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Il Teatro Politeama
Il Teatro Politeama Garibaldi è il primo, in ordine di tempo, dei grandi teatri sorti a Palermo nella seconda metà dell’800, in pieno riassetto urbanistico della città. Progettato da Giuseppe Damiani Almeyda nel 1867, fu ultimato nel 1891, dominando la piazza che si avviava a diventare il cuore della città moderna, e mostrando la felice condizione della cultura artistica palermitana e della nuova classe dirigente borghese in ambito europeo.
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Piazza Pretoria
La piazza Pretoria di Palermo rientra tra le piazze barocche non per precisi dati anagrafici, ma per la parte che vi tiene la fontana, la quale espandendosi per l'intera area, si pone come elemento costitutivo e domina lo spazio. Gli edifici che delimitano il suo quadrato sono il palazzo Pretorio, ora del Municipio,'e il fianco della chiesa di Santa Caterina .
La gran fontana Pretoria è un'opera manieristica del fiorentino Francesco Camilliani; trasportata da Firenze, venne qui ricomposta nel 1575.
La complessa struttura è tutta animata, con intenti scenografici già barocchi, da statue di divinità, allegorie, erme e protomi di animali, di vivo effetto. |
Teatro Massimo |
Palazzina Cinese |
I "Quattro Canti" (piazza Vigliena) - All'intersezione delle due vie principali di Palermo, via Vittorio Emanuele e via Maqueda, si trova questo slargo ai cui quattro angoli si elevano le facciate convesse di bei palazzi secenteschi dalla classica suddivisione a tre ordini sovrapposti (dorico, ionico e corinzio) con, al centro, fontane sormontate dalle statue delle quattro stagioni. Nelle nicchie degli ordini superiori si trovano invece le statue di re spagnoli e, al livello più alto, quelle delle protettrici di Palermo, le sante Cristina, Ninfa, Oliva e Agata, poi soppiantata da Santa Rosalia. L'incrocio segna anche le quattro zone in cui, un tempo, Palermo era suddivisa: Palazzo Reale, Mezzomonreale, Castellammare e Oreto, ciascuna affidata ad una santa.
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Chiesa della Martorana
Palazzo dei Normanni
Palazzo Reale |
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