in prima linea. Ed il Treviso di Ettore Setten, miracolato un anno fa dalla retrocessione del Genoa, spera in un secondo miracolo. Vedremo gli sviluppi.

 

* E’ stata affidata all’impresa di Genesio Setten la riqualificazione dell’ex ospedale Sant’Artemio a centro servizi e residenziale.

 

* Siglato l’accordo di programma tra Residenza per Anziani, Comune di Oderzo e Azienda Sanitaria n. 9 per la realizzazione della cittadella della salute. Il programma che si concluderà per il 2010 prevede la costruzione di una struttura da 72 posti per anziani nell’area libera dall’istituto scolastico Ipsia, dietro l’Altare della Patria ed il trasferimento del distretto socio-sanitario da via Manin all’attuale sede amministrativa della casa di riposo. Un’operazione da 10 milioni di euro.

 

* Si è svolta presso l’istituto Sansovino l’annuale cerimonia di consegna delle borse di studio intitolate al geom. Bernardino Berizzi. I premiati: Serena Bet,Anna Bozzetto, Lorenzo Violo, Roberta Buso.

 

* Per il secondo anno consecutivo il Comune di Oderzo ha partecipato alla manifestazione “Maggio in fiore” di Cervia con il mosaico della caccia con il vischio che risale al III secolo d. C., conservato nel museo archeologico Eno Bellis. La riproduzione dell’opera è stata affidata al maestro Ezio Burigana, insegnante alla scuola media Amalteo.

 

* Bruno Andreetta è stato confermato alla presidenza dell’associazione commercianti fin al 2010. Lo affiancano alla vice-presidenza Gastone Tadiotto e Roberto Nardellotto.

 

* Ennesimo inquinamento in uno dei fossi che confluiscono nelle acque del fiume Monticano. Amministratori e pescatori sportivi sembrano sconsolati: “Se si va avanti di questo passo il Monticano è destinato a morire”.

 

* A distanza di trent’anni, “Il terremoto del Friuli” di Paolo Cossi, edito da Becco Giallo, racconta in fumetti i terribili momenti che segnarono la distruzione di Gemona e di Osoppo. E della medesima casa editrice è “Chernobyl”, scritto e disegnato da Paolo Parisi, dedicato alla sciagura verificatasi il 26 aprile 1986 nella centrale nucleare diventata tristemente famosa.

 

* Intervento chirurgico d’eccezione su un anatroccolo nato con quattro zampe e due intestini. Il veterinario ha constatato trattarsi di fatto di due piccole papere siamesi, una delle quali nata viva. L’intervento del dott. Alessandro Chiesurin è perfettamente riuscito tanto che l’anatroccolo più fortunato ha immediata preso a scorazzare libero sull’erba con il resto della nidiata.

 

Maggio      

  NON SIAMO GIAPPONESI

 

 

 

 

 

Il serpente di auto e di camion che percorrono la tangenziale, all’ora di punta, e minacciano di stritolarti alla prima incertezza, la dice lunga sul sistema dei trasporti pubblici e sulla nostra refrattarietà verso tutto ciò che puzza di costrizione. L’impennata del costo del petrolio? Un argomento da dotta analisi economica. L’inquinamento dell’atmosfera? Un costo inevitabile della modernità.

Una prova di lotta allo smog, per la verità, è stata fatta lo scorso 26 marzo,  ma la giornata nazionale dell’ambiente è stata celebrata a macchia di leopardo. Dei 95 Comuni della Marca, 67 hanno ufficialmente aderito all’ordinanza della Provincia che rinviava all’autonomia delle realtà locali ogni competenza. Altri 28 Sindaci hanno perciò deciso di non bloccare il traffico sulle strade provinciali e comunali del loro territorio. Si è liberamente circolato ad Oderzo, Cessalto, Chiarano, Cimadolmo, Fontanelle, Gorgo al Monticano, Mansuè, Meduna di Livenza, Ormelle, Portobuffolè, San Polo di Piave. Nel comprensorio, ha fatto eccezione Motta di Livenza, dove però Mottaflor ha ugualmente registrato un’affluenza eccezionale. Il divieto di circolazione, dalle 8 alle 20, era mitigato da un’infinità di deroghe per manifestazioni sportive, ricreative, eventi culturali e turistici, funzioni religiose, pranzi in ristorante, urgenze sanitarie, impegni lavorativi:  bastava una semplice autodichiarazione da esibire a richiesta. Comunque, puntando alla sensibilizzazione del cittadino e non alla repressione, nessun pugno di ferro né spiegamento particolare di forze è stato messo in atto. Risultato: un flop su tutta la linea.

E con l’inizio del mese di aprile, anche le auto non catalizzate sono tornate libere da blocchi  del comitato regionale di indirizzo e sorveglianza per combattere l’inquinamento atmosferico. A Treviso, quest’anno, sono stati 52 i giorni, compresa la giornata dell’ambiente, in cui le polveri sottili hanno superato il limite. C’è poco da star allegri.

Si apprende che la giunta Cofferati, seguendo l’esempio di Londra e Stoccolma, ha avviato la regolamentazione dell’accesso al centro storico di Bologna imponendo un ticket di cinque euro per 24 ore.

Una strategia che potrebbe estendersi a macchia d’olio, col duplice vantaggio di contrastare il fenomeno delle polveri sottili e di rimpinguare le casse municipali com’è avvenuto, un po’ dappertutto, con i parcheggi.

A Genova, per mitigare l’impatto, si prevedono crediti di mobilità concessi gratuitamente ai cittadini per un certo numero d’ingressi al centro e la possibilità di convertire i punti non consumati in biglietti d’autobus.

Anche l’Unione Europea raccomanda per le ‘zone sensibili’ un pedaggio specifico il cui ricavato dovrebbe andar a finanziare infrastrutture alternative alla strada: ferrovie e metrò, soprattutto.

Per ora, sul fronte dell’energia, a vent’anni dalla tragedia alla centrale nucleare di Chernobyl, i cittadini hanno potuto notare sulle bollette del gas solo gli effetti delle misure restrittive imposte dalla Russia sulle forniture: un aumento delle tariffe.

Se il metano, malgrado la pubblicità, fatica a darti una mano, pare che la ricetta per ottenere aria pulita nelle città sia stata inventata. Il nuovo metodo per ridurre l’inquinamento si chiama ‘fotocatalisi’. Una reazione chimica che trasforma le sostanze inquinanti responsabili dello smog in componenti inerti. Usato già da tempo in Giappone, il metodo ha dato risultati davvero incoraggianti, funziona autonomamente e, soprattutto, non comporta sacrifici per i cittadini. La sostanza autopulente viene applicata sulle pareti degli edifici e sul manto stradale. Miracolo! Piano, ragazzi, la Chiesa insegna prudenza in questo campo. E poi non siamo giapponesi.

 

Didascalia alla foto sotto il titolo: mercato straordinario in corso Umberto I

 

 

Trenta giorni 

 

* Prova di lotta allo smog per  la giornata nazionale dell’ambiente. Dei 95 Comuni della Marca, 67 hanno aderito all’ordinanza della Provincia che rinviava all’autonomia delle realtà locali ogni competenza. 12 su 14 Comuni del comprensorio opitergino-mottense hanno deciso di non bloccare, il 26 marzo scorso, il traffico sulle strade provinciali e comunali del loro territorio. Ne parliamo nello spazio dell’approfondimento mensile.

 

* Consultazione elettorale del 9-10 aprile, con il sistema proporzionale, per il Parlamento. Nella Marca il centro destra, con il 58 per cento, si impone sul centro sinistra, che raccoglie il 35 per cento. Forza Italia fa registrare un più 7 per cento rispetto alle regionali. Trionfano Alleanza Nazionale e Udc.

 

* Le percentuali registrate ad Oderzo nelle varie liste:

Camera Forza Italia 27,09%, Ulivo 22,78%, Lega Nord 13,64%, Alleanza Nazionale 11,79%, Unione Di Centro 7,09%, Progetto Nord Est 3,90%, Rifondazione Comunista 2,90%, Italia dei Valori 2,31%, Rosa nel Pugno 2,08%, Verdi 1,81%;

Senato Forza Italia 26,86%, Lega Nord 13,71%, Alleanza Nazionale 12,29%, La Margherita 9,51%, Democratici di Sinistra 9,45%, Unione Di Centro 7,04%, Progetto Nord Est 4,35%, Rifondazione Comunista 3,83%, Insieme con l’Unione 3,47%, Italia dei Valori 2,95%, Rosa nel Pugno 1,78%.

