SABATO 7 NOVEMBRE GRAZIE A UNA BELLA GIORNATA LA SCAS E PARTE DEI SUOI COMPONENTI, ANDREA, MASSIMO, PAOLO, DAVIDE E MONY, ULTIMO ARRIVATO, HA AFFRONTATO PER LA PRIMA VOLTA LA CALATE DEL TORRENTE CHE SCENDE DAL PAESE DI LIBRE,
COME RAGGIUNGERE IL POSTO
Da Ventimiglia si percorre la statale del Tenda, si supera la vecchia frontiera e si percorrono pochi chilometri, fino a un piccolo ponte (ponte di Libre) appena superato il ponte sulla propria destra si prende un incrocio che porta al piccolo paese di Libre, si sale fino al 5° tornate, da li inizia il percorso armato che consente di discendere il torrente.
SVILUPPO DEL PERCORSO
Dal 5° tornante come detto più sopra, si inizia la discesa. Come primo armo si usa un albero, che consente di scendere i pochi metri che portano nel greto del torrente. Da li iniziano i chiodi con le fettucce dove assicurare la corda La prima calata e di 18 metri, considerando anche i metri che dal ciglio della strada portano all'interno del torrente. Una calata su parete dritta e perfettamsnte asciutta, senza nessun problema. La seconda calata e lapiù corta, solo 7 metri, una formalità. La terza e la quarta invece creano un po di adrenalina. La terza, di 30 metri di altezza, fa un po di gobba in partenza, e quindi affaciandosi non si vede la parete. ma una volta nel vuoto nn ci sono problemi nell'affrontarla, parete con un po di vegetazione e un po scivolosa ma senza particolari difficoltà, bisogna prestare attenzione solo a nn smuovere troppo i sassi sulla parete, in quanto c'e parecchio pietrisco. La quarta e ultima calata e la più lunga, 40 metri di adrenalina pura, almeno per il sottoscritto, anche quà una gobba in partenza nn consente di vedere la fine della parete. I primi 10 - 15 mt sono in parete verticale, poi man mano che si scende la parete si inìinclina un po e rende più facile la discesa, anche se non presenta in nessun caso difficoltà, se non per l'altezza.
ATREZZATURA DA PORTARE
Per affrontare la discesa abbiamo portato 3 corse, una da 50 metri, e altre due per recuperare la prima, le due calate più corte si possono fare in corda doppia, le due più alte le abbiamo fatte in corda singola. Poi naturalmente caschetto e imbrago, una longe, che serve nell'ultima calata dove ci sono due punti dove si assicura la corda, e l'otto o il discensore speleo.
CONCLUSIONI
Non sono un tecnico, ne tantomeno un esperto, era la prima volta che affrontavo delle calate che superavano i 20 metri, ma non ho avuto nessun problema se non un po di timore per via dell'altezza, ma una volta in parete si scende in maniera molto naturale. Quindi calate semplici e divertenti, un percorso carino per togliersi la ruggine nel periodo invernale.