Con la SCAS domenica 31 maggio sono andato in Francia, località Vievola, che si trova subito dopo l’abitato di Tenda per visitare le opere che formano il Caposaldo di Monte Corto- Monte Bertrand costruite per difendere il confine prima del secondo conflitto mondiale negli anni 1940. Il Caposaldo sopra citato si compone delle opere 241,242,243,244 e 245. Vista la distanza tra le opere siamo riusciti solo a visitare l’opera 241 di Monte Corto 1905mt slm,, che aveva il compito di presidiare la Val Roja all’altezza del paese di Tenda.
Lasciata la macchina nel parcheggio del bar ristorante (Loc. Vievola 990mt), che si trova salendo sulla destra dopo il doppio tornante e la successiva galleria, abbiamo preso la strada che parte subito prima della galleria, si passa una sbarra, e si costeggia la ferrovia fino ad arrivare a delle case, da qui si gira a destra e poi superato il ruscello si gira a sinistra proseguendo per un centinaio di metri, fino ad un cartello, si segue l’indicazione verso la Basse de Laguna 1677 mt. Si supera nuovamente il ruscello e si inizia a salire seguendo uno stretto sentiero immerso nell’erba e poi successivamente nei pini marittimi. Dopo una decina di minuti si incontra una casa, la si supera e si continua a salire, il sentiero e sempre molto impegnativo per la pendenza, il fondo e leggermente pietroso ma consente una camminata abbastanza agevole. A quota 1297 mt si incontrano due casoni ormai ridotti a ruderi, poco dopo a quota 1325 dopo 1 ora di cammino si incontra una sorgente, l’unica che c’e in tutto il percorso.
Dopo una ventina di minuti si arriva presso una grotta naturale a quota 1439mt dove c’e un passaggio un pochino esposto, ma attrezzato con un cavo di acciaio come sicurezza. Continuando a salire il sentiero diventa ancor più impegnativo per la pendenza più accentuata, ma è anche molto vario offrendo continui cambiamenti di vegetazione durante la salita. Si passa da un manto erboso a pini marittimi, a noccioli, alternando punti spogli e pietrosi, per arrivare fino alla Bassa di Laguna, a 1677 mt in mezzo ai larici.
In cima alla Bassa di Laguna sembra di trovarsi su un terrazzo naturale orientato verso la vallata di Briga, da dove si possono osservare le altre opere costruite a difesa della valle. Tra le più visibili si notano gli scavi dell’opera 242 costruita nelle Rocce di Gata, e l’opera 243 costruita nella parete rocciosa detta ora Castel Tournou. Si può optare di mangiare sullo stupendo manto erboso della Bassa Di Laguna prima di ripartire verso la cima del Monte Corto e verso l’opera 241.
Dal prato si prende in direzione sud imboccando un sentiero ben visibile, dopo una ventina di minuti di cammino sul sentiero pianeggiante e immerso nei larici si arriva su un tratto di sfasciume pietroso, da li si sale per una decina di metri e si ci trova davanti all’ingresso dell’opera 241, ci sono due ingressi distanti pochi metri, uno completamente aperto, l’altro murato, ma con una piccola apertura da cui e possibile passare. Entrando dall’ingresso aperto, si passa la caponiera e si percorre un corridoio con ai lati le stanze per il deposito Carburante i servizi igienici e la stanza dei filtri dell’aria e del generatore. Si arriva a un grosso stanzone diviso da tramezze. Dalla fine della stanza iniziano 4 tunnel quello a sinistra porta all’ingresso parzialmente murato, gli altri due dovevano portare a due bocche da fuoco però non costruite, infatti una galleria si interrompe nettamente davanti a un muro, mentre l’altra arriva all’interno dello scavo che doveva contenere la bocca da fuoco. L’ultimo tunnel prosegue dritto per parecchie decine di metri per poi curvare verso destra e scendere leggermente, il tunnel e molto più grande rispetto agli altri due e alla fine dalla leggera discesa c’è una diramazione verso sinistra che doveva condurre a un osservatorio mai costruito, mentre scendendo le scale si arriva ad un'altra postazione anche quà non costruita.
Da segnalare che da quà si può uscire all’aperto, tramite una stretta apertura. Uscendo, si risale il versante della montagna si arriva sulla cima del Monte Corto (1905mt). Continuando in cresta su un sentiero agevole si ci imbatte nel punto dove arrivava la teleferica usata per portare il materiale per la costruzione delle opere. Da quà dopo pochi minuti di cammino si ritorno mediante lo stesso sentiero percorso in precedenza alla Bassa di Laguna. Da dove ripercorrendo il sentiero in discesa si rientra a Vievola.
Un uscita abbastanza impegnativa per la pendenza e lunghezza del sentiero da percorrere per arrivare all’opera, anche la discesa risulta abbastanza stancante sempre per la pendenza. L’interno dell’opera e completamente buia, quindi bisogna entrare con con torce potenti e opportune ricariche. Il pavimento dell’opera e parzialmente alzato in corrispondenza dello scolo per le acque quindi bisogna fare attenzione a dove si mettono i piedi.