 

* Ricordiamo i risultati del 2001:

Camera maggioritario: La Casa delle Libertà: 48,2%; L’Ulivo per Rutelli: 31,8%; : Liga Fronte Veneto: 12,3%; Democrazia Europea: 4,1%; Lista Di Pietro: 3,7%.

Camera proporzionale : Forza Italia: 30,9%; Lega Nord: 19,6%; Margherita: 13,0%; Alleanza Nazionale: 9,0%; Democratici di Sinistra: 7,3%.

Senato: La Casa delle Libertà: 41,0%; Ulivo per Rutelli: 28,7%; Democrazia Europea: 4,9%; Liga Fronte Veneto: 7,5%;  Va’ Pensiero Padania: 9,6%; Lista Di Pietro: 3,1%; Lista Bonino: 2,2%; Rifondazione Comunista: 1,7%; Fiamma Tricolore: 1,2%.

* Elezioni comunali del 28-29 maggio 2006: prove di alleanze, liste civiche, strategie. Dopo le discussioni e la pretattica, si attendono battaglie. Fa discutere la mossa della Lega di candidare a primo cittadino Bepi Covre, il protagonista di ciclone leghista che governò la città dal 1993 al 2001, conquistando nel contempo uno scranno a Montecitorio. “Una candidatura nel segno della continuità”, secondo il diretto interessato che annuncia battaglia dura: “Torno per vincere la partita”.

 

* L’ospedale di Oderzo merita un pronto soccorso più dignitoso. L’ha fatto presente l’assessore ai servizi sociali e vice-sindaco Edda Battistella in un incontro al quale partecipavano l’assessore regionale alla sanità, Flavio Tosi, ed il direttore generale dell’azienda sanitaria di Treviso, Claudio Dario. Una sala d’attesa idonea e più personale, le richieste minime per adeguare il pronto soccorso alle esigenze della popolazione.

 

* Al pronto soccorso stiamo lavorando sia sul versante strutturale che di dotazione di personale, assicura il direttore generale. Il nuovo servizio potrebbe essere cantierato entro l’anno. L’area è stata individuata tra via Altinate e via Maddalena, alla confluenza delle quali si sta costruendo una rotatoria su cui sboccherà la bretella di collegamento con la tangenziale.

 

* Campagna di prevenzione contro il tumore al seno. L’unità mobile di ‘screening mammografico’ è stata trasferita dalla sede distrettuale all’ospedale per migliorare la qualità del servizio apprezzato dall’utenza. Nel distretto di Oderzo, dal 2000 sono state invitate più di 30 mila donne ed eseguite più di 18 mila mammografie. Ha risposto l’84% delle persone invitate ed il 26% dei tumori diagnosticati era allo stadio zero. Per le diagnosi al primo stadio, che rappresentano il 51% dei casi accertati, la prognosi è favorevole al 90%.

 

* Premio per tesi di laurea intitolato a Goffredo Parise: al primo posto si è imposta l’opitergina Cristina Fiore con “Cinema e letteratura: influenze e suggestioni” nell’opera dello scrittore vicentino.

 

* Continua il braccio di ferro sul nuovo municipio. La contesa del Comune con la Holding Invest, che deve portare a termine il nuovo edificio, si arricchisce di un’ulteriore incognita. Riguarda il parcheggio interrato nell’area dell’autostazione. Per l’assessore Masutti, il progetto rimane vivo.

 

* Il lampione, disegnato da Toni Follina, che si trova davanti al Duomo potrebbe essere spostato, almeno temporaneamente, per non disturbare il campo visivo durante gli spettacoli all’aperto, a cominciare dall’Opera in piazza. E’ un’ipotesi su cui si sta ragionando in coincidenza con la sistemazione del lastricato di Piazza Grande. Non tutti sono d’accordo.

 

* Alla vigilia del 7 aprile, in cui si ricorda il bombardamento di Treviso, viene abbattuto il caseggiato prospiciente all’incrocio di San Vincenzo de’ Paoli che a breve sarà trasformato in rotatoria in un’area interessata al progetto di riqualificazione, predisposto dall’Ater.

 

* Dalla Moldavia  è giunta una delegazione di personaggi del mondo della cultura ceca per onorare la memoria dei tre legionari giustiziati alla fine della prima guerra mondiale, e protagonisti di un racconto di Eugenio Bucciol. Della loro esecuzione si fa memoria in una lapide murata sulla facciata di casa Moretto a Piavon. La delegazione ha incontrato l’ultimo testimone, Candido Zanardo allora bambino di sette anni.

 

* La zona scolastica dei Masotti è dotata di una palestra a servizio degli istituti scolastici della zona, costruita dall’impresa Genesio Setten nell’ambito dell’accordo di programma integrato concernente l’ex Istituto Santa Dorotea. E’, insieme con l’area verde attorno alla scuola elementare Parise, la contropartita per la trasformazione della destinazione da scolastica a residenziale. L’apertura della nuova strada che, dalla rotatoria nei pressi dello stadio ‘Opitergium’, condurrà fino a via Masotti, agevolerà i collegamenti fra la nuova palestra, l’area scolastica e sportiva ed il centro città.

 

* La costruzione della nuova strada che lambisce il vecchio stadio di via Roma e dell’annessa rotatoria rischia di mangiarsi parte dell’area destinata ad ospitare il luna park delle Fiere. L’ipotesi più accreditata è il trasferimento in via Pontremoli.

 

* E’ confermato: nell’area del parco commerciale di via Masotti potranno trasferirsi solo aziende opitergine. La scelta dell’amministrazione comunale non convince chi teme l’ingessamento del mercato.

 

* Oderzo saluta Guerrino Zaninotto, consigliere comunale per tre legislature e dirigente della Cassamarca con la quale aveva lavorato per 35 anni. Figura notissima per l’impegno politico e sociale, amava la sua città ed il contatto umano. Aveva ricoperto le cariche di presidente del consiglio di circolo didattico, di presidente dell’Azienda di promozione turistica, di presidente dell’Opera Pia Moro. Faceva parte del coro Ana e del coro dell’Abbaziale di Oderzo. Aveva militato nell’Opitergina calcio.

 

* Maria Furlan Bellis presenta le sue originali interpretazioni sul ‘filo’ delle suggestioni e dei sentimenti al museo Santa Caterina di Treviso.

* Ammonta a 685 mila euro l’avanzo di amministrazione che deriva dal consuntivo 2005. Un “fondo di riserva” comunque fisiologico, commenta Elio Pujatti prima di lasciare Ca’ Diedo, per non correre il rischio di andare in rosso.

 

* “Conoscere il volontariato” è lo scopo della rassegna delle associazioni impegnate nel sociale,  tenutasi sabato 6 e domenica 7 maggio in Piazza Grande e Corso Umberto I.

 

* Riccardo Fogli in concerto dall’ingresso libero, nell’ambito delle manifestazioni per la gara podistica internazionale del primo maggio “11° circuito Oderzo Città archeologica” che ha richiamato, come ogni anno, atleti di primo piano, con una competizione riservata agli sportivi  diversamente abili.

 

* Pennellate d’autore: è l’ex tempore di pittura, organizzata per la quarta volta dalla Pro-loco in collaborazione con gli assessorati al turismo e alla cultura. Si svolgerà domenica 11 giugno .

 

* Via Crucis nell’interpretazione, sempre accorata, a volte sofferta, di quattordici artisti trevigiani, trascinati nell’impresa da Giovanni Cremonese, manager nell’arte come nella vita. La risposta del pubblico alla mostra allestita nella sala presso il campanile incoraggia a ripetere l’iniziativa.

 

* Esplode in città la voglia del mattone. Cantieri aperti alle ex Dorotee con 80 appartamenti, nuovi complesso in via degli Alpini (area Scardellato) e condomini alle cantine Tombacco segnalano uno straordinario fervore edilizio, motivo per altro verso di accese polemiche. Nel 2005 sono state rilasciate 622 concessioni di agibilità e 240 permessi a costruire.

 

   Aprile      

  STAR BENE

 

 

 

 

 

Star bene non è soltanto la testata di una rivista che si occupa di salute e dintorni. E’ una condizione di vita ideale. Rispecchia un equilibrio tra la componente fisica e la componente psicologica della persona.  Esprime, insomma, la capacità di instaurare un rapporto sereno con se stessi e con gli altri.

Il profilo, tracciato dal Comune di Oderzo nel contesto del progetto “Città Sane”, si ispira ai principi e alla filosofia del percorso “Salute per tutti”, promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

E’ consolidato che il concetto di salute si riferisce a tre dimensioni della persona: fisica, psichica e relazionale; dall’equilibrio tra queste componenti trova la massima espressione lo stato di benessere.

Conoscere una comunità significa decifrare la sua complessità, indagando i diversi profili: territoriale, demografico, sanitario, economico, dei servizi, culturale. Tutto ciò compone  la fotografia di un territorio e riguarda: andamento demografico, flusso migratorio, famiglia, giovani, anziani, mondo della scuola, associazioni, partecipazione alle scelte della cosa pubblica.

Qualche dato interessante sull’andamento demografico: la popolazione di Oderzo è costantemente cresciuta fino al 1950; dopo un momentaneo calo, ha stagnato fino al 1962 per riprendere a salire fino a raggiungere le 19 mila unità grazie anche all’immigrazione estera.

Nel 1993, i cittadini stranieri residenti nel Comune erano soltanto 133; nel 2004 sono arrivati a 1600 unità, passando dallo 0,79% all’8,56% rispetto alla popolazione locale. Oggi  la componente estera ha toccato quota 9,6%, con una forte prevalenza di rappresentanza dei Paesi dell’Est.

Quanto alla famiglia, negli ultimi quarant’anni i nuclei sono più che raddoppiati, mentre il numero dei  componenti è quasi dimezzato. Oggi, un quarto dei nuclei familiari è formato da una sola persona. Un connotato interessante caratterizza le frazioni (in particolare Camino e Piavon, ma anche Colfrancui) nelle quali sono stati realizzati interventi di nuova lottizzazione: lì, la famiglia nucleare mantiene un primato evidente, mentre nel capoluogo sono prevalenti le famiglie di una persona, o con un solo figlio e le coppie senza figli (il più delle volte solo perché volati via dal nido).

Giovani, un universo tutto da scoprire: questa categoria, sulla quale l’indagine in corso su “I bisogni dei giovani di Oderzo” sta focalizzando l’attenzione, rappresenta l’11,4% dell’intera popolazione comunale. Sommando le diverse frazioni si ottiene un 18,26%, anche se il centro fa la parte del leone, con due terzi del totale dei giovani.

Durante la raccolta degli indicatori di salute, si è dimostrato molto interessante l’approccio con il variegato mondo della scuola che sempre più spesso si trova a sopportare carichi educativi che una volta gravavano quasi esclusivamente sulle famiglie. La popolazione scolastica dell’infanzia e della scuola dell’obbligo fa sfiorare i 1700 alunni.

Dopo questa ubriacatura di cifre, un motivo di speranza per il futuro nasce dalle numerose associazioni (ben 51 si dedicano al volontariato, 22 allo sport, 13 alla cultura in senso lato), in controtendenza rispetto a comunità sempre meno coese, nelle quali la frenesia dei rapporti lascia poco spazio alle relazioni.

Principali fattori di rischio per la salute, e siamo piombati senza preavviso nel campo sanitario, sono l’obesità, il fumo, la sedentarietà e gli stili di vita scorretti. Tradotto, significa parlare di sovrappeso, di coleresterolo, di problemi vascolari, di diabete, di fumo. Tutte materie sulle quali l’intrattenimento televisivo cerca di catturare l’interesse del pubblico.

Gli ostacoli percepiti ad una dieta equilibrata sono gli stili di vita, l’obbligo di mangiare fuori casa, l’orario di lavoro irregolare.

Un dato consolante: se sono in  aumento gli incidenti stradali non gravi, sono in diminuzione quelli più gravi, mentre si registra una lieve diminuzione degli infortuni sul lavoro.

Se interrogarsi sullo stato di salute della propria città significa verificare la “qualità” della vita dei suoi abitanti, i dati relativi al territorio, all’ambiente, sui servizi, alle prospettive offerte ai cittadini per il futuro sotto il profilo sociale, formativo e professionale inducono all’ottimismo.

Segno che ad Oderzo si sta bene. Qualche lettore aveva dubbi?

 

Trenta giorni 

 

*Si voterà ad Oderzo ed in altri 1300 Comuni  il 28 e 29 maggio per il rinnovo del consiglio comunale e per l’elezione del Sindaco. Ballottaggio l’11 giugno. Sono chiamati alle urne anche i cittadini di Roma, Milano, Belluno, Pordenone, Rovigo.   

  

* Leonardo Muraro, l’attuale vice-presidente della Provincia, rappresenta la Lega alle elezioni per la presidenza della Provincia. Per la competizione era circolato insistentemente il nome di Giuseppe Covre. L’ex deputato racconta di aver brindato per lo scampato pericolo.   

 

* In vista delle elezioni per il rinnovo dell’amministrazione comunale, il Dialogo è disponibile ad ospitare interventi succinti sui programmi delle liste che parteciperanno alla competizione elettorale. Almeno tre condizioni sono indispensabili: il rispetto delle posizioni altrui, i toni pacati  e la trattazione di problemi concreti e d’interesse generale.

 

* Per far fronte all’assalto di ventimila pescatori, la Provincia libera cento quintali di trote nei principali fiumi e canali della Marca. Tra il Resteggia, l’Aralt, la Piavesella e il Lia, canali che attraversano i territori di Fontanelle, Gaiarine ed Oderzo, sono stati liberati oltre mille chili di trote fario. All’appuntamento con la stagione di pesca, le acque si presentano complessivamente in buone condizioni.

 

* Sarà costruita in località Paludei un’idrovora, finanziata per 600 milioni dalla Regione. Il nuovo impianto risolverà i problemi della zona industriale di Camino che un violento acquazzone di settembre aveva mandato in crisi.

 

* Il Museo dell’apicultura di Piavon celebra il decennale di fondazione. Alla cerimonia commemorativa, alla quale hanno partecipato duecento apicoltori, il vicepresidente della Regione, Luca Zaia, ha confermato l’importanza educativa del museo e come questa sia un esempio di splendida collaborazione tra Scuola, Comune e l’Associazione degli apicoltori trevigiani.

 

* Inizia dalla chirurgia del locale ospedale il progetto sperimentale di cartella clinica informatizzata che consentirà da un lato di rendere subito disponibili i dati relativi al paziente, dall’altro di ottimizzare la gestione dei farmaci. Superato l’impatto iniziale, la sperimentazione sarà estesa agli altri reparti e al complesso ospedaliero di Ca’ Foncello.

 

* Centomila gavette di ghiaccio, ovvero la tragica ritirata degli Italiani dalla Russia. La pagina di storia è stata rivissuta il 7 marzo al Cristallo. Il monologo recitato da Andrea Brugnera è fedelmente ricavato dall’opera di Giulio Bedeschi che intrattenne con la nostra città un rapporto privilegiato grazie all’amicizia con Ennio Bucciol.

 

* Aveva dedicato la vita alla famiglia e agli altri. Ci ha lasciato a 79 anni Gianni Da Ruos, già presidente dell’Azione cattolica diocesana ai tempi di mons. Albino Luciani al quale lo legò un rapporto privilegiato. Fin che le forze glielo hanno consentito, svolgeva in parrocchia il servizio di ministro straordinario dell’eucaristia.

 

* Duro attacco del Vescovo, mons. Giuseppe Zenti, dalla colonne del settimanale diocesano ‘L’Azione’ contro le sfilate di carri allegorici in quaresima. “Sfregiano il volto sacro e austero del tempo che prepara alla Pasqua”.

 

* E’ stabilito: delle tre torri che avrebbero caratterizzato l’area Masotti, compresa tra l’omonimo incrocio, il Sansovino e la tangenziale, rimarrà soltanto l’edificio alto 47 metri progettato dall’arch. portoghese Gonçalo Byrne per ospitare un centro direzionale. L’altra novità è un auditorium per la musica da 400-500 posti. Il secondo stralcio  vedrà la costruzione di un immobile di 18 metri. Sono invece sparite le due torri di 30 metri dal progetto approvato in Giunta comunale. La trasformazione della zona richiederà comunque una decina d’anni.

 

* Fondazione Cultura del Comune di Oderzo è stata presentata in Regione nel corso di una cerimonia ufficiale a palazzo Balbi. La presidente, Tiziana Prevedello Stefanel, ha illustrato il programma di lavoro della Fondazione. in un clima di grande ottimismo. E coltiva il sogno di promuovere l’immenso patrimonio che Oderzo custodisce. Resta il difficile compito di reperire soci privati per dare respiro all’iniziativa.

 

* Ponte di Piave dichiara guerra ad Oderzo. L’area per i giostrai, individuata al limite dei confini comunali ha scatenato una polemica in piena regola. Nonostante proteste a Rustignè e a Levada, gli amministratori opitergini confermano la volontà di procedere con il campo attrezzato. E a tentare di pacificare gli animi interviene saggiamente don Romualdo Baldissera  che è stato delegato nazionale per la pastorale della gente degli spettacoli viaggianti e non vede alcun pericolo per la quiete pubblica.

 

* Unisce in matrimonio una coppia di giostrai il primo cittadino che rilancia: “E’ la riprova che queste persone appartengono alla nostra comunità e meritano che si adotti una soluzione dignitosa per la loro permanenza”.

 

* L’arch. Toni Follina vince un’altra battaglia. Per la sistemazione di campiello Duomo e di piazza Carducci è riuscito a far prevalere la sua idea di pavimentare l’area con sassi piatti. La Soprintendenza avrebbe voluto conservare le attuali pietre tonde.

 

* In vista dei lavori in piazza Carducci ed in campiello Duomo, una ventina di bancarelle del mercato settimanale traslocano in piazza Castello con deviazione del traffico.

 

* Un incendio ha distrutto l’ex discoteca Malice, il tempio dei giovani opitergini amanti del ritmo. Le fiamme sono divampate, nello stesso momento, in due punti lontani tra di loro, alimentando l’ipotesi dolosa.

 

* Sottopasso di San Vincenzo: troppi incidenti dovuti per lo più a velocità eccessiva fanno comunque pensare che qualcosa non va. Il comandante della polizia urbana annuncia una segnaletica adeguata per rendere più visibile l’ingresso del tunnel.

 

*Italia Nostra annuncia battaglia per difendere i tigli di via Gasparinetti e di via Luzzatti, minacciati dalla riorganizzazione dell’area della casa-albergo Simonetti interessata ad un progetto di ampliamento della struttura, con la creazione di un parcheggio sul lato di via Gasparinetti.

 

* Interventi attesi nelle frazioni di Faè, Fratta e Piavon sono stati approvati in zona Cesarini dalla Giunta presieduta da Elio Pujatti, per una spesa complessiva di 400 mila euro. Faè esulta per la sistemazione del parcheggio, della piazzetta e del sagrato della chiesa. Fratta avrà il centro ricreativo mentre la scuola elementare di Piavon potrà disporre di una sala per le attività collettive.

 

* Tempo di confronti. Non si sono affatto risparmiati gli studenti dell’Istituto Professionale Obici nel faccia a faccia con i rappresentanti del mondo imprenditoriale e delle istituzioni. Con spontaneità hanno espresso le loro preoccupazioni sul futuro del mercato del lavoro.

 

* Si è accasciato, stroncato da un malore, nel vagone del treno partito da Trieste e diretto a Venezia il ventottenne Luigi Cerciello di Fratta. Il dramma si è consumato in pochi attimi davanti agli occhi dei compagni di viaggio. I soccorsi hanno fatto bloccare il convoglio a San Giorgio di Nogaro, ma la tragedia si era già consumata.

 

* L’incontro recente con Trenitalia dovrebbe fruttare il via libera al recupero dell’area della stazione di Oderzo, con l’apertura della sala d’attesa. Il piano prevede anche la sistemazione del piazzale esterno e la realizzazione di un grande parcheggio.

 

* A vent’anni di distanza, il tenore Miro Solman torna a cantare nella chiesa dei Templari per beneficenza. Il ricavato è stato destinato al restauro del tetto della canonica.

 

* All’ufficio postale cittadino, dove comunque si era formata nella notte una piccola coda, è filata senza incidenti la presentazione delle domande per un permesso di soggiorno ed un posto di lavoro, in base alle quote annuali riservate agli extracomunitari.

 

* Hanno preso il volo, davanti a 400 alunni delle scuole elementari Parise e Dall’Ongaro e della scuola media Amalteo, uno sparviero e due poiane liberati dal centro di recupero fauna selvatica della Provincia di Treviso.

 

* La guida del Touring club fa discutere. Tra le pecche più vistose: aver omesso tra le spiagge Bibione ed aver ‘dimenticato’ Oderzo.

 

    Marzo  

DIO E CESARE

 

 

 

 

 

Le olimpiadi invernali di Torino, con le suggestive immagini della cerimonia d’apertura e l’armonia dei volteggi delle gare di pattinaggio hanno, per alcuni giorni, oscurato le risse televisive e le morie di volatili infetti.

Di overdose d’influenza aviaria, di magliette satiriche e di sondaggi sparati si finisce per ammalarsi gravemente e non basta una fattoria o una kermesse canora per riprendersi. Il vaccino miracoloso  non è ancora stato scoperto.

E’ un peccato che, di questi tempi, i gabbiani evochino più le discariche che il mare, che le immagini dei cigni scorrano mentre si parla del terribile virus e che la sola parola religione possa essere associata a manifestazioni che degenerano in scontri fratricidi, com’è avvenuto  in Libia, in Nigeria ed in Medio Oriente.

Saliva spesso in Cansiglio, dal 1995 al 2000, don Andrea Santoro, il prete romano caduto sotto i colpi di una mano assassina. “Trasudava da tutti i pori il bene che voleva a Dio e ai ragazzi che accompagnava ai campi-scuola”: così lo ricorda don Terenzio Rusalen, l’allora parroco di Fregona, che lo incontrò regolarmente fino alla partenza per la Turchia.

La terza settimana sociale della Diocesi di Vittorio Veneto, che ha fatto tappa ad Oderzo, ha confermato l’interesse della comunità al legame tra fede e vita sociale, tra religione e politica. Tema di quest’anno era la laicità, intesa come distinzione tra il piano religioso e il piano civile, tra ciò che dev’essere dato a Dio e ciò che spetta a Cesare.

“Si aggira, in alcuni settori della politica italiana, un fantasma”, secondo il trevigiano d’origine prof. Giuseppe Dalla Torre, rettore dell’Università Lumsa di Roma, che ha parlato dal palco del teatro Brandolini. “E’ la paura che si scateni una crociata dei cattolici per imporre il loro modo di concepire la vita in alcuni settori importanti, come la famiglia, l’uso delle biotecnologie, l’educazione. Nessuna paura. Questo concetto dello Stato ha fatto il suo tempo”.

Mettendo a fuoco i nuovi scenari, sarebbe sbagliato eludere o ignorare i mutamenti culturali della società multietnica, il crogiolo di popoli che si mischiano a Londra come in una cittadina della provincia italiana. Basti pensare che alla scuola elementare Dall’Ongaro sui settantadue nuovi iscritti alla prima elementare tredici sono di nazionalità estera.

Mentre Oderzo, al di là degli adesivi sui segnali stradali, attende senza particolari fermenti l’imminente confronto per il rinnovo dell’amministrazione comunale, la politica nazionale, lasciando agli esperti il repertorio dell’avanspettacolo, deve interrogarsi sul domani. E questo significa, oltre alla ricerca di soluzioni ai problemi contingenti,  misurarsi su temi come la laicità dello Stato, la libertà religiosa, l’accoglienza, l’identità europea, il rapporto con il resto del globo, e potremmo continuare nell’elencazione, passando per la fame nel mondo ed i diritti civili negati in molte parti del pianeta. Sulle cui implicazioni, dirette o indirette, dovremo fare i conti, qui e presto.

Altro che le risse da cortile e le battutacce della Littizzetto verso Ruini.

(Didascalia alla foto sotto il titolo: Piazza Grande in un'immagine di repertorio)

 

Trenta giorni 

 

* I tigli che fiancheggiano viale Cesare Battisti (un centinaio) e viale Frassinetti (duecento) hanno i giorni contati? E’ probabile. Molti sono malati e presentano nel tronco cavità tali da comprometterne la stabilità della pianta; le radici di altri stanno sollevando il manto d’asfalto con rischi per la sicurezza stradale. Una soluzione morbida, prospettata dall’assessore all’ambiente, Marchetti, potrebbe essere quella di rimuovere un albero sì ed uno no, ricollocandovi poi una pianta giovane. Un’operazione di grande complessità, impegnativa anche sul piano economico. Si vedrà.

 

* I lavori del nuovo municipio sono in fase di stallo per divergenze tra Comune e società impegnata a realizzare l’opera a fronte della concessione relativa al complesso nell’area Scardellato. Poiché i conti non tornano, si  è arrivati alla diffida legale e all’irrigidimento su posizioni molto distanti. Il che non lascia presagire niente di buono. Deciderà  probabilmente il giudice.

 

* Ex concessionaria Fiat: venticinquemila metri cubi fra Postumia e stazione delle corriere. Alla discussione sull’imponenza dei volumi si aggiunge la critica sulla ristrettezza dei parcheggi in un’area così centrale. Replica l’assessore Masutti a chi denuncia la carenza: ogni appartamento ha due posti macchine privati nell’interrato dell’edificio, ai quali vanno aggiunte due aree esterne per complessivi quattro mila metri quadri che saranno ceduti al Comune e adibiti a parcheggio pubblico.

 

* Mentre qualcuno mette in dubbio l’efficacia dello strumento dell’edilizia contrattata, altri difendono a spada tratta snocciolando i punti segnati:  bretella Fabrizio, palestra dei Masotti, scuola per  l’infanzia Tre Piere

 

* Diverse frazioni sono senza medico di base, in un Paese in cui si verifica un esubero di professionisti in camice bianco. Ugualmente, nonostante gli sforzi per colmare le zone carenti, Camino, Fratta, Faè e Rustignè rimangono sguarniti di ambulatorio, a differenza di Piavon e di Colfrancui. “Non abbiamo strumenti per obbligare i liberi professionisti a farsi avanti”, argomenta il direttore di distretto socio-sanitario, dott. Enrico Di Giorgi: “Una soluzione potrebbe essere costituita dalla medicina di gruppo, da noi sempre incoraggiata, con grande vantaggio per gli assistiti”.

 

* Discussioni sulle fonti alternative d’energia. A Fusina si bruciano rifiuti al posto del carbone. A Bolzano ricavano corrente dai liquami. A Padova stanno costruendo una casa che consuma poco e inquina meno. Esperienze isolate o prove di laboratorio per far fronte alla crisi energetica che minaccia il sistema produttivo. A Brusegana riscaldano una scuola con i semini d’uva.  Anche nella scuola della nostra infanzia la bidella riforniva la vistosa stufa di terra cotta con le mattonelle di vinaccioli, scarti di lavorazione per la produzione dell’olio di semi.                   

 

* Ancora una volta il Veneto senza cultura, affamato di denaro e per di più bigotto. Lo stereotipo resiste al tempo. Il dibattito scatenato dalla breve partecipazione alla trasmissione televisiva “Grande Fratello” dell’orsaghese Giovanna si è arricchito di critiche ex-cathedra, a cominciare da quelle del giornalista Maurizio Costanzo che pure, nel 1998,  in Piazza Grande, si era accostato con rispetto alla realtà veneta con una puntata esterna del popolare show serale di Canale 5.

 

* “Mi sono complimentato con don Domenico”,  prende le difese del parroco di Orsago il vescovo di Vittorio Veneto, mons. Giuseppe Zenti, “perché ha spostato l’attenzione dalla trasmissione alla famiglia, invitando a spegnere qualche volta il televisione per promuovere il dialogo”.

 

* Cabaret irriverente a teatro Cristallo con il duo Gigi Mardegan e Mario Girotto, impegnati in “Verze – Veneto descuerto”. La commedia brillante mette in risalto, con autoironia, pregi e difetti della gente veneta, rimasta uguale a se stessa, nonostante tanta acqua sia passata sotto i ponti. Il che poi  è una garanzia di identità.

 

* Paolo Feltrin, politologo e docente all’università di Trieste, ha offerto il suo punto di vista su “Il Nordest oltre il miracolo” in un incontro dibattito organizzato dal circolo culturale “Il Cerchio Aperto”. Per lo studioso, ci sono più motivi per guardare avanti con fiducia che per rimpiangere una felice condizione perduta.

 

* Edda Battistella, Bepi Covre ed Elio Pujatti: su questa rosa di possibili candidati alla carica di primo cittadino, è stato chiamato ad esprimersi un campione di elettori intervistato da un istituto demoscopico in vista delle elezioni amministrative. La curiosità è che è stato contattato perfino l’attuale sindaco, Elio Pujatti.

 

* Il Comune ha concesso la licenza per ristrutturare uno degli ultimi edifici fatiscenti, palazzo dei Battuti che si affaccia su Piazza Grande. Conserva affreschi databili tra il Quattrocento ed il Cinquecento, restaurati nel 1999. L’edificio compare in un catasto del 1585, con l’indicazione dell’appartenenza alla scuola di San Giovanni Battista.

 

* E’ morto il jazzista Romano Mussolini, figlio del Duce e padre dell’europarlamentare Alessandra, che era intervenuto in una recente manifestazione organizzata in città da Oder Atto II.

 

* Bepo Tonon, maestro decoratore di Ca’ Lozzio, ha vinto, con Sergio Colalucci di Latina e Roberto Rinaldini di Rimini, la seconda edizione della coppa del mondo dei gelatieri disputata sulla riviera romagnola. Per il re della composizione floreale si tratta del quarto traguardo prestigioso dopo le coppe d’autore di Longarone, Alicante ed Erfurt.

 

* A succedere a Lina Marchioro Scattolin alla guida dell’Unitalsi diocesana sarà  l’imprenditore edile, e presidente dell’Istituto Moro, Enrico Bazzichetto, coadiuvato dalla moglie Onella; ad entrambi il vescovo diocesano ha augurato buon lavoro per il nuovo impegno.

 

* Cantiere al via per la sistemazione di Piazzetta Carducci e del Campiello Duomo. Trachite in piazzetta e acciottolato in campiello. Con l’occasione verrà eseguita la manutenzione di Piazza Grande.

 

* Concerto di musica celtica ed irlandese con i “Docs off”. L’appuntamento musicale è per venerdì 10 marzo a San Vito a Tagliamento. L’incasso sarà devoluto in beneficenza.

 

* Il reparto di psichiatria dell’ospedale di Oderzo chiude? In seguito all’interpellanza presentata dai consiglieri Pietro Dalla Libera ed Antonio Neri, il direttore sanitario, Paola Corziali, dà assicurazioni al Sindaco Pujatti: “Non è mai giunta a questa direzione alcuna proposta in merito a possibili, ipotetiche chiusure di qualsivoglia reparto ospedaliero di Oderzo”. “Preciso comunque che è stato recentemente nominato il dott. Massimo Semenzin quale direttore della struttura complessa di psichiatria”. “Tutto ciò”, conclude la dott. Corziali, “rappresenta un ottimo presupposto per lo sviluppo di un’operatività completa e qualificata a beneficio dei cittadini del distretto di Oderzo”.

 

* Smista ancora giornali e riviste Evelina Marcon in quella che  è stata per cinquant’anni la sua edicola. Con il marito Ciccio Battistella, e poi da sola, ha gestito con cortesia e professionalità la rivendita da giornali prima nell’angusto chiosco collocato davanti a Corona, poi nell’ex Albergo dei Fiori (Palazzo dei Battuti in Piazza Grande), infine accanto al ristorante Quattro Corone.

 

* Tra qualche settimana sarà primavera. E di primavere, nonna Emilia Modolo Riva ne ha viste 105. Il segreto della sua longevità? Ma semplicemente il fatto di vivere nel quartiere Madonna della Salute.

 

* Rodeo sulla Postumia. Erano da poco passate le otto e trenta quando il conducente di una vettura è stato costretto a fermarsi per non travolgere l’animale fuggito dal vicino macello. La rincorsa, dopo un rischioso attraversamento della carreggiata, è proseguita lungo la pista che costeggia l’arteria fino alla cattura  alla quale hanno contribuito varie persone. Alla fine l’animale  è stato legato ad un palo dell’illuminazione pubblica e poi riconsegnato al suo triste destino.

 

Febbraio 

GAS LENTO

 

 

 

 

Un’ondata di freddo polare ha attanagliato per settimane, con qualche tregua, la nostra penisola. Le immagini provenienti dalla Russia hanno poco di incoraggiante e raccontano il modo di vivere di chi è abituato a misurarsi spesso con le temperature rigide.

La differenza tra Mosca e Roma non è solo di clima: la Russia vende gas e noi lo compriamo. Le condotte che attraversano l’Ucraina e la Bielorussia forniscono un terzo degli approvvigionamenti, mentre un altro terzo proviene dall’Algeria e dalla Libia. Parte arriva dal Baltico o da altre aree del mondo attraverso gasdotti o navi da trasporto.  Solo una piccola quantità (intorno al 10%) è coperta da produzione nazionale sotto il monopolio dell’Eni.

Il freddo polare ha obbligato le autorità russe a contenere le forniture al nostro Paese, restrizioni alle quali si aggiungono i prelievi non autorizzati dei manifestanti Ucraini, poco propensi a patire il freddo quando il rivale Putin ha gas da vendere.

Fin qui il sommario quadro mondiale. L’Italia, che ha rinunciato a suo tempo, con un referendum, all’energia nucleare e non è attrezzata per alternative, si vede costretta a compensare la riduzione delle forniture di gas con il ricorso al più costoso olio combustibile, e addirittura a riattivare centrali dismesse da tempo per obsolescenza.

L’unico impianto, nei pressi de La Spezia, per trasformare il gas liquido importato via mare in metano da immettere nella rete di distribuzione non basta a mitigare il capestro della fornitura dalla Russia o dal Nord Africa.

Il ministro Claudio Scajola ha adottato misure urgenti ed il prefetto di Treviso ha subito convocato un vertice per evitare il veloce esaurimento delle scorte prima di toccare livelli di guardia: abbassamento, d’autorità, di un grado del livello di temperatura consentita nelle abitazioni civili e nei luoghi di lavoro e riduzione di un’ora, nell’arco della giornata, del funzionamento degli impianti di riscaldamento. Con queste misure, che ricordano l’”austerity” di trent’anni fa, il Governo assicura, a tariffe bloccate, il superamento senza danni della fase critica. Si guarda a fine febbraio.

E poi? Rimane il problema di sempre, legato alla scarsa propensione del nostro Paese a rimedi strutturali e a puntare un po’ più in là del contingente. Per la verità, l’opera capillare di metanizzazione negli anni Settanta-Ottanta della Bim-Piave aveva contribuito allo sviluppo economico della  Sinistra Piave, ed era stata salutata come una liberazione dalla schiavitù dal petrolio. Ma i tempi cambiano e la storia si ripete.

Mentre nella memoria scorrono le immagini dello scavo da un milione e quattrocento mila metri cubi effettuato nel 1999 dall’impresa di Giuseppe Dametto di Piavon per consentire l’attraversamento del Piave al gasdotto siberiano, fa piacere leggere che nella fase critica di queste settimane l’Ascopiave di Pieve di Soligo, azienda in forte sviluppo nel campo energetico e non solo, ha convocato i sindaci del Quartier del Piave per illustrare un progetto d’impianto per la trasformazione di residui di lavorazione dell’industria e materiali di scarto dell’agricoltura in energia. Purtroppo la condivisione delle associazioni di categoria, delle forze sociali, e soprattutto delle autonomie locali è tutt’altro che scontata come vediamo quando si tratta di individuare soluzioni e siti per lo smaltimento dei rifiuti che pure tutti produciamo.

E’ di pochi mesi fa il progetto per la realizzazione a Silea e a Mogliano di due inceneritori per rifiuti industriali capaci di trasformare cinquecento mila tonnellate di scarti di lavorazioni in energia elettrica e termica capace di rendere quasi indipendente la provincia di Treviso. Dopo le levate di scudi e le proteste di qualche tempo fa, se ne sente più parlare? E gli esempi potrebbero continuare, col rischio di annoiare il lettore.

Un brivido mi fa intuire che il riscaldamento è stato spento. E mi rafforza nella convinzione che siamo degli incorreggibili farfalloni. E come tali affidiamoci agli ancora lontani tepori primaverili.

 

(Didascalia alla foto sotto il titolo: Il gasdotto sopra l'argine del Piave a Salgareda)

 

Trenta giorni 

 

* Le faville del panevin dicono che sarà un anno ricco. Di sicuro intanto è anno iniziato all’insegna del freddo polare che mette a dura prova i rifornimenti d’energia ed annuncia bollette salate. Alla crisi dell’energia e del gas in particolare dedichiamo lo spazio dell’approfondimento. E pare che anche la Befana tiri un po’ la cinghia, anche se Yemen, Maldive, Cuba sono mete turistiche piene di Italiani.

 

* Straordinario concerto aperitivo di fine anno al Teatro Cristallo. In scena una sessantina di elementi dell’Orchestra Filarmonia Veneta, diretti da Stefano Rossetti. Musiche italiane nella prima parte; motivi della più squisita tradizione viennese nella seconda parte, per un concerto di alto livello. L’entusiasmo del numeroso pubblico ha contribuito a creare l’atmosfera delle grandi feste. Insomma un appuntamento da segnare sul taccuino delle occasioni da non perdere.

 

* Salgono le spese delle famiglie per la casa e per l’energia. In calo gli alimentari e le comunicazioni. Per l’Istat i prezzi sono aumentati dell’1,4%, per i consumatori almeno del 5%. E sotto accusa finisce il povero paniere che non tiene conto di voci significative che gravano sul bilancio familiare.

 

* In città, ma anche in altri Comuni esplode la polemica per le bollette rifiuti a peso d’oro. Sono soprattutto i commercianti ed i titolari di attività produttive a denunciare aumenti anche del 130-150%.Oltre alla Savno, che gestisce l’asporto e lo smaltimento dei rifiuti, vengono chiamate in causa le associazioni di categoria, accusate di debolezza.

 

*“Le amministrazioni comunali non hanno alcuna possibilità decisionale in tema di ordine pubblico”, si rammarica  Elio Pujatti, primo cittadino di Oderzo. E rincara la dose: “La polizia urbana a volte stenta a trovare la benzina per gli automezzi”. “Bisogna capire che i soldi per la sicurezza non sono una spesa, ma un investimento”.

 

* Ed il comandante della Polizia Urbana, Dino Piovesana, rilancia: “In 9, quando dovremmo essere almeno 14, facciamo i salti mortali per garantire i turni di servizio”.

 

* Restano classificati come “impianto da trasferire” i padelloni della telefonia mobile di via Cesare Battisti, nonostante il ricorso della Tim al tribunale amministrativo regionale che ha avallato di fatto la variante al piano regolatore generale con la quale si mette al bando l’ingombrante antenna.

 

* Ad un anno dall’entrata in vigore del divieto di fumo nei locali pubblici, bar, ristoranti, il sondaggio sullo stato di applicazione è confortante. La cacciata delle ‘bionde’ è stata vissuta dagli esercenti senza traumi ed i consumatori si sono adeguati con discreta disciplina.

 

* E’ stata firmata la lettera di intenti per la riorganizzazione del polo socio-sanitario che fa dell’ospedale e delle strutture di assistenza per anziani e per disabili una vera cittadella della salute. Recuperando volumi dell’ex istituto scolastico Besta di piazza Vittoria, la Residenza per Anziani cederà il fabbricato che ospita i nuclei Berizzi e Gasparinetti per consentire all’Azienda Sanitaria il trasferimento del Distretto. Il Comune proprietario dei locali scolastici avrà in contropartita un’area edificabile tra via Altinate e via Maddalena servita dalla prossima bretella di collegamento tra la circonvallazione e l’ospedale.

 

* Bruciare le campane per la raccolta della carta è diventato un diversivo notturno demenziale che si ripete con preoccupante frequenza ad Oderzo. L’ultimo episodio si è verificato in via dei Mosaici.

 

* E’ andata a buon fine la gara per la gestione dei campi da tennis di via Pontremoli. Si è aggiudicato il servizio l’Associazione Tennis Club Opitergino. Le tariffe saranno oggetto di un accordo con il Comune.

 

* Oderzo: città delle anfore e dei... comitati. Nasce un nuovo comitato per chiedere agli amministratori locali la soluzione dei problemi del traffico nella zona compresa tra via Manin, viale Battisti, viale Frassinetti e piazza Castello. La raccolta delle firme, promossa dal geom. Gabriele Simonetti, vuole difendere i residenti del centro che non riescono neppure ad uscire dal loro garage con l’auto, a causa della viabilità e dei parcheggi selvaggi.

 

* A Ca’ Diedo è arrivato il nuovo segretario comunale, Maria Teresa Miori. Nata a Siracusa, è residente a San Donà di Piave. Per diversi anni ha lavorato in Comuni del Friuli-Venezia Giulia.

Succede a Paolo Maniago, rimasto un solo anno, dopo l’incarico quasi quindicinale di Vittorino Spessotto.

 

* La Croce Rossa opitergina ha una nuova sede. Si tratta dell’ex scuola elementare di Magera. Attualmente la gloriosa istituzione trova ospitalità nei locali dell’ex Liceo Marchesi, un’adiacenza di palazzo Moro, destinata ad un ampliamento della caserma dei Carabinieri.

 

* Perdura la paura dell’influenza aviaria. I pericoli, a giudizio degli esperti, sono ridottissimi. Ben più significative sono le conseguenze della psicosi collettiva sul mercato alimentare, tanto che all’Aia di Vazzola sono a rischio di licenziamento trecento operai.

 

* Estendere il mercato del mercoledì a via Garibaldi, penalizzata dalla nuova viabilità in uscita verso Treviso. La richiesta, che tende a spostare il baricentro del settimanale commercio all’aperto, è stata firmata da una quarantina di negozianti che hanno l’attività in quell’area cittadina e vedono di brutt’occhio l’assedio di Piazza Grande per il mercato.

 

* E’ mancata a oltre novant’anni Margherita Bardin Simonetti al cui nome, insieme con quello del marito Rino, è intitolato l’asilo-nido di Camino, oggetto di donazione al Comune di Oderzo. Altre opere a favore dei bambini, ad esempio in India, hanno avuto il loro sostegno economico. Per molti anni, la signora ha insegnato alla scuola elementare di Camino, paese d’origine di Rino, titolare di una grossa impresa edile.

 

* A Gino Rossi, lo straordinario artista nato a Burano nel 1884, morto nell’ospedale psichiatrico di sant’Artemio dove fu ospite dal 1926 al 1947, è dedicata la mostra di palazzo Bomben a Treviso. Sull’opera del pittore, rivalutata dopo la morte, Fondazione Benetton ha realizzato un documentario che indaga sui legami dell’artista con Oderzo, dove ebbe residenza la madre, vedova, andata poi sposa ad un nobile della zona.

 

* Il sindaco Elio Pujatti traccia un bilancio di fine mandato. “Mi piacerebbe sapere se gli opitergini sono soddisfatti del mio operato”, annuncia il primo cittadino e si rammarica del diminuito senso civico.

 

* Eugenio Luzzu, dello Sci Club La Mutera, ha avuto l’onore di portare la fiamma olimpica nella staffetta, partita da Conegliano, di avvicinamento alla sede dei prossimi giochi invernali di Torino

 

 

* Vittorio Sgarbi, a distanza di sette anni, è tornato alla pinacoteca Martini, su invito di Tiziana Prevedello Stefanel, presidente della Fondazione Oderzo Cultura, manifestando apprezzamento per com’è stato curato il riallestimento. Estimatore dell’opera di Alberto Martini, si è intrattenuto nei saloni di palazzo Foscolo per quasi due ore, con grande cordialità.

 

    Gennaio 

UNA BICICLETTA PER PEDALARE

 

 

 

L’anno appena concluso è stato segnato dalla scomparsa di Giovanni Paolo II, un Papa che ha cambiato il corso della storia. Il mesto rintocco del ‘campanon’ del Duomo, la sera del 2 aprile, ha annunciato la fine della lunga agonia e del calvario dell’ultimo periodo. Rimarranno nella memoria di tante persone quella bara semplice di tavole di cipresso nodoso e chiaro e quelle pagine sfogliate dal ponentino, mentre il coro della Cappella Sistina intonava le litanie dei Santi.

Nella cerimonia d’inizio solenne del suo pontificato, Joseph Ratzinger, che avremo poi visto perfettamente a suo agio tra i ragazzi di ogni continente, a Colonia,  per la giornata mondiale della gioventù, ricordava il suo predecessore: “Mi sembra di sentire la sua mano forte che stringe la mia e di ascoltare le sue parole, rivolte in questo momento a me: Non avere paura!”.

Sul piano sociale, anche se l’annuale rapporto del Censis, che fotografa la realtà italiana, non induce a particolare ottimismo, l’ultimo scorcio di 2005 sembra registrare qualche segnale di ripresa economica per il Nord Est.  Una regione ancora in affanno in settori portanti, ma che vede in lontananza l’uscita del tunnel. Abbandonata l’immagine della locomotiva, qualche analista parla di bicicletta che, lentamente e prudentemente,  ha ricominciato a correre. Va da sé che servono vigorose pedalate e robuste gambe.

Se la recessione che rallenta le commesse e fa chiudere capannoni non ha risparmiato  l’Opitergino, non così si può dire, lo ripetiamo, del mercato immobiliare il cui stato di salute si misura in termini di cubature in costruzione e di gru svettanti sopra i tetti. C’è chi tuona contro la cementificazione selvaggia ed è difficile dargli torto solo guardando complessi imponenti che sorgono nel centro cittadino, privi di qualsiasi dotazione di verde. Più di una perplessità suscita ancora il progetto di riqualificazione urbanistica dell’area compresa tra il distributore Agip sulla tangenziale e l’istituto Sansovino, progetto affidato all’architetto Gonçalo Byrne, che prevede la costruzione di un avveniristico centro direzionale, proprio nei pressi del parco commerciale (meglio conosciuto come Prusst) che la Regione ha finalmente licenziato, ponendo fine ad un estenuante contenzioso. Un dato incontestabile è, comunque, che Oderzo non conosce stagnazione.

E, grazie all’impegno di tanti, la buona stagione ha portato a compimento il travagliato iter per il completamento della circonvallazione da Rustignè a Colfrancui atteso da almeno vent’anni per liberare la Postumia dal traffico pesante.

Sul versante socio-sanitario, ultimata la ristrutturazione dell’ospedale di Oderzo, rimane da attuare l’accordo di programma tra Azienda Sanitaria, Comune e Residenza per Anziani, per la realizzazione della cittadella della salute, con l’utilizzo a fini assistenziali dei locali definitivamente liberati dall’istituto scolastico ex Besta ed il trasferimento dei servizi dall’ex Inam alla sede amministrativa della casa di riposo.

Cosa ci riserverà ancora l’anno che comincia? Intanto le elezioni di primavera per il rinnovo dell’amministrazione comunale e per la carica di Sindaco. La campagna politica è già iniziata e promette sfide interessanti.

Resta da dar vita al piano regolatore, che attende l’approvazione da Venezia, e disegna lo sviluppo futuro verso i 25 mila abitanti. Una popolazione sempre più anziana e sempre più variegata in un’Europa dai confini allargati. In due anni la componente straniera è aumentata di quasi tre punti percentuali toccando quota 9,6%.

Due mondi, anziani e stranieri, che s’intrecciano in un rapporto non privo di criticità: da un lato chi vede le forze diminuire, dall’altro chi lascia la famiglia per una sicurezza economica dal sapore di sale. Tanto da suggerire al direttore della Caritas diocesana  dubbi sulla tenuta di un modello di società che non riesce più a farsi carico dei suoi anziani.

C’è da riflettere per una anno.

Agli affezionati lettori, l’augurio di un sereno 2006.

 

 

Dodici mesi in archivio

 

* Il bombarolo del Nordest colpisce nuovamente, con lucida follia. Ancora una bambina, come era accaduto meno di due anni prima sul greto del Piave ai danni della piccola Francesca. Questa volta il disgraziato colloca la carica esplosiva all’interno di una candela elettrica riposta davanti all’altare della Madonna nel Duomo di Motta di Livenza. Al termine della Messa domenicale, una deflagrazione rompe l’armonia del canto finale. Il cero che Greta, sei anni, faticava ad accendere le devasta una mano.  

 

* Politica e religione agli ultimi posti nella graduatoria dei valori per l’universo giovanile. Lo rivela un’indagine condotta per conto della Provincia. Famiglia, lavoro, amicizia  amore sono i punti di riferimento dei mille ragazzi intervistati.     

 

* Due nevicate imbiancano la Marca causando forti disagi al traffico. La Protezione Civile mobilita  ottanta automezzi ed un migliaio di uomini. Non bastano ad evitare rallentamenti della circolazione stradale, cancellazioni di corse nei trasporti pubblici. Alla fine sale e sole risolvono l’emergenza.

 

* Nordest, basta col piangersi addosso. Paolo Feltrin, docente universitario a Trieste, responsabile del Centro studi e ricerche Tolomeo, è stanco di retoriche, soprattutto, che osannano i bei tempi andati e grondano sfiducia nel futuro.

 

* Campane del Duomo a festa per l’elezione, rapidissima, di Benedetto XVI al soglio pontificio. Joseph Ratzinger, settantottenne bavarese, per vent’anni è stato prefetto della congregazione per la dottrina della fede.

 

* Un mesto rintocco, la sera del 2 aprile,  aveva segnato la fine dell’agonia di Giovanni Paolo II, il Papa che ha cambiato il mondo. 

 

* Finale di campagna elettorale sotto tono per l’attenzione dei ‘media’ concentrata sulle vicende vaticane. Ad Oderzo questi i voti delle liste più premiate: Lega 21,44%, Forza Italia 20,22%, Ulivo 13,81%, Progetto Nord Est 11,00, Carraro 5,84. In giugno, al referendum abrogativo su alcuni punti significativi della legge sulla fecondazione assistita hanno votato il 24,06 dei cittadini opitergini, leggermente sotto quota rispetto alla media provinciale.

 

* Dal 2000 al 2004, la differenziazione dei rifiuti, favorita sicuramente dal sistema ‘porta a porta’, è passata dal quaranta al settanta per cento, con una forte diminuzione della produzione di secco oggi assestato intorno ai 124 chili pro-capite annui. Durante affollate ed accese riunioni pubbliche vengono messi in discussione il sistema di calcolo delle bollette e le tariffe.

 

*  Nozze da favola per Giovanna Stefanel, sorella del ‘re’ dell’omonimo impero di Ponte di Piave, convolata a nozze con Ludwig Stoffel. Officia il rito civile il Sindaco Massimo Cacciari mentre la cerimonia religiosa viene celebrata nella chiesa di San Giacomo dell’Orio, dal soffitto ligneo a forma di carena di nave, tra gli affreschi e le tele di Veronese e Palma il Giovane. Sono presenti gli esponenti del ‘jet set’ di mezza Europa.

 

* Scoppia la guerra dei rallentatori di velocità. Piavon vive una crisi d’identità dovendo convivere con due anime opposte, pro e contro. Camino teatro nei pressi dell’asilo-nido di un incidente mortale (vittima un ventiduenne) punta su una maggior sicurezza. A Faè, ironizza qualche consigliere comunale, bastano le buche sull’asfalto a sconsigliare agli automobilisti velocità ad alto rischio.

 

* Alla guida della parrocchia di Sacile, l’opitergino don Graziano De Nardo, già rettore del seminario diocesano, riceve il testimone da don Pietro Mazzarotto, direttore negli anni Sessanta del nostro Istituto San Pio X ed insegnante di religione alla scuola media.

* Opitergina in festa per la conquista dell’Eccellenza, regalo del club bianco-rosso alla città. Dopo un anno di permanenza nel campionato di basket B1 finisce invece a Siena l’avventura della Pmp Oderzo.  Intanto, il Treviso Calcio, presieduto da Ettore Setten, mobiliere di Basalghelle, affronta il massimo campionato con qualche affanno.

 

* Al giornalista Adriano Màdaro, che fu tra i fondatori del Dialogo, viene assegnato dal Lions Club il Premio Cultura 2005 perché “con tenacia ha onorato la cultura, diffondendo la conoscenza del popolo cinese, contribuendo all’amalgama fra i popoli”. Màdaro è l’organizzatore della mostra, allestita a Ca’ dei Carraresi a Treviso, dal titolo “Sulle vie della seta”,  aperta fino a marzo. Da non perdere.

 

* Oderzo supera quota 19 mila abitanti. La popolazione suddivisa tra le varie frazioni: Piavon 1532 abitanti, Camino 1450, Colfrancui 1381 (ai quali vanno aggiunti i 400 residenti in territorio di Fontanelle), Fratta 960, Faè 846, Rustignè 537.

 

* Il 9 settembre, un violento nubifragio investe l’Opitergino, rovesciando in tre ore 40 millimetri di pioggia. Allagati scantinati e case, bloccate vie e sottopassi, zona industriale isolata,  idrovore in tilt per molte ore.                                                                  

 

*Lavori al sottopasso Brandolini, per fermare le infiltrazioni ed asfaltare il manto stradale. Divieto di transito nel tratto cittadino per i mezzi pesanti dirottati sulla nuova tangenziale da Rustignè a Colfrancui. In prossimità dello stadio comunale e all’incrocio con la Cadore-Mare due rotatorie rendono più fluido l’intenso traffico. E tra un anno sarà pronta la bretella di collegamento della circonvallazione con via Altinate, per alleggerire il traffico in arrivo da San Polo di Piave e facilitare l’accesso all’ospedale.

 

* Bandiera listata a lutto per l’estremo saluto all’artista Gina Roma. Unanime il riconoscimento del contributo culturale e dell’impegno profuso in campo artistico ma anche in ambito politico e sociale.  A poche ore di distanza, se ne va Ida Gasparinetti, per una lunga vita rimasta accanto allo storico Eno Bellis, condividendone passione e progetti.

 

* Nella guida gastronomica dell’Espresso, tra i trentatré ristoranti della provincia citati si conferma il Gellius di Oderzo classificatosi al primo posto, con un distacco di un punto rispetto al secondo. Anche il prezzo è da vip.

 

* La Confartigianato di Oderzo-Motta festeggia cinquant’anni di storia. Per sfidare i tempi duri, l’associazione chiede un’adeguata politica: sui versanti industriale, fiscale, amministrativo e territoriale. Ed indica tre risposte alla globalizzazione: lavoro di squadra, accompagnamento all’innovazione, autonomia dai partiti.

 

* Mentre prende il via la fondazione Oderzo cultura, la città rende omaggio ad Alberto Martini, con la scopertura della tomba monumentale dedicata al precursore del surrealismo, nel cinquantesimo anniversario dalla scomparsa. L’ingente archivio costituito da 455 opere è custodito nella pinacoteca, appena riordinata, che porta il suo nome.

 

* Preoccupata per i tentativi, a volte riusciti, di aggressione ai danni di donne, l’amministrazione comunale studia un piano per adeguare l’illuminazione pubblica in alcuni punti neri e mettere in atto la sorveglianza mediante telecamere.  

 

* Dov’è finito il pericolo di contagio da influenza aviaria? In poche settimane si sgonfia la campagna mediatica, in cui pareva che il rischio fosse incombente, all’insegna del ‘tutto fa spettacolo’.  Gli allevatori di pollame lamentano un calo del quaranta per cento nelle vendite e minacciano licenziamenti. E la paura dell’infezione ‘influenza’ la campagna di vaccinazione:  si registra un aumento del 30% nelle vendite di vaccino in farmacia e del 20% nella somministrazione gratuita di dosi da parte dei medici di base, a favore delle categorie più esposte.

 

 

(dal Dialogo di gennaio 2006)

 

 

 

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